la creativita'

Nella societa' odierna i giovani sono spesso stigmatizzati oppure criticati severamente quando "eccedono" nel consumo di bevande alcoliche, nell'esprimere la rabbia, nell'utilizzo di computer e cellulari, nell'uso di un linguaggio povero di vocaboli, nei rapporti e giochi erotico-sessuali oppure nei divertimenti. I giovani, secondo i pareri succitati, sembrano privi di cultura. La cultura di una nazione o comunita' e' in genere un insieme di abitudini, conoscenze, valori, simboli, credenze e stili di comportamento o di vita. Nell'ambiente in cui viviamo e lavoriamo la cultura spesso tende ad ostacolare ed inibire la formazione psico-spirituale di un giovane per renderlo "funzionale al sistema" orientato al materialismo, al potere ed al denaro. In tale sistema politico-istituzionale, aziendale ed economico-sociale organizzato con il compito esclusivo di garantire la "sopravvivenza" dei cittadini i giovani possono lasciare trasparire il disagio interiore con molteplici comportamenti tendenzialmente nocivi alla salute psico-fisica oppure per la crescita relazionale, creativa e professionale. Questi atteggiamenti giovanili possono indicare simbolicamente la necessita' di "oltrepassare" la cultura vigente per trasformarla, manifestare la propria originalita' di carattere oppure per progettare in modo innovativo, per evolvere personalmente e contribuire al progresso materiale e spirituale del mondo. Ogni societa' ha bisogno anche di riconoscere le proprie aspirazioni profonde, il modello di sviluppo piu' appropriato per evolvere con equilibrio e minori sofferenze per la natura e gli esseri viventi. A mio parere, in questo momento, nelle aziende ed universita' italiane e nell'ambito politico-istituzionale o socio-familiare i giovani soffrono anche per la carenza di Leader ricchi di virtu' e capacita' che possano ispirarli a manifestare gli aspetti migliori od evoluti del proprio carattere.