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Messaggi del 08/06/2017

 

Il Duello

Post n°2238 pubblicato il 08 Giugno 2017 da paperino61to

Border, paesino situato nel Montana, anno 1881.

La giornata è gelida, la neve è imminente, magari è solo questione di ore dicono i vecchi del paese.

Un uomo sta osservando dalla finestra il via e vai dell’unica strada di questo paese.

Carretti che portano la loro mercanzia al mercato vicino di Adbille, i pochi negozi stanno aprendo ora: una drogheria, un emporio di armi e munizioni, un paio di saloon e la banca, e non può mancare l’ufficio dello sceriffo, una stamberga di pochi metri quadrati.

L’uomo sorride, alla vista della banca, il dio denaro è arrivato fin qui, in questo sperduto paesino del Montana.

Sul letto sono appoggiate le sue colt, il cinturone è appeso alla porta. Nei suoi occhi si intravede la stanchezza. Sono almeno cinquant’anni che sfida la morte, da giovane provava l’ebrezza nello sfidare l’avversario. La celebrità lo faceva sentire un dio in terra, poi con il passare del tempo, la maturità prese il sopravvento.

Ha cercato di nascondersi, di mimetizzarsi tra le persone normali, ma riuscivano a trovarlo lo stesso. La solita frase di rito: “ Se non sei un vigliacco battiti con me”.

Il ragazzo che aveva di fronte poteva essere suo figlio se ne avesse avuto uno.

Pensò a sua moglie morta qualche anno prima, si era ammalata di bronchite, in pochi giorni Dio se l’era portata via.

Vendette la sua fattoria, montò a cavallo e incominciò a girovagare per i vari stati, e ogni volta che veniva riconosciuto, arrivava il bullo di turno a sfidarlo, e finiva sempre allo stesso modo, una croce in più al cimitero e un ragazzo in meno sulla terra.

Un paio di colpi allo porta lo destarono dai suoi pensieri. Era il padrone della pensione: “ Buongiorno mister Curtis, volevo….volevo avvisarla che lui è arrivato, l’aspetta all’ingresso del paese”.

“ Grazie”, l’uomo prese il cinturone, mise le sue pistole al suo posto, il cappello in testa, osservò il suo volto allo specchio, era pieno di rughe, i capelli erano bianco cenere, uscì lentamente dalla pensione. Osservò di nuovo il tempo, non prometteva nulla di buono, ma poco importava, in fondo ogni momento era buono per morire, e chissà se avrebbe rivisto la sua Debbie da qualche parte in paradiso.

Una figura era all’ingresso del paese, fumava nervosamente. Quando lo vide, buttò via la cicca, si aggiustò il cinturone e  andò incontrò a Curtis.

“ Devo darti atto vecchio che hai coraggio”. La voce era sprezzante.

Curtis non rispose, da giovane era identico al ragazzo che gli stava davanti.

“ Non mi sembri quel granché che la gente dice” la risata nervosa echeggiava nel silenzio del paese. Tutto si era fermato, compreso lo sceriffo che guardava in silenzio, sapeva che doveva intervenire, ma aveva paura di beccarsi una pallottola.

“ Non hai nulla da dire prima di morire?”.

Curtis alzò lo sguardò e sembrò vedere per la prima volta il volto del ragazzo.

“ Quanti anni hai ragazzo?”.

Rimase stupito da quella domanda e balbettando rispose : “ Sedici…sono un uomo!”.

“ Per questo allora vuoi sfidarmi?...Non pensi a tua madre?”.

“ Non nominare mia madre…hai capito? Io diventerò qualcuno, il mio nome saranno in molti a saperlo…Clyde Barrow l’uomo che uccise Curtis!!”.

L’anziano pistolero non disse nulla, sospirò e le braccia scesero lentamente lungo i fianchi.

“ Quando sei pronto vecchio iniziamo, ho la gola secca e voglio bagnarmela”.

Contemporaneamente le pistole come per magia apparvero tra le mani dei due contendenti. Un urlo uscì  rompendo di fatto il silenzio che aleggiava su Border.

La mano del ragazzo sanguinava,  la pallottola gli aveva spezzato l’osso e i tendini. La sua pistola era per terra a pochi metri da lui. Nel suo sguardo si intravedeva incredulità e odio.

“ Mi hai rovinato vecchio…mi hai rovinato…ora cosa farò vecchio?”.

“No…ti ho salvato la vita ragazzo”.

Un medico corse dal ragazzo seguito dallo sceriffo e da altre persone.

L’uomo chiamato Curtis andò alla stalla, prese il suo cavallo e lentamente uscì dal paese. Un'altra sfida era stata vinta, ma fino a quando? Prima o poi qualcuno lo avrebbe ucciso…sorrise a quel prima o poi.

                                              Fine

 

 
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