Creato da libera_voce il 03/03/2008

LIBERA VOCE

informazione libera e indipendente

 

 

TERREMOTO ABRUZZO

Post n°202 pubblicato il 02 Maggio 2009 da libera_voce

SAVIANO LO SAPEVA

Davvero toccante rileggere ora, dopo la tragedia in Abruzzo, le parole di
Saviano nel libro "Gomorra".
Aprite a pagina 236 e leggete:
Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz'Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E
la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini
che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto.
Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi,
nei palazzi di Varese, Asiago, Genova.

Indovinate da chi è stato costruito il nuovo ospedale dell'Aquila venuto giù come fosse di cartapesta?

Impregilo!
Si, sempre lei.
La stessa che ha causato l'emergenza rifiuti a Napoli.
La stessa che è riuscita a incrementare esponenazialmente le spese per i lavori della TAV con i quali ha causato danni ambientali enormi. (Vedi:
Video delle Iene)
La stessa che lavora sulla Salerno-Reggio Calabria e proprio in questi giorni ha chiesto e ottenuto un prolungamento della consegna dei lavori di altri tre anni, ottenendo ovviamente altri fondi.

Leggi la notizia
La stessa che ha vinto l'appalto per la costruzione del Ponte di Messina.
La stessa che dovrà costruire sul nostro territorio le centrali nucleari.
La stessa i cui vertici sono stati indagati a tutto spiano.
E' l'Impregilo che ha costruito l'ospedale San Salvatore dell'Aquila caduto come se fosse di cartapesta.


Chi diavolo è questa societ
à dall'enorme potere che sta devastando la nostra terra?

Anche questa volta nessuno parlerà di lei?

Anche questa volta la passerà liscia?

Rabbia. Rabbia. Rabbia.
PS: Se per qualcuno la prima fonte non fosse sufficiente segnalo che basta andare sul sito dell'Impregilo e ricercare "Ospedale" per leggere:

Inquesto settore IMPREGILO ha realizzato sia in Italia che all'estero importanti e moderni complessi ospedalieri che vengono di seguito dettagliati.

In Italia

* Ospedale di Lecco: 137.000 m2, 500.000 m3, 950 posti letto, 21 camere operatorie.

* Istituto Oncologico Europeo di Milano, struttura specialistica all'avanguardia per la diagnosi e cura dei tumori: 29.000 m2, 90.000 m3,
  210 posti letto, 7 camere operatorie.

* Ospedale di Modena: 230.000 m2, 445.000 m3, 800 posti letto, 12 camere operatorie.

* Ospedale di Careggi, specialistico per la diagnosi e cura delle infezioni da HIV.

* Ospedale di Poggibonsi: 12.000 m2, 175.000 m3, 200 posti letto.

* Ospedale di Viareggio: 80.000 m2, 600 posti letto.

* Ospedale Destra Secchia: 28.000 m2, 450 posti letto.

Inoltre,
ospedali a L'Aquila, Cerignola e Menaggio.


Oppure ricercare direttamente "San Salvatore" per leggere:

Trale acquisizioni effettuate giova ricordare:

Autopista Oriente Poniente (Cile), RSU Campania, Rio Chillon (Perù), Ospedale St. David's (Inghilterra), Chattahoochee tunnel e Laboratorio Fermi (Stati Uniti), Strada Ebocha-Ndoni (Nigeria),

Ospedale San Salvatore (L'Aquila
)
e ristrutturazione Hyatt Hotel (Milano).

 
 
 

25 APRILE... IL GIORNO DOPO

Post n°201 pubblicato il 02 Maggio 2009 da libera_voce

ARTICOLO DI VALERIO LUCARELLI

Ancora una volta i nostri politicanti hanno fatto del loro meglio per svilire il senso e l’importanza del 25 Aprile. Ribadendo che per loro il potere è l’unico valore condiviso. Mentre Berlusconi e Franceschini seguivano precise strategie comunicative, in tante parti del Paese si conducevano percorsi ricchi di silenzio, coraggio e dignità.

Come a Scampia, terra sconsacrata da stereotipi che rischiano di annullare qualsiasi tentativo di riscatto sociale. Certo, i problemi a Scampia non mancano. Può persino succedere di morire senza motivo. Come è successo ad Antonio Landieri, mentre giocava a bigliardino con gli amici. Era il 6 novembre 2004 e da allora Antonio insegue ancora giustizia. Perchè quella morte, la morte di un ragazzo con una grave paralisi fin dalla nascita, fu subito etichettata come un regolamento di conti.

Da allora mille iniziative sono fiorite per difendere la sua memoria. Tra queste anche un concorso letterario, giunto alla sua seconda edizione. Tanti racconti da tutta Italia ne hanno decretato il successo. I migliori arricchiranno la collana I pizzini della legalità.

Sabato 25 Aprile a premiare i racconti c’era anche la mamma di Antonio. Ne ha dovuti buttare giù di bocconi amari dopo la morte del figlio. Ha dovuto persino spiegare che No, alla loro famiglia non ci pensa la camorra, perché lui non c’entrava niente con quelli là. Avrebbe dovuto pensarci lo stato. Non lo ha fatto. A Scampia però, il suo ricordo è vivo.

 
 
 

GIUSTINO PERNA E ROSARIO DI SALVO

Post n°200 pubblicato il 30 Aprile 2009 da libera_voce
 
Tag: Memoria

OGGI 30 APRILE MORIVANO...
 

Giustino Perna (30 aprile 1999),assicuratore,ucciso per una vendetta trasversale nell'ambito della faida di Pianura.

Rosario Di Salvo (Bari, 16 agosto 1946Palermo, 30 aprile 1982) è stato un politico italiano.  Rosario Di Salvo nasce a Bari il 16 agosto del 1946, trasferitosi a Palermo sposa nel 1970 Rosa Casanova. Subito dopo le nozze emigra con la moglie in Germania, ma le difficoltà costringono i due a tornare in Sicilia dopo neppure un anno. Al rientro Rosario, insieme a Rosa, si iscrive al Partito Comunista, nella sezione Noce di Palermo, dopo un lento processo di maturazione politica che l’aveva portato a vivere pienamente la lunga stagione delle battaglie politiche e sindacali. Entra a far parte dell’apparato tecnico del partito. Viaggia moltissimo, si sottopone a un ritmo di vita molto faticoso, vive lunghe giornate con impegno e passione al fianco dei leader del partito. Con Achille Occhetto in particolare, divenuto segretario regionale, sviluppa un legame molto solido, costruito nei numerosi viaggi per partecipare ai dibattiti che si svolgevano in molte città della Sicilia. Alterna il lavoro per il partito con l’occupazione come contabile in una cooperativa di agrumi. Ma il lavoro d’ufficio non fa per lui. Così lascia la cooperativa e si impegna a tempo pieno nei frequenti viaggi con i compagni del Comitato regionale.  Contemporaneamente Pio La Torre, lascia la segreteria nazionale del partito e torna in prima fila alla guida delle lotte nella sua Sicilia. Basta il primo viaggio insieme per stabilire tra Pio e Rosario un’intesa molto forte e coinvolgente. Questo dirigente che viene dalla gavetta così schietto e sincero, entusiasma Rosario che non perde occasione per additarlo ad esempio. Con Pio La Torre, la lotta alla mafia, per la pace, per una Sicilia produttiva, vivono una nuova e feconda stagione. Comiso diventa il punto di riferimento di migliaia di pacifisti che non si rassegnano all’istallazione dei missili nucleari americani. Si avvia la raccolta di un milione di firme. Rosario è attento, partecipe, entusiasta. Il quattro aprile del 1982 è nuovamente a Comiso per la sua Il 30 aprile 1982 un vero e proprio commando mafioso è in via Turba, un “budello” dove ci si passa appena, vicino la federazione del partito. Rosario è al suo posto come sempre, al fianco di Pio. Tira fuori la sua arma e spara. Per difendere un’ultima volta il suo segretario regionale. l'ultima marcia che vede insieme cattolici e comunisti, socialisti e pacifisti di ogni credo. Cresce un grande movimento ma contemporaneamente aumentano i rischi.Rosario e Pio ne sono consapevoli.
 
...E NOI LI RICORDIAMO

 
 
 

PETIZIONE LANDIERI

Post n°199 pubblicato il 28 Aprile 2009 da libera_voce

1814 FIRME

RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE IN QUESTI SEI MESI HANNO COLLABORATO AFFINCHE' QUESTA PETIZIONE ANDASSE AVANTI. RINGRAZIAMO LA FAMIGLIA LANDIERI E TUTTI I FIRMATARI.

"ROTATORIA ANTONIO LANDIERI

VITTIMA INNOCENTE DI CAMORRA"

ABBIAMO FATTO LA NOSTRA PARTE ORA TOCCA ALLE ISTITUZIONI

 
 
 

PERIFERIE IN FESTA

Post n°198 pubblicato il 28 Aprile 2009 da libera_voce

AL DI LA' DELLA NEVE A PERIFERIE IN FESTA
 
Nell'ambito della manifestazione "Periferia in festa", mercoledi 29 Aprile, alle ore 11,00 presso l'IPSIA di Miano, sarà presentato il libro "Al di là della neve" di Rosario Esposito La Rossa. Intervengono l'autore e Pietro Gargano.

 
 
 

CERIMONIA PREMIO LANDIERI

Post n°197 pubblicato il 22 Aprile 2009 da libera_voce
 

VODISCA presenta …

PREMIO “ANTONIO LANDIERI”

Cerimonia di Premiazione

Sabato 25 aprile, ore 17,00, presso il centro territoriale Mammut (Piazza dei Grandi Eventi – Scampia)

Interverranno: La famiglia Landieri, L’associazione Vodisca, la professoressa Daniela Lucarelli e il gruppo rap Arancia Meccanica.

In tale occasione la famiglia Landieri, presenterà alla stampa la lettera che verrà inviata al Presidente della Repubblica e alle più alte cariche dello stato, per esprimere il proprio dissenso sul caso Landieri, giovani dimenticato dalle istituzioni e attualmente non riconosciuto come vittima di camorra.

Durante la manifestazione sarà presentato il singolo “Da ajere a Oggi” canzone dedicata alla vittima di camorra, scritta e cantata dagli Arancia Meccanica.

Inoltre saranno consegnate alle istituzioni le firme raccolte in tutta Italia, per intitolare una strada del quartiere Scampia, ad Antonio Landieri.

A seguire dalle ore 19, proiezione del film “I 7 fratelli Cervi” di Gianni Puccini, per celebrare la “Giornata della Liberazione”.

Il Premio Antonio Landieri, giunto alla sua seconda edizione, è uno dei pochi concorsi letterari che resiste nelle periferia a nord di Napoli. Concorso creato e gestito da giovani del quartiere di Scampia, con l’intento di ricordare una vittima di camorra.  Quest’anno i racconti vincitori verranno pubblicati nella collana “I pizzini della legalità” Coppola Editore. (Per ulteriori info sui pizzini www.pizzinidellalegalita.135.it). Abbiamo scelto come data per la cerimonia di premiazione proprio il 25 aprile, perché oggi la vera oppressione è rappresentata dallo potere criminale dei clan.

La classifica finale del Premio “Antonio Landieri” è reperibile sul sito www.liberavoce.135.it

Per ulteriori info

Lena 3384384615  -    Rosario 3283842929

Oppure vodisca@gmail.com

 
 
 

CLASSIFICA PREMIO LANDIERI

Post n°196 pubblicato il 22 Aprile 2009 da libera_voce
 

GRADUATORIA FINALE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO "ANTONIO LANDIERI"

SEZIONE GENERALE

1 COME E’ GIUSTO CHE SIA   81

2 MANUELA SENZA LA E   75

3 UN GEROGLIFICO INCOMPRENSIBILE 73

4 IN NOME DELLA LEGGE   72

5 IL PRANZO    71,5

6 SONO PEZZI DI CUORE   68,5

7 I MODI DEL SUD   65,5

8 RITA  63,5

9 APPLAUSI   60,5

10 VIVI, BAMBINO MIO   58

11 LO SPAZIO TEMPORALE 57,5

11 SALVATORE GIULIANO E LE SUE VITTIME 57,5

12 IN RELIGIOSO RUMORE   57

13 GRAZIA   56,5

14 LORO SONO MORTI PERCHE’ NOI …   52

15 OPPORCI ALLO STATO LIBERO   48

16 LA PROVA   46,5

17 IL SOGNO DI EZEQUIEL   42,5

18  IO SONO MAFIOSO 39,5

19 IL CORAGGIO DI UN PM CONTRO…  32

20  IL MERIDIONALISMO 20

SEZIONE POPOLARE

1 COME E’ GIUSTO CHE SIA   81

2 IN NOME DELLA LEGGE   69

3  I MODI DEL SUD   63,5

 

HANNO VOTATO: Stefania Landieri, Daniela Lucarelli, Flavia Trapani, Manuela Trapani, Domenico Rossi, Don Andrea Mancini, Daniela Iennaco, Marina Dammacco, Andrea Zummo, Domenico Cipolat, Salvatore Coppola, Mario Gelardi, Presidio di Carmagnola, Enzo Cascini, Fabio Giuliani, Andrej Longo, Aldo Rapè, Aldo Bifulco, Luna Ambrosino, Patrizia Palumbo, Paolo Domeniconi

 

 
 
 

PAOLO BORSELLINO (IMPRENDITORE)

Post n°194 pubblicato il 21 Aprile 2009 da libera_voce
 
Tag: Memoria

OGGI, 21 APRILE, MORIVA ...
 
Paolo Borsellino, imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino. Ucciso da Cosa Nostra il 21 Aprile 1992
 
...E NOI LO RICORDIAMO
 
ARRETRATI
 
31 MARZO
 
Renata Fonte (Nardò, Lecce, 10 Marzo 1951Nardò (Le), 31 marzo 1984) è stata una politica italiana. Consigliere del comune di Nardò (Lecce) eletta nelle fila del Partito Repubblicano Italiano (PRI). Il 31 marzo 1984, con tre colpi di pistola, venne assassinata perché si oppose alla lottizzazione del parco naturale di Porto Selvaggio (Nardò). E', insieme ad altri eroi, una vittima della crudeltà mafiosa.Su di lei è stato girato nel 1988 un film, La posta in gioco, di Sergio Nasca, interpretato da Lina Sastri, Turi Ferro e Vittorio Caprioli.

Francesco Marcone direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia, ucciso dalla Sacra Corona unita il 31 marzo 1995. A lui è stata dedicata una Scuola di Pubblica Amministrazione di Capitanata

 

 

 
 
 

UNIONE EUROPEA

Post n°193 pubblicato il 21 Aprile 2009 da libera_voce

VODISCA AL CONVEGNO DELLA COMUNITA' EUROPEA
 
Sala Congressi Hotel Ramada, via G.Ferraris 40, ore 15,00
Convegno sui temi della legalità, educazione e scuola. Saranno presenti i commissari dell'Unione Europea. Interverranno Padre Fabrizio Valletti, Rosario Esposito La Rossa e Andrea Sansone.

 
 
 

SALVATORE BORSELLINO

Post n°192 pubblicato il 20 Aprile 2009 da libera_voce

LETTERA DI SALVATORE BORSELLINO

Erano le tre di notte ai primi di marzo di quest'anno, a Palermo. Mi
sono svegliato di soprassalto, mi sono alzato e sono andato a
guardare, dal balconde al nono piano della casa dove dormivo, il monte
che sovrasta Palermo.
Non c'era la luna, non c'erano le stelle, il cielo era nero, ma sulla
cima del monte si stagliava un castello.
Emanava un lieve chiarore, come se fosse fosforescente, dotato di una
luce propria, forse perché lo ho guardato a lungo tante volte
illuminato dal sole, e quell'immagine si è ormai stampata nella mia
memoria.
Ogni volta che vado in Via D'Amelio vado vicino all'olivo che mia
madre ha fatto piantare nel punto in cui era stata piazzata la
macchina piena di esplosivo, nel punto dove sono stati massacrati
Paolo e i suoi ragazzi, alzo gli occhi, lo vedo e sto a lungo a
guardarlo.
Chissà se Paolo prima di alzare il braccio per suonare il campanello
del citofono della casa di nostra madre ha alzato gli occhi e lo ha
visto per l'ultima volta, chissà se anche i suoi ragazzi prima di
essere fatti a pezzi lo hanno guardato.
Di certo qualcuno da una finestra di quel castello li stava osservando
e aspettava il momento migliore per azionare il detonatore.
Di certo Gioacchino Genchi arrivando in Via D'Amelio due ore sopo la
strage ha distolto gli occhi dal tronco di Paolo in mezzo alle macerie
del numero 19 di Via D'Amelio, ha distolto gli occhi dai pezzi di
Emanuela Loi che ancora si staccavano dall'intonaco del palazzo dove
abitava la mamma di Paolo e ha visto quel castello.
Quel castello, l'unico punto, come subito capì, da dove poteva essere
stato azionato il comando che aveva causato quella strage.
E allora prese l'auto, fece quei pochi chilometri in salita che
separano Via D'Amelio da quello sperone del Monte Pellegrino, andò
davanti al cancello di quel castello e suonò un altro campanello, lo
suonò a lungo ma nessuno gli aprì nonostante la dentro ci fossero
tante persone come poté stabilire qualche tempo dopo elaborando, come
solo lui è in grado di fare, i tabulati telefonici dove sono riportati
le posizioni e le chiamate dei telefoni cellulari e dei telefoni
fissi.
Incrociando quelle telefonate si riescono a stabilire delle verità che
nemmeno le intercettazioni sono in grado di fare.
Si riesce a sapere che da un certo numero di ville situate sulla
strada tra Villagrazia di Carini e Palermo una serie di telefonate
partì per segnalare che Paolo stava arrivando al suo appuntamento con
la morte.
Si riesce a stabilire che nei 140 secondi intorno all'ora. minuti e
secondi dell'esplosione che causò la strage, delle telefonate
partirono e arrivarono da una barca ormeggiata nel golfo di Palermo
per segnalare che Paolo era arrivato al suo ultimo appuntamento e che
l'esplosione era stata perfettamente sincronizzata con il suo arrivo.
Su quella barca c'era Bruno Contrada ed altri componenti dei servizi
segreti civili, dentro quel castello, insieme a persone che Genchi,
con le sue tecniche è in grado di individuare e avrebbe già
individuato se non lo avessero subito fermato, c'era Musco, una
lugubre figura appartenente e animatore di logge massoniche deviate
che dovrebbe essere inquisito per tanti elementi che invece oggi si
trovano solo come spunto nelle sentenze di archiviazione di processi
che non hanno potuto svolgersi.
Che forse non si svolgeranno mai, protetti come sono da un segreto di
Stato non dichiarato ma non per questo meno forte perché retto dai
ricatti incrociati basati sul contenuto di una Agenda Rossa..
Perché invece di portare avanti quei processi si emanano sentenze
assurde e vergognose come come quella che ha mandato assolto il Cap.
Arcangioli, l'uomo fotografato e ripreso subito dopo l'esplosione in
Via D'Amelio, con in mano la borsa di cuoio di Paolo che sicuramente
conteneva l'agenda rossa.
Perché invece si svolgere altri processi che vanno a toccare i fili
scoperti delle consorterie di magistrati, uomini di governo, massoni e
servizi deviati, si massacrano altri giudici, non più con il tritolo,
ma con metodi nuovi che non fanno rumore, non fanno indignare
l'opinione pubblica, come le bombe che in Palestina amputano gli arti
di civili palestinesi senza che venga versato del sangue.
Massacri, vere e proprie esecuzioni davanti a plotoni di esecuzione
composti da altri magistrati, come la decimazione della Procura di
Salerno, che vengono presentate da una stampa ormai asservita e pavida
di fronte al sistema di potere con un'ottica completamente distorta e
fuorviante.
Perché il percolo rappresentato da Genchi e dalle sue consulenze in un
eventuale processo agli esecutori occulti di questa strage, anche se
forse non si svolgerà mai, viene eliminato preventivamentre eliminando
la possibilità di un utilizzo delle sue raffinate tecniche di indagine
in grado di inchiodare i responsabili materiali di quella strage.
Almeno fino a quando, e non è impossibile che accada, qualcuno non
deciderà che sia necessaria la sua eliminazione anche fisica sfidando
le reazioni che questa potrebbe provocare nell'opinione pubblica.
Alla stessa maniera in cui fu sfidata questa reazione quando fu
necessario eliminare in fretta Paolo per potere rimuovere del tutto
l'unico ostacolo che si frapponeva al portare avanti una ignobile
trattativa tra mafia e Stato, portata avanti, in prima persona, dai
più alti gradi del ROS. Quella trattativa della quale oggi, punto per
punto e in mezzo all'indiferenza e all'assuefazione dell'opinione
pubblica, vengono realizzati quei punti contenuti nel 'papello' e che
sanciscono la definitiva sconfitta dello Stato di diritto.
Vogliamo anche noi dichiararci sconfitti, vogliamo anche noi chinare
il capo e dichiararci servi, vogliamo anche noi rinunciare alla nostra
libertà?
Il 19 luglio non è lontano. Prepariamoci.
Quest'anno da quella via in cui tutto è cominciato alle 5 del
pomeriggio di 17 anni fa, dovrà nascere e non dovrà più fermarsi la
nostra RESISTENZA.
Non dovrà più fermarsi fino a quando non sarà fatta Giustizia, fino a
quando quei criminali che, anche dentro le istituzioni, stanno oggi
godendo i frutti di quella strage non saranno spazzati via per sempre.

SALVATORE BORSELLINO

 
 
 

VODISCA

Associazione di Promozione Culturale

sede legale, via Andrea Pazienza 25 -80144 Napoli

c.f. 95083380634

email- vodisca@gmail.com

 

 

VODISCA EDIZIONI ELETTRONICHE

La casa editrice elettronica dell'associazione, strumento di diffusione culturale mediante la rete. Invia il tuo manoscritto alla nostra mail.

 

Libera Voce Channel

Canale on line del blog, succursale video su you tube

 

Nodo Scampia

NO COCA COLA

 

PREMIO ANTONIO LANDIERI

bando della II edizione del Premio Antonio Landieri è consultabilie sul sito

http://www.concorsiletterari.it 

http://www.club.it

 

Newsletters

Iscriviti alla nostra newsletters inviando il tuo indirizzo mail a vodisca@gmail.com

 

CONTATTI

vodisca@gmail.com

 

VODISCA PIATTAFORMA CYBERATTIVA

Per visualizzare i nostri appelli, clicca su tags - petizioni

 

LICENZA CREATIVE COMMONS

Sito registrato con Licenza

CREATIVE COMMONS

 
Per utilizzare al meglio questo sito-blog consulta in basso le nostre tags
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963