|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 20/02/2017
in verità, non credo proprio che andrà così: non sarà con una cordiale stretta di mano che l'uomo lascerà il posto in fabbrica all'automa, all'operaio senz'anima e soprattutto, senza contributi e assistenza sociale. I dati cominciano a preoccupare gli studiosi: in USA sono a rischio otto milioni di posti di lavoro, in Gran Bretagna pare saranno 15 milioni. Sono cifre da capogiro e pensare che 23 milioni circa di operai e forza lavoro, siano estromessi dal mercato, è drammatico. Inoltre, sono più a rischio i lavoratori che guadagnano meno e quindi meno retribuiti: loro saranno i primi ad essere sostituiti dai robot e quindi un allargamento molto sensibile della forbice sociale: aumento dei poveri! Bill Gates, persona sensibile e intelligente, cerca subito di spazzare ogni paura e perplessità: "E' vero, andiamo incontro a questi rischi e l'unica soluzione giusta potrebbe essere quella di tassare i robot!". Fa ridere? Forse, ma quando una macchina fa risparmiare 40/50 mila dollari all'anno per un operaio in meno, beh una tassa più o meno simile a quella che pagherebbe l'operaio licenziato, dovrebbe essere imputata all'azienda. Inoltre, se i robot libereranno le fabbriche dagli uomini, costoro potrebbero essere indirizzati a lavori che solo l'umano potrà svolgere: assistenza ai malati e ai bisognosi, insegnamento e servizi speciali. Insomma, i robot paghino le "tasse" poiché è giusto e socialmente utile, magari non quanto dovrebbero a parità con gli uomini, però siano versate dall'azienda poiché l'uso di macchine al posto di umani sarà sempre un gran risparmio per loro. Ricordiamoci che tutto ciò è già in atto, piccole esperienze sono state realizzate e parlare di un bar/caffè tutto automatizzato non è una novità, come non è nuovo un grande centro commerciale targato AMAZON dove si porta via la roba che si vuol comprare senza passare dalle casse e quindi niente code. Raga' siamo alla resa finale, ma non disperiamo, noi sempre per colpa del maledetto dato anagrafico, siamo fuori dalla mischia, però è nostro dovere preoccuparci del medio e prossimo futuro e pensare ai posteri, anche se loro non si siano mai....interessati a noi e non abbiano mai fatto niente per noi.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Non ne fanno passare una gli animalisti: nonostante sia nuovo e aggiornato, lo spot in onda questi giorni dell'acqua Uliveto, è stato subito messo sotto processo, eppure, sono anni che lo vedono e lo rivedono. Questa volta però, c'è una aggravante per L'AIDAA: chiedono che sia immediatamente tolto l'uccellino dallo spot poiché molto diseducativo e fuorviante. Insomma, il povero Del Piero non ha pace: questo rapporto che dura da anni tra lui e il passero solitario (magari non è passero e non è solitario), non ha da esserci per ben tre buone ragioni secondo gli animalisti. Due riguardano l'uccello perché alterna il cinguettio alla voce umana, poi viene scambiato, sempre secondo gli amici, per un pappagallo e infine, si parla di un gatto che minaccioso farebbe un solo boccone di un uccellino parlante. Che la pubblicità dell'Uliveto sia ormai stantia e logora non c'è dubbio, tuttavia pensare alle argomentazioni avanzate e ritenute poco educative, beh, azzarderei che siano i punti di vista che inducano a posizioni diverse. Per gli amici degli animali è impensabile che un passero parli ripetendo le parole di una persona (ma va?), non è sciocco l'animale e mai ripeterebbe ciò che ascolti. E poi offendere i pappagalli che vengano confusi con i passeri e che ripetano assiduamente ciò che ascoltino, è solo leggenda metropolitana oppure stereotipo scontato e ovvio. L'imperativa richiesta è l'abolizione dello spot o meglio della sua revisione, estromettendo le indicazioni tacciate di essere diseducative. Infine il richiamo al calciatore Del Piero: "Possibile che pur di incassare soldi non si renda conto di essere irrispettoso verso gli animali? Confonde gli uccelli e i loro idiomi, vuole adottare un gatto per fargli mangiare l'uccello e infine, ma alla fiera dell'Est quest'uomo non ci è mai stato?
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |