Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

nomadi50elyravpaperino61tocassetta2rbx1dglDoNnA.Sg1b9jezabel777zoppeangelogianbrainOPIUMPASSIONEilcorrierediromakipliQuartoProvvisorio
 

Ultimi commenti

primo di luglio pure io emigro al mare moglie figlia e...
Inviato da: nomadi50
il 11/06/2024 alle 11:14
 
Buone ferie :)
Inviato da: elyrav
il 11/06/2024 alle 08:55
 
Eh lo so ... proprio un paese di zombie ...
Inviato da: elyrav
il 07/06/2024 alle 08:27
 
Però dovremmo provarci altrimenti l'alternativa è...
Inviato da: paperino61to
il 06/06/2024 alle 17:25
 
Ma non si può non andare a votare in tot e gli altri ci...
Inviato da: elyrav
il 06/06/2024 alle 09:53
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 06/02/2014

 

Lettera alla Camusso...

Post n°1611 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da paperino61to

Giù le mani dalla Nostra Fiom/Cgil e
da Maurizio Landini

Noi Rsu Rsa del gruppo Fiat e semplici iscritti Fiom Cgil esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al nostro Segretario generale Maurizio Landini che in questi giorni è sottoposto a critiche soprattutto dall'interno stesso del suo sindacato cioè la Cgil.
Il nostro Segretario è oggetto di inaccettabili attacchi personali per le scelte che sta facendo insieme a noi tutti, a partire dal dissenso in merito al Testo Unico sulla rappresentanza e la richiesta sacrosanta di una consultazione dei lavoratori interessati all'accordo che riteniamo elemento fondativo per un Sindacato dei lavoratori democratico come la Cgil.
Noi che in questi tre anni siamo stati esclusi dagli stabilimenti Fiat e che abbiamo vissuto gli accordi separati non votati dai lavoratori, sappiamo bene cosa ha voluto dire la sospensione della democrazia sindacale negli stabilimenti.
Noi sappiamo bene cosa ha voluto dire la sentenza della corte costituzionale e come i lavoratori tutti e gli iscritti alla Fiom Cgil, hanno accolto con gioia il nostro rientro e il diritto a essere tutelati.
Questo lo abbiamo conquistato noi anche se a volte ci siamo sentiti soli, ma la democrazia conquistata è un patrimonio di tutti i lavoratori non solo Fiat.

Chiunque avesse la tentazione di risolvere il dissenso con regolamenti o norme lontane dalla realtà in cui viviamo,o con provvedimenti disciplinari sappia che insieme a Landini ci siamo tutti noi per difendere la nostra dignita’ e la Fiom in cui crediamo e quella Cgil che abbiamo sino a oggi difeso nei luoghi di lavoro.

QUALUNQUE DECISIONE CHE DOVESSE LEDERE
L’AUTONOMIA DELLA FIOM E DEL SUO SEGRETARIO
VEDRA’ TUTTI NOI INSIEME CON DETERMINAZIONE.

Inizio modulo

 Chiunque abbia la volontà di farlo pur non lavorando in Fiat o in altri settori può spedirla tranquillamente. La condisione a questa lettera va mandata a questo indirizzo mail mirafiori351@gmail.com, se no vanno perse tutte grazie.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Visitare Torino : Porta Palazzo e Balon

Post n°1610 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da paperino61to

 

               

 

 

Porta Palazzo (in piemontesePòrta Pila) è una vasta area del centro storico di Torino, confinante con i quartieri Centro e Aurora.

Ha come suo fulcro piazza della Repubblica che, con i suoi 51 300 , è la piazza più estesa della città; essa ospita quotidianamente il mercato all'aperto più grande d'Europa

Il nome trae origine dalla porta d'accesso alla città che potrebbe essere la vicina Porta PrincipalisDextera, oppure dalla porta pusterla minore, che sorgeva lungo le antiche mura romane perimetrali. Quest'ultima divenne il varco che consentiva l'accesso al mercato della vicina piazza delle Erbe, l'attuale piazza Palazzo di Città, dove sorge da lungo tempo, appunto, l'omonimo "palazzo", allora sede del governo locale e oggi Palazzo Civico.

 

            

Agli inizi del XVIII secolo il duca Vittorio Amedeo II avviò un notevole processo di rinnovamento urbanistico che coinvolse l'area nota come Contrada di Porta Palazzo e nel 1701 affidò la realizzazione della nuova porta e degli edifici barocchi con portici, al celebre architetto Filippo Juvarra. L'area avrebbe dovuto ospitare la nuova piazza d'Armi, che in realtà fu ubicata altrove e il suo nome divenne piazza Vittoria.

             

 

 

Il progressivo abbattimento delle fortificazioni urbane proseguì durante il periodo napoleonico e, nel 1800, l'intera area divenne parte integrante della città. Al ritorno dei Savoia nuovi cantieri interessarono la zona e, nel 1819, l'architetto Gaetano Lombardi, nel rispetto della memoria juvarriana, valorizzò gli edifici esistenti estendendoli con le due ali porticate verso la piazza; tra il 1825 e il 1830 definì invece il progetto della nuova piazza ottagonale, con la collaborazione dell'architetto Formento. Completata nel 1837, la piazza assunse la sua vocazione commerciale divenendo presto sede dei nuovi mercati della città,

 

             

 

Tale impostazione giunge fino ad oggi quasi immutata, mentre la toponomastica del luogo continuò a cambiare: la settecentesca piazza Vittoria divenne piazza Emanuele Filiberto. La ragione di tale scelta fu nella volontà di onorare il  duca sabaudo che nel 1557 sconfisse i francesi nella storica battaglia di San Quintino Divenuta vero cuore dell'area di Porta Palazzo, la piazza venne completata con le costruzioni simmetriche ad uso commerciale poste al centro e, nel 1916, fu la volta dell'edificazione di uno dei suoi simboli per eccellenza: la Tettoia dell'Orologio.

           

 

 

 All'indomani del referendum istituzionale del 1946 quando, in seguito alla caduta della dittatura fascista, la principale area di Porta Palazzo acquisì l'attuale nome di piazza della Repubblica.

Negli anni del dopoguerra Porta Palazzo rappresentò il primo approdo per molti immigrati italiani del mezzogiorno e, la domenica, divenne luogo deputato all'arruolamento volontario di manovali per l'edilizia.

Oggi Porta Palazzo, a seguito di un notevole impegno per una completa riqualificazione, è il mercato quotidiano all'aperto più grande d'Europa.

 Il 1º marzo 2006 la piazza ha ospitato la Cerimonia di Accensione della fiamma Paralimpica

Caratterizzata dalla pianta ottagonale, essa è il vero cuore dell'area di Porta Palazzo ed è spesso conosciuta con il medesimo nome, tralasciando la sua vera denominazione, ovvero piazza della Repubblica. Sin dal 1835 ospita il maggior mercato quotidiano cittadino. Nell'arco di tre secoli ha visto sorgere numerosi padiglioni e strutture adibite alla funzione mercatale e, a partire dal 1996, è stata oggetto di una radicale riqualificazione con l'ammodernamento delle strutture esistenti, il rinnovo dell'arredo urbano e la realizzazione di un nuovo sottopasso stradale che ne ha migliorato la percorribilità. A gennaio del 2012 è stato inaugurato un nuovo cantiere che interessa il palazzo dell'Isolato Santa Croce, che permetterà un recupero architettonico della facciata juvarriana.

L'acqua derivata dal vicino fiume Dora permise per lungo tempo la formazione di ghiaccio da conservare nelle numerose Ghiacciaie Pubbliche. Esse si concentravano prevalentemente nella vicina Piazza Emanuele Filiberto, che all'epoca era soltanto un'angusta via dell'Isolato Santa Matilde. Nel 1845, l'architetto Barnaba Panizza progettò il suo ampliamento che permise di costruire le ghiacciaie ipogee. Dapprima adibite parzialmente a depositi di carretti del mercato, nel 1873 venne ordinata la demolizione di alcune di esse poiché divenute "luoghi luridi e in continuo deperimento". In sostituzione delle vecchie ghiacciaie fu costruito, a poca distanza, un esteso sistema di gallerie elicoidali tuttora utilizzate

 

Nell'ultima ristrutturazione degli anni Novanta il padiglione IV è stato rinominato Antica Tettoia dell'Orologio. Simbolo del mercato di Porta Palazzo per eccellenza, fu realizzata nel 1916 e rappresenta un tipico esempio di struttura metallica dell'epoca.

            Il Balon

 

 

            

 

A ridosso della grande Piazza della Repubblica ma già compreso nel confinante quartiere Aurora si trova il Balon, ovvero lo storico mercato delle pulci di Torino nato verso la fine del Settecento, anche se originariamente ubicato nei pressi dell'attuale piazza Emanuele Filiberto. Con il nome del celebre mercato dell'usato sovente si intende anche il quartiere stesso di Borgo Dora, che sorge sulle rive della Dora Riparia. Nell'estate del 2012 in corrispondenza del suddetto quartiere, cuore del Balon, è stato posizionato un aerostato che, ancorata con un cavo di acciaio, effettua voli turistici fino a 150 metri di altezza, dando la possibilità di godere di un vasto panorama sulla città e divenendo il nuovo simbolo di questo storico quartiere.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963