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« Il giorno della rinascitaUn evento mondiale (seco... »

Un evento mondiale (prima parte)

Post n°33 pubblicato il 30 Aprile 2014 da princesssweet
 

“Siamo polacchi, abbiamo fatto 2000 chilometri per essere qui ,ma non ci pensiamo, oggi il nostro Papa , con il quale siamo vissuti diventa Santo.

 

Siamo figli di Giovanni Paolo II"

“ Ero ragazzino e mi ricordo il discorso della luna e quando lo sento ancora oggi mi vengono le lacrime”

“Sono due papi che diventano Santi io penso sia una cosa storica"

Piazza San Pietro Domenica 27 Aprile 2014:

 

oltre 800.000 persone: uomini, donne bambini  sono arrivati da ogni parte del mondo, Via della conciliazione  è pienissima di pellegrini , è un evento mondiale che due miliardi di persone hanno seguito attraverso i televisori, un evento senza precedenti  che è stato definito "il giorno dei quattro Papi": La Santificazione di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II.

 

 Tutto ha avuto inizio Sabato 26 Aprile intorno alle ore 20:00 circa, nei pressi di Piazza San Pietro che  è stata la "casa" di molti pellegrini che hanno dormito per strada, nelle piazze raccolti nella Veglia di Preghiera o meglio "La Notte Bianca di Preghiera" come è stata definita, una notte in cui preghiera,euforia e commozione si sono miscelate (la Veglia oltre che a San Giovanni in Laterano si è celebrata anche in altre undici chiese romane).

 

La Santa Messa ha avuto inizio alle ore 10:00, presieduta naturalmente da Papa Francesco, affiancato da 1.000 concelebranti e 700 ministranti.

 

Anche il papa Emerito :Benedetto XVI, vi ha partecipato.

 

Ma chi erano queste due grandissime figure?

Giovanni XXIII

 

"Nato il 25 novembre 1881 in una famiglia di contadini a Sotto il Monte (Bergamo), Roncalli fu eletto al soglio di Pietro a 78 anni in un Conclave dove tra i cardinali era emersa la volontà di puntare a una figura di “transizione” (quindi avanti con gli anni), dopo il lungo pontificato di Pio XII che aveva guidato la Chiesa dal 1939 fino al ’58.

 

Ben presto, però, papa Roncalli – 260esimo successore di San Pietro - fece capire che non sarebbe stato un pontefice "transitorio" e tantomeno "accomodante", a partire dalla scelta del nome, Giovanni XXIII, un appellativo piuttosto scomodo essendo stato il nome di un antipapa del 1400. Alla guida della Chiesa di Roma, il futuro pontefice Santo, arriva sulla scia di una lunga esperienza pastorale iniziata come segretario del vescovo di Bergamo Giacomo Radini-Tedeschi, dopo gli studi conseguiti al seminario minore bergamasco e al Pontificio seminario maggiore, a Roma, grazie agli aiuti di uno zio e alla vittoria di una borsa di studio. Fu ordinato prete il 10 agosto 1904 nella chiesa di Santa Maria in Montesanto di piazza del Popolo, a Roma. Nel 1921 il giovane Roncalli entra al servizio della Santa Sede, su scelta di papa Benedetto XV, per occuparsi delle missioni presso Propaganda Fide. Quattro anni dopo, nel 1925, papa Pio XI – dopo la consacrazione episcopale – lo invia in Bulgaria in missione diplomatica. Vi resterà 10 anni tessendo, tra l’altro, ottimi rapporti con la chiesa ortodossa.

 

Gli ebrei salvati.

 

Nel 1934 è promosso arcivescovo e nominato delegato apostolico in Turchia e Grecia, dove – nel corso del secondo conflitto mondiale – si impegna fortemente per impedire le deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento. Stesso impegno svolto, in seguito, a Parigi come nunzio apostolico, nel 1944. Grazie alle sue conoscenze diplomatiche convince il re della Bulgaria a bloccare un treno pieno di ebrei pronto per partire in Germania e a salvarne altre migliaia in Ungheria destinati alle camere a gas.

 

A Venezia.

 

Concluso le missioni diplomatiche, nel 1953 è ordinato cardinale e Patriarca di Venezia. Qui si rende protagonista di molti gesti di apertura e di dialogo con le altre religioni e la cultura contemporanea. Sorprendente è il messaggio inviato al congresso del Partito socialista convocato a Venezia. Un fatto assolutamente inedito. Mai prima di Roncalli, un Patriarca aveva inviato un messaggio al congresso di un partito di sinistra.

 

Papa.

 

Nell’ottobre del 1958 l’elezione papale, che porterà Giovanni XXIII a compiere una lunga serie di gesti altrettanto inediti come la nomina dei primi cardinali in Africa e nelle Filippine, e la canonizzazione del primo santo dalla pelle scura, Martin De Porres. Altre novità, la prima visita papale ai piccoli malati dell’ospedale Bambino Gesù il giorno di Natale, e a Santo Stefano la prima visita di un papa ai carcerati di Regina Coeli. Complessivamente, papa Roncalli uscì dal Vaticano 152 volte, dando il via alle tradizionali visite alle parrocchie e agli altri ospedali, dove si recò anche in incognita per trovare qualche amico ricoverato.

 

In treno ad Assisi.

 

Storico il primo viaggio in treno per Loreto ed Assisi dove si reca per affidare alla Madonna e a San Francesco l’avvio del Concilio Vaticano II. Tra le personalità ricevute in Vaticano, grande clamore e sorpresa suscita l'udienza concessa alla figlia del leader sovietico Kruscev, Rada, accompagnata dal marito Alexei Adzubej, che gli manifestano tutto il loro apprezzamento per il suo impegno per la pace. Impegno che Giovanni XXIII aveva messo in pratica con l’appello «a tutti gli uomini di buona volontà» in occasione della crisi di Cuba del 1961 e nel 1963, poco prima di morire, con l’enciclica Pacem in Terris.

 

La fine.

 

Il 3 giugno la morte, dopo una lunga agonia tra atroci sofferenze che Giovanni XXIII affronta con serenità, incoraggiando persino chi intorno a lui piange, come il segretario Loris Capovilla: «Perché piangete? Questo è un momento di gioia...». Per la beatificazione si dovrà aspettare il 2000, quando gli verrà riconosciuta la guarigione miracolosa di una suora. Per la santificazione, papa Francesco – in deroga alle norme canoniche – ha dato il placet senza attendere il riconoscimento di un secondo miracolo."

 

(Gazzetta di Modena)

Lui, Angelo G. Roncalli: il "Papa buono", il Papa che quell'11 ottobre del 1962 spalancando le tende, nel vedere tutta quella folla in Piazza San Pietro disse:

"Tornando a casa troverete i bambini, date una carezza ai vostri bamini e dite questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona. Il Papa è con noi specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza».”

 

il discorso della luna: un discorso che non era previsto, uno dei discorsi più importanti della Chiesa che entrò nel cuore di bambini, adulti ,cattolici e non.

 

Questo discorso mostrò un pontefice molto umano,aperto all'allora  attuale  società, un pontefice contrario ai paurosi e ai conservatori, (i profeti di sventura)  che spronava ad andare avanti con fiducia perchè:

 

"La società reca in sè anche i disegni di Dio"

Fu il  Papa che umanizzò la sua istituzione.

 

“La figura del papa prima di lui era una figura intimidatrice ma  lui era un nonno un amico fraterno (..) parlava sempre al nostro piccolo cuore ,entrava nelle nostre famiglie, nei nostri pensieri più segreti, era il papa ma per me e per tanti altri era il papà”

 

Franco Zeffirelli

 

continua...

Leggi la seconda parte: http://blog.libero.it/ormeanima/12765736.html

 
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