Creato da no_schema il 24/07/2007

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DI NUOVO IN BRASILE

GRAZIE A GENTE COME ETERNITY (MI E' TORNATA VOGLIA DI POSTARE UN'ALTRO PEZZO DEL MIO DIARIO DI VIAGGIO. DEDICATA A COLORO CHE NE POSSONO GODERE.

Dal 12 gennaio al 1 febbraio

Ciao a tutti,
E´parecchio che non ci si sente, ma il viaggio continua, e´solo che passando da una spiaggia all’altra ci si puo´dimenticare delle mail...mi capite no???
Dal 12 al 18 gennaio, sono stato a Florianopolis (per gli amici Floripa) nell’estremo sud (quasi estremo in realtà il Brasile ancora non è finito) nello stato di Santa Catarina, uno spettacolo della natura, laghi vicino al mare, montagne rocciose a picco sulle spiagge e tanti surfisti compreso il campionato mondiale sulla spiaggia della Joaquina. Siamoa ancora asieme io, Zaza e Batty, loro conoscono Floripa e appena arrivati da Iguazù dopo altre 14 ore di autobus in notturna, ci dirigiamo subito alla Rodoviaria (così si chiamano le stazioni degli autobus brasiliane) e prendiamo un autobus urbano per arrivare al nostro rifugio e ritemprarci al sole brasiliano. Floripa è fondamentalmente un isola lunga forse 30 km che rimane parallela alla costa del continente a cui è collegata tramite un famoso ponte che unisce la parte di città sull’isola omonima con la parte “industriale” sulla terra ferma. L’autobus urbano inizia ad arrampicarsi sulle colline (morros) dell’isola fermandosi su tutte le spiagge più famose e per far scendere la gente già in costume e pronta a passare la giornata in spiaggia a 10 km da casa. Si dice che l’isola abbia quasi 40 spiagge che circondano un lago interno all’isola (praticamente come una ciambella con il buco in mezzo) che fa pensare ad un’isola tipo atollo, la terra sembra lì per circondare il lago e separarlo dal mare...pazzesco e bellissimo). Siamo stati in un paesino chiamato Barra da Lagoa, quasi dalla parte opposta del ponte e così chiamato proprio perche´divide il lago interno dal mare su una striscia di sabbia con una spiaggia di 8 km. Qui la gente e´ tutta molto ricca o perlomeno benestante, tutta di origine italiana o tedesca (più la seconda) ed e´il Brasile con la piu´alta qualita´della vita. Credetemi meglio che in Italia sia come servizi che come sicurezza. Ma fa freddo e ci sono solo 3 mesi all’anno di sole estivo poi 10 gradi di media e pioggia frequente (Zaza dice che 2 anni prima a Marzo ci hanno visto pure qualche pinguino nel laghetto dietro casa). La gente sembra uscita dal telefilm di Baywatch, tutti biondi e bionde e tutti surfisti con quell’aria benevola di chi vive bene e vive sul mare. Affittiamo per 40 EUR al giorno (qui il brasile è caro ...certo...ma ci sono servizi, sicurezza e confort) una casetta e rimaniamo 5 giorni rovinati solo da qualche giorno di pioggia. Io visito altre spiagge dell’isola e i miei compari si godono la loro intimità e riposo. Ci sono pochissimi Italiani a Floripa, non c’e’ turismo sessuale quindi arrivano solo quei pochi che conoscono la natura e vogliono godersi una zona nuova del brasile turistico. I turisti sono quasi tutti Uruguayani e Argentini.
Da Floripa però cominciamo a chiederci quale potrebbe essere la prossima meta; Zaza e Batty i miei compari stanno iniziano a rattristarsi perchè per loro sta finendo il viaggio e torneranno a fine gennaio con un volo da Rio, quindi cerchiamo ancora qualche meta comune sulla via verso nord.
Dopo alcune discussioni e consultazione di Lonely Planet e chiacchiere con amici del posto, decidiamo di prendere il Bus per Sao Paulo (ma senza la benchè minima intenzione di fermarci in questa megalopoli sterminata) e poi cercare il modo di arrivare di nuovo sulla costa in zona denominata Costa Verde (o litoral Sud dello stato di Rio circa a metà tra Rio e Sao Paulo) dove ci sono, località famose come Paraty e Angra dos Reis. Non vi descrivo (sembrerebbe finto) quali sono le dimensioni della Rodoviaria di Sao Paulo (una delle 2 principali)...direi solo che un aeroporto medio italiano è piccolo a confronto). Ho contato in una sola hall della stazione qualcosa come 45 biglietterie di compagnie di autobus diverse, alcune con viaggi anche di 3 giorni per raggiungere Manaus in Amazzonia...insomma...ovunque vuoi andare c’e’ un autobus pronto.
Dopo alcuni tentennamenti e richieste di informazioni scopriamo che la biglietteria per la località da noi scelta (e cioè Paraty) è proprio quella con la fila maggiore e gira voce che non vi siano posti fino alla corsa della sera. Sono le 9 del mattino e Sao Paulo ci ispira fiducia come un tumore incurabile e quindi cominciamo a bypassare la fila mano a mano che atri si scoraggiano. Arriviamo al nostro turno...i posti sono terminati ma...miracolosamente un’altro autobus viene creato al momento per i restanti viaggiatori e coì alle ore 11 partiamo per Paraty via Ubatuba. Mentre siamo in autobus, decidiamo di provare ad arrivare a Trinidade una località di mare stile villaggio autogestito dagli abitanti a 10 km da Paraty. Ci indicano che per andare a Trinidade dobbiamo scendere ai piedi di una collina (senza fermata ufficiale) e lì attendere un pullmino che fa la spola per Trinidade. Ci fidiamo, scendiamo e capiamo che è tutto vero ma basta avere molta pazienza e aspettare. Passano diversi pullmini, tutti si fermano e dicono “aspettate il prossimo”. Facciamo amicizia con altri Backpackers spagnoli e finalmente arriva il nostro mezzo per Trinidade.

A Trinidade abbiamo finalmente trovato uno splendido gruppo di persone (sloveni, italiani o meglio un grande siciliano, le amiche uruguayane e brasiliane) e abbiamo passato una settimana da veri uomini spiaggia. Nessuno sa vivere la spiaggia come i brasiliani e in spiaggia si puo´fare tutto cosi che si tornava a casa solo dalle 6 del mattino alle 11 per riposare un po´e poi grigliate e sole e mare cristallino dentro ad insenature e golfi stupendi.
Anche qui, e continua a stupirci visto il Brasile del Nord Est) un mondo di brasiliani con soldi anche se andando verso nord un poco cambia rispetto a Floripa (che adesso mi sembra quasi VIP). Ma in compenso un clima umano molto migliore e meno degradato del Nord Est e di Bahia. Molti turisti di Sao Paulo in vacanza, molti di Rio per il Weekend lungo e un clima davvero rilassato con cavalli liberi per le strade mai asfaltate, la gestione del paese fatta da chi ci vive e l’assoluta mancanza di polizia (non serve ci hanno detto...se serve ordine ci pensiamo noi...detto da un ristoratore). Si dice che 20 anni fa (dopo un eterno isolamento dovuto alla assoluta mancanza di strade per superare le colline che racchiudevano la spiaggia) il Club Med comprò gran parte della spiaggia ed iniziò la costruzione di un villaggio turistico. Pare che la malavita di Rio e Sao Paulo passò armi e rinforzi alla popolazione locale perchè potesse scacciare l’usurpatore (e comunque così mantenere loro il controllo sulla zona e i traffici annessi) che avrebbe rovinato il paradiso...e...ci sono riusciti. Il Club Med se ne è andato lasciando perdere l’investimento (magari risarcito dallo Stato Brasiliano con altri terreni in altre zone). Da allora a quanto pare non serve la polizia e nemmeno il controllo territoriale, qui gli alberghi sono familiari da 5-6 stanze ognuno. Generalmente in legno ecologici e colorati perfettamente inseriti nella natura. Dietro alle spiagge c’e’ subito la collina ricoperta dalla Mata Atlantica che offre bellissime escursioni sulle cascate e i fiumiciattoli in mezzo alla vegetazione. Insomma, a parte il fatto che dormire e mangiare erano più cari della media (ma nessuno dei brasiliani si lamentava perchè qui i soldi girano davvero) abbiamo passato una bellissima settimana con gente simpatica e divertente.

Dopo Trinidade siamo tornati a Rio de Janeiro dove ci aspettavano di nuovo Gisele & friends per portarci a Buzios a 200 km a nord di Rio e passar eun ultimo weekend assieme. Ormai Rio la palleggiamo, arrivati alla Rodoviaria (dimensioni tipo Sao Paulo ma degrado assoluto dentro e fuori) usciamo passo veloce, sguardo furbo e deciso e prendiamo un taxi per attraversare di nuovo la città per arrivare a Jacarepaguà e trovare Gisele. All’arrivo lei non c’e ma in compenso troviamo 4 bambini che vedendo i nostri enormi zaini e avendo visto pochi turisti in quelle zone (forse molto pochi) hanno iniziato ad intrattenerci gridando “turisti, turisti” e attirando l’attenzione di tute le palazzine attorno. Ma ormai ci conoscevano dal mese prima e non abbiamo destato preoccupazione nel vicinato. Ma il tempo nel weekend sembrava piu´ tipo Bangladesh in periodo Monsonico che Rio de Janeiro ed e´piovuto per 3 giorni ininterrottamente (e dire che siamo in peina estate). Per ammazzare la noia da pioggia, sono stato la sera alle prove di sfilata del carnevale, prima per strada con il gruppo Unidos da Tijuca (4000 persone sambando insieme con 300 tamburi dietro le orecchie) poi la sera successiva nel magazzino (quadra ) dove si trova una delle storiche scuole di Samba (la Mocidade) dove ballavano e sudavano almeno 10000 corpi assieme e ciò che succedeva lì in mezzo lo lascio alla vostra fantasia. Qui il viagra non esiste!!! altro che il comune di Milano che lo vuole dare gratis....sfigati!!!!!! Iniziate a diventare seri e non fate regole inutili per limitare la vita dell’essere umano...stronzi ipocriti!!!!! Mi fermo sennò inizio un comizio antipolitici italiani.

 
 
 
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