Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA PER IL 2014, CHE POESIA RICORDI? DISPRIGIONARE L'IMMENSO

Post n°7856 pubblicato il 21 Marzo 2014 da psicologiaforense

Come e perchè ragionare di poesia? Cos'è che rende questa forma d'arte tanto inquietante da determinare reazioni sempre ambivalenti, perlopiù estreme, quasi mai neutrali? Per quale ragione i poeti  ci appaiono intriganti e irritanti, suggestivi e talvolta enigmatici, ma mai indifferenti al nostro sentire?

 

POESIA COME ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE

 

In questa giornata  voglio qui ricordare la straordinaria poesia di Vincenzo Cardarelli dedicata, appunto,  alla vita e alla morte: 
 

Morire sì,
non essere aggrediti dalla morte.
Morire persuasi
che un siffatto viaggio sia il migliore.
E in quell'ultimo istante essere allegri
come quando si contano i minuti
dell'orologio della stazione
e ognuno vale un secolo.
Poi che la morte è la sposa fedele
che subentra all'amante traditrice,
non vogliamo riceverla da intrusa,
né fuggire con lei.
Troppo volte partimmo
senza commiato!
Sul punto di varcare
in un attimo il tempo,
quando pur la memoria
di noi s'involerà,
lasciaci, o Morte, dire al mondo addio,
concedici ancora un indugio.
L'immane passo non sia
precipitoso.
Al pensier della morte repentina
il sangue mi si gela.
Morte non mi ghermire
ma da lontano annùnciati
e da amica mi prendi
come l'estrema delle mie abitudini.  

 
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Commenti al Post:
S.Figatta
S.Figatta il 21/03/14 alle 15:45 via WEB
Una poesia sulla morte che da un senso alla Vita ! :)) Lieto pomeriggio ^^
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 15:49 via WEB
CIAO!! Ogni volta che leggo questa lirica, così intensa e struggente, rimango sorpresa per la sua capacità di farmi riflettere sulla morte in modo lucido e pacato, di mettermi quasi nelle condizioni di poter "dialogare con lei" in una conversazione salottiera, provando la rassicurante sensazione o la dolce illusione di "negoziare" il modo in cui "lasciarmi prendere".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 15:49 via WEB
A voi che effetto fa? Quali sono le vostre riflessioni?
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 21/03/14 alle 15:53 via WEB
Dunque, se proprio dobbiamo incontrare la morte, il sentito auspicio per tutti è che essa si presenti a noi "dolce", "silenziosa", "discreta", come evocato nella poesia di Cardarelli che hai postato.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 16:19 via WEB
Sì, l'interpretazione che tu ne dai è molto condivisibile
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 16:27 via WEB
.... purtroppo, oggi, anche la sacralità dell'evento più importante della nostra vita - dopo la nascita- è stata inghiottita nell'inesorabile processo di "spettacolarizzazione" a cui assistere in TV o come un "gioco" da play station
(Rispondi)
 
francesco19502
francesco19502 il 21/03/14 alle 16:15 via WEB
"La morte è un'esperienza tutta da vivere". A me fa pensare a questo la poesia che hai pubblicato e che francamente non conoscevo
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 16:29 via WEB
Ecco, bravissimo. La necessità di riscoprire la consapevolezza della nostra morte come motore propulsivo che ci fa viaggiare attraverso la vita....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 16:30 via WEB
... in altri termini PENSARE ALLA MORTE PER PENSARE A VIVERE
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 16:32 via WEB
.... come dice anche Umberto Saba: "E' il pensiero della morte, infine, che ci aiuta a vivere"
(Rispondi)
 
ma.pi2013
ma.pi2013 il 21/03/14 alle 16:35 via WEB
Io ho il terrore della morte e la paura non aiuta di certo a vivere.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 16:56 via WEB
Ti rispondo con le parole di Wayne W. Dyer: " Voltati. Vedrai una compagna che ti segue costantemente. In mancanza di un nome migliore, chiamala Morte. È la tua Morte. Puoi averne paura, oppure servirtene a tuo vantaggio. Sta a te la scelta. Poiché la morte non finisce mai di riproporsi, e la vita è di una brevità che toglie il fiato, domandati: "Dovrei forse evitare di fare le cose che voglio veramente fare?" "Dovrei forse vivere la mia vita come vogliono gli altri?" "È importante accumulare cose?" "La vita è veramente tutta un rinvio?". Le probabilità sono che le tue risposte si riassumano in poche parole: Vivere... Essere... Godere... Amare. Puoi temere la morte, inutilmente, senza alcun frutto; oppure puoi servirtene per aiutarti a imparare a vivere bene".
(Rispondi)
 
ma.pi2013
ma.pi2013 il 21/03/14 alle 16:40 via WEB
purtroppo l'uomo è il solo animale che sa di dover morire. E questo non gli giova. Ecco quello che penso io.
(Rispondi)
 
 
crssy1
crssy1 il 22/03/14 alle 11:35 via WEB
vivi intensamente ogni giorno come fosse l'ultimo, lavorando con i maltti terminali ti rendi conto di quanto sia prezioso ogni giorno...... il materiale non te lo porti di la ma regalati ogni giorno gioia e serenità....... ciao
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 17:00 via WEB
Vedi, la morte è uno specchio, rimanda infatti solo l'immagine di chi lo guarda
(Rispondi)
 
ROVENTI.LABBRA
ROVENTI.LABBRA il 21/03/14 alle 17:42 via WEB
M'illumino d'immenso.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/03/14 alle 18:03 via WEB
...ho capito, oggi le mazzate sono a me:la poesia non è il mio forte, Wood ne sa qualcosa, del buon Vincenzo, in questo momento ricordo con chiarezza solo: "...è la Liguria una terra leggiadra, il sasso ardente e l'argilla pulita...". Sono incisi a fuoco nella testa e dai tempi della media, sono lì...indelebili. Insomma, dammi un voto 5 e mi sta bene. Sera Signora G.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 21:35 via WEB
eheheheheh io sono contraria ai voti. Comunque mi pare che la poesia prosegua così: "... O chiese di Liguria, come navi// disposte a esser varate!// O aperti ai venti e all'onde// liguri cimiteri!// Una rosea tristezza vi colora// quando di sera, simile ad un fiore// che marcisce, la grande luce// si va sfacendo e muore//
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 21:42 via WEB
Noi siamo stati colpiti dalla mala sorte perchè abbiamo avuto come ministri della pubblica istruzione gente come Luigi Gui, Riccardo Misasi, ecc... Che erano quasi peggio della Gelmini e di Profumo
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 21/03/14 alle 18:13 via WEB
...S.Francesco l'ha chiamata sorella morte..per sora nostra morte corporale alla quale niun omo vivente po scampare....ecco...il cantico delle creature nella sua semplicità mi è venuto in mente leggendo Cardarelli..la visione cristiana della morte del corpo... quel ritornare all'uno dello spirito mi consola..essere pronti sempre..io credo che nessuno lo è mai in maniera completa..avrò ancora qualcosa da fare..ho scritto una volta..e lo penso ancora..a ogni estremo saluto ho pensato a come sarà la mia..per ognuno la morte ha uno sguardo..ma da lontano annunciati..e da amica prendimi...credo sia il pensiero di tutti noi
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 21:31 via WEB
La morte è un mistero avvolto in un enigma
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 21/03/14 alle 19:10 via WEB
Poesia ci prende e ci cattura quando è l'espressione di un emozione, di un sogno o di un desiderio che condividiamo. Questo almeno è la poesia per me. Questa di Cardarelli non mi era venuta in mente, oggi mi ci sarei persa.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/03/14 alle 21:30 via WEB
C'è del vero in quello che dici. Grazie!
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 21/03/14 alle 22:34 via WEB
"La pioggia nel pineto".. Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane.... La vita,"la favola bella che illude"...
(Rispondi)
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 21/03/14 alle 22:35 via WEB
BUONASERA GIULIANA:))) Non ho paura di morire,ma di come...
(Rispondi)
 
Cherrysl
Cherrysl il 21/03/14 alle 23:21 via WEB
In questa poesia vi è l'unica paura di chi non ha particolare timore della morte e cioè che questa possa avvenire all'improvviso, senza preavviso e senza darci la possibilità di salutare e parlare con le persone a noi vicine e porre riparo a eventuali sospesi e avere la possibilità di pregare. Io aggiungo che avrei timore che possa avvenire anche in modo molto traumatico fisicamente
(Rispondi)
 
crssy1
crssy1 il 22/03/14 alle 11:33 via WEB
la morte mi è venuta a prendere per due volte e mi ha sempre riaccompagnata indietro........ Ma l'esperienza più bella è stata li..... Il pensiero di tornarci non mi spaventa...... Ho accompagnato in qs "cammino" almeno due persone che dopo la mia esperienza avevano preso qs compagna veramente come una amica che le sollevava dal loro dolore......... dico sempre viviamo la ns vita come se fosse un ultimo giorno.....su questa ns esistenza.....bella poesia brava
(Rispondi)
 
coloridivita
coloridivita il 22/03/14 alle 21:43 via WEB
Io credo che nella poesia siano racchiuse le nostre emozioni più belle e intime. Non tutti riescono ad esternare tramite questa forma d'arte ma di fronte a certi versi io mi emoziono! A volte capita di leggere delle poesie che, in brevissimi versi, esprimono concetti profondi. Bella questa che hai postato tu, riflessioni importanti della vita e della morte che non sono altro che il rovescio della medaglia di quella meravigliosa avventura a cui siamo stati tutti chiamati. Un bacio Giuly, dolce serata.
(Rispondi)
 
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