Creato da flaverd il 08/04/2010
 

ratòrysciacca

"L' Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell' anima: qui è la chiave di tutto". Goethe

 

Messaggi di Marzo 2014

Stazzone...come volevasi dimostrare.

Post n°782 pubblicato il 31 Marzo 2014 da flaverd
 

Noi saccensi siamo gente moderata o gente indolente? Su quale sia il limite tra questi due modi di essere, possiamo discutere a lungo. Certo è che, nel caso della riqualificazione dello Stazzone. noi residenti, indolenti non siamo stati. Vi dico perchè e come. Approvato il progetto, con il placet dei componenti del Comitato di quartiere, ci siamo accorti di alcuni elementi che non andavano (come le famigerate costruzioni in legno, specialmente quella in cui dovrebbe nascere un Info Point con annesso bagno per disabili e non ). Abbiamo fatto almeno cinque o sei assemblee a cui abbiamo invitato il progettista Tony Bilello e alcuni assessori comunali. Il progettista, un "Calatrava de' noantri" non si è mai degnato di partecipare alle nostre assemblee (anche se invitato) e...in parole povere, non ha voluto modificare nulla del progetto presentato, anzi si è "arroccato" sulle sue posizioni e basta. L'amministrazione comunale, in diverse occasioni, ha paventato l'ipotesi che il finanziamento potesse essere vanificato, se si fossero fatte delle varianti al progetto. Inoltre, "entro Dicembre il cantiere dovrà essere chiuso" Per cui, cari signori, niente modifiche".Così, con questa spada di Damocle sul collo, abbiamo calato la testa e ci siamo detti :"Va bbè, se miglioramenti vanno fatti, facciamoli e chiudiamo gli occhi su certe storture del progetto, per amore di Sciacca e del nostro Stazzone". Quanto ne abbiamo oggi?E' il 31 di Marzo. Ci siete stati allo Stazzone? Avete visto cosa c'è e da quanto tempo i lavori sono fermi? I progettisti e i responsabili dei lavori si sono degnati di informare l'opinione pubblica sul perchè questo succede? Voci di corridoio (Che serietà!)parlano di arredi che devono arrivare, ma anche di una "variante" che aspetterebbe il consenso di chissà quale istituzione (Vedi Soprintendenza , Capitaneria? Demanio?) E chi lo sa? Da residente, so soltanto che ieri, allo Stazzone, c'erano persone che passeggiavano nell'area ancora transennata, bambini che giocavano in un parco giochi semidistrutto e anche questo transennato. La gente, dunque, fregandosene delle transenne, si è stancata di aspettare ed entra nella zona riqualificata, pur con tanto di divieto. Che vogliamo fare?

 
 
 

Vulissi nasciri forasteri...in Italia

Post n°781 pubblicato il 27 Marzo 2014 da flaverd
 

Madre e figlio ottimi professionisti e comunicatori, spopolano in Italia tra i vari "master chef " per adulti e bambini e pubblicità di prodotti gastronomici di ogni tipo, ma anche di automobili e quanto altro il mercato offre. Ora, se è vero che questi Bastianich sono tanto importanti  e quotati negli States, come mai vengono a sbarcare il lunario qui da noi?A Sciacca gira il motto di Franciscu "aceddi aceddi" "Vulissi nasciri forasteri a Sciacca" ma credo che questo motto sia applicabile anche a tutta la nostra nazione. Non per razzismo o intolleranza, ma bisogna riconoscere che l' Italia continua ad essere terra di facile conquista per i tanti stranieri o italo-stranieri che hanno tutte le porte aperte per il loro business.Bastianich figlio ce lo ritroviamo con la sua faccia da finto "duro" a tutte le ore in tv alle prese con la pasta sfoglia o altro, la madre, Lidia, fa da nonna ai piccoli chef si Sky Uno. Facile, no? Basta essere "forestieri" per sfondare in Italia!

 
 
 

Identità V/S globalizzazione

Post n°780 pubblicato il 25 Marzo 2014 da flaverd
 

I recenti fatti internazionali (annessione della Crimea, elezioni in Francia, ondate di separatismo in Veneto) ci fanno riflettere sui rigurgiti che sembrano venire da molte parti del mondo contro la globalizzazione, in favore del recupero delle identità territoriali. Corsi e ricorsi storici. La storia del mondo ci insegna come in certi periodi prevalga il desiderio di un certo riscatto culturale dei popoli e la voglia di staccarsi dalla varie confederazioni, unioni, patti internazionali ecc. Insomma, un ritorno indietro che è il frutto, a mio debol parere (Manzoni n.d.r.) di una confusione , di un'incertezza legata alle deboli politiche economiche e alla crisi che stiamo attraversando. Come si spiegherebbe, altrimenti, la posizione della Lega Nord che  fino a qualche anno fa ambiva formare una macroregione del Nord e oggi esulta all'idea di una Regione Veneta indipendente, seguita a ruota da una Lombardia indipendente e anche da un Piemonte idem? Insomma, un ritorno all'Italia prima del 1861. Ma siamo matti?

 
 
 

Dedicati ad...Elisabetta

Post n°779 pubblicato il 22 Marzo 2014 da flaverd
 

Elisabetta è una fan di ratorysciacca. A lei, che apprezza la cucina siciliana, dedico questi carciofi alla brace, una sfiziosità nostra che in questo periodo, in cui i carciofi sono a buon mercato, possono arricchire la tavola del buon gusto tradizionale. La foto l'ho rubata a mio figlio Angelo, tra quelle della Foresteria Planeta.

 
 
 

Cannilera di Pasqua

Post n°778 pubblicato il 20 Marzo 2014 da flaverd
 

Che belli i nostri Cannileri/a! (plurale maschile o neutro alla latina).
Mia madre metteva nell'impasto tantissimo sesamo e quando si mangiavano, quella pasta di pane aveva un gusto tutto particolare, quello delle uova sode e del sesamo, appunto. Oggi i fornai mettono il sesamo solo sopra, come decorazione. Io li preferisco salati, ma nella tradizione siciliana, sono più le versioni dolci.


...Al confine tra i pani e i dolci erano  "i pupi cu l’ova", che avevano fattezze non solo antropomorfe ma anche zoomorfe, o erano semplicemente oggetti in ogni caso comunque erano di due o più uova sode. Questi pupi però ebbero una tale diffusione che il loro nome si estese anche a pani e dolci pasquali di forme diverse, il Pitrè infatti afferma che "i pupi rappresentano le maggior stranezze della fantasia con forme di bambole, pupattole, mostri, imbottiti di uova sode, lo studioso tra le varie forme si sofferma sul "russuliddu" "un chierico rosso della cattedrale di Palermo, vestito di cotta e di sottana con un bell'uovo in ventre. Molto ampia è dunque la tipologia di questi speciali pani che prendono nomi diversi a seconda della località in cui sono preparati, sono infatti chiamati "panaredda" a Favara e a Palazzolo Acreide, "campanara" a Marsala, Mazara e Trapani "cannatuni" nei paesi del Belice, "cuffitteddi" (da piccola coffa, sporta) a Buccheri, "cannilera" a Sciacca, Licata e Avola, "vaccareddi" a Castelvetrano e partanna, "cicìu cicìuliu" a Lentini e Adrano, "cannateddi" a Montelepre, "cuddura cu l'ova" Messina, "cavadduzzi" a Melilli, "purcuspinu" a Giarre e a Noto.....

 
 
 

Festa di San Giuseppe a Salemi

Post n°776 pubblicato il 19 Marzo 2014 da flaverd
 

Suggestive le Cene di San Giuseppe che si ripetono a Salemi, anno dopo anno, sempre uguali, nonostante l'incalzare del tempo, e resistono alla furia devastatrice del dilagante modernismo, significa riconoscere la forza della fede, il valore del credo di un popolo che custodisce, gelosamente intatto, il passato su cui ha costruito la sua storia.
Nella cultura contadina antichi riti, celebrazioni particolari di ascendenza pagana, come le feste dei pani, vengono adottati quasi sempre dal culto cristiano e ricorrono periodicamente nell'arco dell'anno a scandire date e ricorrenze. Così la religiosità, molto spesso, rasenta nell'esteriorità la superstizione, ma nulla toglie allo spirito liturgico ed è sempre autentica testimonianza di fede profonda e di vita cristiana.
Il 19 marzo in coincidenza con l'arrivo della bella stagione, si manifesta a Salemi la venerazione verso San Giuseppe, il Patriarca, santo tutelare degli orfani e dei poveri, con altari devozionali tutti ornati di pane modellato, chiamati Cene di San Giuseppe, denominazione che vuole ricordare l'ultima cena di Gesù con gli apostoli, il sacro banchetto che istituì l'Eucarestia.
Le origini si perdono nel tempo, ma il rito, che si riallaccia a usi pagani, conserva il valore della tradizione da una generazione all'altra e continua a testimoniare il fascino incantato della spontaneità dei cuori e della nobiltà dei sentimenti.
La cena nasce originariamente come voto di ringraziamento o come propiziazione di una grazia da parte di una persona devota, che si è impegnata con San Giuseppe a fare un convito di beneficenza, (cci prumettu di inchiri i panzuddi a tri picciriddi), per tre bambini poveri che rappresentano la Sacra Famiglia.
Si scioglie quindi una promessa, si adempie un voto fatto per fede e si segue la tradizione che ha, da sempre, un cerimoniale, fatto di gesti rituali, preghiere, canti, legato ad una simbologia assai complessa.
La cena di San Giuseppe, folklore e rito insieme, è una dimostrazione esteriore di quella religiosità autentica, spontanea, singolare e piena di valore antropologico, solidarietà e fratellanza che è nella natura sociale di ogni uomo.
Dopo la questua penitenziale fatta, a volte a piedi scalzi, per tutto il paese di porta in porta, se il voto è pubblicizzato, o a proprie spese se la promessa è: "fazzu 'na cena pi chiddu chi pozzu", la padrona di casa prepara il pane con straordinari esiti plastico-simbolici.
Aiutata dalle donne del quartiere, amiche e conoscenti, lavora giorni e giorni per modellare con vera creatività ed arte tutto il pane per la cena. Si impastano quintali di farina, si lavora la pasta fino a che diventa omogenea, si divide in tocchetti e con vera maestria si procede alla modellazione figurativa, usando arnesi comuni come: temperini, pettini con fitti denti, aghi, ditali, forbicine e il cosiddetto "mucaciu", un attrezzo metallico a pinza dentata. Particolarmente laboriosa è la manifattura dei "pani dei Santi", ma le sapienti mani delle donne più esperte, a cui se ne affida la fattura, sanno creare veri capolavori in miniatura dalle forme più varie. 

 
 
 

Complimenti a Ignazio Dimino!

Post n°775 pubblicato il 18 Marzo 2014 da flaverd
 

On the last day of the Conference Greener Aviation: Clean Sky breakthroughs and worldwide status, Director General of DG Research and Innovation – Robert-Jan Smits, featured the Commission’s priorities for the sector within Horizon 2020. Despite the cut in the European budget, the investment in Research and Innovation has significant increased – from 50 to 80 billion Euro - which shows a strong believe in improvement of competitiveness and creation of future jobs by investments in R&I. The day left interesting round tables for Open Rotor and Turbofan, as well as the role of Alternative fuels and their possible implementation in the sector.The Conference closed with the Greener Aviation Award that went to ‘Airframe noise reduction technologies applied to high-lift devices of future Green Regional Aircraft’ paper, prepared by international team and presented by Ignazio Dimino, CIRA.


 

 
 
 

L'invasione delle coccinelle

Post n°774 pubblicato il 16 Marzo 2014 da flaverd
 

Sono arrivate in massa. Si posano sui muri, sulle inferriate dei balconi, sulla biancheria stesa ad asciugare. Le coccinelle, messaggere della primavera, insetti portafortuna e utilissimi contro i parassiti di molti ortaggi e piante, da qualche giorno hanno invaso il nostro ambiente. Buon segno!

 
 
 

Angelo Pumilia su Retequattro

Post n°772 pubblicato il 16 Marzo 2014 da flaverd
 

Per un'intera settimana Angelo Pumilia chef di Planeta Winery è stato protagonista del programma di Retequattro"Ricette di famiglia", prodotto da Elio Bonsignore e condotto da Davide  Mengacci. Dall'"insalata con l'acqua" al "timballo del Gattopardo" al "coniglio in agrodolce" ci ha fatto conoscere il suo modo di intendere la "sua" cucina,quella che riconosce e valorizza i prodotti del territorio, esaltati da una fantasia che si nutre della tradizione siciliana rinnovata e rivisitata grazie all'esperienza maturata in giro per il mondo. Per vedere ad una ad una le sue ricette, andate sul sito di Mediaset "Ricette di famiglia".

 
 
 

Mai dire mai...

Post n°771 pubblicato il 09 Marzo 2014 da flaverd
 

Quando i miei figli erano piccoli, non li portavo mai sul palco in occasione del cosiddetto"carnevale dei bambini". Mia madre, per prima, era contraria "Sì, i picciriddi dda supra cu tutta dda confusioni, pi nna pupidda poi!". Oggi però, da nonna, ho fatto quello che mai avevo fatto da mamma: ho accontentato  mia nipote Flavia che voleva salire sul palco con gli altri bambini per farsi presentare. Una calca! Una calca! c'erano almeno 300 bambini e altrettanti tra genitori e nonni. Dopo un'oretta di attesa, mentre i due poveri presentatori(Rosy e Joe) cercavano di assolvere al loro ruolo in una razionale confusione, la mia Flavietta è riuscita a conquistare i suoi tre secondi di celebrità. -Come ti chiami?- Flavia. Tutto qui. Ce l'abbiamo fatta. Evviva!

 
 
 

Sono un pò confusa...

Post n°770 pubblicato il 05 Marzo 2014 da flaverd
 

Il Carnevale è stato rinviato. E' giusto così.Il maltempo ha messo in ginocchio la nostra festa più sentita, ma non ce la sentiamo di arrenderci, non dopo tante spese e tanti preparativi  e sacrifici da parte di tutti, compresi noi cittadini contribuenti.Quindi...sabato e domenica sarà di nuovo Carnevale. Come tutti voi ratòry, sono un pò confusa (sarà l'età). Parafrasando le battute della mia amica Paola...vediamo un pò...l'8 marzo non è la festa della donna ma Carnevale...la festa della donna la spostiamo al 19 marzo che è la festa del papà, mentre la festa del papà la spostiamo al 12 maggio che è la festa della mamma...

 
 
 

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PERCHè RATòRY?

 

Ratorio è un termine dialettale da noi italianizzato. Indica oggetti o persone che, per essere antiquati o inutili, vanno collocati in soffitta. Facendo la dovuta autoironia, abbiamo scelto di definirci così (la y finale dà tono al termine stesso). Non ci rassegniamo, tuttavia, a rimanere relegati in soffitta, anzi... Questo blog ci da la possibilità di far conoscere la nostra cittadina, Sciacca (Ag), i suoi artisti, i suoi monumenti, la gastronomia,le tradizioni popolari, i  pregi e i difetti di una collettività che sta irrimediabilmente perdendo la sua identità.Al recupero di tale identità e al suo mantenimento mi auguro che collaborino tutti i miei amici ratory di Sciacca!


 

 

I LOVE BURRACO!

 

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