CARICO A CHIACCHIERE

In principio era l'unico cartello inibitorio che si poteva leggere sull'ingresso di un locale pubblico. Poi con il tempo il cartello dal tono perentorio e imperioso, assunse un tono più cortese e meno severo:

ma non fu un buon segnale, lasciava prevedere al di là dell'educato invito, un futuro alienante per altre razze di animali. Finisce così l'alienazione? No, non finisce così perché ognuno si è sentito autorizzato a porre i propri divieti: del resto il "padrone" di un locale pubblico, avrebbe o no il diritto di sentenziare: tu sì e lui no? E il cinese dell'altro giorno che ha impedito ad alcuni italiani di entrare nel suo ristorante, aveva ragione o torto? Abbiamo innescato una miccia pericolosa già da un po' e siamo autorizzati e ritenere che, a qualsiasi titolo, un esercente di un qualsiasi locale pubblico, possa "inventarsi" una inibizione razziale o meno, per animali e uomini. Il risultato? Beh, ci sarà chi non vorrà gli zoppi, i gay, i biondi, i bruni, gli anoressici, coloro che parlano male l'italiano, ecc.ecc. Non ci sarebbe da meravigliarsi, ognuno, se avrà le sue debolezze, si inventerà la sua legge e torneremo alle purghe razziali e ai divieti assurdi.

Questo è uno degli ultimi: siamo passati al divieto indiretto, ovvero, ti impedisco di entrare solo perché la pelliccia è reale e no sintetica. Io rispetto gli animali è la vera alienazione del titolare. Ma allora sia per gli animali e sia per le persone, andremo a mettere su, tutti locali selettivi e riservati: ognuno con la sua specifica proibizione. Tu non entri perché hai la camicia che non si lega alla giacca, il cane perché ha il pelo lungo e Carlè perché è un chiacchierone logorroico che darebbe fastidio ai clienti. Ecco a me non andrebbe bene proibirmi l'ingresso, a meno che non sia un cinema o un teatro....

Non sono mai stato un gran ballerino da giovane, il meglio del mio repertorio lo davo con i lenti, quelli da tenere stretta la dama e senza sprecare energie, muoversi in un'area delimitata di 30 cm quadrati e fare il cascamorto. Non ho mai invidiato chi sapesse ballare e/o chi sapesse muoversi con stile e grazia, non mi interessava nemmeno imitarli a causa della pigrizia e di una teoria personaale che molti  anni fa ho anche esposto in un post. Ricordo una bella discussione tra me e gli amici: idee a confronto e chissà che un giorno non riproponga la teoria così facciamo una bella polemica tra di noi. Quindi nessuna invidia allora quando potevo, e nessuna invidia adesso che con i miei anni non potrei imitarlo nemmeno se mi reggessero in sei. Non so se lo avete riconosciuto, lui è Sven Otten ha 29 anni e lo confesso: mi fa impazire!!!! E non sono solo in questa insana follia. IL bravo Sven riceve da anni simpatia, stima e partecipa in Germania a tanti programmi televisivi. Insomma, sono convinto che piace anche a voi e nel caso non lo aveste ancora riconosciuto, vi rinfresco la memoria e ditemi se anche voi vorreste ballare come lui. Mi costa confessarlo, ma io se potessi, un giro me lo farei.

San Giovanni Teatino in provincia di Chieti, è uno dei tanti paesi abruzzesi interessati dai grandi problemi di questi ultimi mesi. Tra terremoti e nevicate, anche lì hanno lavorato sodo gli uomini della Protezione Civile, le squadre di soccorso e i Vigili del Fuoco. Sappiamo tutti cosa sia accaduto nelle zone martoriate e il lavoro incessante di questi "eroi" è stato un continuo e indefesso attivarsi per aiutare tutti. Tuttavia, proprio in paese, gli uomini hanno avuto una possibilità che probabilmente altri colleghi dislocati nelle altre vaste zone del centro Italia non hanno avuto. A S.Giovanni c'è un ristorante goliardico con un'insegna che è tutto un programma: "La Pecora Nera". A prescindere che il locale non abbia subito danni, il ristorante ha lavorato sempre e in più, grazie alla sua peculiare caratteristica, è sempre molto frequentato. La proprietaria, la figlia e le cameriere, sono tutte "associate" da un minimo comune denominatore: hanno le tette stratosferiche! Beh, gli uomini che operano da quelle parti per mangiare un boccone e gustarsi la pausa che spetta per il riposo, ovviamente non si son fatti pregare: un posto vale l'altro e una...pecora nera attira più di una bianca. Quindi grazie alla intensa affluenza di questi uomini, provati dalla fatica e bisognosi di distrazioni, il locale è sempre pieno e gli affari vanno a gonfie vele: stomaco pieno e occhi fuori dalle orbite. Mi sembra giusto, tuttavia, mi permetto un avviso sia per gli uomini impiegati nei soccorsi, sia per chi voglia scoprire la "Pecora Nera". E' bene sapere che tra il personale ai tavoli, c'è qualche trans....un rischio che si può correre. O no? 

E' veramente uno strano paese il nostro: ci vantiamo di essere un popolo di santi, poeti e navigatori e poi, sul piano della cultura, diamo i numeri e siamo contraddittori. Per il 2016 gli editori parlano di aumenti delle vendite, poi analizzando i dati dei sondaggi, si scopre che si legge sempre meno; allora se effettivamente i dati sono questi, v'è una sola spiegazione: i libri si vendono ma non si leggono e ancora, si vendono molti libri per regalarli e i beneficiari li gradiscono, ma non li leggono. E come ebbe a dire un vecchio saggio : "Le biblioteche non si costruiscono, crescono". Gli ultimi dati raccolti indicano un exploit di libri classici, ossia la gente ha comprato più libri di letteratura classica, evitando le nuove uscite e i grandi nomi del momento che occupano generalmente le prime posizioni. Insomma, come si spiega  che il libro "L'arte di essere fragili" di Alessandro D'Avenia, sia un un richiamo per tanti lettori e indichi chiaramente come "salvarsi la vita" indicando Giacomo Leopardi? E come non meravigliarsi della particolare attenzione per il fascino del latino e per la rinnovata attrazione verso il greco? Autori come Gardini, Rovelli, Marcolongo vedono premiati i loro saggi e c'è da essere contenti. Ma nel contempo accade qualcosa per cui molti hanno tirato un sospiro di sollievo: la revisione degli esami di maturità relegando le lingue morte all'oblio. C'è la volontà di superare da parte dei burocrati,  impedimenti e ostacoli facilitando esami che poi saranno più semplici da affrontare a sfavore del sapere e della cultura in generale. Concludendo: non sarà il caso di porsi delle domande sull'argomento? Coloro che hanno in mano le sorti della scuola, forse dovranno porsi domande fondamentali e nello stesso tempo interessarsi, un domani molto vicino, alla comparazione dell'italiano dei ragazzi (figli compresi) con il loro italiano e con l'italiano dei loro padri. Molto spesso nelle decisioni che contano,  per essere pronti e disponibili con chi si oppone e richiede radicali cambiamenti, i burocrati si servono di una sola materia: la demagogia. Così saremmo bravi tutti a prendere decisioni che alla distanza potremmo pentirci di aver preso. Meditiamo.

E' da qualche giorno che seguo con particolare attenzione la notizia di un grosso asteroide che potrebbe collassarsi sulla terra incrociando la sua traiettoria. Spesso si prevedono scontri e poi niente di fatto, almeno nel senso di drammatici impatti. A leggere le notizie emesse dalla Nasa, l'asteroide è seguito con molta attenzione ed è calcolato che passi a circa 54 milioni di km dalla terra (più o meno come da qui a lì) intorno al 25 febbraio. Un astrofisico (iettatore) invece sostiene che impatterà la terra il 16 febbraio procurando l'ira di Dio: tsumani a ripetizione e tragici danni al nostro pianeta. Questa tesi è avvalorata dallo scienziato Zakharovich ex Nasa, riportata dall'autorevole Daily Mail e alla quale non si dà troppa importanza, solo per non creare allarmismi. La Nasa invece insiste, smentisce il suo ex scienziato e definisce piccolo l'asteroide perché possa causare danni e sciagure come quelle paventate. Insomma, ci sono scienziati "complottisti" che teorizzano grossi drammi per queste cadute di enormi e giganteschi asteroidi e la Nasa, il più autorevole ente al mondo, che minimizza. Ebbene, poiché questa notizia circola già da un po' di giorni, a chi credere? Di chi possiamo fidarci? Chi vuol evitare allarmismi inutili? Chi invece cerca di dire la verità perché la gente sappia cosa accadrà realmente? Una cosa però l'hanno ottenuta sicuramente: tra Nasa, scienziati fuori di testa e stampa compiacente, con la loro insistenza, ci stanno mettendo una bella fifa addosso! Almeno io, al contrario delle altre volte, sto decidendo se abbandonare il pianeta per la metà di febbraio. Se tutto va bene, ci si rilegge alla fine di febbraio. Ma voi che fate? A chi volete prestare attenzione?