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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 13/09/2017
Il Tribunale di Milano, nel rendere pubblica la sentenza emessa lo scorso giugno e riguardante il processo contro Fabrizio Corona, "non reputa di dover dichiarare il Corona delinquente professionale". Mi sembra una motivazione discutibile, non pertinente e crea un precedente, nella corrente giurisprudenza, molto pericoloso. Allora cosa occorrerebbe ad un imputato per essere definito delinquente professionale e delinquente dilettante? Credo che il senso sia tutto qui: Corona di atti delinquenziali ne ha compiuti tanti nella sua vita: il solo contravvenire ai ritiri di patente più volte effettuate dai vigili, alle multe consecutive e a bizzeffe, la dicono lunga sul Corona menefreghista, irridente verso le autorità preposte con i suoi continui modi da perfetto incivile e irriguardoso. Sono storie vecchie ma nel tempo poiché reiterate, hanno creato una cattiva fama per il giovanotto. Anche un divieto di sosta non lo facevano desistere dal ripetere puntualmente fermate con la sua auto in punti sempre proibiti. "La natura prettamente fiscale e le concrete modalità del reato per il quale l’imputato è stato giudicato colpevole non consentono di ritenere, alla luce della ricostruzione complessiva dei fatti e della lontananza nel tempo delle condotte che hanno dato origine alle precedenti condanne, che egli viva abitualmente del provento dei reati». Insomma, i soldi, i tanti soldi ritrovati, il lavoro in nero, la vita sopra le righe, l'accoppiata con Belen per le partecipazioni in tutta Italia e fatturazioni al minimo, non sono reati da professionisti, ma da dilettanti allo sbaraglio. Quindi la pena ad un anno è confermata solo per l'evasione fiscale, innegabile tra l'altro. Avverto tutti gli italiani che se vorranno cimentarsi con una cospicua evasione fiscale, ci possono provare, non peserà molto la condanna. Soldi all'estero? Sotto il materasso? Nel controsoffitto? Accomodatevi pure, l'importante è che non siate professionali ma semplici dilettanti e pivellini da giustificare. Si parla tanto di condoni: ecco, questo è un modo per condonare. Intanto, giusto per non farsi mancare nulla, a Fabrizio non è stato concesso l'assegnazione ai servizi sociali perché ritenuto ancora pericoloso. Mah, magari gli evitavano di tornare dall'amico don Mazzi e potevano spedirlo un po' più lontano da Milano, dove stava più "fuori" che "dentro". Nisba, resta in galera per finire di scontare l'anno che gli è stato comminato! Lui a questo punto, incazzato nero, ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame! Era e resta sempre un pirotecnico personaggio. Dilettante non profesionale, ma sempre personaggio.
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E così ieri sono tornati al lavoro: saranno stati tutti sudati sotto la lingua a forza di parlare sotto gli ombrelloni, all'ombra delle folte foreste montane, oppure all'ombra degli alberi tipici di campagna come ulivi, mandorli, peschi ecc.ecc. Azz!!! Trentanove giorni di ferie: intanto è record assoluto perché vanno oltre le solite e canoniche tre settimane, poi per stare con le coscienze tranquille la Boldrini, con estrema saggezza, ci informò adeguatamente: "E' vero, saranno vacanze lunghe un po' più del solito, però sappiate che se vi sarà una urgenza, le Camere riapriranno e dovranno tornare al lavoro!". AhAhAhAhAhAh! Sono certo che il Presidente della Camera dei Deputati lo ha detto per far intendere che se fosse scoppiata la terza guerra mondiale (Kim è imprevedibile e con Trump fa na' bella pariglia di chiaviche), il nostro Parlamento sarebbe stato in seduta plenaria! Ma mi facciano il piacere. Intanto già li ho immaginati a sbuffare, apatici e svogliati: "Ma a che serve rientrare? Qua se non si arriva alla fine di settembre, non si conclude una mazza!". Sarà anche vero, però una bella mazza in un certo posto, l'avete programmata per noi poveri fessi che crediamo ancora alla befana e agli asini che volano! il dodici settembre siete rientrati e il 15 settembre scadono i termini per discutere quella famosa legge dei vitalizi che si è fermata al Senato in attesa di eventuali cambi per poi ritornare alla Camera ed essere votata. Un disegno chiaro ed evidente cari amici parlamentari, una situazione prevista e studiata a tavolino tutti insieme appassionatamente. Comunisti, destrogeni, grillini, pezzi di partito vaganti, tutti a volere la legge, ma dopo il 15, per non essere fottuti anche voi che avreste dovuto completare il percorso stabilito dalla legge, solo se fosse passata la fatidica data. Oltre il 15 quindi, via la "Ius Soli", via il "Vitalizio" perché non c'è tempo, e siete garantiti per rientrare tra quei morti di fame che se non beccano almeno 5/6 mila euro al mese e non si riservano il lauto vitalizio che si dovrebbe abolire, lo avreste preso...in faccia al naso. Clap ...clap...clap... Complimenti, tutto da copione e una interpretazione da premio universale: un "TELERATTO" come quello che mi affibbiarono gli amici del blog, non ve lo leva nessuno. Ben tornati e coraggio su che la legislatura non è ancora finita.
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