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Un blog creato da monisha il 18/08/2005

Io scriverò...

<<Io scriverò... perchè cerco un mondo diverso... con stelle al neon ed un poco di universo... e mi sento un eroe a tempo perso>> (R.Gaetano)

 
 

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Buongiorno Presidente!!!

Post n°28 pubblicato il 16 Maggio 2006 da monisha
Foto di monisha

Avanti o popolo... alla riscossa... bandiera rossa... ha trionfato già

 Il berluska infuria

sul popolo in riscossa

ma già sul colle sventola

Bandiera Rossa!!!

 Salve miei carissimi amici (lettori)…

Intanto esprimo subito e con enorme gioia il mio compiacimento per l’undicesimo Presidente che segna una svolta “storica” per il nostro paese, poiché mai si era potuto immaginare che una personalità della sinistra come Giorgio Napolitano , con una storia politica nel PCI e la Tessera dei DS in tasca, potesse salire al Quirinale per ricoprire un tal importante incarico.

Aggiungerei poi gli AUGURI oltre che al suddetto Presidente Napolitano, anche ai Presidenti di Camera e Senato (Bertinotti e Marini), nella speranza che un comunista (alla camera), un “margheritiano” (al senato) ed un DS-sino al Colle, possano davvero realizzare il Rinnovamento che necessita.

Perché davvero stavolta amici miei… o si cambia l’Italia……… o si muore!!!!!!!!!!!!!

Una buona giornata a tutti…

 

 
 
 

Se mi aveste dimenticata... rieccomi!!!

Post n°27 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da monisha

Ciao miei carissimi…

 Innanzitutto mi scuso con tutti quei lettori che invano in mia assenza si sono collegati a questa pagina web nella speranza di rileggermi; fatto è amici miei, che numerosi problemi mi hanno in qualche modo costretta a rimanere lontana dai miei blogs e per mancanza di tempo e per mancanza di spirito, se così posso definire la totale apatia che si è impossessata di me negli ultimi due mesi, rendendomi solitaria, silenziosa ed estranea al mondo.

Questo isolamento però, che apparentemente sembra contrastare con la mia personalità ed il mio modo di essere, è in realtà un esigenza naturale…

Mi hanno insegnato che… “La comunicazione e l’incontro sono figli del distacco. I rapporti acquistano importanza non per la loro quantità, ma perché offrono all’altro spezzoni delle nostre conquiste, delle nostre qualità, delle nostre sensazioni”.

Eccomi quindi ri-tornata, dopo un breve periodo di riflessione, a condividere con voi le mie nuove idee…

Si ricomincia…

 

P.S.- Vista la “particolare” giornata di oggi, voglio celebrare il mio ritorno dedicando a tutti voi… a quelli che festeggiano il loro primo S.Valentino, a coloro che ne festeggiano l’enne-sino, a quelli che sono ancora alla ricerca della persona amata… un meravigliosa poesia del Grande Pablo Neruda…

 

SE TU MI DIMENTICHI

 

Voglio che sappia

una cosa.

 

Tu sai com'è questo:

se guardo

la luna di cristallo, il ramo rosso

del lento autunno alla mia finestra,

se tocco

vicino al fuoco

l'impalpabile cenere

o il rugoso corpo della legna,

tutto mi conduce a te,

come se ciò che esiste,

aromi, luce, metalli,

fossero piccole navi che vanno

verso le tue isole che m'attendono.

 

Orbene,

se a poco, a poco cessi di amarmi

cesserò d'amarti a poco a poco.

 

Se d'improvviso

mi dimentichi,

non cercarmi,

chè già ti avrò dimenticato.

 

Se consideri lungo e pazzo

il vento di bandiere

che passa per la mia vita

e ti decidi

a lasciarmi alla riva

del cuore in cui affondo le radici,

pensa

che in quel giorno,

in quell'ora,

leverò in alto le braccia

e le mie radici usciranno

a cercare altra terra.

 

Ma,

se ogni giorno,

ogni ora

senti che a me sei destinato

con dolcezza implacabile.

Se ogni giorno sale

alle tue labbra un fiore a cercarmi,

ahi, amor mio, ahi mio,

in me tutto quel fuoco si ripete

in me nulla si spegne nè si oblia,

il mio amore si nutre del tuo amore, amato,

e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia

senza uscir dalle mie

 

(Pablo Neruda)

 

 

Con un abbraccio… monisha

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da monisha
Foto di monisha

Imagine there's no countries (Immagina non ci siano paesi)

It isn't hard to do (non è difficile)

Nothing to kill or die for (Niente per cui uccidere e morire)

 And no religion too (e nessuna religione)

Imagine all the people (Immagina che tutti)

Living life in peace... (vivano la loro vita in pace…)

You may say I'm a dreamer (Puoi dire che sono un sognatore)

But I'm not the only one (ma non sono il solo)

 I hope someday you'll join us (Spero che ti unirai anche tu un giorno)

And the world will be as one (e che il mondo diventi uno...)

monisha

AUGURA

Un ANNO di Pace

Amore e Fratellanza

a tutte le genti del mondo

 

 
 
 

Non ripetiamo gli errori della storia!

Post n°24 pubblicato il 26 Novembre 2005 da monisha

Ciao miei carissimi lettori…

   sono davvero spiacente ( e credetemi!!!) se a poco a poco sto rendendo quello che sarebbe dovuto essere un blog apolitico, in un blog tendenzialmente di sinistra ( mi scuso quindi con quelli che sono di altra tendenza politica!!!)… ma non riesco proprio a fare a meno di evidenziare quello che è il mio pensiero. Sono una che la Politica la vive intensamente tutti i giorni, e lungi dall’essere solo una Passione, per me la Politica … o meglio… l’ideologia ed i valori della sinistra sono una scelta di vita.

Da un anno circa sono membro del Direttivo di un Partito nel mio paese di residenza; sebbene possa vantarmi un lunga militanza, antecedente a tale incarico paesano, svolta durante gli anni dell’università in capitale.

A Roma ho avuto la fortuna di essere “ri-educata” ( per cosi dire) ai valori e agli ideali che da sempre mi portavo dentro, e per appartenenza sociale ad una classe economica che seppur oggi benestante non può dimenticare di essere venuta “dalla terra”, e per tradizione familiare che vede in me l’ultima generazione di “idealisti”, che hanno creduto e vogliono ancora credere che un mondo diverso sia possibile: un mondo di libertà, uguaglianza e solidarietà sociale.

Ed è per questo che se mi capita di leggere un commento come quello che passo a trascrivervi, non posso, ma soprattutto non devo ignorarlo.

Leggevo ieri per l’appunto un commento di G.Bocca (pubblicato qualche settimana fa sul Venerdì di Repubblica) sulla trasmissione di Celentano (RockPolitik) e mi ha colpita il fatto che Bocca mettesse in rilievo che nella suddetta trasmissione molto si è parlato degli errori personali di Berlusconi, a discapito però di una mancata  (o scarsa) attenzione alla “disgregazione della giustizia, dello Stato Sociale, della Costituzione Repubblicana” da lui attuata.

E continua ancora col dire (G.Bocca)… : “Compiono lo stesso errore dei loro padri o nonni che in Mussolini videro un’eccezione e non la norma, una parentesi e non la continuità della nostra storia. Si rifiutano ( e si riferisce in particolare ai vip ascoltati in televisione) di riflettere amaramente sul regime che si è ricostituito con Berlusconi e lo negano contro l’evidenza, negano che buona parte della burocrazia, dell’informazione, della amministrazione si è immediatamente adattata, con il suo arrivo al governo, al nuovo padrone. Ha agito, pensato, scritto secondo i suoi desideri, ha accettato che riducesse la giustizia ai suoi ordini, e la stampa ai suoi rispetti e alle sue paure, ha accettato che in un Paese libero, riapprovato da solo mezzo secolo alla libertà, tornassero le paure e le prudenze dei regimi autoritari”

Eppure, miei carissimi amici e lettori, io credo che la storia la conosciamo tutti. Ma a che serve conoscere la storia, mi chiedo, se poi la ripetiamo nei suoi errori??? A voi la risposta…

Un abbraccio e un Buon week-end a tutti……… (monisha)

 

 

 
 
 

Fuora gli stranier: Bossi e Berluska!!!

Post n°23 pubblicato il 17 Novembre 2005 da monisha
Foto di monisha

Questa mattina… appena alzata

Italia ciao… Italia ciao…

Italia… ciao… ciao… ciao

Questa mattina… appena alzata

ho trovato la Devolution

 

Oh mamma mia… oh che dolore

Italia ciao… Italia ciao…

Italia… ciao… ciao… ciao…

Oh mamma mia… oh che dolore

cambiare la Costituzion

 

E verrà il giorno… oh Patria bella

Italia ciao… Italia ciao…

Italia ciao… ciao… ciao

E verrà il giornoooo… oh Patria bella

Che perderai la libertà.

 

 

Buongiorno miei carissimi…

    avrei mille cose da dirvi oggi in merito all’ultima “stronzata” di questo nostro Governo, trovo più corretto però in questo istante tacere, e dare la possibilità a voi tutti di sentire l’eco di quelli che dalla notte dei tempi si stanno rivoltando nelle Tombe…

 

 

Eran trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!

Me ne andava al mattino a spigolare

Quando ho visto una barca in mezzo al mare:

Era una barca che andava a vapore,

e alzava una bandiera tricolore.

All’isola di Ponza si è fermata,

E’ stata un poco, e poi si è ritornata;

S’è ritornata ed è venuta a terra:

Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra.

Eran trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!

Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra,

ma s’inchinarono per baciar la terra.

Ad uno ad uno li guardai nel viso,

tutti aveano una lagrima e un sorriso.

Li disser ladri usciti dalle tane,

ma non portaron via nemmeno un pane;

E li sentii mandare un solo grido:

- Siam venuti a morir pel nostro lido-.

Eran trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!

Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro

Un giovin camminava innanzi a loro.

Mi feci ardita, e presol per la mano,

Gli chiesi: - Dove vai bel capitano?-

Guardommi, e mi rispose: - O mia sorella,

Vado a morir per la mia patria bella-.

Io mi sentii tremare tutto il core,

Né potei dirgli: - V’aiuti ‘l Signore!-

Eran trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!

Quel giorno mi scordai di spigolare,

E dietro a loro mi misi ad andare:

Due volte si scontrar con li gendarmi,

E l’una e l’altra li spogliar dell’armi.

Ma quando fur della Certosa ai muri,

S’udirono a suonar trombe e tamburi;

E, tra ‘l fumo e gli spari e le scintille,

Piombaron loro addosso più di mille.

Eran trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!

Eran trecento, e non voller fuggire;

Parean tremila, e vollero morire:

Ma vollero morir col ferro in mano,

E avanti a loro correa sangue il piano.

Fin che pugnar vid’io per lor pregai,

Ma un tratto venni men, né più guardai.

Io non vedea più fra mezzo a loro

Quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.

Eran trecento, eran giovani e forti,

E sono morti!

( La Spigolatrice di Sapri  di Luigi Mercantini)

 

 

Si scopron le tombe, si levano i morti,

I màrtiri nostri son tutti risorti!

Le spade nel pugno, gli allori alle chiome,

La fiamma ed il nome… d’Italia nel cor!

Veniamo! Veniamo! Su, o giovani schiere!

Su al vento per tutto le nostre bandiere!

Su tutti col ferro, su tutti col foco,

Su tutti col foco… d’Italia nel cor.

Va fuora d’Italia, va fuora ch’è l’ora;

Va fuora d’Italia, va fuora, o stranier.

……………..

……………..

……………..

Son l’Alpi  e i due mari d’Italia i confini,

Col carro di foco rompiam gli Appennini:

Distrutto ogni segno di vecchia frontiera,

La nostra bandiera  per tutto innalziam.

Va fuora d’Italia, va fuora ch’è l’ora;

Va fuora d’Italia, va fuora, o stranier.

……………..

……………..

……………..

Le genti d’Italia son tutte una sola,

Son tutte una sola le cento città.

 ……………..

……………..

Se ancora dell’Alpi tentasser gli spaldi,

il grido d’ “allarmi!” darà Garibaldi:

E s’arma allo squillo, che vien da Caprera,

Dei mille la schiera che l’Etna assaltò.

E dietro alla rossa vanguardia  dei bravi

Si muovon d’Italia le tende e le navi:

Già ratto sull’orma del fido guerriero

L’ardente destriero Vittorio spronò.

Va fuora d’Italia, va fuora ch’è l’ora;

Va fuora d’Italia, va fuora, o stranier.

……………..

……………..

……………..

( Inno di Garibaldi  di L.Mercantini)

 
 
 
 
 
 
 

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