Qualche giorno fa sono passato lungo la strada (pochissimo frequentata) che della valle conduce al monte ed a fianco del solito tornante ho trovato in pieno fiore il prugnolo selvatico che a fine estate mi premia.
Fiori di prugnolo, simili al biancospino
Mi premia perchè si riempie di bellissime bacche blù e me le offre per farci poi un liquorino che è una vera delizia.
Naturalmente non me le offre gratis, ma mi fa soffrire più che può con i suoi dannati aculei, radi ma spinosissimi e duri e farci mezzo chilo di bacche diventa appunto una lieta ma lunga sofferenza.
[Sul prugnolo (Prunus spinosa) si trova in rete di tutto e di più, e quindi come al solito nulla aggiungo; chi lo desidera andrà a vedersi dove vuole tutte le salutari proprietà di questa pianta].
Assaggiando le bacche in estate, quando sono scure ma non ancora perfettamente mature, ci si ritrova subito in bocca il sapore acre e legante del tannino, che ti allappa la lingua peggio di un caco verde.
Ma quando le bacche hanno fatto indigestione di sole, si lasciano gustare con un aspro e dolce sapore rustico, colorandoti la bocca con un potente blù flavonico come l'inchiostro.
Dicevo che con i prugnoli selvatici ci faccio un liquorino da dopo pasto; niente di inedito (in altre regioni, specialmente appenniniche, lo si fa comunemente), ma nella mia zona questo salutare liquido non è conosciuto e le bacche le si lasciano di solito agli uccelli.
Ecco come lo faccio io; notare che la quantità di zucchero è grandemente inferiore alle ricette che si trovano in rete.
- Raccogliere mezzo chilo di prugnoli belli maturi; la prova è che se ne possano mangiare tre o quattro senza legarsi eccessivamente la bocca, anche se il tannino è comunque abbondante!
- metterli in un vaso capiente quanto basta e ricoprirli due dita sopra il loro livello con alcol puro a 95°
- mettere il vaso all'ombra e al fresco per 40 giorni, mescolando ogni tanto
- dopo questo tempo sciogliere SOLO 100 g di zucchero in 200 ml di acqua
- scolare bene i prugnoli esausti con un filtro, tenendo il liquido
- al liquido raccolto aggiungere l'acqua zuccherata prima preparata e lasciar maturare a volontà
Un bel bicchierino freddo di questo semplicissimo e sano liquido viola, con il suo robusto grado alcolico, allieterà un fine pasto quando l'autunno comincierà a pennellare di arancio i boschi e le valli.