paese reale

Ma se una giovane star del panorama musicale italiano, come Mannarino, viene ad esibirsi ad Avellino il 23 agosto, nell'ambito della manifestazione "C'entro per il centro", organizzata dalla neonata associazione pro loco Abellinum Civitas, com'è possibile che l'amministrazione comunale non riesca a trovare un nome altrettanto importante per l'atteso concerto di Ferragosto? Se si guarda all'attivismo con cui quasi tutti i paesi dell'Irpinia si stanno preparano ai festeggiamenti clou dell'estate, fra sagre, riti patronali ed altri appuntamenti vari, sconcerta ancor di più il vuoto mesto che viene dagli uffici di Piazza del Popolo. Dove si persevera nella mediocrità in cui è precipitata da un decennio ormai la politica culturale cittadina.
Dopo gli sprechi diffusi del recente passato, i nostri amministratori hanno infatti scelto il basso profilo, il low cost all'insegna della tradizione un po' rabberciata e caciarona del clima ferragostano, rivolto più agli anziani pensionati che ai giovani del capoluogo. Per poi offrire, quando capita, una qualche eccezione alla noia delle bancarelle con lo "spasso", dell'imperdibile processione dell'Assunta, coi fuochi pirotecnici ed il giro ciclistico, grazie allo spirito d'iniziativa di associazioni esterne, in grado di garantire spettacoli di grande impatto popolare. Come nel caso del concerto di Mannarino.
Resta comunque il fatto che un'amministrazione efficiente ha il dovere di provvedere anche ai bisogni di svago dei suoi cittadini, giovani e anziani che siano. Senza che il programma delle manifestazioni agostane finisca per essere ogni volta la rassegna dei figli-di, degli amici degli amici, in nome di uno strombazzato imperativo al risparmio, a cui però nessuno crede più, e che sistematicamente penalizza la qualità delle iniziative proposte.
L'anno scorso, sembrava essere stato toccato il top dello squallore con lo show in piazza dell'imbolsita Loredana Berté, ingaggiata per una cifra intorno ai trentamila euro. Quest'anno, con il centro città completamente sconquassato dai cantieri, l'assessore alla cultura sta facendo ancor più fatica nella ricerca di un cantante adeguato all'atmosfera nazionalpopolare del Ferragosto avellinese. Nina Zilli ha già detto no grazie, resta Raf che, un capodanno di qualche anno fa, salutò dal palco di piazza Libertà con un "ciao Benevento" che provoca ancora ilarità. Oppure sarà il caso di spostare di qualche giorno l'evento ferragostano, appropriandosi dell'attesa esibizione live di Mannarino?