Creato da no_schema il 24/07/2007

LIBERE OPINIONI

opinioni libere in un mondo recluso

 

 

TEATRO E VITA

Post n°18 pubblicato il 27 Agosto 2007 da no_schema
 

Non so di chi sia questa frase ma la riporto per la sua metaforica bellezza!!!

"La vita è come un opera teatrale che non ammette prove. Per questo, canta, balla, ridi e vivi intensamente, prima che il sipario si chiude e l’opera termini senza applausi".

 
 
 

SCIOPERO !!!!!!!!!!!!

Post n°17 pubblicato il 23 Agosto 2007 da no_schema

CARI LETTORI AFFEZIONATI (POCHI MA BUONI DI CERTO!!!).

E' CON RAMMARICO CHE VI INFORMO...

...CHE QUI SI FERMA L'AVVENTURA !!!

PER QUALI MOTIVI?

1 - SU 30 COMMENTI LETTI LA MAGGIOR PARTE ERANO OFFENSIVI

2 - LE MIE RISPOSTE A QUESTI NON SONO MAI STATE PUBBLICATE DALLA REDAZIONE

3 - I MODERATORI MODERANO "STA MINCHIA"

IN ATTESA DI APRIRE UN'ALTRO BLOG SU UNA COMMUNITY SERIA E CONTINUARE A POSTARE I MIEI DIARI DI VIAGGIO.

VI SALUTO E RINGRAZIO!!!

 
 
 

AZUL DA COR DO MAR

Post n°16 pubblicato il 22 Agosto 2007 da no_schema
 

Dal 1 febbraio al 14 febbraio!!!!

Itacarè....non saprei come descrivere questa meraviglia di villaggio...ci sono arrivato in autobus da Porto Seguro....naturalmente dopo l’ennesima notte di viaggio. Il percorso è stato davvero dei più belli, le zone interne dello stato di Bahia sono anche quelle più forti dal punto di vista avventuriero. Ogni paesello che attraverso è per me un film da assaporare in ogni scena, osservo la gente per strada, nei bar, attorno all’autobus, cerco di immaginare la loro vita, il loro pensiero, le loro aspettative, vedo la miseria in tanti occhi e la famosa allegria sudamericana a volte non è proprio evidente. Questi paesini e città sono davvero assopiti nel loro quotidiano, a volte la gente ha un passo talmente “bradiposo” che ho quasi la sensazione che non debbano correre come pazzi per vivere e non sono certo che questa sia una scelta ma un valore assoluto della brasilianità di Bahia. Qui la razza è di colore, niente a che vedere con Floripa, sembra un’altra nazione e comincio a capire la difficoltà di questo immenso paese ad essere governato con successo ed etica morale.
Quando vedo dal finestrino un gruppo di persone sedute sotto la veranda di un chiosco, è come vedere i leoni nella savana mentre riposano...ti sembrano pigri ma sei consapevole che se si muovono sono molto più forti di noi come razza e come grinta. Però la vita per loro è dura e difficile quindi perchè correre se non c’è altro da raggiungere? Qui nell’interior da Bahia è un mondo assopito nella ricerca del proprio ruolo e se ciò non esistesse beh...la magia e la cultura fanno il resto e mantengono un ordine apparentemente invisibile ai miei occhi ma esiste anche qui.
Arrivato ad Itacarè cerco subito la posada dove alloggiano gli amici trevigiani e faccio amicizia con il gestore. La posada è piccola ma ben tenuta...qualcosa mi dice che c’è un tocco di italianità e infatti il Beto il gestore mi dice in un misto di portoghese e veneto che lui è nato nel 52 a Sao paulo e i suoi genitori vi erano arrivati nel 51 scappando dalle alluvioni del Po dello stesso ann che avevano devastato la mia provincia. E’ bastato mostrargli due foto di casa mia perchè si immaginasse quella terra polesana da cui proviene il suo sangue ed è sbocciata subito un’amicizia molto interessante. Mi sono talmente affezionato che volevo prendere in gestione con lui la pizzeria a fianco alla posada ma poi il costo e lo stato di degrado del locale mi hanno fatto desistire.
Comunque questa splendida località è da vedere ma è proprio uno di quei posti dove la gente ti dice..:” se ti è piaciuto ...non lo dire a nessuno”. Stile hippie ma senza hippie, cileni, israeliani (e chi lo sapeva che sti israeliani amano il sud america ...li trovi ovunque ma farci amicizia è davvero strano..l’unico conosciuto era un solitario perchè gli altri fanno gruppo tra loro e nella mia piccola esperienza sono anche antipatici e poco aperti anzi...per tanti che ho conosciuto avvertivo atteggiamenti di superiorità e egoismo...ma sono ragazzi moderni, in gamba, lontano da casa...come me a volte devono difendersi e così ci siamo osservati a distanza.
Dopo aver passato una settimana di bagordi e festicciole con gli amici trevigiani, decido di accompagnare i miei compagni di merende a Salvador de Bahia. Non so perchè mi venga questa idea malsana, forse perchè ho voglia di muovermi come sempre dopo al massimo 6 giorni in un posto, devo vederne un’altro. Come faccio a stare fermo in un continente dove tutto ma proprio tutto mi affascina e mi attira come “al slam par un gat”??? beh...a parte le espressioni dialettali una parola mi rimane in mente tramandata dai trevigiani...”te si un sporco”. Comunque Se andate ad Itacarè vi consiglio la posada “Itaoca” non ne rimanete delusi.
Ma il peggio è stato Salvador de Bahia, infatti siamo rimasti solo un giorno perchè gli amici ripartivano la notte in aereo e lo abbiamo passato in spiaggia alla Barra. E’ la spiaggia degli italiani (e non solo) in ferie che cercano donne da rimorchiare e a parte questo era il miglior mare di Salvador nonostante fosse in centro. La notte sono rimasto con 3 amiche conosciute a cena con gli amici e mi hanno portato nel più grande troiaio (ma con musica dal vivo bellissima) di Salvador...la Casquinha de Siri. Consiglio a tutti di evitarlo...solo napoletani e romani tutti che parlano in dialetto e si passano le povere brasiliane che per fortuna spesso ne derubano tanti e ne scippano alri e così si prendono la rivincita su questi sfigati che in Italia fanno gli operai e all’estero con la maglietta di D&G fanno gli iindustriali. Ho fatto fatica ad uscire ...hanno incastrato anche me...volevano che pagassi per gente che non avevo nemmeno visto in faccia solo perchè si erano avvicinati al tavolo dove conversavo con le amiche (amiche “un par di palle”..mercenarie ovvio...) ma con me che uscivo dall’albergo la sera con 5 EUR in tasca c’era poco da spolpare quindi alla fine o mi menavano o capivano che dovevano cambiare bersaglio...per fortuna un cameriere mi ha fatto uscire dalla porta laterale mentre i buttafuori mi cercavano. All’uscita ho maledetto Salvador, la Casquinha, le donne mercenarie e gli italiani puttanieri. Il mattino seguente decido subito di ripartire...da Slavador me ne vado al Morro de Sao Paulo..il posto dove sono stato due anni prima per una settimana “mordi e fuggi”. Mica ne ero convinto ma ho conosciuto alcune persone e poi...mi aspettano le cilene e i cileni perchè erano rimasti ad Itacarè e dobbiamo riunirci per continuare assieme a vivere Bahia. Quindi parto. Ma rimango al Morro una settimana a casa di Nirvana e Carlos (lui vende i biglietti nella stradina principale del Morro ..è un grande...) prima con cileni e israeliani e poi da solo con la famiglia di Carlos al completo. Le Cilene mi vengono a prendere perchè le accompagno nelle spiagge più desolate e io con piacere non mi sottraggo. Sono fantastiche, molto carine e casiniste...con loro abbiamo anche festeggiato l’addio al celibato di Karen la guapa e devo dire che è stato bello assumere la parte dello "stallone italiano" (beh...italiano di sicuro e stallone per gioco..!!) che doveva far ballare e divertire la festeggiata. Notte interminabile in cui abbiamo monopolizzato la seconda praia (al morro ve ne sono 3 principali e poi le altre si chiamano “do encanto”).
Poi però ci si deve salutare, loro tornano a casa, lavorano alla Borsa di Santiago del Chile, sono tutte di origine Ebrea che ancora domina la finanza in mezzo sud america e quindi non fanno le matte in giro come me per mesi (se ne sono spariti quasi due però pure loro)...hhahaha!!! Le adoro e le lascio con rammarico...mi invitano in Chile ma cosa posso farci...mica posso ricominciare un’altro viaggio...no dai sarebbe troppo. Decido di rimanere due giorni in più al Morro e come al solito di cacciarmi nei guai ogni notte in giro per le praias.
Io stanotte (due giorni dopo per chi legge) la passo in pullman perche´dopo varie vicissitudini e´meglio che me ne vado dal Morro de Sao Paulo in fretta (e soprattutto furia) prima che si risvegli il mondo notturno con il quale ho avuto diversi problemini. Visto che oggi partono le amiche Cilene, rimango solo ed ho gia´sperimentato che alcuni individui con cui sono entrato in contatto non mi fanno passare tranquillo quando li incontro. ....ergo...visto che su quest’isola non esiste la
polizia e´meglio che parto anche io. Naturalmente il posto è molto tranquillo ma vi pare che io non trovassi anche qui il marciume ? ebbene si...In realtà me ne vado anche perchè qui al Morro e´cambiato tutto in maniera, a mio avviso, peggiore. molto piu´turismo, charter dal Chile dall’Argentina e da Israele e cosi arrivano dalla citta´ogni sorta di mercanti del vizio per approfittare della questione. La musica alle feste e´solo e sempre techno e non suonano piu´il folclore brasiliano, quello che poi ti fa conoscere gente piu´rilassata e piu´ insomma...."bahiana"!!! Per non dire poi dei Cileni e Israeliani di eta´ media 20 anni presi con le bombe a ritmo di house punch punch punch!!! Pero´ prima di andarmene mi visito bene gli ottimi paesini dal’altra parte dell’isola come Gamboa (dove risiedono i brasiliani che lavorano nel turismo al Morro) Boipeba e Garapua´....li ancora si trova il bahiano doc che ti racconta del sole e del mare senza guardare quanto e come puo´ guadagnarci qualcosa con te.

Beh....dáltronde lasciamo per il prossimo viaggio posti meravigliosi come Boipeba, Barra Grande, Camamu e Taipu da Fora (lasciamo ma non de tutto...vedasi più avanti il ritorno a bahia). Qui il paradiso e´dovunque. Consiglio questi posti a chiunque, anche e soprattutto in coppia o in viaggio
di nozze, ...credetemi le Maldive sono di plastica confronto a qui!!!! Ma non il Morro de Sao
Paulo...chiaro...dipende sempre da cosa cercate....puo´ anche essere un posto ottimo...gia´mi
capite!!!!
Adesso vado verso nord, nello stato di Alagoas considerato uno dei piu´poveri economicamente ma con le piu´grandi ricchezze marine del paese. Si trovano qui 2 delle 5 migliori spiagge del Brasile (Praia do Frances e Maragogi) e li vado proprio per rimanere gli ultimi 20 giorni circa mentre mi avvicino a Recife per il volo di ritorno che sarà a fine febbraio. Intanto in mezzo cé´ ancora da
passare il Carnevale e probabilmente lo passero´a Maceio´o a Porto de Galinhas....piccolo ma autentico e spero almeno piu´sicuro di quello di Salvador e dintorni. Quindi, traghetto (il Morro è una penisola-isola vicino alla costa ma a 2 ore di motoscafo da Salvador), poi taxi, poi autobus e poi finalmente la Rodoviaria di Salvador che ormai mi sembr ail garage di casa, conosco ogni angolo e ci passerò un’altro pomeriggio in attesa dell’autobus per Maceiò e un viaggio notturno di altre 18 ore.

 
 
 

BAHIA: MAGIA E CALORE

Post n°15 pubblicato il 21 Agosto 2007 da no_schema
 

Dal 25 gennaio al 31 gennaio

Dopo un’ultima settimana sempre a Rio con i compari di viaggio, è arrivato il momento di separarci. Dopo aver lasciato Carlos 2 settimane fa in Argentina, adesso lascio Zaza e Batty a Rio e parto solo soletto per Porto Seguro nella parte Sud dello Stato di Bahia. Motli mi hanno dato indicazioni sul posto ma non so bene cosa troverò...quello che so è che è iniziata la parte di viaggio che mi porterà a muovermi su e giù lungo le coste del Brasile con l’intento di visitare le più belle spiagge del continente.

Arrivo quindi a Porto Seguro a 600 km a sud di Salvador. Qui e´dove nacque il Brasile (coem ricordano anche le scritre sui taxi locali) dove ci sono stati i primi sbarchi dei colonizzatori e successivamente degli schiavi e devo dire che per il momento mi piace tantissimo, sono 6 golfetti uno di seguito all’altro con un paesino ognuno e piu´ si va verso sud piu´spariscono i turisti e rimangono solo i pescatori.
Appena sceso dall’autobus (dopo una notte a fianco di una signora 60enne che non mi ha mai degnato di una parola seppur avessi offerto e scambiato cena e colazione con lei sull’autobus....mele e banane ma...dopo aver mangiato tutto quello che gli ho passato, almeno la cortesia no?) incontro due squattrinati ragazzi Cileni, Jorge e Andres di origini italiane (forse per quello squattrinati) con cui dividere il taxi per il centro della cittadina e abbiamo cercato assieme la pousada (in realtà dovevo contrattare anche per loro) e siamo partiti per Arrajal D’Ajuda dove abbiamo conosciuto sul pulmino 3 ragazze Cilene, Denise, Karen e Karen (per comodità soprannominate subito Karen guapa e Karen abacaxi). Inutile dire che l’incontro avrebbe formato un bel gruppo e così è stato. Il sigillo di queste belle giornate erano le spaghettate che dovevo preparare tutte le sere per sfamare 5 cileni innamorati della pasta (e dopo aver visto come la fanno...beh...capisco quanto si sono affezionati a me) e dei miei sughi al pomodoro e altre varie leccornie.
Io sono arrivato a visitare oltre a Porto Seguro anche Arrajal D’ajuda e Trancoso ma avrei voluto arrivare a Caraiva dove si dice che il turista sia raro e quindi chi c’e’ ha di sicuro un certo tipo di feeling con i viaggiatori più che con i turisti. I prezzi di porto Seguro sono la meta´di Rio o Sao paulo e pero´adesso e´carnevale e tutto costa il doppio. Arrajal D’Ajuda poi (si trova dall’altra parte della piccola baia a sud del centro) è considerata meta Vip per i brasiliani e per molti turisti e devo dire che la tipica pousada brasiliana da 5 EUR a notte qui diventa 50 EUR a notte ma anche la pousada è davvero bella. Giardini stupendi, silenzio e un centro pieno di negozietti e vivacità. Più in là in autobus si arriva a Trancoso...meta degli hippie annni 70 (come tante spiagge brasiliane tra le più belle) e oggi conserva l’anima rilassata e la gente sembra ancora immersa nella poesia del luogo con pochi stress e preoccupazioni. Un paesaggio idilliaco, spiagge meravigliose quasi deserte ma non ci si sente mai soli. In un pomeriggio in spiaggia si incontrano davvero tante persone e diverse.

Adesso rimango qui per qualche giorno o piu´se trovo posto perche´nei weekend e´ tutto prenotato (siamo nel mese di carnevale!!!) in piu´il 2 febbraio e´la festa di Yemanja la maggiore divinita´pagana dei Bahiani. Simbolo della vita e della morte nonche´signora disinibita che viene dai mari. Le offerte che la gente fa alla signora del mare e´sempre alcol, tabacco, champagne, sigarette etc. Una vera viziosa e si dice che le bahiane in questo giorno ....beh...vi diro´visto che e´domani.

Per fortuna che proprio mentre cercavo di trovare una soluzione alla sistemazione, mi arriva una mail dall’Italia in cui un ex collega con 2 amici in partenza da Treviso sarebbero arrivati dopo 3 giorni a Salvador de Bahia. Dopo avergli dato qualche dritta decido piano piano di avvicinarmi alla capitale ma ecco che dopo alcuni giorni mi arriva un loro nuovo messaggio da Salvador dove mi raccontano che la prima notte (e quando sennò...) avevano già conosciuto la microcriminalità ed erano già stati “svaligiati”. Cosicchè decido di dar loro appuntamento a metà strada anche per tirarli fuori dalla metropoli e stare assieme in un posto nuovo e più tranquillo: ci incontreremo ad Itacarè...

 
 
 

DI NUOVO IN BRASILE

GRAZIE A GENTE COME ETERNITY (MI E' TORNATA VOGLIA DI POSTARE UN'ALTRO PEZZO DEL MIO DIARIO DI VIAGGIO. DEDICATA A COLORO CHE NE POSSONO GODERE.

Dal 12 gennaio al 1 febbraio

Ciao a tutti,
E´parecchio che non ci si sente, ma il viaggio continua, e´solo che passando da una spiaggia all’altra ci si puo´dimenticare delle mail...mi capite no???
Dal 12 al 18 gennaio, sono stato a Florianopolis (per gli amici Floripa) nell’estremo sud (quasi estremo in realtà il Brasile ancora non è finito) nello stato di Santa Catarina, uno spettacolo della natura, laghi vicino al mare, montagne rocciose a picco sulle spiagge e tanti surfisti compreso il campionato mondiale sulla spiaggia della Joaquina. Siamoa ancora asieme io, Zaza e Batty, loro conoscono Floripa e appena arrivati da Iguazù dopo altre 14 ore di autobus in notturna, ci dirigiamo subito alla Rodoviaria (così si chiamano le stazioni degli autobus brasiliane) e prendiamo un autobus urbano per arrivare al nostro rifugio e ritemprarci al sole brasiliano. Floripa è fondamentalmente un isola lunga forse 30 km che rimane parallela alla costa del continente a cui è collegata tramite un famoso ponte che unisce la parte di città sull’isola omonima con la parte “industriale” sulla terra ferma. L’autobus urbano inizia ad arrampicarsi sulle colline (morros) dell’isola fermandosi su tutte le spiagge più famose e per far scendere la gente già in costume e pronta a passare la giornata in spiaggia a 10 km da casa. Si dice che l’isola abbia quasi 40 spiagge che circondano un lago interno all’isola (praticamente come una ciambella con il buco in mezzo) che fa pensare ad un’isola tipo atollo, la terra sembra lì per circondare il lago e separarlo dal mare...pazzesco e bellissimo). Siamo stati in un paesino chiamato Barra da Lagoa, quasi dalla parte opposta del ponte e così chiamato proprio perche´divide il lago interno dal mare su una striscia di sabbia con una spiaggia di 8 km. Qui la gente e´ tutta molto ricca o perlomeno benestante, tutta di origine italiana o tedesca (più la seconda) ed e´il Brasile con la piu´alta qualita´della vita. Credetemi meglio che in Italia sia come servizi che come sicurezza. Ma fa freddo e ci sono solo 3 mesi all’anno di sole estivo poi 10 gradi di media e pioggia frequente (Zaza dice che 2 anni prima a Marzo ci hanno visto pure qualche pinguino nel laghetto dietro casa). La gente sembra uscita dal telefilm di Baywatch, tutti biondi e bionde e tutti surfisti con quell’aria benevola di chi vive bene e vive sul mare. Affittiamo per 40 EUR al giorno (qui il brasile è caro ...certo...ma ci sono servizi, sicurezza e confort) una casetta e rimaniamo 5 giorni rovinati solo da qualche giorno di pioggia. Io visito altre spiagge dell’isola e i miei compari si godono la loro intimità e riposo. Ci sono pochissimi Italiani a Floripa, non c’e’ turismo sessuale quindi arrivano solo quei pochi che conoscono la natura e vogliono godersi una zona nuova del brasile turistico. I turisti sono quasi tutti Uruguayani e Argentini.
Da Floripa però cominciamo a chiederci quale potrebbe essere la prossima meta; Zaza e Batty i miei compari stanno iniziano a rattristarsi perchè per loro sta finendo il viaggio e torneranno a fine gennaio con un volo da Rio, quindi cerchiamo ancora qualche meta comune sulla via verso nord.
Dopo alcune discussioni e consultazione di Lonely Planet e chiacchiere con amici del posto, decidiamo di prendere il Bus per Sao Paulo (ma senza la benchè minima intenzione di fermarci in questa megalopoli sterminata) e poi cercare il modo di arrivare di nuovo sulla costa in zona denominata Costa Verde (o litoral Sud dello stato di Rio circa a metà tra Rio e Sao Paulo) dove ci sono, località famose come Paraty e Angra dos Reis. Non vi descrivo (sembrerebbe finto) quali sono le dimensioni della Rodoviaria di Sao Paulo (una delle 2 principali)...direi solo che un aeroporto medio italiano è piccolo a confronto). Ho contato in una sola hall della stazione qualcosa come 45 biglietterie di compagnie di autobus diverse, alcune con viaggi anche di 3 giorni per raggiungere Manaus in Amazzonia...insomma...ovunque vuoi andare c’e’ un autobus pronto.
Dopo alcuni tentennamenti e richieste di informazioni scopriamo che la biglietteria per la località da noi scelta (e cioè Paraty) è proprio quella con la fila maggiore e gira voce che non vi siano posti fino alla corsa della sera. Sono le 9 del mattino e Sao Paulo ci ispira fiducia come un tumore incurabile e quindi cominciamo a bypassare la fila mano a mano che atri si scoraggiano. Arriviamo al nostro turno...i posti sono terminati ma...miracolosamente un’altro autobus viene creato al momento per i restanti viaggiatori e coì alle ore 11 partiamo per Paraty via Ubatuba. Mentre siamo in autobus, decidiamo di provare ad arrivare a Trinidade una località di mare stile villaggio autogestito dagli abitanti a 10 km da Paraty. Ci indicano che per andare a Trinidade dobbiamo scendere ai piedi di una collina (senza fermata ufficiale) e lì attendere un pullmino che fa la spola per Trinidade. Ci fidiamo, scendiamo e capiamo che è tutto vero ma basta avere molta pazienza e aspettare. Passano diversi pullmini, tutti si fermano e dicono “aspettate il prossimo”. Facciamo amicizia con altri Backpackers spagnoli e finalmente arriva il nostro mezzo per Trinidade.

A Trinidade abbiamo finalmente trovato uno splendido gruppo di persone (sloveni, italiani o meglio un grande siciliano, le amiche uruguayane e brasiliane) e abbiamo passato una settimana da veri uomini spiaggia. Nessuno sa vivere la spiaggia come i brasiliani e in spiaggia si puo´fare tutto cosi che si tornava a casa solo dalle 6 del mattino alle 11 per riposare un po´e poi grigliate e sole e mare cristallino dentro ad insenature e golfi stupendi.
Anche qui, e continua a stupirci visto il Brasile del Nord Est) un mondo di brasiliani con soldi anche se andando verso nord un poco cambia rispetto a Floripa (che adesso mi sembra quasi VIP). Ma in compenso un clima umano molto migliore e meno degradato del Nord Est e di Bahia. Molti turisti di Sao Paulo in vacanza, molti di Rio per il Weekend lungo e un clima davvero rilassato con cavalli liberi per le strade mai asfaltate, la gestione del paese fatta da chi ci vive e l’assoluta mancanza di polizia (non serve ci hanno detto...se serve ordine ci pensiamo noi...detto da un ristoratore). Si dice che 20 anni fa (dopo un eterno isolamento dovuto alla assoluta mancanza di strade per superare le colline che racchiudevano la spiaggia) il Club Med comprò gran parte della spiaggia ed iniziò la costruzione di un villaggio turistico. Pare che la malavita di Rio e Sao Paulo passò armi e rinforzi alla popolazione locale perchè potesse scacciare l’usurpatore (e comunque così mantenere loro il controllo sulla zona e i traffici annessi) che avrebbe rovinato il paradiso...e...ci sono riusciti. Il Club Med se ne è andato lasciando perdere l’investimento (magari risarcito dallo Stato Brasiliano con altri terreni in altre zone). Da allora a quanto pare non serve la polizia e nemmeno il controllo territoriale, qui gli alberghi sono familiari da 5-6 stanze ognuno. Generalmente in legno ecologici e colorati perfettamente inseriti nella natura. Dietro alle spiagge c’e’ subito la collina ricoperta dalla Mata Atlantica che offre bellissime escursioni sulle cascate e i fiumiciattoli in mezzo alla vegetazione. Insomma, a parte il fatto che dormire e mangiare erano più cari della media (ma nessuno dei brasiliani si lamentava perchè qui i soldi girano davvero) abbiamo passato una bellissima settimana con gente simpatica e divertente.

Dopo Trinidade siamo tornati a Rio de Janeiro dove ci aspettavano di nuovo Gisele & friends per portarci a Buzios a 200 km a nord di Rio e passar eun ultimo weekend assieme. Ormai Rio la palleggiamo, arrivati alla Rodoviaria (dimensioni tipo Sao Paulo ma degrado assoluto dentro e fuori) usciamo passo veloce, sguardo furbo e deciso e prendiamo un taxi per attraversare di nuovo la città per arrivare a Jacarepaguà e trovare Gisele. All’arrivo lei non c’e ma in compenso troviamo 4 bambini che vedendo i nostri enormi zaini e avendo visto pochi turisti in quelle zone (forse molto pochi) hanno iniziato ad intrattenerci gridando “turisti, turisti” e attirando l’attenzione di tute le palazzine attorno. Ma ormai ci conoscevano dal mese prima e non abbiamo destato preoccupazione nel vicinato. Ma il tempo nel weekend sembrava piu´ tipo Bangladesh in periodo Monsonico che Rio de Janeiro ed e´piovuto per 3 giorni ininterrottamente (e dire che siamo in peina estate). Per ammazzare la noia da pioggia, sono stato la sera alle prove di sfilata del carnevale, prima per strada con il gruppo Unidos da Tijuca (4000 persone sambando insieme con 300 tamburi dietro le orecchie) poi la sera successiva nel magazzino (quadra ) dove si trova una delle storiche scuole di Samba (la Mocidade) dove ballavano e sudavano almeno 10000 corpi assieme e ciò che succedeva lì in mezzo lo lascio alla vostra fantasia. Qui il viagra non esiste!!! altro che il comune di Milano che lo vuole dare gratis....sfigati!!!!!! Iniziate a diventare seri e non fate regole inutili per limitare la vita dell’essere umano...stronzi ipocriti!!!!! Mi fermo sennò inizio un comizio antipolitici italiani.

 
 
 
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