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Maggio: Mese Mariano

Post n°58 pubblicato il 14 Maggio 2013 da pasquale.zolla

Maria: il fiore più bello nel creato sbocciato 

Maggio è un mese gradito a tutti per diversi aspetti. La primavera esplode in tutta la sua bellezza con tante e colorate fioriture; il clima è dolce e favorisce passeggiate e gite fuori porta e la gioia riempie l’animo non solo dei grandi ma anche dei piccoli.

Per la Chiesa Maggio appartiene al tempo di Pasqua, il tempo dello svelarsi del mistero di Cristo nella luce della Risurrezione. È anche il tempo dell’attesa dello Spirito Santo, che scese con potenza sulla Chiesa nascente nel giorno della Pentecoste.

Ad entrambi questi aspetti, quello naturale e quello liturgico, si intona bene la tradizione della Chiesa di dedicarlo alla Vergine Maria, il fiore più bello sbocciato dalla creazione, quando Dio, mandando il suo Figliolo, ha donato al mondo una nuova primavera.

Maria, protagonista umile e discreta dei primi passi della comunità cristiana, è il cuore spirituale, perché la sua stessa presenza in mezzo ai discepoli è memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo Spirito.

Tutto cominciò nel medioevo con il tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura e della dea Maia che vi regnava nel rituale pagano. Evocando la Madonna, la creatura più alta, la rosa apparsa nella pienezza del tempo, si potevano unire insieme i temi della natura e della santa Vergine.

Il primo ad associare la Madonna al mese di Maggio fu Alfonso X, re di Castiglia e Leon (sec. XIII), che la celebrava in Las Cantigas de Santa Maria come rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, luce dei santi e dei cieli.

La pratica delle prime devozioni risale tuttavia al secolo XVI, come reazione al paganesimo rinascimentale.

A Roma san Filippo Neri insegnò ai giovani ad ornare di fiori l’immagine della Vergine nel mese di Maggio, a cantare lodi in suo onore e a compiere atti di virtù e mortificazione.

Un secolo dopo, propriamente nel 1677, il movimento di Fiesole fondò una specie di confraternita detta Comunella, in cui si cominciarono a cantare lodi a Maria, non solo le domeniche ma in tutti i giorni del mese.

Queste pratiche si diffusero, poi, in tutta la penisola e la devozione a Maria crebbe sempre più.

La formalizzazione del mese di Maggio è, però, dovuta al padre gesuita Dionisi che pubblicò nel 1725 a Verona il suo mese di Maria, dove suggeriva di compiere le pratiche devozionali in casa o in un luogo di lavoro, davanti ad un altarino della Madonna, con preghiere, rosario, litanie, fioretti e giaculatorie e con l’offerta, alla fine del mese, del proprio cuore alla Madre di Dio.

Don Giuseppe Peligni, di ritorno dalle carceri napoleoniche ove fece un voto a Maria, istituì a Maggio del 1814 il mese mariano.

Avanti il Santissimo Sacramento si cantavano le litanie, il Tantum Ergo e, dopo la benedizione, con il canto di Evviva Maria il popolo si portava per le strade di S. Oreste cantando inni in onore della Madonna.

Oggi il Mese Mariano è diffuso in tutto il mondo cristiano!


 


Marìje, mammòrja vevènde d’u Seggnòre Ggesù

A ttè, ò Marìje, fjóre cchjù bbèlle

nd’u krjate cegghjate, akkumbbarute

dind’a chjenèzze d’u timbbe, ummele

è ddeskréte prutaguniste d’u kambbà

de tuttakuande ‘a umanetà,

mammòrje vevènde d’u Seggnòre

Ggesù è ppiggne d’u rrjale d’u Spirde suje,

vanne, nda stu més’a ttè addedekate,

i grazzjune mìje de tutt’i jurne.

Pekkè da tè, fegghjulètte bèll’assaje

è ddòcia dòce, ò ggigghje cegghiate

nd’i spine, ‘a sarvèzze d’u munn’éje

akkumenzate. Nd’i man’è nd’u kòre

tuje tuttekuande mè stèsse mètte

è sèmbbe sarragghje tuje nd’a vulundà,

nd’u kòre è nd’u kurje. Frumme ndammè,

ke matèrna bbunnà, nu nuve kambbà:

u kambbà d’u Figghje tuje Ggesù.

Prevvine è akkumbbaggne pur’i cchjù

peccenènne mìje azzjune affenghè

òggnèkkóse da mè fatte sìje

mmakulat’è bbun’accètt’ò Figghje tuje.

Rinneme, mammarèlla bbèlle, sande kume

Ggesù m’akkumanne , kume u kòre

tuje m’addummann’è kke fórze vóle,

pe ghèsse nu jurne avvecine a ttè

è pite d’u trune d’u Figghje tuje.

Maria, memoria vivente del Signore Gesù

 A te, o Maria, fiore più bello

nel creato sbocciato, rosa apparsa

nella pienezza del tempo, umile

e discreta protagonista della vita

dell’intera umanità,

memoria vivente del Signore

Gesù e pegno del dono del suo Spirito,

va, in questo mese a te dedicato,

la mia preghiera quotidiana.

Perché da te, fanciulla bellissima

e dolcissima,o giglio spuntato

tra le spine, la salvezza del mondo è

cominciata. Nelle mani e nel cuore

tuoi tutto me stesso depongo

e sempre sarò tuo nella volontà,

nel cuore e nel corpo. Forma in me,

con materna bontà, una nuova vita:

la vita del tuo Figliolo Gesù.

Previeni e accompagna anche le più

piccole mie azioni affinché

ogni cosa da me fatta sia

pura e ben accetta dal tuo Figliolo.

Rendimi, mammina bella, santo come

Gesù mi comanda, come il cuore

tuo mi chiede e ardentemente desidera,

per essere un giorno accanto a te

ai piedi del trono di tuo Figlio.



 

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Commenti al Post:
AngelaUrgese2012
AngelaUrgese2012 il 14/05/13 alle 21:25 via WEB
Complimenti, bellissime considerazioni su la Madonna e sul mese a Lei dedicato. hai un blog bellissimo. Una buona serata.
 
 
pasquale.zolla
pasquale.zolla il 15/05/13 alle 19:31 via WEB
Grazie per il complimento. Anche a te una felice serata!
 
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