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COME HA DA ESSERE L'ISTAT?

Post n°2915 pubblicato il 27 Giugno 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per istat

 

Due notizie ieri mi hanno colpito molto: i cinque milioni di italiani accertati sotto la soglia di povertà e  la quotidiana sparata di Di Maio per accontentare la giornaliera richiesta per la serie: "Una al giorno, toglie il medico di torno". "Ogni italiano avrà diritto a mezz'ora al giorno di navigazione gratis in internet". Meno male che Di Maio c'è, altrimenti non so come potrebbero sentirsi quei cinque milioni di persone che sono mal messi, sono indigenti oltre il limite e bisognosi di aiuto vero e proprio. L'ISTAT, con la pubblicazione dei dati recenti, ha emesso le nuove tabelle, i nuovi parametri e la nuova condizione che nel nostro paese non si riscontrava dal 2005. Consentitemi un breve accenno sulla funzione precisa e insostituibile della nostra ISTAT; servirà per comprendere meglio il post che state leggendo. Nata nel 1926 come Istituto Centrale di Statistica ha avuto, sin dalla sua fondazione, il compito di elaborare dati e informazioni nazionali. Un compito che fino al decreto del 1989, ha assolto nei migliori dei modi sino a rendere l'Istituto importante e funzionale su tutto il territorio nazionale: censimenti della popolazione, censimenti nell'area produttiva (industria, agricoltura, ecc.), indagini effettuate secondo campionamento sulle famiglie (stile di vita, consumi, lavoro, salute, tempo libero, ecc.), indagini economiche su larga scala (crisi economica, andamento mercato, ecc). Ecco, con queste specifiche mansioni, con questi target necessari, comprenderete come oggi nel terzo millennio, senza una ISTAT indipendente, precisa e  dettagliata con la massima precisione, non si potrebbe avere un supporto finalizzato al miglioramento di tutti i comparti sociali ed economici che riguardino il nostro paese. E veniamo al governo del cambiamento, al governo attuale che comincia a fare i suoi primi passi mettendo in pratica tutti i punti concordati nel programma che hanno sottoscritto leghisti e grillini. Laura Castelli volto noto del M5S e sottosegretario al Ministero dell'Economia, ha voluto subito incontrare (volenterosa e zelante la nostra grillina) il Presidente dell'ISTAT Giorgio Alleva: incontro dovuto, da protocollo, poiché il Ministero e l'Ente lavorano fianco a fianco per gestire il segmento più importante della nostra economia. Dopo il cordiale incontro, ovviamente, è stato emesso un documento ufficiale che conferma gli accordi e le intese raggiunte tra i due. E' prassi, si fa così dappertutto perché deve essere noto a tutti quali siano gli orientamenti ufficiali. Nel documento diffuso dall'ufficio del Sottosegretario (poche righe ufficiali), hanno creato un certo imbarazzo  le parole di un periodo estrapolato dallo stesso: "...La sinergia necessaria da mettere in atto con la politica per il raggiungimento degli obiettivi del contratto di Governo". Cioè? Ekkevordì??? Il periodo, elegante e molto chiaro, prelude e imbarazza molto gli addetti ai lavori: ovvero, i dati dell'Istituto non dovrebbero creare ostacoli e impedimenti più del dovuto, all'attività del governo a causa dei delicati equilibri raggiunti dalle due parti che hanno il compito di realizzare il programma del governo? Con parole ancora più povere: "Cara Istat non rompere le palle con i dati, i riscontri, la borsa della spesa e tutto ciò che potrebbe nuocere o danneggiare il buon lavoro del governo!". Beh, se sappiamo leggere l'italiano, almeno noi, visto che da quelle parti qualcuno ha problemi con sintassi e grammatica, secondo la Castelli, L'Istat dovrebbe allinearsi? Manipolare, mentire, adulterare, accondiscendere e addomesticare quello che potrebbe nuocere gravemente alla salute del governo? Ma non lo dite nemmeno per scherzo, non pensatelo nemmeno e state tranquilli, la verità in questo paese è un optional, ma alcuni enti mantengono ancora la loro indipendenza e la loro onestà nel lavoro. Per non nuocere gravemente alla vostra salute, state sereni, rilassati e...fumatevi una bella sigaretta!

 
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