Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« LA VERITÀ SUI FIGLI E IL...DECALOGO SULLA BELLEZZA,... »

BISOGNA COMPRENDERE CHE LA VITA NON È UN DONO GRATUITO DELLA NATURA...

Post n°8143 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da psicologiaforense

Bisogna comprendere che la vita non è un dono gratuito della natura, che è invece e soprattutto un compito da soddisfare, una missione da compiere e che, se conferisce dei diritti, impone anche precise responsabilità…

 

RESPONSABILITÀ  VS MEDIOCRITÀ SPIRITUALE

Ogni giorno incontriamo tante persone conosciute e sconosciute, significative e anonime. Gen­te a cui siamo legati da particolare affetto, riconoscenza, o individui antipatici, che ci hanno fatto dei torti, ci hanno annoiato o offeso.  

Spesso viviamo l'incontro con superficialità, dando per scontato che alcune persone siano significative (abbiano un si­gnificato) per noi e altre non significhino proprio nulla per la no­stra vita.

Come mi può interessare il volto di uno sconosciuto?

Eppure, a pensarci bene, quando un volto mi guarda esso mi ri­guarda. Non posso rimanere estraneo a tale volto, poiché esso si pre­senta davanti a me come un altro. È una persona, sia pure scono­sciuta, un mio simile che mi incontra. Questo fatto è ricco di tanti stimoli.

Dal momento in cui mi si presenta davanti io non posso più ignorarlo. Diventa per me domanda: mi accogli o mi rifiuti? Che cosa significo per te? Ecco sono qui!

Io divengo immediatamente responsabile, sono chiamato a «ri­spondere a». E questo per ogni persona che incontro, tanto più se questa persona è da me conosciuta.

Tale responsabilità presenta alcuni tratti.
SINGOLARITÀ. lo sono chiamato a rispondere a questo tu. Non sono chiamato a rispondere a tutte le domande del mondo. Sarebbe impossibile e vano desiderio, perché posso occuparmi solo di pochi.

INDECLINABILITÀ. Cioè non posso declinare la responsabilità su al­tri, come si declina un incarico. Non posso rifiutarla, scaricarla su altre persone o sulla natura… Delle colpe e degli errori dobbiamo rispondere in proprio. 

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 07/01/15 alle 20:29 via WEB
E' vero, ma in un mondo globalizzato diventa sempre più difficile distinguere gli errori nostri, e quelli invece indiretti, quelli cioè che derivano da scelte non nostre, e che pure ci sono
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:10 via WEB
Tu prova a cominciare da te stessa, dalle responsabilità che hai nei tuoi confronti (e che non rispetti mai) poi passa a quelle verso M & G.... lascia perdere la globalizzazione, gli errori altrui, l'irresponsabilità di chi governa, ecc...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:22 via WEB
Parlo MARA della " coscienza di sè" ovvero della consapevolezza che permette all'uomo di diventare egli stesso baricentro e padrone della propria vita attraverso i vari stadi di responsabilità verso se stesso, coscienza di sè, fiducia di sè, sicurezza in sè fino ad un sano senso del valore di sè e della propria identità.
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 07/01/15 alle 22:24 via WEB
Ho paura di prendere coscienza di me.., a Marina e Gilberto ci penso..li metto davanti a me.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:34 via WEB
L'ansia proietta una paurosa e grande ombra anche sulla più piccola delle cose...
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 07/01/15 alle 21:37 via WEB
Una volta mi capitò di lavorare a fianco una persona davvero antipatica. Probabilmente la antipatia era reciproca e non ce stato il modo di andare avanti…ho fatto il sbaglio di ignorarla completamente ,sovraccaricando l’altro mio collaboratore di compiti ,la mia emotività ha preso il posto di professionalità che dovevo applicare e mantenere in quel dato momento. ..era una prova che non ho superato, mi sono licenziata .
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:13 via WEB
Quando si inizia il viaggio sulla via che conduce alla vita adulta bisogna passare per una porta stretta....
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 07/01/15 alle 21:48 via WEB
Non tutte le persone che incontriamo risulteranno simpatiche ma da tutte si può imparare qualcosa. E quello che ignoriamo nei altri forse è un lato nostro che cerchiamo di soffocare…non saprei…Buona serata, Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:15 via WEB
Sì, nel meccanismo della proiezione avviene proprio questo... Come il giudice omosessuale (che non sa di esserlo) che è severissimo e inflessibile verso l'imputato gay
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:15 via WEB
FELICE NOTTE AMICA MIA:-))) Un abbraccio affettuoso a M. e a J.
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 07/01/15 alle 21:50 via WEB
Tutti vogliono una carriera gratificante, un rapporto emotivamente ricco con gli altri, il benessere e la possibilità di vivere completamente ogni momento della propria vita. Invece, spesso ci rifugiamo in una zona confortevole e ci fermiamo lì, come appagati ma insoddisfatti, per poi accorgerci che, un bel giorno, tutte le cose grandi della vita ormai ci sono passate davanti e sono svanite.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:18 via WEB
COME HO SCRITTO ALTROVE: Apprendiamo molte cose nella vita, ma raramente im­pariamo a vivere con minori preoccupazioni, più felici e forse anche con un maggiore senso di responsabilità. Imputiamo spesso agli “altri” una disgrazia, un malu­more, una malattia o una lite. Al tempo stesso ci aspet­tiamo che proprio questi “altri”( amici, genitori,figli, partner, medici, parenti, ecc…) ci tirino fuori dalla crisi. Fin troppo facilmente attribuiamo ad altre persone la responsabilità del nostro malessere, mentre dovremmo in realtà cer­care innanzitutto in noi stessi il da farsi.
(Rispondi)
 
villari1980
villari1980 il 07/01/15 alle 22:05 via WEB
E' difficile essere così responsabili da preconizzare le conseguenze delle proprie azioni, da avere la capacità di mantenere nei tempi lunghi gli impegni presi (come nella relazione amorosa), ecc.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:28 via WEB
C'è del vero in quello che dici. Ma come fare per governare la nostra vita? Non dobbiamo pensare al destino come a qualcosa che non dipende da noi, che esula dalla nostra responsabilità...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Riccardo il 07/01/15 alle 22:43 via WEB
come un carro non può procedere con una ruota sola, così il destino non può realizzarsi senza l'umano operare.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/01/15 alle 22:48 via WEB
Molto suggestiva. Fa parte delle novelle in prosa e versi, scritte in sanscrito ?
(Rispondi)
 
anthos13
anthos13 il 08/01/15 alle 02:20 via WEB
La mia sensazione e' che ogni persona abbia qualcosa da insegnarci, anche se certi umani sono davvero pesanti. Le persone che prediligo sono quelle, che ti salutano sorridendo anche se e' la prima volta che le incontri. E se ci facciamo caso non sono poche.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/01/15 alle 12:13 via WEB
Buon pomeriggio:-) A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso.
(Rispondi)
 
gioia58_r
gioia58_r il 08/01/15 alle 14:20 via WEB
la mia spiritualità...l'ho persa per strada! buon pomeriggio
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 08/01/15 alle 18:20 via WEB
V'era un mio commento, o meglio ritenevo di aver lasciato un commento....ho ritenuto male evidentemente.
(Rispondi)
 
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