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NON SEMPRE VINCE IL TORO

Post n°2397 pubblicato il 28 Luglio 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per festa de foios

 

In Spagna, dove un toro serve a qualcosa, ne muoiono circa 10.000 tra una manifestazione e l’altra. Sono circa seimila le feste, le sagre e le corride che ogni anno allietano gli spagnoli e soprattutto i turisti che non si fanno mancare la ghiotta occasione per vedere come si ammazzi un toro tra gli olè degli spettatori. Una tradizione dura a morire, spettacoli violenti e tali da sollevare non solo le proteste degli animalisti, ma anche lo sdegno di chi comprende che vi siano limiti etici e morali che prescindano dalla cultura, dalla civiltà e dagli usi e costumi di un popolo. Agli spagnoli non toccate il toro per nessuna ragione: l’animale ha da compiere il suo “dovere” e soddisfare la tradizione popolare. Tra le varie manifestazioni che si tengono sul suolo iberico, una in particolare è balzata agli onori della cronaca…nera, purtroppo. Se a Pamplona, la gente si fa rincorrere dai tori lunghe le vie del centro storico e  ci rimette talvota la vita, ma spesso la buona salute, vi sono luoghi dove sotto torchio viene messo il toro e le sue corna: a Foios un paesino a nord di Valencia, la sagra popolare prevede una fiesta molto particolare in cui le corna del toro vengono impeciate e quindi incendiate. Il toro ovviamente si eccita, si innervosisce e da in escandescenza. L’altra sera però  il toro si è talmente eccitato e spaventato per il fuoco in testa che è andato fuori di...testa e con una pazzesca rincorsa è andato volutamente a schiantarsi contro un grosso palo morendo all’ istante. Questa la cronaca di quanto sia avvenuto a Foios e a prescindere dalla manifestazione turistica, andiamo a stigmatizzare ancora una volta questi drammatici casi di inciviltà e di mancanza di rispetto verso il toro. Non c’è verso per dissuadere questa gente perché rinunci alla tragica cattiveria di mettere in mezzo un animale per farne carne da macello? Tutti abbiamo le nostre sagre ma enfatizzare, prendere di mira con estremo e voluto cinismo un animale, non rientra nella cultura dei popoli: è vero, ci sono manifestazioni  tradizionali nelle nostre città e nei nostri paesi dove v’è l’impiego di animali di ogni genere, ma credo siano molto limitati i pericoli per loro. I cavalli del Palio vengono frustati per correre, ma non mi sembra che vi siano gli estremi per farlo stramazzare al suolo comunque e sempre.  Battiamoci e manteniamo la nostra ferma e decisa posizione sugli animali, non molliamo e ricordiamo che non esistono solo cani e agnelli (vero signora Brambilla?) e che se quelli di Foios devono incendiare le corna al toro solo per vedere l’effetto che fa, provino a incendiare le cornacce degli uomini e vedano l’effetto che fa sulle…mogli!

 

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 06/08/17 alle 18:38 via WEB
Posso essere sincero con te? Scompaia pure la razza dei tori da combattimento, tanto se finissero queste macellerie, non servirebbero più a nessuno e con la santa pazienza ce ne faremmo una ragione. Il rituale che hai doviziosamente descritto raramente favorisce il toro: io generalmente tifo per lui contro l'uomo torero, ma 10.000 tori all'anno sono una cifra che dimostra come il toro sia soccombente. Infine, qua non si tratta di carne da mangiare che otteniamo da macelli istituzionali che provvedono a non far soffrire gli animali destinati all'alimentazione, qua siamo al puro divertimento grazie ad un toro che deve soffrire (dobbiamo stabilire pure quanto?) solo per una folla festante. Sai, ho pensato ai cani e all'abbandono: se non ci fossero e in un paese civile non dovrebbero essercene, non esisterebbero gli accalappiacani, le associazioni che si preoccuperebbero per loro e infine tutto l'indotto che ruota attorno a loro e all'abbandono. Specie La Brambilla non esisterebbe e Berlusconi avrebbe dovuto inventarsi un altra mansione per la rossa. Grazie Pietro buona serata.
 
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