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SONO UNA PUTTANA- PRIMA PARTE

Post n°85 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da infaticabile2

luigi era un'uomo molto ricco,viveva di rendita grazie a una serie di lasciti e investimenti azzeccati,di bella presenza,quasi sempre di buon umore e di carattere buono,anche se spesso nascondeva la sua infelicità per certi aspetti della sua vita!

uno di questi era che non riusciva a trovare una relazione vera,un'amore  disinteressato,perchè sempre nella sua testa si annidava il dubbio se questa fosse amore o interesse e così metteva sempre alla prova la donna che iniziava a frequentare,con il risulatato di restare deluso nel scoprire che probabilmente l'interesse era più per i suoi soldi che per la sua persona.

per certi versi Luigi era ammalato,era costantemente alla ricerca di sesso,di appagare questo desiderio che ogni giorno lo assaliva,ma al contempo cercava anche u rapporto umano,parlare,conoscere e farsi conoscerecosì. grazie al fatto che per lui i soldi non erano un grosso problema spesso andava alla ricerca di puttane, nella sua testa il fatto di essere consapevole di pagare lo avrebbe messo al riparo da questo tarlo che lo perseguitava,mancando però quell'aspetto di complicità e dialogo che con la propria compagna si crea,almeno agli inizi quando si è nel periodo del "è tutto bello",per questo molte volte pagava solo per la compagnia,sperando di trovare oltre al sesso anche quell'aspetto che a lui mancava terribilmente.

luigi era anche uno che viaggiava molto,gli piaceva fin da ragazzo,sempre alla ricerca di posti nuovi,interessanti e ovviamente che potessero anche "fornire" quello che per lui era la necessità,l'appagamento fisico,così i suoi viaggi erano in paese dove questo non era così difficile da trovare,a volte,specialmente quando era in centro america,trovava anche dei rapporti umani,perchè le latine a casa loro sono molto diverse da quelle che arrivano qua,per lo meno quelle che fanno la vita,riescono anche a "illuderti" che sono veramente innamorate,illusione che luigi conosceva bene ormai ma che per certi versi non disprezzava.annuncio dopo annuncio il tempo passava,con la continua illusione di trovare quello che cercava,ma che raramente riusciva a trovare e così,ragazze latine,dell'est,italiane,cinesi,no cinesi no,le trovava così schematiche,forzatamente gentili e disponibili e poi con loro mancava il dialogo,quella complicità che inseguiva sempre più ostinatamente,i rapporti si susseguivano incessanti,anche se ogni tanto ,sfiduciato o semplicemente perchè desiderava un qualcosa di diverso,provava a trovare una donna come dire,normale e così casualmente un giorno era da un suo amico avvocato,che cura anche dei suoi interessi,nel suo studio e dove da qualche giorno c'era una segretaria nuova che sostituiva la precedente che era in maternità.

simona era il suo nome,una bella 30enne,dalle curve invitanti,un seno prosperoso e sempre tirata come se stesse andando in discoteca,ambiente che probabilmente frequentava assiduamente. era un po troppo appariscente per i suoi gusti,le preferiva più sobrie nel truppo e nel modo di vestirsi,ma questo desiderio riscoperto di trovare normalità lo indusse  ad andare spesso dal suo amicoo trovando sempre delle cose da chiederli o dicendo che casualmente passava di la,poi però s'intratteneva sempre più tempo con simone che da lui e questo non passo inosservato a una come lei e così chiese informazioni su quell'uomo perchè tutto sommato anche a lei non dispiaceva,diciamo che s'era fatta il così detto mezzo pensiero.a franco,l'amico avvocato,tra le tante cose che disse,scappo che luigi era un tipo facoltoso,anzi accentuò la frase con un molto facoltoso,al che simona da quel mezzo pensiero in testa divenne all'istante molto interessata e così ogni volta che luigi andava a trovare l'amico lei diventava sempre più gentile e disponibile,quasi audace negli atteggiamenti e nei discorsi che facevano e così prima un caffè e poi una cena il passo di finirci a letto non fu così lungo

a luigi questo non dispiaceva,in fin dei conti era più giovane di lui ne era attratto,e considerato che era un po "stanco" di andare sempre a puttane,non trovando quello che cercava,anche se dentro di lui esattamente cosa stesse cercando non lo aveva ben chiaro,abbasso le sue "difese" e accettò di buon grado di frequentarla

intanto i giorni passavano e ormai erano due mesi che si frequentavano e quel suo tarlo,interesse o no,emergeva nuovamente nella sua testa,anche perchè notava già degli atteggiamenti che già aveva conosciuto in pasato,nelle precedenti relazioni avute,così decise di mettere pure lei alla prova,andando in ristoranti meno importanti,non comprandole più cose di troppo valore,insomma cose del genere,al che lei stizzita una sera chiese il perchè di questo cambio di rotta,insistendo sul fatto che uno come lui che si poteva permettere tutto la portava in posti di second'ordine e addirittura si lasciò sfuggire che lei meritava,lei valeva,che lei era un adonna di classe e che per una donna di classe un'uomo deve spendere e che se voleva c'era la fila di gente che avrebbe anche pagato solo per uscire con lei,figuriamoci per andarci a letto!

la ragazza si rese conto troppo tardi di aver esagerato con il rivelarsi com'era,pensando di averlo in pugno visto che a letto finivano un giorno si e l'altro anche,luigi l'ascoltò e sorrise,un sorriso amaro e neppure si sforzò molto per nasconderlo e quella sera andarono nel migliore locale della città,anche se la serata non fu delle migliori,anzi e una volta finita la cena,la portò a casa e la salutò,lei rimase stupita,scese sbattendo la porta della macchina e borbottando un qualcosa che luigi manco ascoltò

il giorno dopo e l'altro ancora nulla,silenzio,lui non si fece sentire,lei pensava di averlo in pugno,che lui fosse perso per una come lei,poi erano due mesi che si frequentavano,figuriamoci se mi scarica così,pensava,ma intanto erano tre giorni che lui no si faceva sentire e un dubbio iniziava ad averlo,così prese il telefono e lo chiamò ma il telefono era staccato,lentamente cominciava a capire che forse qualcosa non era come lei pensava,qualcosa stava cambiando e sbiancò,non per la paura di aver perso luigi,ma di perdere la gallina dalle uova d'oro!

luigi intanto,come spesso accadeva in momenti dove non sapeva se essere incazzato o sconfortato e sentiva quella malefica vocina dentro di se gridare per l'ennesima volta te l'avevo detto io,te l'avevo detto io,aveva preso un'aereo per una delle solite destinazioni,quelle da relax totale,servito a accudito all inclusive,donne comprese

stette via due settimane,al suo ritorno,quando accese il cellulare trovò una 50ina dichiamate,tutte o quasi di simona e altrettanti messaggi,letto il primo patetico cancello tutti gli altri e richiuse il cellulare

dentro a quella casa grande si sentì nuovamente solo,gli prese un po disconforto,era punto a capo,niente storia seria,vera,d'amore e così un pensiero gli balzò per la testa,ma perchè non disfarsi di quello che pare essere la causa,i soldi,be tanto in fretta venne questo pensiero,altrettanto in fretta lo rigettò al mittente con l'aggiunta di un bel vaffa,detto a se stesso che aveva pensato sta cosa

il giorno dopo, dopo aver fatto alcune cose di poco conto si mise di nuovo alla ricerca,d'altronde era fuori dal giro da quasi tre mesi e quindi siti,annunci e quant'altro alla ricerca di un viso,di un culo,di una qualche frase ad effetto che catturasse la sua attenzione,illuso,tanto sapeva che bene o male il tono degli annunci era sempre lo stesso,tutte brave,tutte belle e sopratutto tutte disponibili a fare numeri da fantascienza,per poi ritrovari puntualmente davanti  fotocopie sbiadite della foto che aveva visto,questo non sempre e sopratutto che al calore e coinvolgimento delle parole dell'annuncio seguivano spesso prestazioni sconcertanti a volte anche squallide.

preso da queste letture di marketing applicato al sesso,un'annuncio lo colpì,e una foto di una ragazza con il viso oscurato,s'intravvedevano solo dei boccoli neri,un fisico asciutto con delle belle forme e poche parole,non di quele da fartelo drizzare immediatamente,più umane,per certi versi più vere,appuntò il numero su un biglietto perchè alla prima chiamata il telefono risultava con la segreteria,poi uscì e andò dal suo amico,non voleva ma doveva parlare con lui di alcune cose e così prese l'auto e andò

trovò simona all'entrata che aprì la bocca con uno di quei sorrisi e dentro di se già pensava,ecco visto,ritorna da me lo sapevo è uomo e io sono io,io valgo,le si leggeva in faccia quello che pensava,come se stesse parlando,ma a tanta disponibilità non corrispose poi molto interesse da parte di luigi se non un saluto di circostanza sul parechio freddo e una richiesta secca,perentoria di dover parlare con l'avvocato,al chè simona dal quel bel sorriso sbiancò per la seconda volta,visibilmente seccata in maniera impacciata chiamò l'avvocato e luigi spari dietro la porta,l'incontro si protasse a lungo tanto che quando uscì lei era già andata via e c'è da scommettere che restò più a lungo del suo orario nella illusoria speranza di vederlo,di riuscire a parlare,di voler rimediare a quella che ormai era la fine di quella storia,squallida,forse per certi versi più squallida di tante altre consumate andando a  puttane.

la sera,a casa,ricapitò tra le mani quel numero e così un po per noia ,un po per desiderio e tanto per la rabbia di aver visto quella stronza chiamò,erano le 22,30,forse un po tardi,dall'altra parte rispose una vocina timida,dai modigentili,soave nel suono che lo colpì,non quelle solite voci da panterone navigate dove ogni due parole ti dicono amore,lui fece le domande di rito tranne quella di quanti soldi volesse,quella non l'aveva mai fatta,lei sempre con tono gentile gli rispose ma poi aggiunse che ormai stava terminando il "lavoro" e che ci sarebbe stata il giorno successivo dalle 11 del mattino.luigi era tentato di chiedere altro,piaceva quella voce,ma decise che andava bene così,salutò e si mise davanti alla televisione a guardare qualcosa,mentre senza spiegazione quella voce rimbalzava dentro la sua testa.il giorno dopo,verso le 11 la chiamò,lei rispose e così si misero d'accordo sull'orario,lei diede l'indirizzo e lui chiuse la telefonata con un,ci vediamo a breve

 
 
 
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