ECCOMI!

si dice che sbagliando s'impara...ma allora io sono ancora all'ABC

Creato da balliamosulmondo08 il 17/07/2008

Area personale

 
 

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IO SBAGLIO

Io sbaglio.
Sì, io sbaglio.
Io sono una che sbaglia.
Sì, mi si dirà: Tutti sbagliamo.
E invece.

Io sbaglio molto più di tutti gli altri, e se mi si venisse a proporre un elenco di errori, io son sicura che li ho commessi tutti, e se qualcuno mi dicesse che ha fatto un errore che io non ho fatto, io son sicuro, al cento per cento, che ho fatto anche quello, ma se anche fosse, che c’è qualcuno che ha fatto degli errori che io non ho fatto, ne dubito, ma se esiste quel qualcuno, sono certa che io ho sbagliato molto di più, e se anche fossi superata nel numero di errori, io sono sicura che ho sbagliato molto di più, e molto più profondamente.

Io sbaglio quando scelgo, mi trovo a fare una scelta e scelgo sempre la soluzione sbagliata (bella parola, soluzione, in questo frangente), e per non sbagliare, spesso non scelgo, e anche in questo, io sbaglio, ché la procrastinazione, ovvero lo scegliere di non scegliere, è uno dei miei errori più frequenti: il pensare che le cose e le situazioni si risolvano da sé è uno sbaglio e spesso è uno sbaglio che complica gli sbagli rendendoli sbagli più grandi.

Sbaglio facendo e sbaglio non facendo, sbaglio parlando e non parlando, scrivendo e non scrivendo e si potrebbe continuare questa tiritera usando qualsiasi verbo, tanti sono stati, sono e saranno i miei errori.

Io ci provo a non farne più, di errori, ma mi vengono lo stesso.

Non so mica com’è che mi capita.

 

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 FABER

Post n°41 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da balliamosulmondo08
 

"Meglio lasciarci che non esserci

mai

 incontrati..."

 
 
 

L'anno che verrà

Post n°40 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da balliamosulmondo08
 

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità


 
 
 

Mangiare cioccolata è come fare all'amore...

Post n°39 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da balliamosulmondo08
 

Parola di una delle regine del boxoffice natalizio. Michelle Hunziker fotografata dal celebre Nigel Parry, ricoperta di cioccolata...almeno se la poteva pappare..che spreco!

Sul set fotografico di A invaso dalla cioccolata, la conduttrice,attrice, ha dichiarato: "La cioccolata mi dà lo stesso piacere del fare l'amore. Ti arrivano un sacco di endorfine... La differenza è che dopo un etto di cioccolata i sensi di colpa ti travolgono. Dopo l'amore no."

Che ne pensate?

Io sono una golosona e confermo quanto detto dalla Michelle nazionale...si ,si c'è un nesso..soprattutto nei momenti no e quando non si ha un ometto a portata di mano val bene un vasetto di nutella...oppure un gelato al cioccolato...fortissimo!

 
 
 

Atmosfere di Natale...

Post n°38 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da balliamosulmondo08
 

 
 
 

Facebook amici anche di chi nn si vuole?....ex fidanzati,ex amici..persone che nn si sopporta

Post n°37 pubblicato il 24 Novembre 2008 da balliamosulmondo08
 

MARIO Rossi added you as a friend". Il nome vi dice qualcosa. Solo dopo aver visto la foto capite che si tratta di quel compagno di liceo che vi stava antipatico. Per chi frequenta Facebook, una situazione di vita virtuale quotidiana. Che l'esperto in comunicazione Jason Alba ha voluto analizzare in un libro, I'm on Facebook - Now What???, il punto sul social network più popolare del mondo che attualmente conta circa 120 milioni di utenti dai 25 anni in su. Il libro si concentra sul bivio del "confirm" o "ignore": che fare quando a chiedere l'amicizia è una persona sgradita o che si vuole evitare?

Secondo l'autore, trovarsi di fronte alla scelta di confermare o ignorare - quindi respingere - una richiesta d'"amicizia" è una situazione che spesso condiziona l'utente e lo costringe a riprendere i contatti con il passato circondandosi di inutili "friends". "Ci sono persone che aggiungono alla lista anche i compagni d'asilo - spiega Alba - ma accettare inviti a raffica può provocare ansia e non aggiunge nulla alla vita privata".

"Non sono un sostenitore della net-iquette - racconta Paolo, medico di Milano - ignorare una richiesta di amicizia non è una scortesia, non rispondere a una telefonata, secondo me, lo è molto di più e se i contatti sono stati volutamente interrotti, tendo a rispettare la decisione presa nel mondo della socialità reale."

"Nella mia lista ho amici che a loro volta hanno centinaia di contatti. Conosco una ragazza che, dopo essere arrivata a contarne duemila, è finita sulle prime pagine dei giornali. A questo punto si parla più che altro di 'pubblico' - spiega Enzo Di Frenna, presidente dell'associazione Netdipendenza e creatore del social network Runfortecnostress - molta gente è ossessionata dal pensiero di incrementare la cerchia di amici perché se ne hai solo trenta puoi essere considerato meno 'popular'. Le confessioni sul mio forum spesso parlano di questo: alla domanda 'cos'è per te il tecnostress' una ragazza ha risposto 'aggiornare Facebook ogni mattina'".


Secondo Danah Boyd, ricercatrice presso la School of Information dell'Università di Berkeley, i social network non solo favoriscono l'ansia ma disabituano alla vita reale: "Andiamo verso una società di persone sempre più goffe e meno abituate a confrontarsi. Scrivere una frase ogni tanto è più facile, ecco perché si accettano anche amici che non si considerano tali".

Ex fidanzati, colleghi, conoscenti di conoscenti, vecchi compagni di scuola. Il panorama dei possibili amici ritrovati su Facebook percorre il solco della vita con accenti grotteschi. C'è chi, come Andrea, scrittore di Torino, aggiunge anche i contatti indesiderati e poi li cancella mentalmente: "Né un messaggio, né uno scambio di esperienze. Solo un educato rispondere 'Buongiorno anche a lei'".

C'è chi invece vive l'esperienza con entusiasmo: "Sono andata a cercare tutta la gente che frequentavo anni fa, anche persone che mi stavano antipatiche o con le quali avevo discusso", racconta Sara, impiegata di Pisa, che fa la grafica a Roma ed è felice di poter riaprire capitoli della vita che credeva chiusi. "Il tuffo nel passato è piacevole. Ai nostri tempi non c'erano i cellulari - spiega - e cambiando casa si perdevano i contatti con le persone con cui eri cresciuta. Rincontrarsi dopo 10-15 anni come se ci si fosse salutati il giorno prima è meraviglioso". "Ritrovare vecchi amici mi diverte ma mi dà anche malinconia - osserva Enrico, manager di Cuneo - mi è comunque capitato di scoprire su Facebook gente con cui avevo un rapporto non proprio roseo, e sono scappato a gambe levate".

Secondo lo psicoterapeuta Alessandro Meluzzi, Facebook è uno strumento di comunicazione ancora inesplorato: "Fino a qualche anno fa la nostra vita era identificabile con un percorso uniforme che ci permetteva, anno dopo anno, di tirare le somme tra chi andava e chi rimaneva. Esistevano passato e presente. Il social network ha annullato le distanze trasformando il passato in un continuo presente".

Secondo Meluzzi questa "eternalizzazione della vita" può avere effetti interessanti, ma il rischio di un utilizzo compulsivo dei social network è comunque da considerare. "Favoriscono l'ansia - conclude Meluzzi - la sincronizzazione della storia e la nascita di una 'reputazione telematica' ci carica di responsabilità. Il rischio è la 'sindrome da iperrealtà', che può trasformarci. Come accaduto con le immagini di guerra trasmesse in tv che, a poco a poco, ci hanno desensibilizzati di fronte alla violenza".

 
 
 
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