Creato da: Santajusta_Cultura il 02/11/2008
...et vogue la galère

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19cielostellepianetivento_acquam12ps12fuoridaltempo7amorino11giskardddony686marabertowferri66iltuocognatino1acer.250pie.lfMiele.Speziato0bryseide2010
 
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 
« Cionondimeno...Auprès de mon arbre je v... »

LETTERA APERTA A UNA POSTICCIA.

Post n°483 pubblicato il 17 Novembre 2019 da Santajusta_Cultura

Signora Cookie Dent,
    non conto sul Suo sense of humour, come ho smesso, da tempo, di contare sulla Befana con la B maiuscola e sul Sol dell'Avvenir. Ma non si sa mai. Legittimo sarebbe il suo commento: "Capirai, che risate! Un giorno, la dentiera, l'avrai anche tu".

    Certo, signora; e spero proprio di arrivarci, a quel lontano giorno. Ma non è questo, il punto. Io l'ho scelta, signora, e si ritenga fortunata, come icona. Scommetto che non le era mai successo.

    In quel triste e grigio foyer, terreno fungibile di occasioni sociali, ho rimediato innumerevoli sorrisetti, più o meno accompagnati da quel particolare sguardo alla "Ti ho beccato!" della bigotta o del bigotto di turno, ultimo baluardo di una libido nulla e non avvenuta, ridotta a questa patetica versione del "Vorrei ma non posso".

    Ho scelto Lei, a rappresentarli tutti: quella che mi è rimasta impressa; sarà che la superbia e il trionfo che esprimevano i Suoi occhi alla "Mars Attacks!", all'uscita da quel ricevimento, erano fasulli come i Suoi denti. Sarà che mi hanno raggelato la Sua faccia tesa e il Suo mormorare, ad un accompagnatore del quale non conservo memoria: "Ancora non l'ha capita...", nel dialetto locale, così primario, parole tronche e frasi rozze, che dopo due mesi lo parlano anche gli indù. Credeva forse di esprimersi in codice?

    Sono sicuro che, in quel momento, Lei era convinta di compiere un'opera di bene; e per conto terzi. Cosa dovessi capire, non lo sapevo allora e non lo so nemmeno oggi, che "Terzi", in persona, mi ha revocato il permesso di soggiorno; e sono tornato nel mio Barrio Latino, a meno che non si tratti del Quartier Latin.

    Finto tonto? Autentico fesso? Non saprei da che parte collocarmi. E, comunque, ho pagato solo io. Il che mi permette di allargare il discorso e di formulare la medesima domanda. A Lei e ai Suoi simili.

    Immagino che, diverse settmane dopo il mio singolare DASPO, non vi divertiate più con la mia assiduità (oppure si: le vostre giornate sono così vuote...); ma piagnucoliate, actualité oblige, sullo smantellamento della "Fruit of the Doom": l'ultimo, malconcio sito industriale della zona, ad opera del signor Hussein, imprenditore esotico, universalmente noto per aver riservato identica sorte al 99% delle sue acquisizioni.

    Domanda sussidiaria: ma leggete le pagine color salmone dei quotidiani? O vi limitate a portarle sotto il braccio per civetteria?

    Ammettiamo, ammettiamo per un attimo che siate degli analfabeti di ritorno. Ma un po' di esperienza, un kilobyte di memoria, dovreste averli anche voi. Vent'anni or sono, attaccavate cartelli, sui portali delle imprese in crisi, con su scritto: "Zio Esteban, facci sognare..."; nella speranza che il padrone nazionale delle ferriere le salvasse. Risultato: la provincia di Ferreñafe è un agglomerato di aree dismesse, con qualche quartiere residenziale qua e là.

    Ma ancora non l'avete capita?

    LA DEFINIZIONE DI IMPRENDITORE, BAUSCIA!

    Senza spingerci fino ai mezzi propri e all'organizzazione a proprio rischio, signora, converrà con me che il fine è quello di lucro. Di guadagno, via...

    Quando andate dal pizzicagnolo, costui vi sfama gratis?

    Allora, per quale motivo Zio Esteban e Zio Hussein dovrebbero farlo? Perché ne avete fatto delle figure mitiche? Perché li chiamate "zio"? Perché in una società patriarcale tutti si aspettano di essere salvati da papà o, in mancanza, dal di lui cognato?

    E sarei io, l'ingenuo?

    Dunque: nell'improbabile ipotesi che ci incontriamo ancora, cara signora Cookie Dent, continui pure con i suoi lazzi e frizzi, se ciò può consolarla: tutto sommato, il ... frodato non sono io. Parola di Kierkegaard.

    Distinti saluti

    Jean-Paul Geoffroy.

P.S.: Disprezzo? Vi piacerebbe... io mi limito ai fatti.

©2019‭ ‬M.A.‭ ‬Forcellati

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963