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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIù GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Aprile 2014

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Post n°989 pubblicato il 30 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

Sono andata a Napoli. Ma non sono morta. Ho cercato di rimettere a posto i miei pezzettini. Come sempre.

Sono passati dieci giorni, insieme a tutti i miei pensieri che non sono riuscita a scrivere. Dovrei avere sempre il pc, con me. O essere attrezzata con questi nuovi strumenti tecnologici. Tablet, telefonini di ultima generazione. Ma, i miei occhi, non vanno d'accordo con questa nuova strumentazione. Non si tratta di non sapersi adeguare. I miei occhi preferiscono un telefono che sia telefono e basta. Che possa eventualmente servire per lanciare un messaggio in bottiglia a qualcuno lontano. E ricevere altrettanto una parola, buona.    I miei occhi, non ce la fanno a sincronizzare insieme le dita con un tocco su uno strumento. I miei occhi, vorrebbero toccarle, le persone care.  Insieme alle mani.

:-)

Sono da libro.. di carta. Sono da macchina da scrivere, tramutata poi in compiuter.

Quanti pensieri si affollano nella mia mente, tutti ingorgati, aggrovigliati.. li voglio rendere fluidi, perché scrivere mi è salutare, mi fa bene. E farlo in pubblico mi da sicurezza. Dicevo... sono stata a Napoli per Pasqua invitata da una vecchia zia del talebano...

Napoli.. io, lo sapevo certamente che eri bella, ma, scusami se l'avevo un po' dimenticato. Forse non sono  più quella ragazzetta disturbata. Quella ragazza piena di paranoie. Forse sono cresciuta. Posillipo un sogno. Marechiaro altrettanto. Il porto superlativo, e ti ho trovata pulita. Anche se con tutti i tuoi panni stesi e le tue processioni, e i tuoi abitanti rigorosamente senza casco sui motorini.

Ho mangiato divinamente.. a mare chiaro. Un primo piatto di pesce, una frittura gigante e perfetta, sapeva tutto di mare. Quel mare, blu, che non ricordavo. Quelle finestre piene di sogni, .-- e poi, il pianto, quando "i musicanti", sono forse l'unica a chiamarli ancora così? mi suonavano la mia richiesta - " o suldato nnammurato" troppi ricordi antichi, papà.. sempre lui, ma forse, anche tutti i mali del mondo, concentrati nel sud più bello. Del mondo.

Signò perché ha pianto, non deve chiagnere perché? - forse mi ricordo il film? un'Anna Magnani struggente? i miei che ne parlavano? la guerra e le guerre e i mali del mondo? oppure solo un'emotività ipersensiblità all'ennesima potenza? forse tutto.    La zia, non si capacitava; cara zia, mi ricorda papà.. mi ricorda quando videro un film vecchio con mamma, e lui militare a torino, forse? ricordi frammenti, o solo scuse ? e lui.. lui, che diceva alla mamma, che, la cantavano i suoi compagni napoletani, compagni di caserma? è possibile? comunque una buona scusa... cara zia, nessuno uomo vuol bene ad una donna, quanto il suo papà. La degna sintesi... Ad oggi è ancora così. O, semplicemente consapevolezze. E poi mi giro, e mi ripiglio, con il vino freschissimo toscano, in cui un'Italia del centro, si estende a sud. In cui respiro, e sogno ancora per quelle vie, abbarbicate (si può dire?), e che mi ricorda Cartagine, mi sembra la francia, eppure è Posillipo:-) allora, sì, "mamma perché non abbiamo tante case?"...  la stessa bambina anarchica, più piccina peraltro anche di te, amore mio, che sogna tante case, quante ne contiene ed eleva la terra.   Una a Cartagine, una a Posillipo, ovviamente la Toscana, e poi su a salire e a scendere per questa Italia che una volta toccava l'Africa, e lassù fino alle alpi.

Il mio respiro - quadriennalmente fermo, a mille fumate, si è spezzato, nell'attività motoria ripresa. Sono una vecchia maratoneta, un'atleta dilettante, che ha capito, che nello sport poteva avere una ragione. Mi rivedo ragazza, da sola con quella racchetta, schiappissima di un tennis, che non era il mio sport. Ma si sa che bisogna sempre andare contro i propri genitori.

Scrivo male, non come vorrei. Il mio scrivere male, è riferito al fatto, che non riesco a guidarli i pensieri, li aggiusto e li ripiglio. Ecco perché.

A pasquetta di ritorno, da Napoli, sono passata nel regno dell'umana contraddizione e anche di-vina.   Sono andata a S. Pietro, che già ci vado spesso, (lavoravo proprio la dietro), - e l'ho vista immensa dal punto di vista architettonico, ma- muta. con mamma, abbiamo pensato la stessa cosa. Un po' stravolto il pensiero di Cristo :-)   ma ho goduto della maestosità dell'Arte. Forse - Dio già lo sapeva, che avremmo fallito il suo messaggio? ---  che avremmo stravolto la sua elevazione?  forse.

Matteo era andato in fissa con le guardie svizzere... in effetti sembrano un po' una mascherata, sebbene, mi sono documentata, fonti attendibili? non so. Sembra che quella divisa l'abbia addirittura disegnata Raffaello.

Corpo scelto del vicario di Cristo in terra? Ma Gesù non ha avuto le guardie e mi dispiace sempre, pensare ai centurioni che lo denigravano, deridevano e gli sputavano, ... Mi piace ricordare, il centurione che lo ha aiutato a portare la Croce, e quell'altro che, è andato a chiederli il miracolo per il suo servo. Ecco.

Rimango per certi versi la ragazzina del catechismo, no... Non sfuggiamo a noi stessi :-) anche nella più pura anarchia delle età che si intrecciano:-)

Ma andiamo avanti e procediamo, con le consapevolezze - che - non devono farci male, né intossicarci, né angosciarci, - ma come già scrissi, debbono essere come una carezza, sul cuore. Perché proprio quando non ci prendiamo più in giro, possiamo decidere sempre come essere e stare in questo mondo.

E allora quel fino spinato che sento là intorno, al cuore, piano piano, lo tolgo.

 

Il mio Matteo è altalenante.. Ora una piccola vittoria, c'è. La mattina, non si butta più a terra. E forse a rugby riuscirà a combinare qualcosa - ma avrei dovuto pensarci prima, fra poco, fra poco, farà troppo caldo, per quel campo al sole alle 3 del pomeriggio. Queste feste lunghissime, lo hanno spezzato nella sua routine, gettandolo in tanti stati di angoscia.. di insicurezza, io cerco si smussarla, ho cercato di lasciarlo dormire, di lasciarlo tranquillo, andando a correre, riprendendo il mio filo, sull'erba del pratone sotto casa, con i sogni attaccati al cielo di Roma, come dice un caro mio lettore, ma rimanendo incollata con i piedi sul prato, come in una sorta di allenamento per l'anima, come quasi ad un anelito di non voler più sentire quel dolore, con l'allenamento degli occhi e del respiro su, nel cielo, e poi di nuovo nel giro del sangue e del cuore, che pompa ossigeno, di nuovo lassù al cervello che pensa e torna con gli occhi alle nuvole bianche ai miei nuovi anni, come un piccolo grande mio record.

Mi piace pensare mentre corro, in questo corpo, che  è il più grande impianto tecnologico dell'universo :-)

E sono passati 10 giorni, e ho trascurato la scrittura... basterebbero dei pensieri asciutti come la mia  linea, e non ci riesco.. Anche quello - questo sarebbe un buon equilibrio.. ma forse mi dico senza volermi consolare, i miei pensieri, innumerevoli come i rami di un albero infinito, si dissolvono e puliscono il mio sangue, puliscono il respiro, rendono fluida la mente, che no, non mente più.     Ritrovo tutti i miei pezzetti, di stoffa, una stoffa metafisica e surreale, che mi ricompone ... perché sì, la vita mi ha fatta a pezzi, le ho dato una mano pure io, e, ora, insieme a tutti i pezzi dei miei ricordi e al vento, a tutti i venti, del giorno e della sera, io, sono di nuovo intera.   Non fa nulla, se è una mezza specie di disegno pachwork ... se mancano dei lembi, se qualche colore più bello, è andato perduto. si è perso nel fondo dei miei occhi, nelle espressioni del mio bambino /ragazzo,  nelle cose che ho dato a josa, a chi non ha saputo cosa farsene, ma si ricorda, forse di me. Così come quella che sono imperfetta cammina con me, senza più senso di colpa alcuno. Cammino un po' più leggera, nonostante l'autismo.

Prima, prima, mentre tornavo dalla spesa, mi sentivo in una navicella spaziale. :-) un po' nei tempi di una volta, un po' nei tempi fusi con il futuro, nell'oggi. Ma non a mo' di marziano avulso.. , era una mezza specie di ovatta scaldata dal sole, e, mi dicevo, che non viaggio solo tra le stelle e il far west:-)   anzi si!, è proprio così.. ma non solo:-) oltre a tutto quello che c'è da fare, a tutto quello che ho sempre da fare, e alle consapevolezze, che prima o poi, saranno perfette insieme a me, come quell'attimo in cui, una ferrari nera bellissima mi sorpassava a sinistra e il treno rosso passava a destra.. in un attimo in cui tutto era perfetto, insieme ai miei pensieri.

Non ho mai visto l'aurora, io, mai. La vedrò forse, libera, con l'uomo dei miei sogni, o da sola. 

In un posto incantato.. in Italia :-)

in Toscana? forse.

Mi sposerò sul serio? forse, ho ancora il mio vestito a fiori, il cappello di paglia e le zeppe altissime:-)

o forse sarà ancora meglio.

A dopo, forse, con le foto vati-cane, e un doveroso o-maggio al monumentale-immenso-impareggiabile Sergio Leone da Roma..   Il regista dei particolari ;-)   io l'avevo sempre saputo, eh, mica c'era bisogno che lo dicessero alla radio  :-) ok, certo grazie, MA, il cd doppio della trilogia del dollaro, è sempre con me, e lo faccio suonare spesso, come stamattina:-)

a dopo.

http://www.youtube.com/watch?v=nbFfHDOXDkY

http://www.youtube.com/watch?v=hR28kVc13N4

http://www.youtube.com/watch?v=fPa5EKqJXFo

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

http://www.youtube.com/watch?v=2bYj2o7y4rk

http://www.youtube.com/watch?v=ObdTnUUJVqA

 
 
 

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Post n°988 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

 
 
 

ritorni

Post n°987 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

Fiori rosa della mia città.. meno male che li ho fermati!  che il vento fortissimo e gelido, li ha spazzati via!

e luna nuova di aprile, meravigliosa.

fiori (1)

Luna Nuova ?   :)

100_4119

100_4116

 
 
 

t.

Post n°986 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

squarcio :-)

foto mia.  

 
 
 

§

Post n°985 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

Cancelli gemelli :-)

 
 
 

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Post n°984 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

Ho passato la notte insonne. Succede.  Però poi, nel buio fittissimo di una notte silenziosa, interrotta solo dal ticchettio delle lancette, finalmente il sonno mi ha rapita e mi ha portato nella profondità di un riposo salutare.

La notte, più che portarmi consiglio, mi ha portato consapevolezze nuove. Vorrei intrecciarle, come una treccia salda, ancora, a i miei sogni possibili, insieme alle speranze, che ricerco ancora, e fare in modo, che tutta questa nuova consapevolezza, appunto, formi un 'ulteriore corda  - a sostegno del filo di lana dove cammino e procedo.

Prima nel letto ci pensavo. Si può da ciò che capiamo, da ciò che non ha più nessuna scusante, procedere con costanza in una soluzione possibile? Attraverso le nostre complicazioni, si può - dicevo intrecciare una sorta di possibilità, e far diventare, la debolezza forza? Sì, credo di sì. E' difficile per me, riprendere quel pensiero che prima era forte e saldo nel mio letto. Nel mio lettino.   C'è un punto, tra gli occhi e il cuore, un sentiero sottile, sottile, di emotività, forse, che torna bambino, quel sentiero, ma forse è da là, che c'è la forza più grande, quando abbiamo la possibilità di trasformare, una cosa che sembra fragile, in un punto di forza. C'è un punto, un piccolo sentiero tra il cuore e gli occhi, tra il nostro spirito, e il punto di congiunzione tra il nostro corpo e sentire, che diventa qualcosa di potente, di grande, ed è da là che bisogna partire, e nonostante tutto sorridere.   Anche quando il cielo è così scuro. Fa freddissimo in questa fine aprile, insomma, quasi fine aprile.. il tempo sembra prendere una rincorsa forsennata, o forse sono solo io che lo percepisco così.    Stanotte, c'era un silenzio misterioso a tenermi compagnia. Non amo non dormire la notte. Perché quell'ovatta scura e tenera, mi serve per accarezzare il punto di congiunzione del mio sonno. Perché è da là che io, ogni volta rinasco, con la consapevolezza che il sonno appunto, mi porta. So che poi, me ne vado da qualche parte a sognare, tutto ciò che desidero, anche se poi non lo ricordo. Ma è il mio impasto, lo è sempre stato. Le nuvole portano con se, qualche mia piccola lacrima, salata. Come a capovolgere questo cielo, in mare.     C'è un vento freddissimo che non invoglia ad uscire. Sembra tornato l'inverno, forse - lui è stato mite, per dimostrare, che anche e un po' la primavera sa essere crudele, ma ogni stagione racchiude in se crudeltà e bontà, e il punto di congiunzione, sta nella nostra superiorità di saper percepire cosa davvero è importante per quello che conta sul serio, noi stessi. Vorrei che anche i mie pensieri intrecciati, si rinsaldassero a mo' di treccia-corda, per sostenere questo filo. Che le pallottole della vita che hanno crivellato il mio corpo, ormai fossero ricordi di cicatrici. Mi dicevo nel mio lettino, con il mio unico compagno (sorrido), che arriverà anche quel tempo là... il tempo delle cicatrici, quando il mio sorriso sarà rinsaldato, quando questo piccolo doloretto accanto al cuore, soffierà via come un vento dolce.

Nel frattempo questo vento gelido, muto, in tema con il giorno e il periodo, lega consapevolemente in una sorta di avviluppo ordinato, il mio presente appunto a ciò che comprendo.

C'è ancora tantissima strada, da fare, e mi devo preparare a riprendere tutte le forze e tutte le energie. Ma proprio tutte! E' un proposti pasquale?  direi proprio di sì.

Passo e chiudo.

"nella Vita non devi fermarti mai"...

http://youtu.be/G-42yA68JHc

 
 
 

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Post n°983 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

Mi scoppia la testa. La luce di aprile, filtra dalla tenda. Hanno potato gli alberi del giardino. Direi.. un po' troppo. Hanno tolto la mia adorata ombra, dei pini che mi hanno vista sorridente, nelle età della vita. Ma perché eliminare eccessivamente la capigliatura degli alberi? Perché in questo modo! come una donna che va dal parrucchiere e chiede una spuntatina, e le fanno una testa punk.     Penso ai nidi dei poveri uccellini distrutti, e , mi dico, che si esagera sempre dove non si deve esagerare.

Aprile. Apri-le tue braccia al rosa di questi alberi... alla polvere rosa. Di questa ennesima primavera. Un po' fredda. Un vento gelido di tramontana, ha avvolto la città eterna. L'ha fotografata ieri in una sorta di nuvola di vento appunto gelato, come una firma, sul cielo azzurrissimo e le sere blu - che conferiscono un gelo, che nemmeno l'autunno sa dare.. L'intreccio delle stagioni, a cui abbiamo voluto dare un nome fermandole. Il vento gelido, si è fermato pure sulle mie ossa, sul collo, mi ha baciata.. anche se, è stato troppo violento quel bacio.. più che altro è stato una sciabolata.. appena poggiata.. una sciabolata metaforica, per tastare la mia forza? ... la mia scrittura è un po' provata insieme a me. Sono provata io. Dalle continue estreme e confusioni della mia vita.

Non riesco più a scrivere come vorrei. Vorrei tenerlo invece questa sorta di diario squinternato, da una parte, e non ci riesco, perché dall'altra, vorrei andare via.. dove chissà. Via, non in una fuga, ma andarmene in una nuova vita di possibilità. Sempre fuggire vogliamo alla fine da noi... in una sorta di barbonaggio altrove. Vivere come gli animali? forse, è una metafora, certo.

La mia metafora, il mio diario squinternato, appunto.

E' che sono solo un po' provata, da me stessa e dalla vita. Ho letto, che nella vita, la partita a scacchi continua pure quando il gioco è finito:-)   una cosa così.

Avrei solo bisogno di accarezzare il tempo, e di essere io, accarezzata da lui.

Piano piano, dolcemente. 

Lo scorso week end, sono andata ad un seminario di due giorni. Una cosa davvero che ha messo a dura prova tutto il mio impianto psicofisico. Per una serie di motivazioni, che scriverle tutte significherebbe scrivere fino a stasera.. e lo farei pure. Nella ricerca di una sistemazione alla confusione mentale che attanaglia la mia mente, appunto, soffoca il mio cuore, e mi toglie le forze.      Il vento gelido arriva forse a sistemare tutto questo.. caro aprile. Apri le possibilità di questa donna...

Dicevo, il seminario.... sono stata contenta di aver portato a casa una piccola vittoria. E' stata dura, perché ho preso coscienza dei limiti accumulati nel corso del tempo. Ho esagerato.. non servirebbero due  0 0   al mio conto... ne basterebbe uno. Quello zero che c'era un dì... che mi avrebbe - che CI avrebbe, permesso di andare a Santa Barbara in California.. Già.

Volevo scriverlo sul profilo : città : santa barbara . california. stati uniti di america...

che i sogni non ci sarà nemmeno il vento gelido di aprile, a toglierli. Mai. Nemmeno la signora con la falce.  E senza martello. Nemmeno lei. Sogni veri. Sì. Sogni veri. Il corpo può dissolversi... loro no'. Non muoiono, insieme all'anima. Che altrimenti.. e mi fermo. Perché mi sa che non pubblicherò:-)

Insomma dopo la diagnosi di Matteo... si poteva andare in california. Perché io subito avevo compreso e capito, che era là CHE BISOGNAVA ANDARE. le risorse dalla parte alta della famiglia c'erano tutte. Eppure, si è deciso diversamente.. in questo salotto borghese di nome e di fatto della minkia, si  è deciso diversamente.     .... Colpa della "provincialità" della zia.. che pensa ancora a piante e giardini del kaiser. Che continua a mandare cartoline dalla parte del mondo che ha girato, dopo averne girato l'altra, e ora ripete il giro al contrario.

Avevo detto che non mi volevo fare intossicare. Da questo. Ma il talebano con cui vivo, è stato lui, ad amministrare in maniera scorretta le suddette risorse. Gli zeri ci stavano tutti.. era solo un piccolo frammento del mensile, che si poteva pagare, come fanno tutte le famiglie del mondo.. compresa la mia.. dove mia madre, rimasta vedova a soli 35 anni, non ci ha fatto mancare nulla, e ci ha fornito almeno una coperta ad entrambe, e, come ha fatto? ... senza battere il marciapiede? . Mia madre fa la differenza, perché non è mai stata una provinciale snob, con velleità altoborghesi.    Nelle priorità dei miei genitori, c'era la costruzione di un benessere volto al superamento delle difficoltà che la vita ti pone davanti e la costruzione di un bagaglio culturale che ti permettesse di guardare il mondo e farne parte a costruirlo con il giusto equilibrio.

Mi devo fermare e respirare. Questi non sono panni sporchi ma solo testimonianze. Le mie. Pubbliche, ma a suggello, conferma e sigillo, del mio pensare.

Il mio anatroccolone dorme... forse non sarà mai un cigno.. o forse diventerà qualcosa di più grande, nell'esplosione della sua anima. Dolcissimo amore mio, che hai lasciato un segno ... che solo il mio sorriso, e i sogni, riescono ad incollare la forza per poterti dare ciò di cui hai bisogno.

Scrivo molto male, lo so.

Il seminario. Dicevo. Partirei oggi stesso. Santa Barbara - California. Quella clinica e quei due professionisti, marito e moglie, e figlia, e collaboratori. Traduttrice, etc.

Sorrido, davanti al pc. Ora non è possibile.. Lo scrivo mentre la mia aiutante passa l'aspirapolvere... sto con i piedi per terra. E prendo per buono tutto quello che ho imparato. L'attestato ricevuto, la consapevolezza di ciò che per limite mio (in america ci potevo andare benissimo da sola, se avessi solo avuto più coraggio - con le mie risorse, - ma ho avuto paura).

Il seminario, dicevo. Ho ricevuto un attestato di partecipazione. Ho coinvolto le persone di scuola, faranno un lavoro su Matteo, ... e l'altra piccola vittoria, è che loro stessi mi hanno detto che dovevo muovermi prima, ma non - in una sorta di critica.. ma in una sorta di scambio costruttivo su ciò che si sarebbe dovuto fare per Matteo. Io già lo sapevo. Dai 4 ai 7 anni, in america appunto, e poi tornare con il bagaglio acquisito, e fare le elementari con quel bagaglio e le risorse sul territorio... Già. Basta senni del poi.. E' andata come doveva andare, soprattutto come poteva andare. Mi ripeto e ho bisogno di scriverlo per poi, rileggerlo.

Proprio per sganciare questo passato e passaggio e dirmi, che andare al seminario, oggi. Riuscire a dirmi tutta una serie di cose, coinvolgere la scuola, ammettere le sconfitte TUTTE, fare una sorta di auting (è la parola corretta?) e dirmi che sono anche io responsabile, mi fa acquisire appunto una nuova consapevolezza.

Mi fa anche perdonare (perché è questo che voglio) gli egoismi familiari. Prendo coscienza di questo presente, e porto a casa una piccola vittoria, di cui ho perfino paura a scrivere...

sono 3 giorni che non si butta per terra, quando va a scuola. Un piccolo rinforzo al contrario, un rinforzo positivo, grazie alla mia acquisizione della metodologia dimostrata al seminario.  E una goccia nel mare, certamente.    Lo so.

Ma per la prima volta, ho avuto il diario di bordo dalla scuola scritto di suo pugno.

Per la prima volta, dopo tanto tempo - da anni, abbiamo incontrato tre ragazzette della sua classe "ciao Matteo" !!! con un sorriso che era il suggello della primavera vera e dei colori dei mandorli in fiore, e la mia felicità - solo per un "ciao" ! di innocenza e splendore, di vera grande bellezza, che sfugge ai più... nemmeno un nano secondo è durata, ma è stata scintillante.. ed è questa la mia scelta. Un battito di ciglia, una goccia di pioggia, un cip di un uccellino, un fiore che erompe.

Il resto, è ancora fatica, consapevolezza e gineprai senza fine.. in cui, mi districo e continuerò a districarmi.. perché forse sarà un cigno diverso, ma diventerà pure lui, con la mia speranza e la mia forza e tutte le mie energie uno splendido cigno.. forse fuori dal coro.. forse che camminerà da solo... ma non è detto. Non è detto.

Ho speso tantissimo, in soldi, energie e fatica.. Ma chi non fa tutto questo per il proprio figlio? .. certo è difficile, con le risorse sia economiche che fisiche ridotte allo stremo, .. è difficile. Ma come dice Monica, il bello di non avere scelta, è .. non avere scelta.

E' questa E' - la mia vita. E sono io.

Sto crescendo:-)   sto diventando grande eh! che fatica..

 segue, play list bislacca :-)

http://youtu.be/qtAhlPcdh9c

http://youtu.be/uIT6vdjsqsc

http://youtu.be/0sB3Fjw3Uvc

http://youtu.be/59oQVCaoT-0

http://youtu.be/UhjG47gtMCo

http://youtu.be/_W7wqQwa-TU

http://youtu.be/d2rmScLelmE

 
 
 

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Post n°982 pubblicato il 07 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

NUVOLE...

(foto mie fuori dal maneggio).    

100_3809

:-)

100_3810

E...

CONTRASTI :

100_3856

Arco-Baleno :-)

100_3866

 
 
 

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Post n°981 pubblicato il 07 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

"par condicio" :-)

Dopo il cavallo bianco, il cavallo nero:-)))

Matteo e Sandokan

100_3651

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FORMINE...

Sembra una stupidaggine, ma che fatica fargliele fare!!  

100_3753

 
 
 

§

Post n°980 pubblicato il 07 Aprile 2014 da Roberta_dgl8

Se non mi "sblocco" ora, non lo farò più.

Sì, ci sono andata al convegno. Convinta. Motivata. Anche con le consapevolezze. Per fortuna, se.. di fortuna si può parlare.

L'autismo nella letteratura, l'autismo nella biologia, l'autismo nella psichiatria. Attrice di turno, con problema... sportivi, direttori di circoli alla page, ministri e sottosegretari. Regista, scrittore, scrittori e scrittrice.

Un bel convegno. L'autismo nel cinema.. come collegamento tra una struttura di Bergamo e la sensibilizzazione al problema.

Ma.

Siamo ancora così lontani. C'è il mare. C'è un ragazzo. Il mio. C'è un numero : lui.

C'è la mia situazione economica. Ci sono io. I miei limiti.

Sono uscita da là, che sembravo tornata indietro tanti lustri. La stessa sensazione di avere capito, le cose, e la stessa impotenza. Tra il dire.. e - e, il fare.

C'era anche un "prelato". "La chiesa tanto ha fatto per gli autistici".    Don"... "padre", ... avrei voluto alzare la mano.

Mio figlio Matteo è stato respinto dalla catechesi.

E poi il prof... "star". Sì. Il prof. STAR.     Avrei voluto alzare la mano. Prof. lei è un grande. E' bravissimo. Preparato, un luminare. Lei ha organizzato tutto questo. Anni fa sarebbe stato impensabile. MA. Avrei voluto alzare la mano. Prof. Scusi.    Si ricorda di me? Un suo amico d'infanzia nonché direttore di un grande gruppo scout - aveva organizzato con lei una serata in un teatro "scoutismo ed handicap", - ricorda? Sì ricorda, di mè? Le chiesi se poteva seguire il mio bambino (all'epoca lo era ancora). Mi disse di sì. Di mettermi in contatto con la sua segretaria. Che, per far prima avrei chiesto l'intramenia.   sa.. ormai non aspetto più.

Ma non ce l'ho fatta. Ad alzare la mano. Non ce l'ho fatta, nemmeno a venirle vicino. Eh sì che io ho una faccia di bronzo.. non mi ferma nulla. Nemmeno le pallottole. Ma non ce l'ho fatta.

Così come.. il bellissimo intervento del suo (si fa per dire) braccio destro. Del suo sottoposto ... temine improprio. Tante belle parole! . Anche là. Avrei voluto alzare la mano. ... Dottore, si ricorda? è dal 2011 che Matteo non ha più una diagnosi funzionale, non riesco più ad entrare in contatto con voi... e, si ricorda? la brutalità della sua conferma della diagnosi, con - contraddizione, con quanto detto l'anno antecendente?

Mi fermo. Respiro piano. E mi viene in mente "sally", più che albachiara.

Ho pianto, un po'. Quando nella cinematografia richiamata.. si sono mostrati un paio di film. Storie vere.

Mi sono sentita un numero. Un numero nella letteratura psichiatrica. Mi è tornato a bomba, tutto quello che studiai, dopo la diagnosi di Matteo nel 2004. Tutto. La mia fuga, e la mia discesa,. Non - non -- all'inferno. Quello sarebbe stato una sorta di paradiso.. si si.

Ma è acqua passata, un acqua limacciosa, d'abisso profondissimo, dalla quale sono risalita, perché il Padre Eterno, che c'è ESISTE, sul serio. Mi ha ripresa per i capelli... Perché non era giunta, e non  è giunta ancora, la mia fine. Che poi io, non finirò così. Finirò lassù. In un cielo pieno di fiori, come nuvole. Quando il terreno per Matteo sarà ultimato.

Io mica lo so bene, cosa posso fare, ancora, per lui.

C'è un corso, costosissimo. Che organizza uno dei medici di cui, sopra. Ci sono degli americani , che devono venire ad illustrare una serie di strategie comportamentali.

Devo prendere il buono... e andare avanti. Fare ammenda, e socchiudere appena gli occhi, ad un mondo, che ti spiana la strada, se hai le possibilità economiche, Un bel portafoglio a soffietto.

Non come me, che faccio i conti della serva, più o meno ogni giorno, e che mi arrabbatto con un piccolo gruzzoletto, al quale mancano un paio di zeri in più.

Dicevo di questo corso. Si terrà venerdì e sabato prossimi. Tutto il giorno. Sono riuscita ad ottenere il pagamento da parte della scuola (a mio modo sono una grande, sì) - per entrambi gli insegnanti di sostegno. Ma uno ha già detto che non verrà.. è un pendolare. Ma, allora, mi dico, cosa caxxarola, l'ha preso l'incarico a Roma? se hai già nel cassetto, la richiesta di un trasferimento peraltro in una scuola superiore? ... ma ci capisci qualcosa di autismo? . Socchiude gli occhi anche la mia anima... è una brava persona, un pezzo di pane. è buono con Matteo, ma, non basta la bontà, serve la professionalità. Che manca. Manca tutto. L'unica cosa certa è la frammentazione. Degli intenti. Come muoversi in questo ginepraio... c'è stato un momento, pensando ai cartoni animati che vedeva Matteo quando era piccolo, ai libri che gli leggevo, che mi sono sentita come simba.. il leoncino.. dopo che scaar lo zio cattivo, ha ucciso il padre. E lui per sfuggire alle iene, si getta dentro un rovo.

Hakuma matata non ci devo pensare. Non devo abbattermi. E difatti non mi abbatto.

Prima, carica come e peggio della moglie di un beduino, mi dicevo che non sentivo la fatica. Che vorrei davvero, che tutti i buchi nell'acqua che faccio, (i sassi che getto) mentre finiscono giù, ... andassero a toccare, il fondo, per fare sgorgare qualcosa di buono... uno zampillo di positività.

Che già c'è.. va a cavallo felice.. anche se lo trattano male... Va in piscina, anche se nuota con le mani nelle orecchie. Ed ora, non ne volevo scrivere.. Frequenta anche un corso di ceramica (gratuito) - (molto arrabbattato, in cui gli faccio io, da terapista), e fa una mezza specie di allenamento di rugby per ragazzi come lui.

Praticamente.. sono tutti come lui. Lui è il più bello, il più particolare, il meno sclerotizzato. Ma si mette a mo' di indiano, con le mani nelle orecchie, e non riescono in 3 a tirarlo su.     C'era anche il giornalista.. famoso. Mi ha abbracciata, baciata... "non te la prendere". Io mi sono accoccolata sul figlio. Io non sono una penna prestigiosa, come la sua. Lui mi guardava (il padre). Lo so... modello barbona.. Non pensavo mi baciasse. Ci ha dato delle dritte.. dovete chiedere l'assistenza domiciliare, e poi, l'indiretta. Ma  noi abitiamo in un quartiere difficile, ... e la indiretta non la danno, per ora. (peraltro sono ancora in lista di attesa, per ottenerla, sono insieme ad altri 160 utenti).Lo so già che con quell'assistenza indiretta, e un po' di risorse personali, lo potrei mettere un educatore per Matteo. Ma guarda... e nel frattempo? Nel frattempo.

Nel frattempo, IO, faccio tutto quello che posso.

Nel frattempo, come ha detto Patrizia (lei è un camionista peggio di me'), non è che posso andare a ba..ere il marciapiede.  Non ho la badante. Non ho la filippina. Ricopro da me, le due cariche.

Mi sarebbe piaciuto dirglielo. Non mancherà occasione.. :-)   sorrido nonostante tutto.. Io lo sapevo, che lui mi si ricordava. In fondo, lui, per quello che può sensibilizza e nelle sue pagine, mi ci rispecchio. Ma siamo tutti differenti, ogni autismo lo è.    Ci siamo raccontati le esperienze. E' molto dolce, alla mano. Sensibile. E forse un bel giorno, qualche grande progetto entrerà in porto. ...        Lui si è trovato bene, con la cooperativa privata che è la stessa che ha seguito Matteo per due anni. Ma anche in questo caso, servono risorse maggiori, ci vorrebbe appunto già l'assistenza domiciliare indiretta, e, siccome io mai la chiesi in passato, con le mie poche e minime risorse, --- va da sé ed è chiaro, che, la cooperativa in questione, ha mandato "chi poteva mandare".    Che per un po' è andata anche bene.. ma ci sono delle dinamiche familiari, anch'esse importanti per il giusto incardinamento, e, come ho già scritto, il puzzle per combaciare, deve avere tutti pezzi.

Già.

Provo a non pensare al puzzle. Provo a pensare ad un bel quadro, ad un bella pittura, in cui , anche se manca qualche colore, può uscire fuori lo stesso, un quadro bellissimo. Anche se, ieri, Matteo, in un attimo di ira funesta ed incontrollata, ha rotto l'ennesimo vetro, ed io l'ho pistato di botte come l'uva. .... Lui non si è fatto nulla. E di ferro. Mi sono fatta male io.

Anche gli uccellini si sono ammutoliti, per farmi scrivere in questo silenzio. Perché pure, se io, non sono e sarò mai una scrittrice, la scrittura, mi serve per ricomporre i miei di pezzi. In questa Vita che amo, e continuo ad amare, anche quando mi sembra la strada un tapiroulan, ... un allenamento continuo, in cui io, mi alleno e continuo ad allenarmi (mi sembra) in un palestra spartana.

Roberta

 
 
 
 

 

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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

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MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

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ei fu...

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è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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