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Post n°8215 pubblicato il 20 Marzo 2015 da psicologiaforense
E' la prima volta per la magistratura italiana. Sentenza storica del tribunale di Roma. Querela per diffamazione IL MANIFESTO per una copertina del 2012. La giudice Valeria Ciampelli ha assolto Norma Rangeri con formula piena: "Il fatto non sussiste". L'accostamento all'omosessualità non è (più) reato.
SORPRESA, L’OMOSESSUALITÀ NON OFFENDE
Prima e storica sentenza quella pronunciata dalla giudice Valeria Ciampelli, che ha assolto il quotidiano comunista ‘Il Manifesto’ perché il fatto non sussiste dalla querela per diffamazione, indirizzata alla direttrice Norma Rangeri da un cittadino eterosessuale che si era sentito discriminato in quanto il giornale in una copertina del 16 marzo 2012 accostava omosessualità ed eterosessualità. Così na banale causa di diffamazione abbatte un muro della giurisprudenza e apre una breccia importante per i diritti civili. La copertina, ricorda ‘Il Manifesto’, celebrava la sentenza della Cassazione che aveva dato ragione a due cittadini italiani, ma sposati in Olanda, che si erano visti riconoscere “il diritto a una vita familiare”, ma ciò non aveva alcun effetto dal punto di vista giuridico. Quella prima pagina non era piaciuta al querelante, ma il giornale comunista, difeso dall’avvocato Marcello Marchesi, si è visto dare ragione. Spiega ‘Il Manifesto': “Essere omosessuali non è un reato né un illecito. E’ una espressione libera e neutra della propria sessualità ed esservi accostati non può (più) essere considerato di per sé come un’offesa. Tantomeno in un giornale che si è sempre battuto contro le discriminazioni e per i diritti civili”.
Commenti al Post:
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monellaccio19 il 20/03/15 alle 19:33 via WEB
Siamo nella normalità, nulla da eccepire. Tante sono le querelle ormai portate all'attenzione dei giudici perché ci si possa meravigliare degli affollamenti di faldoni e di aule giudiziarie.
Buona sera mia cara.
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psicologiaforense il 20/03/15 alle 20:08 via WEB
Il Manifesto del 16 marzo 2012, raccontando un’altra sentenza storica -ma della Cassazione- sul caso di due cittadini italiani sposati in Olanda ai quali veniva riconosciuto anche qui «il diritto a una vita familiare», associava all'immagine dei protagonisti gay quella di una persona eterosessuale la quale si sentì diffamata e offesa dall’accostamento e querelò la direttrice del quotidiano comunista.
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Altiero Spinelli il 20/03/15 alle 20:46 via WEB
Ma il querelante è omofobo o omosessuale latente? Perchè non si spiega questo accanimento. E' un fastto successo tre anni fa e questo ha pagato di tasca sua un avvocato e poi ora tutte le spese processuali. Una follia!
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claude888 il 20/03/15 alle 21:02 via WEB
L'omofobia ha radici lontane. Se ne trovano testimonianze anche nella Bibbia...
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psicologiaforense il 20/03/15 alle 21:43 via WEB
Capita molto spesso di registrare paura e avversione irrazionale contro omosessuali e non solo. I pregiudizi e gli stereotipi scattano anche a danno di bisessuali e transessuali
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claude888 il 20/03/15 alle 20:48 via WEB
Se anni di lavoro del tribunale di Roma sono serviti come dici tu a " abbattere un muro della giurisprudenza e aprire una breccia importante per i diritti civili...", ben vengano le querele come questa!
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psicologiaforense il 20/03/15 alle 21:44 via WEB
E' una querela "insolita" ma ha prodotto risultati che fino a qualche tempo fa erano del tutto impensabili
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alzanussi il 20/03/15 alle 20:57 via WEB
"Non faremo un’altra campagna elettorale parlando di unioni civili al futuro». Fissa così, Matteo Renzi, la “road map” per una legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso. L’intervento è atteso da tempo e il premier l’aveva annunciato per questa primavera: ora l’obiettivo è approvare la legge entro le regionali o al massimo entro l’estate. Da una riunione al Nazareno con i parlamentari dem, emerge che il Pd è unito sulla necessità di fare la legge e su alcuni aspetti come la pensione di reversibilità per il partner, osteggiata invece da Ncd. Ma restano divisioni tra democratici su nodi tutt’altro che secondari come quello dei figli".
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psicologiaforense il 20/03/15 alle 21:45 via WEB
Sì, pare che il governo voglia allinearsi con la legislazione dei Paesi più rispettosi dei diritti civili
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E DIO DISSE il 20/03/15 alle 21:01 via WEB
La scena si è vista tante volte, ma all'orrore non ci si abitua mai. L'Isis ha diffuso delle foto in cui tre uomini, accusati di omosessualità, vengono decapitati nella provincia di Ninive, in Iraq tra l'esultanza dei presenti.
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psicologiaforense il 20/03/15 alle 21:49 via WEB
« Anche gli omosessuali sono vittime dimenticate del regime nazista. Quanti siano stati condannati e internati nei lager non è noto , sia per la distruzione di parte degli archivi, sia perché molti di loro come altre categorie di perseguitati dai nazisti, sono stati catturati dalla Gestapo e fatti sparire in base al decreto Nacht und Nabel (Notte e Nebbia) emanato da Hitler il 7 dicembre 1941, con lo scopo di eliminare i "soggetti pericolosi per il Reich", senza lasciare traccia »
(Giorgio Giannini in Vittime Dimenticate)
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maraciccia il 20/03/15 alle 21:55 via WEB
Non ci son parole per tutti gli orrori che sento in questi giorni, e siamo nel 2015...basterebbe il rispetto di tutti per tutti. Ognuno di noi nasce diverso.. per fortuna. T'immagini un mondo di cloni??
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psicologiaforense il 20/03/15 alle 23:37 via WEB
« se un ragazzo viene definito "femminuccia", si sente bollato e umiliato dal gruppo. Se una ragazza è invece definita un "maschiaccio", a ciò non si accompagna uguale disapprovazione, anzi, spesso diventa motivo di orgoglio [...] Così la "femminuccia" è un codardo, un mammone, mentre la "maschiaccia" è una ragazza coraggiosa, capace di tener testa a un ragazzo. Probabilmente questi giudizi di valore vengono sussunti nell'atteggiamento che in seguito si sviluppa nei confronti dell'omosessualità nei due sessi »
(Erich Fromm)
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Inviato da: Nuvola_vola
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