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Post n°8308 pubblicato il 29 Maggio 2015 da psicologiaforense
Noi e i nostri figli… il processo di formazione dell'uomo va nella direzione di una lenta ma autentica scoperta e chiarificazione di sé, ovvero delle proprie peculiari caratteristiche, soprattutto spirituali. La coscienza educativa contemporanea afferma la necessità di realizzare un'educazione consapevole della sua intrinseca e fondamentale problematica e capace di dare la giusta rilevanza a tutti gli aspetti che caratterizzano e costituiscono l'uomo...
ONORA IL FIGLIO E LA FIGLIA C'è un unico modo per educare: con il proprio esempio. In senso educativo, infatti, l'esempio può essere considerato come la più alta forma di linguaggio pedagogico che un adulto allevante (genitore, insegnante…) possa usare nel suo rapporto con l'educando. In questa accezione, con il termine esempio si intende la testimonianza autentica che l'educatore deve dare del proprio spirito e della propria vita interiore (del proprio orientamento esistenziale), in assoluta coerenza, sincerità e schiettezza: unica garanzia dello stabilirsi di un commercio spirituale lontano da ogni inganno o da qualunque auto-mascheramento. L'esempio, dunque, non è la presentazione di un «modello» statico che pretende di incarnare la perfezione, ma di un modello dinamico la cui validità pedagogica consiste essenzialmente nel presentare senza infingardaggine lo sforzo di una persona nella ricerca della sua migliore realizzazione.
NOTA INTEGRATIVA I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO Se un bambino vive con le critiche, impara a condannare. Se un bambino vive con l'ostilità, impara ad aggredire. Se un bambino vive con il timore, impara ad essere apprensivo. Se un bambino vive con la pietà, impara a commiserarsi. Se un bambino vive con lo scherno, impara ad essere timido. Se un bambino vive con la gelosia, impara cos'è l'invidia. Se un bambino vive con la vergogna, impara a sentirsi in colpa. Se un bambino vive con l'incoraggiamento, impara ad essere sicuro di sé. Se un bambino vive con la tolleranza, impara ad essere paziente. Se un bambino vive con la lode, impara ad apprezzare. Se un bambino vive con l'accettazione, impara ad amare. Se un bambino vive con l'approvazione, impara a piacersi. Se un bambino vive con il riconoscimento, impara che è bene avere un obiettivo. Se un bambino vive con la condivisione, impara la generosità. Se un bambino vive con l'onestà e la lealtà, impara cosa sono la verità e la giustizia. Se un bambino vive con la sicurezza, impara ad avere fiducia in se stesso e in coloro che lo circondano. Se un bambino vive con la benevolenza, impara che il mondo è un bel posto in cui vivere. Se vivi con serenità, il tuo bambino vivrà con la pace dello spirito. Con che cosa sta vivendo il tuo bambino? (Dorothy Law Nolte)
Commenti al Post:
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geishaxcaso il 29/05/15 alle 21:47 via WEB
:) scorrendo questo elenco individuo molte cose che ho avuto, di cui potevo fare a meno, molte che non ho avuto e che mi sono dovuta costruire. E' molto vero questo elenco di cose che riporti, ma, alla luce della mia esperienza credo che oltre all'esperienza di vita e all'esempio dei genitori esista anche una componente caratteriale, che fa sì che figli degli stessi genitori, cresciuti nella stessa famiglia, assimilino aspetti diversi, diventando molto simili ai propri genitori o differenziandosene completamente....
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 22:16 via WEB
Hai ragione sotto molti profili. L'educazione è ogni azione consapevole e quindi voluta dell'adulto per aiutare il fanciullo a crescere e svilupparsi armonicamente, in vista di un progressivo arricchimento e potenziamento delle sue dimensioni biologica, psicologica, sociale, spirituale, ecc., e al fine di una sua positiva e quindi attiva e critica integrazione nell'ambiente in cui si trova a dover vivere.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 22:22 via WEB
I fratelli molto difficilmente hanno la "stessa" educazione. Perchè di anno in anno cambiano i genitori e il loro contesto, cambia la famiglia, cambiano le condizioni economiche e relazionali di vita, cambia la società, cambia la scuola, ecc... Così, ad esempio, si ha un figlio che è cresciuto senza sapere cos'è un computer e un altro che invece è un "nativo digitale", ecc...
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alzanussi il 29/05/15 alle 21:57 via WEB
Brava. L'"undicesimo comandamento": ONORA IL FIGLIO E LA FIGLIA!
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 22:29 via WEB
E' un comandamento non scritto, ma che è fondamentale per una società civile e per "rimettersi al proprio posto" nell'ordine corretto tra genitori e figli, così da poter affrontare il cammino della vita consapevolmente e responsabilmente.
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zarina111 il 29/05/15 alle 21:59 via WEB
Credo sia tutto lì. ONORARE nel senso di rispettare, amare, dare l'esempio, ascoltare con empatia.
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 22:32 via WEB
Chi si trova a vestire i panni del genitore sa bene con quante insicurezze, paure e perplessità bisogna confrontarsi per affrontare adeguatamente questo ruolo così complesso.
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 22:34 via WEB
... scrive in questo senso Jesper Juul: " In ogni famiglia si verificano dei cambiamenti: l'arrivo di un fratellino, una separazione, una malattia o più semplicemente un trasloco o un nuovo lavoro. Se gli adulti riescono, almeno apparentemente, a tenere sotto controllo e gestire la situazione, per i bambini l'unica strategia è, spesso, quella di sfuggire ciò che li fa stare male, dimenticando o ignorando volutamente i vissuti dolorosi. La tendenza a tenersi dentro pensieri e preoccupazioni può generare però frustrazione, mancanza di sicurezza affettiva e conflitti interiori, rendendoli così più vulnerabili."
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carlo.sti il 29/05/15 alle 22:11 via WEB
In linea generale, si intende per esempio un caso singolo capace di illustrare il contenuto e il significato di un concetto generale. Come mezzo di istruzione, l'esempio viene usato o per illustrare o per spiegare meglio ciò che si insegna e che si vuole venga compiutamente acquisito.
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 22:36 via WEB
E di Dorothy Law Nolte che ha scritto molti libri in tema di educazione e/o di psico-pedagogia.
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zanna1999 il 29/05/15 alle 22:37 via WEB
I figli…non bisogna permetterli di avere tutto e subito. Altrimenti vengono viziati troppo è li si “uccide” il desiderio di ottenere. La mia per esempio voleva un telefonino nuovo ma ti garantisco che se lo è sudato. Non va bene permettere a figli di fare e sodisfare tutti i capricci all’istante …buona serata , carissima Giuliana e buon fine settimana
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 23:02 via WEB
... con forme stucchevoli di permissività genitoriale che si trasforma in ricatto affettivo, che produce tanti danni nei figli. I genitori dovrebbero rivestirsi di autorevolezza e diventare più assertivi.
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psicologiaforense il 29/05/15 alle 23:03 via WEB
.... la regola è sempre la stessa: accoglienza gratuita dei figli, ma NON CIECA!
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Scost_Mat il 29/05/15 alle 23:14 via WEB
Belle parole, lodevoli intendimenti. Ma il giovane oggi non si modella sull'esempio dei genitori, ma sul più potente richiamo della confusione mediatica e del fondamentale principio del sistema ovvero l'avidità consumistica. I genitori non dispongono di mezzi sufficienti per opporsi. Quelli che tentano, rischiano il tracollo.
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diogene51 il 29/05/15 alle 23:58 via WEB
Anche io penso che a noi, genitori aggiornati, magari intellettuali, e complessivamente perbene, piacerebbe che fosse così.
Come è stato rilevato, i figli acquisiscono cose dai genitori in modo estraneo alla coscienza: acquisiscono il loro patrimonio genetico e quindi certi tratti di carattere e certe predisposizioni. Ma soprattutto acquisiscono i sistemi di valori degli altri bambini/ragazzi, i cosiddetti "pari", che, attraverso la mediazione, poi, sono i valori e i comportamenti tipici di una certa cultura. Probabilmente questi aspetti giocano in larga misura, diciamo il 50%; se il patrimonio genetico gioca per un 25, all'educazione, per migliore che essa sia, rimane un misero 25...
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maraciccia il 30/05/15 alle 00:18 via WEB
Un bel post Principessa..*__*, e tutti, genitori e figli dovrebbero leggerlo
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maraciccia il 30/05/15 alle 00:21 via WEB
Che domandona difficile alla fine..ormai dovrei chiederlo a lei..
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maraciccia il 30/05/15 alle 00:22 via WEB
diciamo che in alcuni punti posso aver mancato..spero non troppo spesso
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dinobarili il 30/05/15 alle 07:04 via WEB
Ciao Giuliana - buona e felice giornata. Dino
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monellaccio19 il 30/05/15 alle 11:32 via WEB
Beh, allora dovrai far passare la mia sconfinata presunzione: meglio non potevo con i miei due "signori" ormai fuori dal mio nucleo familiare. Sono molto soddisfatto del mio lavoro, ho fornito loro le ali, che volino da soli! Le pacche che mi porgo sulle mie spalle sono sempre più frequenti!
Buondì Giuliana.
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maraciccia il 30/05/15 alle 12:38 via WEB
Buongiorno Principessa, cum gaudio et spes
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dinobarili il 30/05/15 alle 14:29 via WEB
Ciao Giuliana. Oggi ho raggiunto i miei 1000 racconti in 1000 giorni. Buona giornata. Dino
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maraciccia il 30/05/15 alle 19:46 via WEB
Ciao..buona cena e ... Vota Antonio La Trippa ***** !!
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avvbia il 31/05/15 alle 12:59 via WEB
Si son parzialemtne d'accordo:l'esempio la testimonianza il SAPER vivere SANO sono molto importanti. Anche se in questa società violenta e preopotente ci vuole e ci vorrebbe altro.. ciao!
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