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« tra sogno e realtàProve di dialogo »

L'adieu

Post n°348 pubblicato il 25 Aprile 2016 da tombeurdefemme2010

 

J'ai cueilli ce brin de bruyère
L'automne est morte, souviens-t'en.
Nous ne nous verrons plus sur terre
Odeur du temps Brin de bruyère
Et souviens-toi que je t'attends.

(G. Apollinaire)

 

 

Ho colto questo rametto di erica
L'autunno è morto, ricordatene.
Non vedremo più su questa terra
profumo di tempo e rametti di erica.
E ricordati che io ti aspetto.

 

 

 

 

Ogni trillo del telefono mi provocava un sussulto.

Non aspettavo che una tua chiamata.

Vivevo per una tua chiamata.

contavo le ore, i minuti, i secondi…che mi separavano da te.

Passavo giorni interi a pensare ai nostri momenti.

Passione, forza, dolcezza, carezze, coccole, noia,

parole, litigi, baci e lacrime.

E ogni volta ti baciavo le labbra, il viso

gli occhi, incurante di tutto, tranne di te.

Ho amato tutto di te: il tuo corpo, la tua mente,

il tuo carattere, le tue manie e forse anche di più.

Fedele come un cane, paziente come l’acqua,

stupido come una mosca che sbatte contro

lo stesso vetro senza capire, senza cambiare.

Ora sono qui, solo nella mia casa, mentre

metto a fuoco ogni dettaglio del nostro addio.

Ricordo ancora i tuoi occhi assenti quella

mattina mentre mi dicevi: “allora vai via”.

Quattro anni di passione, di baci, di sesso,

rubati al tempo tiranno,

che ora sembra gioire nel vederci distanti.

Anni in cui ci eravamo giurati amore eterno,

lottato per il nostro amore,

creato un muro invalicabile cosi che nessuno

poteva intaccarci. Cosa è successo?

E bastato che ti mettessero alle strette,

ti costringessero a scegliere…

Allora tu, mi hai gettato via come

un paio di scarpe vecchie …

In quel maledetto letto abbiamo fatto

l’amore tante volte.

Le tue gocce di sudore si mischiavano

alle mie e io chiudevo gli occhi e

annegavo nel mare salato della nostra passione.

Che stupido a pensare che non sarebbe mai finita!

Ora non mi restano che i ricordi.

Chissà se un giorno rimpiangerai la

delicatezza del mio cuore

e l’amore smisurato che avevo per te.

Addio amore.

Non tornare più amore.

Perché stavolta potrei annegare te in quella passione,

come ora sto annegando il mio dolore.

 

 

 

 

Eravamo uguali

ma anche diversi.

Eravamo vicini

ma anche distanti.

Poi un giorno,

muto di sguardi e sospiri,

privo di suoni e parole,

solo un addio.

Ora in questo sogno sospeso

senza carezze e sospiri,

senza occhi ne mani,

viviamo.

Distratti e attratti

dal ricordo

di un bacio rubato,

l’essere stati un tempo

teneri amanti.

Eravamo uguali

ma anche diversi.

Eravamo vicini

ma anche distanti.

Esistiamo ancora

per un ricordo

e un addio

soltanto.

 

 

 

 
 
 
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