Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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umorismo e satira

 

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IL TEMPO DELL'INASCOLTO E DELL'INDIFFERENZA, QUELLO CHE NON POTETE LEGGERE SUI MEDIA, SEMPRE IN MENO DI VENTI RIGHE

Post n°8650 pubblicato il 27 Giugno 2016 da psicologiaforense

Nel tempo della complessità sociale, della globalizzazione e  della Brexit la padronanza dell'intelligenza critica  si disegna potere personale capace di ridurre squilibrio e disordine, disinteresse e irrispetto e di dilatare e consolidare gli spazi dell'indipendenza di giudizio...


L’uomo d’oggi, disorientato tra le polarità del dominio e del servizio, della conquista e dell'amore,  pare maggiormente disposto a difendersi che a donare, a custodire più quello che è utile a sé che quello che è vantaggioso per gli altri. Invece  di “fare silenzio”  e ospitare nella propria interiorità l'altro per incontrarne l'umanità , egli sembra disposto soprattutto a vedere nell'altro un possibile ricettore dei problemi che lo affannano, delle tensioni che lo travagliano, delle aspettative che nutre, dei traguardi che insegue, un sostegno alle proprie illusioni, una realtà da utilizzare per dare una risposta ai propri problemi, negandosi in tal modo incontro e dialogo,vicinanza e comprensione.

 
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Commenti al Post:
sagredo58
sagredo58 il 27/06/16 alle 16:53 via WEB
Incredibile coincidenza, tornata in sintonia all'averti citata.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 17:12 via WEB
Ho visto. Nel merito, non pare difficile constatare nel quotidiano l'orientamento a farsi autori di una comunicazione superficiale e indifferente, la propensione a deteriorare l'interpersonalità in un semplice scambio di parole, in un dirsi, caro SAGREDO, desemantizzato, in un comunicare anonimo, in una consegna di conoscenze e pensieri priva di significato umano ed esistenziale.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 27/06/16 alle 17:01 via WEB
Dopo aver scosso la polvere dai sandali, torni a illuminare questa comunità. Non preoccuparti di loro, tira avanti per la tua strada: c'è chi ti vuol bene e vuol leggere post come questo. Io sono tra coloro e non ho colpe da pagare. Eppure l'ho fatto, ho pagato e spero di essere risarcito....tacitamente. Buona sera Giuliana.
(Rispondi)
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 28/06/16 alle 10:32 via WEB
Ciao Carlo ^_____^
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 17:13 via WEB
Grazie Carlo, tu sei una persona di rara intelligenza. Un uomo completo, insomma.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 17:18 via WEB
Carissimo Carlo, come Tu mi insegni, da più parti sono denunziati, anche in modo energico, un contesto culturale sordo al riconoscimento della dignità e della singolarità della persona e una “coabitazione” opportunistica guidata dall'opzione di modalità esistenziali incardinate sulla logica dell'utilitarismo e, per questo, premessa di rifiuto di riconoscere l'originale identità dell'altro e dunque il suo uguale valore e la sua pari validità nella differenza che lo caratterizza e lo qualifica.
(Rispondi)
 
camnisi1943
camnisi1943 il 27/06/16 alle 17:24 via WEB
Ti capisco e considero cara Giuliana, ed a te non manca saggezza opportuna per trovar la dritta via, ciao e godi di questa bella serata, Camillo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 17:48 via WEB
Vorrei esprimere a TE, carissimo Camillo, e a tutti quelli che mi hanno manifestato la loro stima e il loro affetto, gratitudine e rendimento di grazie:-)
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 27/06/16 alle 17:58 via WEB
Prima di tutto BENTORNATA <3 Tutto quello che scrivi è verissimo. Siamo diventati contenitori dove “l'altro” versa se stesso e cosi trova il proprio benessere e pure noi lo facciamo a sua volta. Non credo pero che tutti quanti sono disposti a fare da contenitore e sopra tutto di dare un sostegno giusto e anche la risposta a ciò che l'altro da noi attende . Quelle persone sono rare preziose, e tu, cara amica ,sei una di quelle che sa donare...Ti abbraccio con affetto più sincero augurandoti una serena serata.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 18:43 via WEB
Grazie NAT:-))) È vero. In alcune condotte e in alcune pratiche esistenziali si vanifica il vero valore dell'essere umano spersonalizzando l'io in funzione della massa e/o annullando il tu in funzione dell'io. In questo senso, richiamare la cura (eccessiva) di sé può servire a dare evidenza al vistoso stravolgimento cui tale cura è andata progressivamente incontro. Anziché venir pensata e realizzata come crescita interiore, essa è stata deteriorata spesso nella chiusura, nel solipsismo, nella fuga, nell'egoismo, nella preoccupazione per l'avere e non nella premura per l'essere
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 20:27 via WEB
CARA NAT, nell'attuale trionfo delle “reazioni viscerali” io individuo una prospettiva incentivante la superficialità, facilitante l'espressivismo soggettivistico subordinante le tradizionali esigenze della moralità ai requisiti della realizzazione personale, strumentalizzante l'alterità. I legami con la comunità e Ia solidarietà passano in secondo piano....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 20:55 via WEB
Preoccupante è la tendenza largamente diffusa a parlare e a parlare di sé, a raccontare e a raccontarsi, semmai in maniera affatto rispettosa dei tempi e degli spazi dell'interlocutore nonché del suo pensiero e della sua affettività. Quello che soprattutto interessa è parlare a qualcuno e non con qualcuno, ciò che importa è trovare nell'altro uno specchio confermante e un contenitore piuttosto che una soggettività bisognosa di narrarsi, quello che conta è produrre uno scambio in cui l'altro esprima partecipazione e non esiga interessamento, sia capace di sosta e partenza e non abbia fretta, sappia comprendere e non si opponga, sia attento e concentrato e non distratto, risponda e non esprima indifferenza.
(Rispondi)
 
 
 
 
zanna1999
zanna1999 il 28/06/16 alle 00:19 via WEB
Me ne rendo conto perfetamente dopo questo tuo intervento.é difficile parlare di se ma necessario secondo me , e la mia tecnica terapeutica per quanto mi riguarda . Io non nego che scrivo troppo su fatti miei....ma forse ci fa sentire meno soli...in quest'epoca dove le storie della nonna di fronte focolare stano sbiadendo.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 27/06/16 alle 19:14 via WEB
Ben tornata cara, mi sei mancata tantissimo e non lo dico così, credo che tutti coloro che ti vogliono bene (come me) hanno atteso il tuo rientro, sono felice. Un abbraccio, ripasserò con piu' calma, sono incollata a vedere la partita dell'Italia, un abbraccione e buona serata.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 19:29 via WEB
Mi pare di capire che adesso, cioè alle 19.26, sta vincendo l'Italia. Sento la "diretta" dal megascreen che qui il comune (di Venezia) ha voluto mettere nel parco...
(Rispondi)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 27/06/16 alle 19:41 via WEB
Sì, sì, stiamo 1 a 0 con la Spagna, ha segnato il Chiellini, speriamo bene Giuliana!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 19:31 via WEB
... vedo che tutti esultano
(Rispondi)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 27/06/16 alle 19:41 via WEB
Quando si tratta di sport, o meglio di calcio, tutti ad esultare, viva l'Italia! Baci cara, a dopo.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 20:35 via WEB
Sento i caroselli delle auto...
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 27/06/16 alle 19:48 via WEB
:) innanzitutto BENTORNATA! Per il post confido nella crescita serale per rileggere, capire e commentare ;) baci!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 20:35 via WEB
Grazie MARINA. Ti penso con affetto e stima:-)
(Rispondi)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 27/06/16 alle 20:52 via WEB
:) volevo dire frescura non crescita ma il correttore non si fa gli affari suoi... Ho riletto, è molto vero quello che dici, a volte si cerca ascolto per sfogarsi, senza fermarsi ad ascoltare a propria volta.... ma così non c'è scambio, non c'è confronto e, ovviamente, non può esserci nemmeno conforto.... un esempio deleterio viene sicuramente dalla tv, tutti parlano ma nessuno ascolta....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:02 via WEB
ESATTAMENTE! Il parlare unidirezionale, l'atteggiamento comunicativo che non consente replica, il comportamento relazionale che sancisce una condizione di inferiorità o di minorità, le mistificanti interpretazioni delle parole altrui impediscono l'ascolto autentico e una rapportualità profonda e flessibile, partecipata e responsabile, aperta e rispettosa.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:03 via WEB
... il dialogo vero esige la parità e la reciprocità, il rispetto profondo e la stima. Mentre la condotta antidialogica mantiene e potenzia le disuguaglianze e alimenta invasioni e manipolazioni, sottrazioni di dignità e valore, riduzioni di libertà e autenticità, volontà di potenza e asservimento.
(Rispondi) (Vedi gli altri 5 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:05 via WEB
Non poche volte l'altro è ridotto ad anonima realtà fisica, a partner senza volto e senza anima cui unidirezionalmente dire, cui monologisticamente rivolgersi, cui pragmaticamente narrarsi. L'altro è svilito a specchio, a destinatario passivo, a oggetto da adoperare in vista dell'ascoltarsi, del compiacersi, del gratificarsi. Non è raro che l'altro sia cercato e utilizzato come "recipiente" delle proprie tensioni, aspettative, mete, come sostegno alle personali illusioni, come realtà da adoperare per rispondere alle proprie necessità, come mezzo per ascoltarsi e confermarsi, possedere ed essere risarciti.
(Rispondi)
 
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 27/06/16 alle 23:07 via WEB
Leggendo quest'ultimo tuo commento mi viene da pensare al fatto che ci siano bravi insegnanti, e altri insegnanti, preparatissimi, ma non bravi ad insegnare, per non dire incapaci.... l'insegnante che si crogiola nel suo essere "bravo" non dedica attenzione al "discente" (reminiscenza scolastica, questo termine usato dai prof nei loro giudizi mi turbava il sonno ;))!
(Rispondi)
 
 
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 28/06/16 alle 10:31 via WEB
Visto che passavo, un saluto era dovuto, Ciao Marina, Ciao Giuliana ^________^
(Rispondi)
 
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 28/06/16 alle 22:55 via WEB
:) ciao Giorgio :))
(Rispondi)
 
 
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 29/06/16 alle 08:35 via WEB
Ciao Marina, salutami il Samurai ^___*
(Rispondi)
 
exodus1984
exodus1984 il 27/06/16 alle 20:22 via WEB
Mandi :-) Bentornata :-) Un grant salut dal Friul. Bon la ti fas plui biele ;-) mandi mandi :-)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 20:34 via WEB
Mandi carissimo:-))) Sei molto caro. Non a caso: l'àur al lus àncje tal pantan. Un abbraccio affettuosissimo:-))
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/06/16 alle 21:04 via WEB
Secondo me, l'uomo di oggi si guarda troppo "dentro". Per vivere felice deve guardare avanti. L'amore è fede nel futuro. Non è l'uomo che governa il mondo. E' il mondo che governa l'uomo, il quale non è sulla terra per caso. Ha un fine. Dino
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:09 via WEB
Hai proprio ragione! Inoltre appare evidente la sua tendenza a udire senza ascoltare, a sentire senza comprendere e rispondere, a farsi attore di condotte ricettive e superficiali, di atteggiamenti acritici, di inascolto. Esplicita è la sua propensione a rendersi protagonista di un parlare monologistico che lo rende incapace di silenzio e di autentici atti di ospitalità dell'altro, di colloquio interiore e di incontro interpersonale, impedendogli così di realizzarsi.....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:11 via WEB
Tangibile, carissimo DINO, è il suo orientamento a farsi produttore non di parole vere ma di chiacchiere, che in quanto tali non conoscono il silenzio del raccoglimento e della meditazione, banalizzano la forza espressiva e comunionale della parola, segnalano vuoto interiore, mancanza del sentimento dell'altro, assenza di responsabilità. Non è raro il caso in cui egli produca e sostenga una parola solipsistica pseudodialogica e spesso lesiva che, mentre impedisce di fare silenzio, non favorisce l'esercizio dell'ospitalità, la pratica dell'incontro e del confronto mirato alla scoperta e alla rivelazione della verità, alla ricerca della verità nella sua inesauribilità.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 27/06/16 alle 21:29 via WEB
sul due a zero mi son sentita bene..bene bene...ma ora sto anche meglio..^___^...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 27/06/16 alle 21:40 via WEB
Nel merito..sto diventando un'eremita...costretta alla solitudine e alla meditazione
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:48 via WEB
Sì, capisco. Però potevi almeno dare un po' più di acqua alle mie piantine (che sembrano bimbi del Bangladesh).
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 28/06/16 alle 11:12 via WEB
ma come sei esagerataaa...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:49 via WEB
Tu smisti sempre la posta così?
(Rispondi)
 
maresogno67
maresogno67 il 27/06/16 alle 21:49 via WEB
molti terapeuti sostengono, a ragione, che si guarisce quando s'impara ad ascoltare. ciao, gi
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:53 via WEB
Dici bene! Oggi la persona è tentata dal monologo. Il tacere elettivo, il silenzio finalizzato all'accoglienza dell'altro e all'attenzione nei suoi confronti pare praticato e ricercato sempre meno come un comportamento virtuoso.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 28/06/16 alle 11:17 via WEB
buongiorno Principessa..*__*
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:54 via WEB
Il suo posto sembra prepotentemente occupato da un dire egocentrico, da un parlare prevaricante, da un comunicare insulare, che, mentre ostacolano l'esercizio franco e continuato di un ascolto autentico, conferiscono al rapporto i tratti della superficialità e della rigidità, dell'indifferenza e dell'irresponsabilità, fìnanche della chiusura e dell'offesa. Un ascolto rifiutato è espressione inequivoca di misconoscimento e negazione dell'altro, è presupposto di violenza, è premessa di morte della comunicazione.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/06/16 alle 21:58 via WEB
Non mancano, infatti, le occasioni per poter registrare quotidianamente esempi molteplici di ascolto simulato, di ascolto disattento e rassegnato, di ascolto-non ascolto, quand'anche di ascolto praticato con espliciti obiettivi di ipercritica e svalutazione del parlare dell'altro e pertanto della sua persona. Nello pseudoascolto o nel rifiuto di ascoltare l'altro va vista la decisione di ignorarlo e svalutarlo e vanno rinvenuti presupposti, oltre che di violenza, di fallimento dell'incontro. Nell'autoritarismo che si dispiega attraverso il ricatto affettivo e che, in ambito istituzionale, è espresso da chi gestisce una posizione di potere possono essere rinvenute le matrici dello screditamento e dell'oscuramento del TU.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 28/06/16 alle 11:21 via WEB
...e se ne vedono di tipi così...
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 28/06/16 alle 09:11 via WEB
Buongiorno...Penso che tu conosca Chiara Saraceno,Sociologa all'Università di Torino.In merito alle tue venti righe,ti riporto un suo pensiero, espresso ieri in un intervista:"Ognuno per sè:è l'effetto delle politiche particolariste".Io posso solamente aggiungere,in tutte le relazioni,l'incontro prevede un allargamento di prospettiva bidirezionale..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 11:48 via WEB
Sì carissima non solo conosco la prof. Saraceno ma anche, con la prof. Franca Bimbi, abbiamo fatto un percorso assieme per circa 20 anni.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 28/06/16 alle 09:15 via WEB
Finalmente il rientro..Buon lavoro..:)Patty
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 11:48 via WEB
Grazie Patty:-)))
(Rispondi)
 
LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 28/06/16 alle 09:44 via WEB
Inascolto, indifferenza che spesso diventa irritazione e intolleranza.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 11:49 via WEB
Proprio così:-)) Come ho scritto altrove " Troppo spesso lo scambio è eletto a occasione di strumentalizzazione dell'altro. Con questi ci si rapporta per avere, possedere, ottenere risarcimento, dimenticando che la promozione di sé non è da far consistere nell'isolamento e nell'individualismo, nella sordità e nella salvaguardia ottusa del proprio io, nel soliloquio e nell'egoismo bensì nella comunione di coscienze e nella reciprocità, nell'incontro e nella solidarietà, nell'apertura all'altro e nel dono di sé all'altro, e scordando che l'uomo maturo è, in fin dei conti, l'uomo che sa ascoltare e che risponde."
(Rispondi)
 
Butturfly66
Butturfly66 il 28/06/16 alle 11:11 via WEB
ciao Giuliana e bentornata...la realtà di oggi ruota intorno a persone a cui interessa tirar fuori ciò che hanno dentro, per evitare di dare ascolto...farsi sentire è molto più facile che perdere tempo ad ascoltare... per indole preferisco ascoltare più che parlare, per cui chi mi conosce mi racconta di se senza remore... e di conseguenza, raramente chiede di me...buona giornata, butty.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 11:52 via WEB
Buon pomeriggio Carissima Butty:-)) Sono in perfetta sintonia con TE! Non per questo bisogna ignorare o sottovalutare le molteplici quanto preziose esperienze di pratica quotidiana di servizio all'uomo e alla qualità della vita, di risposta creativa ai bisogni emergenti del singolo e della comunità. Tali esperienze contribuiscono a contrassegnare l'attuale società, e l'uomo postmoderno, come ambivalente.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 11:53 via WEB
... infatti anche quando i rapporti sono connotati da simpatia e cordialità, non sempre si è capaci di trovarvi una giusta attenzione per la persona e una precisa intenzione di offrire una risposta etica ai suoi bisogni e ai suoi problemi.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 11:54 via WEB
Spesso la comunicazione interpersonale si indebolisce e muore a causa di condotte relazionali distratte, impersonali, fredde, disinteressate, che, in quanto tali, non favoriscono attenzione e partecipazione, concentrazione e coinvolgimento, Presenza e ascolto, sensibilità e risposta.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
BEN TORNATA il 28/06/16 alle 13:09 via WEB
A volte ci sono rapporti formali, ma squisitamente gentili. Non bastano?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 13:21 via WEB
Ho presente quei rapporti cortesi e corretti che, in ultima analisi, si risolvono in formalistiche comunicazioni sprovviste di attenzione e premura per l'altro e si dimostrano incapaci di dare l'avvio a un'interazione fondata sulla parità e sulla reciprocità, sul dialogo e sulla cooperazione.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/06/16 alle 13:22 via WEB
Non poche volte buonismi e sentimentalismi possono nascondere autoprotezioni e insicurezze decisionali, difesa del particolare e paura delle scelte etiche. Ugualmente, sono da annotare gli scambi basati su un esercizio rigido e convenzionale del ruolo sociale, dove l'altro è sostenuto materialmente senza coinvolgimento del cuore, è osservato e spiegato intellettualmente e non è compreso affettivamente, è diretto e non accompagnato, è deciso e non responsabilizzato. Tutt'altro che rari sono quei rapporti in cui l'io si occupa del tu, ha cura di lui ma senza accendere una relazione umanamente profonda e significativa, contribuisce al suo sostentamento materiale ma senza impegnare il cuore.....
(Rispondi)
 
sols.kjaer
sols.kjaer il 28/06/16 alle 16:33 via WEB
Non sono daccordo con questo post. Il problema della società moderna e dell'uomo moderno e la velocità. Niente a che vedere con il difendersi dall'altro. E al contrario, la velocità del sistema obbliga l'uomo a subire le conseguenze del caos della società. L'ultimo esempio e il "Brexit" inglese dove confusione e il buffo referendum ha fatto notare che avevo ampiamente ragione, quando molto tempo fa sostenevo che il futuro sarà formato da un "Elite" (ovvio dopo Illuminismo, Umanesimo arriva l'elitismo) e dal caos. Il caos nasce dalla velocità in cui l'essere umano non può fare o non e in grado di sopportare. La velocità della società e nell'anima anche della natura. L'uomo trasferisce la sua instabilità anche nella natura, con disastri ecologici, tempeste, bizzarria climatica. L'universo e un filo elettrico invisibile collegato al cervello umano, dove ogni scossa la trasmette alla terra e al cielo. Previet
(Rispondi)
 
raffapersempre
raffapersempre il 28/06/16 alle 22:46 via WEB
Ma ciao ogni tanto puoi lasciare un saluto
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 29/06/16 alle 00:18 via WEB
Ben tornata, carissima! Sto pensando se quello che dici si possa riferire anche a me, non lo so, ma non mi pare di avere grandi colpe in proposito. In generale l'uomo si concentra su sé stesso perché è chiamato a vivere in gruppi troppo grandi, e questo lo disorienta. Le sue sicurezze cadono ad una ad una e sé stesso è l'unica persona da cui ripartire. Perché se uno non è completamente stupido, deve ripartire.
(Rispondi)
 
LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 29/06/16 alle 09:24 via WEB
Un tempo per ogni nuovo inizio.
(Rispondi)
 
LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 29/06/16 alle 09:27 via WEB
Egoismi che sono la logica conseguenza di una società malsana.
(Rispondi)
 
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