Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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umorismo e satira

 

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« LA RIFLESSIONE, FERITE D...TU IN CHE SITUAZIONI SEI... »

COSTUME, SOCIETÀ, SESSUALITÀ, AMORE , SINGLE DI RITORNO, EROTISMO, QUANDO UN AMORE FINISCE, CROCEVIA DI FRAGILITÀ

Post n°8015 pubblicato il 11 Settembre 2014 da psicologiaforense

Sei di nuovo single, magari alle soglie dei quarant'anni o cinquanta...  Quando una storia importante, coinvolgente, sensuale, appagante, a volte addirittura "travolgente",  finisce è tempo di riprendere in mano la propria vita... e il proprio corpo.... Percepire di nuovo il proprio essere sensuale, l'appeal epidermico in grado di scatenare emozioni dimenticate...  E' una conquista non sempre facile che si raggiunge giorno dopo giorno.....

DALLA FINE UN NUOVO INIZIO... IN TRE MOSSE

 

Quando, dopo scossoni e sofferenze, avrai finalmente elaborato il lutto della separazione e della perdita  puoi cominciare a  chiederti: “Di cosa ho bisogno adesso per tornare a sorridere e a creare una  vita a due  costruttiva e felice?”

1)      Circondati di persone positive e amici fidati, permetti a te stesso di aprirti lentamente, con tutto il tempo di cui hai bisogno, alla possibilità di entrare di nuovo in intimità con qualcuno.

2)      Riappropriati  del  tuo corpo: un'ottima idea può essere iniziare a praticare uno sport, la palestra o il ballo. Sentire i muscoli che tornano a essere sodi e scattanti va di pari passo con una ritrovata sintonia con se stessi, utile per l'autostima e la consapevolezza di sé.

3)      Non lanciarti in avventure al grido di “chiodo scaccia chiodo”! Il sesso per una notte può essere eccitante, ma solo quando sei pienamente convinto di questa scelta e l'altro riesce a scatenare, a prescindere dal fatto che ci si riveda o meno, un senso di serenità e di benessere.

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 11/09/14 alle 17:32 via WEB
..ahi l'amore!!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 18:11 via WEB
Vedi MARA, oggi gli italiani pare non abbiano più tempo per l'amore nell'accezione che intendi tu, pensano al sesso, ad avventure mercenarie, alla pornografia, ecc... E tutto questo perchè MARA?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 18:15 via WEB
... perchè gli ITALIANI soffrono le pene di una depressione tenebrosa, la più profonda, forse, dicono storici e psicologi, degli ultimi cinquant'anni. L'Italia é stanca, sfiducia, e non soltanto dei propri leader e delle proprie istituzioni, ma anche in se stessa. Basta una cifra, senza precedenti. Il 52 per cento delle persone tra i 18 e i 35 anni sarebbe felice di andarsene, di emigrare, non importa dove.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 18:35 via WEB
Ops! SFIDUCIATA
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 11/09/14 alle 20:54 via WEB
"la disperazione più grave che può colpire una società è il dubbio che vivere onestamnte sia inutile"...parole di Corrado Alvaro, credo sia avvenuto in Italia, e credo sia più d'un dubbio
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 22:19 via WEB
(Rispondi)
 
villari1980
villari1980 il 11/09/14 alle 18:20 via WEB
Scrive MORELLI: In amore si soffre perché si resiste. Si soffre perché si vuole adattare questa forza cosmica agli schemi della vita comune. Ogni ragionamento, ogni paragone, ogni spiegazione, ogni progetto è lontano da Amore. Guardare l'amore con l'orologio in mano per vedere quando e dove arriva significa tradirlo. Significa soffrire. Il mal d'amore è sempre legato al nostro bisogno di controllare, gestire, possedere l'amore, portarlo nei nostri schemi, nelle vicissitudini della nostra storia, nei nostri progetti. Amore senza identità, senza storia, senza padri, madri, amici, senza opinioni, senza giudizi: queste sono le basi, i mattoni del buon Amore."
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 18:23 via WEB
E', in parte, condivisibile quello che afferma Raffaele Morelli.
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 11/09/14 alle 18:40 via WEB
Trascorsa la burrasca, un capitolo si chiude e all'improvviso ecco che appare un nuovo episodio della tua vita, spesso inaspettato e che non avresti mai immaginato, L'effetto può essere decisamente differente a seconda del carattere e della situazione di ognuno: di frequente dopo un periodo di eccitazione all'idea della ritrovata libertà subentra un senso di inadeguatezza e tristezza.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 19:01 via WEB
La dissoluzione di significativi rapporti d'amore apre frequentemente voragini di angoscia
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 11/09/14 alle 18:40 via WEB
Viceversa, per chi percepisce come acutamente doloroso il nuovo inizio da single, in seguito accade di sperimentare nuova forza, capacità di ripresa, riscatto di se stessi. Il senso di vuoto è qualcosa con cui dovrai necessariamente fare i conti, inutile dirsi il contrario: godi di questo tempo perché rappresenta un momento unico e prezioso in cui poter fare i conti con te stesso e la vita, riprendere le passioni che amavi, percepire la solitudine, dura e bellissima. Non è possibile chiudere una storia importante come un matrimonio senza dedicare un periodo a scoprire la propria solitudine: datti tempo. Tempo per piangere e dare sfogo al tuo dolore: ogni fine è un lutto ed è giusto darsi la possibilità di esprimere le proprie emozioni senza sentirsi in colpa.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 18:59 via WEB
Sì, anzi non è infrequente che uno dei due amanti (quello "abbandonato") non riesca ad elaborare la separazione anche a causa di sue problematiche psicologiche e relazionali irrisolte in particolare con il suo sistema familiare d’origine. Nella stessa dimensione prospettica, la persona che è stata "lasciata" non riesce, pur a distanza di tempo, ad integrare le proprie pulsioni stabilendo tra esse delle connessioni associative che le permetterebbero la graduale liquidazione del trauma da separazione e del conseguente conflitto con l'EX che diventa un “gruppo psichico separato” e perciò altamente patogeno. Da qui, spesso, lo stalking o l'uccisione del partner....
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g1b9
g1b9 il 11/09/14 alle 19:24 via WEB
Una perdita lascia una grande ferita. Si deve guarire, questo è il primo principio cui attenersi secondo me- Il tempo? ognuno ha i suoi tempi, dipende da quanto si ha amato e si è stati amati. Tornare a vivere è ricominciare tutto da capo, certamente senza amore non è facile vivere.
Buona serata Giuliana, un abbraccio!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 19:37 via WEB
Buona serata Carissima Giovanna:-)))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 19:46 via WEB
Il Tuo dire richiama, tra l'altro, la c.d. RELAZIONE PERSISTENTE. Mi riferisco a quei fattori che possono influire nell'indurre una coazione a ripetere, come ad esempio l'aver identificato nel proprio partner una figura genitoriale con cui esistevano problemi irrisolti. In tal caso la "relazione" non potrà essere interrotto dalla separazione perché il legame fantasmatico ha un significato di interminabilità.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 19:47 via WEB
Altrettanto dicasi di quelle coppie che si erano costituite all'insegna della ricerca di una sicurezza attribuita all'esistenza della coppia stessa. Come ho detto sopra, la fine del rapporto apre voragini di angoscia alle quali si può riparare solo mantenendo in vita un simulacro della coppia, quella che esiste in funzione del persistere del conflitto.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 19:48 via WEB
Di solito la relazione persistente si esprime attraverso due modalità comportamentali: l'attaccamento e l'ostilità. Con l'attaccamento il soggetto si mantiene in una posizione di attesa che l'altro, di solito l'abbandonante, compia atti riparativi. In questa attesa é ovvio che difficilmente potranno instaurare nuovi rapporti affettivi e saranno del tutto incapaci di realizzare quell'allontanamento emotivo che é la chiave di una buona separazione. L'ostilità diventa la conseguenza della posizione precedente: il soggetto é chiuso dentro la delusione e la sconfitta, anche se non ne é del tutto consapevole e questo si rivelerà attraverso moti ostili e distruttivi.
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claude888
claude888 il 11/09/14 alle 20:38 via WEB
Chiodo scaccia chiodo a volte funziona!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/14 alle 20:40 via WEB
Sì, chiodo scaccia chiodo ma... 4 chiodi fanno una croce
(Rispondi)
 
donadam68
donadam68 il 12/09/14 alle 08:49 via WEB
...un sorriso, una porta che si apre e la vita ricomincia tendendomi la mano, buon fine settimana a te :)D
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/09/14 alle 15:13 via WEB
Felice W.E. a TE e a tutti i tuoi cari:-)
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ferrarioretta
ferrarioretta il 12/09/14 alle 09:24 via WEB
BUONGIORNO GIULIANA:))))))))
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 12/09/14 alle 09:25 via WEB
"Sì, chiodo scaccia chiodo ma... 4 chiodi fanno una croce." Quanto hai ragione..e vale per tante cose..ahahahhahaah
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/09/14 alle 15:15 via WEB
Hai proprio ragione ORETTA, eppure è una via molto seguita con molte varianti (Se perdi un autobus, dopo 5 minuti ne passa un altro, ecc..ecc..)
(Rispondi)
 
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