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Messaggi del 05/02/2014

 

Il Mistero dei Pensionati ( capitolo ventesimo )

Post n°1608 pubblicato il 05 Febbraio 2014 da paperino61to

 

Dopo una nottata intera il nostro caro agente uscì dalla stanzetta degli interrogatori con  le sue orecchie  che fremevano.

“ Capo, ha confessato , ecco la sua dichiarazione con tanto di firma “  e mise sul tavolo di Manetta il verbale.

Il nostro sorriso era spuntato assieme all’alba. “ Come hai fatto diavolo di un Gable ? “ domandò il commissario.


               


“ Non è stato facile lo devo ammettere, ma quando le ho giurato che l’avrei seppellito vivo in un campo  pieno di aglio con tanto di crocifissi esistenti nel nostro pianeta ,  ha ceduto. Dapprima non mi ha creduto, ma quando ho chiamato l’amico Flinstone  ( che fa l’ortolano , ordinandogli un paio di kg) e Padre Brown , ha capito che non scherzavo “.


                  

“ Bravo , devo ammettere che ero scettico verso  te. Mi devo ricredere agente, secondo me Hollywood è pronta per la tua comparsa “  dicendo questo gli strinsi la mano.

“ Bene, ora abbiamo l’assassino e uno dei mandanti , andiamo ad arrestarlo “ disse Manetta mentre si accendeva l’ennesimo sigaro.

In breve tempo  giungemmo all’Agenzia delle Pensioni .


                   


Circondammo l’edificio e aspettammo che arrivasse il soggetto interessato ma passarono un  paio di ore prima di vederlo spuntare sulla sua Cadilac dorata. Pensai che certa gente è fortunata, veramente fortunata,  hanno stipendi da sogno e viaggiano su auto meravigliose .

“ Andiamo “ esclamò Manetta , seguito dai suoi agenti.

In un attimo il Direttore fu circondato. Rimase stupito e balbettando domandò cosa volessero . “ Lei è il signor Teach Pasqua detto " Mastro " vero ? “ chiese il commissario.


                  


Dapprima tentò di negare, ma la sua segretaria stile Jane Mansfield disse  : “ Signore, non si ricorda che si chiama così ? Sapete il poveretto lavora troppo e ogni tanto ha dei vuoti di memoria, scusatelo “. La sua voce era come una piantagione di zucchero, ovvero dolcissima.

Pasqua la fulminò con uno sguardo ed esclamò : “ Lei è una cretina. Licenziata all’istante “. La sua voce risuonava forte e parecchia gente si affacciò dalle finestre degli uffici per vedere cosa stava succedendo.

“ Non faccia così, per licenziare bisogna essere ancora direttori e su questo ho seri dubbi “ lo dissi mentre il mio braccio stringeva la cara segretaria.

( Continua )

 

 
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