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Messaggi del 13/04/2016
Post n°343 pubblicato il 13 Aprile 2016 da tombeurdefemme2010
Qualche anno fa ero diverso. Più forte. Ero sicuro di poter rinascere sempre dalle mie ceneri. E tante volte in passato ci sono riuscito, ma ora non so, se questa volta ci riuscirò. Fumando guardo dalla vetrata della finestra il mare. Il mare dei miei pensieri in tempesta. Burrascoso come nei libri più amati, imponente e pauroso, tutto travolge, anche il pensiero più razionale, la frase più adatta, la scusa più plausibile a queste lacrime che non vogliono scendere dagli occhi, ma che graffiano il cuore e sono talmente brucianti che tolgono il fiato. Ecco che passa una nave e mentre la rotta che la porta al sogno è ormai definitivamente persa, lentamente, inesorabilmente, capisco cosa rappresentavi per me. Prima non lo avevo capito. A volte succede. A volte succede che un uomo stanco di veder maltrattati i propri sentimenti veri, non trovi di meglio da fare che passare al contrattacco trasformandosi da vittima in carnefice, ignorando volutamente o no, quanto di buono c’è nel cuore di una donna. Ho avuto paura, questo sì. Mi sono sentito un traditore ad abbandonarti, perché in fondo siamo entrambi fatti della stessa sostanza, anche se i nostri percorsi sono stati diversi. Anche se tu non lo sai. Perché sono tante le cose che non sai di me, che io non ti ho mai detto. Avrei voluto chiamarti, non sai quanto, mentre tu laggiù perduta fra mille dubbi, cercavi di dare un senso alla nostra lontananza. Ma mi è mancato il coraggio, perché così avrei rivelato al mondo intero la mia debolezza e allora sarebbe stato ancora più pericoloso e difficile, anche se in realtà, chi ama davvero, questi pericoli li corre comunque, col sorriso dell'incoscienza bambina. Ma forse non era neppure mancanza di coraggio, bensì solo questo maledetto orgoglio che si frappone ogni qualvolta vorrei essere me stesso, fragile e indifeso, invece faccio finta di essere un'altro, che null'altro ha da offrire alla propria donna, se non semplicemente il suo amore e rispetto. Ma non sono così. Io non sono così. E tu lo hai sempre saputo. Forse per questo, ti sei innamorata di me in quel pomeriggio di maggio. E mi piacevi tanto, mi piacevi così tanto, che mi riempivo gli occhi e il cuore della tua bellezza. Forse per questo, ho rubato ogni attimo che era possibile sottrarre a questo tempo maledetto, che scorre trascinando via ogni cosa bella che esiste. Ma non voglio pensare più. perché l'unica cosa che mi viene in mente ora, è il tuo sorriso mentre mi guardavi con gli occhi pieni d’amore. Rivorrei solo te. Qui. Ora. Come in un sogno. Un sogno dove nulla è mai accaduto. Un’ isola, al di fuori del tempo e dello spazio, dove tu, sei di nuovo qui con me a sorridere, mentre io, baciando le tue labbra morbide, mi accoccolo fra le tue braccia, per addormentarmi come un bambino. Solo questo. Solo un sogno. |
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