Creato da corina_vasile il 09/12/2009

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MEMORIE D'OLTRE MURO

Post n°35 pubblicato il 26 Marzo 2010 da corina_vasile

" Je suis mauvaise et douce, tendre et cruelle" Jeni Acterian

Memorie di una ragazza che non si accontenta

Premessa - non so bene il motivo esatto per cui ho deciso di raccontarvi quello che segue.Ci saranno varie puntate di una storia vera che ho scritto d'impulso. Sara' per la mia amica Izi scomparsa o forse perche' un giorno "nonsnonio" mi suggeri' di raccontare l'"altra" mia vita, oltre la Cortina, sara' per il consiglio della Volpoca "scrivi di pancia Corina!" ,oppure per far sorridere il Doc o magari per asciugare lacrime blu...

Vi raccontero' alcune storie di oltre Muro.

PANE, LATTE E ACQUA DI ROSE (parte prima)

Dovete sapere, in primis,  che negli anni ottanta in Romania il cibo scarseggiava. Cioe' le cose di prima necessita'  tipo pane, latte , carne,  farina e molte altri oggetti banalissimicome il detersivo oppure gli assorbenti si ottenevano solo su "cartella"... un tot di grammi di zucchero pro capite al mese...Lo so che non ci credete ma purtroppo non vi racconto bugie!I negozi  alimentari avevano l'aspetto di una bocca edentula di balena - una montagna di marmellate scadute e innumerevoli scatole di pesce marinato di dubbia provenienza sopra le quali troneggiava lo spumante nazionale a basso costo  e alta probabilita' di sbornia triste con conseguente cerchio alla testa,ma  se ti mettevi in "fila" presto alla mattina forse entravi in possesso dell'agognata bistecca con la quale facevi strafelici i dentisti locali, vista la sua consistenza! Per non parlare del caffe' ,il cioccolato ed il sapone!per questi misteriosi ,sognati oggetti c'era sempre il mercato domenicale, nero s'intende...dove' i vicini serbi , all'epoca  piu' fortunati, sprovisti di un "conducator" come Ceausescu, venivano a venderci cose che per loro non rientravano nei"sogni".Milinioni di cittadini partivano ogni mattina alla conquista della cena come in una sorta di guerra!

Quella mattina invece, tre amiche studentesse decisero di partire alla conquista di un'altra cosa, ben piu' desiderata del cibo... un profumo!Con Mimi, una biondina tutta pepe e risate e con Izi ci pregustavamo gia' il momento di gloria!

Di profumi occidentali non c'era traccia!mia madre conservava una bottiglietta quasi vuota di Fidji che annusavo quando mi sentivo triste... Pero'... c'era sempre la famosa Consignatia una vera istituzione per le donne dove' a parte qualche vecchio vestito e antiquariato di svariata qualita' potevi trovare profumi  veri, l'acqua di rose bulgara originale ed il magico, inimitabile, chimicissimo Hawai! una fragranza made in Turkey che ogni ragazza adolescente sognava, per far innamorare ai party del sabato sera lo sfortunato amichetto!  Hawai me lo ricordo ancora,un qualcosa di esotico e potente,altamente cefalalgico,che costava un quinto dello stipendio di mio padre! Ci comprammo il sogno in multiproprieta' io, Mimi ed Izi. Vittoriose, uscendo dalla Consignatia andammo a berci un caffe' d'orzo che non sapeva ne' di caffe' e ancora meno d'orzo nella pasticceria del centro storico. Mentre sorseggiavamo felici il fluido non meglio specificabile dalle nostre tazze ci si avvicina Jorgos, un nostro collega greco che,sentendo da cento metri il fammigerato profumo, inquanto le tre grazie avevamo abbondato per festeggiare, ci sorride ironico " Profumooo? neeeeee? HAWAI per caso? Ma voi, povere illuse, pensate di profumarvi per andare a fare la fila per il pane?"

 Morale- quando le cose essenziali mancano, la ricerca del superfluo diventa un grido.di liberta'.

foto CV

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Commenti al Post:
dott_Guerrieri
dott_Guerrieri il 26/03/10 alle 11:17 via WEB
Storia alquanto succinta, direi.....
 
corina_vasile
corina_vasile il 26/03/10 alle 11:22 via WEB
Pazienza Doc! devo ancora trascriverla nel blog
 
almaplaena
almaplaena il 26/03/10 alle 12:10 via WEB
come incipit può andare :))
 
 
almaplaena
almaplaena il 26/03/10 alle 14:00 via WEB
il superfluo come grido di libertà! interessante.. :)
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 27/03/10 alle 09:30 via WEB
grazie per l'incoraggiamento! ;)
 
dott_Guerrieri
dott_Guerrieri il 26/03/10 alle 15:54 via WEB
Sarà per questo che oggi tutti cambiano cellulare ogni sei mesi? Livello più alto rispetto al profumo ma sostanza medesima
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 26/03/10 alle 16:44 via WEB
potrebbe davvero essere che mancano le cose essenziali!
 
unangeloababilonia
unangeloababilonia il 26/03/10 alle 16:51 via WEB
Confermo i ricordi di Corina... Quando cadde il muro di Berlino, mi trovavo a Berlino est con una borsa di ricercatore. Tra le cose più incredibili che ho visto, ci sono quelle che riguardano proprio l'effimero. I giorno seguente alla caduta, il governo tedesco decise di donare a ogni cittadino dell'est 100 marchi come Begrüßungsgeld. Per le strade, si svolsero scene da Apocalisse. Siccome quei soldi valevano a persona, intere famiglie si trascinavano dietro gli scatoloni di 32 pollici catodici della Sony, Toshiba, Grundig... Pesantissimi per l'epoca... Si vedevano file di molte decine di metri in attesa di fronte agli sex shop, mentre l'esercito della salvezza cercava di dissuaderli. Ma a loro non interessava tanto la Bibbia. Volevano vedere con mano come si fanno le "porcherie" :) in Occidente, tra fruste, borchie e dildo. Erano pochissimo interessati agli alimentari, ai generi di prima necessità. Molto di più ai cd, alla musica, ai videoregistratori. Fino al momento in cui non vidi l'indescrivibile: una Trabant, più o meno l'equivalente estetico di una archeologica Fiat 1000, zeppa di arance! Nel senso che il guidatore era avvolto da arance che premevano sul parabrezza anteriore e posteriore fino al tetto! I furbetti occidentali orientavano le parabole di trasmissione dei segnali televisivi verso l'ex DDR, facendo vedere un mondo di gente soddisfatta sessualmente a base di Penthouse. Ovvio, che arrivando dall'altra parte si dovessero occupare prima di tutto del superfluo. :)
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 27/03/10 alle 09:30 via WEB
la Trabant piena di arance la dovevi fotografare! sarebbe stata una foto cult!
 
daianasara
daianasara il 26/03/10 alle 22:07 via WEB
Quante cose mi hai fatto ricordare...Nei negozi le poche scatole scadute erano disposte artisticamente sugli scaffali . Razionalizzare tutto non ha avuto alcun effetto, perché le razioni di base di uova, olio, zucchero, farina, pane e carne non venivano recapitati al magazzino.Dovevi avere relazioni per poter comprare il sapone, le medicine, il caffè(ti ricordi come si chiamava-nechezol).Il fatto che dopo gli attivisti del partito, a seguito della ierarchia erano i benzinai, i venditori di negozi .Si studiava alla luce della candela e la tazza con l'acqua dentro la casa aveva la superficie del ghiaccio per il freddo che c'era ...se volevi andare all'estero, ti accoglievano con proiettili alla frontiera..Ma il male non era questo ma la mancanza di libertà di opinione, di espressione, di movimento...quel profumo era la vostra illusione di libertà...dolce notte cara
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 27/03/10 alle 09:34 via WEB
eh, si! il caffe' "nechezol" e lo spumante "Zarea", i biscotti Eugenia ed il detersivo Dero. per non parlare delle bibite estive, Brifcor et comp tutte dello stesso gusto chimico e del gelato acquoso al limone! ricordo molto bene anche il freddo nelle aule dell'universita' dove' prendevamo appunti coi guanti e le due ore di acqua calda alla sera...la nostra generazione ha dei ricordi pazzeschi!
 
   
unangeloababilonia
unangeloababilonia il 27/03/10 alle 17:58 via WEB
Però siete state fortunate! E se i biscotti si fossero chiamati Ermenegilda o Irmengarda? Nechenezol sembra quasi il nome di un antidepressivo e Zarea il nome di una principessa ubriaca! Però siccome il nome mi ricordava Guerre stellari ho visto su google che il cognac Zarea è ricercatissimo, un oggetto da collezione... Magari nel cognac davano il meglio... :)
 
     
corina_vasile
corina_vasile il 27/03/10 alle 21:48 via WEB
dici? eravamo fortunate? non ne sono proprio cosi' sicura, aspetta a leggere le prossime puntate delle memorie d'oltre muro...la fortuna e' forse una sola,quel tipo di ricordi ti fa avere uno sguardo diverso nei confronti della vita. per te che sei un linguista nechezol e' una parola tutta da scoprire perche' in rumeno ha un suono simile al verso dei cavalli ;)))chissa' perche'...
 
paolavolpoca
paolavolpoca il 27/03/10 alle 12:11 via WEB
ma nelle campagne la questione cibo andava forse meglio? @_@
sarà che non ne ho sopportato la privazione, ma non impazzisco per i profumi.
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 27/03/10 alle 21:52 via WEB
il valore del profumo e' puramente simbolico... non hai mai provato la frustrazione di non poter avere una piccola cosa sognata?
 
anna0772
anna0772 il 30/03/10 alle 09:29 via WEB
Cara Corina, pensa che qui a pasqua nei negozi di carne c`e` ancora una lunga fila, gia` dalla mattina presto, per 'accaparrarsi" il pezzo migliore... e molti negozi ricordano ancora i tempi che racconti tu...oggi il passato convive con il presente, un po` piu` serenamente... e il superflo a volte e` davvero essenziale :-))
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 08/04/10 alle 18:21 via WEB
e se penso che all'epoca la Polonia era un Eldorado per noi...ora in Romania si trova di tutto e di piu', i negozi almeno nella mia citta' nativa sono pieni zeppi. ma gli stipendi devono crescere ancora per vedere i carelli della spesa pieni come in Italia.
 
card.napellus
card.napellus il 07/04/10 alle 14:23 via WEB
Splendido. Io sono andato fino a Bucarest nel 91, ma non ho visitato la tua città, il visto era limitato al percorso frontiera-Bucarest. Ricordo i negozietti e i supermercati che esponevano la stessa merce, solo la quantità cambiava: o dieci barattoli o uno scaffale lungo due metri. Mi pare che in quel periodo ci fossero grossi vasi di cetrioli sott'aceto. Abbiamo fatto anche noi la spesa nei locali negozi per alimentare il nostro fornellino da campeggio, ma avevamo con noi madame Barilla. Abbiamo fatto amicizia facilmente con qualcuno, parlando a volte italiano, più spesso francese e, talora, il triste argot che mi consente di sopravvivere all'estero, fatto di parole di tante lingue diverse. Ci hanno chiesto se avevamo profumi o smalto per unghie o collant. Purtroppo Chiara non porta con se nei viaggi in tenda troppi belletti, e le calze in agosto non le mette di sicuro. Per un ergastolano anche l'ora d'aria è un attimo di libertà.
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 08/04/10 alle 18:22 via WEB
che spaccato di vita! il turista occidentale nel marasma della dittatura di Ceausescu! sarete rimasti turbati...
 
   
card.napellus
card.napellus il 13/04/10 alle 23:17 via WEB
Ceasusescu e signora se ne erano già andati... lasciando una situazione poco allegra, Ma fummo colpiti dalla socialità, dalla disponibilità delle persone. Siamo sempre stati più vagabondi che turisti. Dormimmo in tenda, in un micro chalet, in auto lungo una strada a fianco di una Skoda. Mangiammo al volo o nei ristoranti NON turistici, aiutandoci nelle traduzioni con un dizionario rumeno-francese, che prevedeva una preventiva traduzione volante... Ho solo un rimpianto: non averti conosciuto.
 
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