|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 17/01/2017
Vabbè, ditelo che siete pigri e non ne parliamo più. Ma come? Un popolo della rete che non si renda conto di quanto sia distratto, pigro e poco accorto, non me lo sarei mai aspettato. Sapete quale sia la password più diffusa tra gli utenti del web? No? indovinate un po', il colmo della genialità: "123456", un 17% dei fruitori di siti si serve della password per antonomasia "123456", quelli più attenti e furbi, si servono della chiave "123456789"; infine al terzo posto la sputtanata "qwerty". Ma dai, non è possibile leggere ancora di sprovveduti a questo punto. E' un analisi puntigliosa che ha toccato 10 milioni di utenze: significa che dopo gli allarmi dati specie dopo il caso di Yahoo, quasi 5 milioni abbiano cambiato la password ma si siano serviti delle prime venticinque parole già usate in precedenza. Insomma, fantasia, intraprendenza e genialità scarseggiano, e dopo aver letto questi dati che significano evidenti furti e sottrazioni di password con evidenti malefiche conseguenze, vi esorto a cambiare con qualcosa di più difficile da scardinare: se proprio siete pigri, provate con nome e cognome chissà che i malandrini non ci arrivino pensando che mai nessuno si azzarderebbe a farlo!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
"Assumereste mai una persona tipo quella che vedete, per affidarle l'incarico di baby sitter per vostro figlio?". Strana ma interessante domanda, visto che la persona nella foto sia un transessuale. Il caso è esploso perché un personaggio noto, si sia trovato in una situazione imbarazzante: ad una sua ricerca per una qualificata baby sitter, si è proposta una tale Alessandra che oltre a vantare requisiti e credenziali, abbia candidamente ammesso di essere transessuale. La mamma è Francesca Chaouqui e se ricordate fu immischiata con un alto prelato, nello scandalo Vatileaks. La signora ha un bambino di nome Pietro Eljia e su Facebook ha riportato il caso della candidatura perché la lettera di Alessandra l'ha molto colpita. Il ragazzo/a era in America ed è dovuto tornare in Italia a causa della morte del padre. E' partito come Alessandro ed è tornato nella condizione che ha scelto: donna! Orbene, il giovane è iscritto all'INPS come Alessandro e pertanto non ha nascosto la sua condizione, anzi convinto che non sarà scelto per la sua particolare situazione di gender, prega la signora Francesca di offrirle una possibilità perché si rende conto che rischia il rifiuto generale. Francesca, molto imbarazzate e indecisa, ha riportato la storia su FB proprio per chiedere il parere degli amici ed essere aiutata nella scelta. Addirittura ha chiesto lumi a Mario Adinolfi politico e giornalista, e la storia si è trasformata in scontro politico tra Adinolfi e la parlamentare pidiessina Anna Ascani. Adinolfi cattolico e strenuo difensore dei valori cristiani, suggerisce alla Francesca di non conferire l'incarico ad Alessandra anche se lei sia tentata di offrire una chance al volenteroso/a. La Ascani, di sponda opposta, ritiene che non vi sia nessuno problema nell'accettare un baby sitter transessuale. Insomma. la "conversazione" è trascesa sulle pagine Facebook e sul profilo della Francesca si è dibattuto tanto, spesso allargandosi troppo e deviando sulla solita retorica della politica. La signora Chaouqui tuttavia, ha risposto con un no ad Alessandra (suo marito era della stessa idea di Adinolfi) ma nel contempo, lo ha invitato a mandare una mail presso l'indirizzo di una società in cui lei è la CEO e che potrebbe essere d'aiuto al giovane transessuale. Chiudo con una domanda: "E voi in un caso analogo, come vi sareste comportati?". Possibilmente secondo coscienza e no secondo la politica del bla...bla...bla...
N.B. La scelta della foto è puramente casuale.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |