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Post N° 10

   Identità e Differenze

A lungo nel secondo dopoguerra il termine "identità" è stato associato a quello di "differenza". Gran parte del lessico politico su cui sono state scritte piattaforme programmatiche, simbologie collettive, linguaggi, codici identitari si fonda e si sostiene intorno alla questione della differenza.

 L'identità è stata costruita sulla questione della differenza, sulla sua misurabilità, comunque sulla distanza. E’ importante ,quindi , il concetto di spazio politico che non è una espressione geometrica, non è un luogo fisico da occupare e difendere.  Esso intende la capacità nostra di far vivere proposte, iniziative, atti concreti che, nei fatti reali della politica e della vita del nostro paese, segnino un elemento di discontinuità con l’attuale modo di fare politica . E attraverso le “ differenze “ costruite con le “appartenenze” determinate dalla condivisione di progetti che si può trovare un obiettivo comune che ricostruisca il senso della “identità “ di una comunità .

D’altra parte bisogna rivalutare il concetto di comunità in contrapposizione all’idea pregiudiziale di una modernità concepita come il regno dell’egoismo individualistico, della frammentazione. La nostra concezione della politica è innanzitutto un richiamo agli ideali e alla passione dell’impegno sociale e democratico per la trasformazione della società.  La politica per noi è protagonismo, partecipazione, coinvolgimento dei soggetti che intendono determinare il proprio futuro e che respingono una concezione ed una pratica che, purtroppo, va sempre più diffondendosi: la politica come autopromozione, come carrierismo e personalismo. Idealità e passione per noi devono andare di pari passo con   il “saper fare”, l’agire quotidiano nella realtà data e concreta

dei fatti . L’ embrione creato con il circolo della “Margherita” vuole essere una traccia per la realizzazione di laboratori politici che si riempiano di contenuti e che abbiano una riconoscibilità ed un riferimento rispetto alla società civile disorientata e male educata da chi svolge attività politica riducendola solo ad intermediazione di interessi soggettivi  e che per farlo  deve applicare la logica della “transumanza” verso il potere politico di turno .

Il Circolo intende svolgere un ruolo nel paese e nella scena politica, un ruolo che non sia di mera transizione verso qualcosa “d’altro”, un ruolo che non deve e non può essere considerato come temporaneo e strettamente legato alla fase politica dell’oggi, ma piuttosto un ruolo permanente, strategico, che possa giocare con modestia e senso delle dimensioni, attivamente nel confronto oggettivo con strutture politiche organizzate per la realizzazione di una proposta politica condivisa 

C’è la necessità in questo paese di ricostruire quasi un orgoglio patriottico , un comune sentire , per il riscatto e l’utilizzo delle energie potenziali di una società per troppo tempo sopite dalla strumentalizzazione di una politica individualista ed impegnata solo al mantenimento del potere attraverso l’annullamento delle identità , delle differenze , in altri termini delle appartenenze .

             Francesco Mirarchi