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VENEZIA, INCONTRO CON IL SEGRETARIO NAZIONALE DA
Se vuoi partecipare attivamente alle iniziative di Democrazia Atea, questo evento ti riguarda.
Se abiti in provincia di Venezia, o se comunque abiti in una zona dalla quale puoi raggiungere Venezia in tempi ragionevolmente brevi, partecipa all'incontro con Carla Corsetti, Segretario Nazionale di Democrazia Atea www.democrazia-atea.it . Contatta i tuoi amici, i tuoi colleghi di studio e di lavoro e tutte le persone che sono interessate a conoscere il Programma Politico. Non aspettare, il Paese è già in ritardo e il tuo contributo è importante!
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Post n°156 pubblicato il 26 Maggio 2012 da maggiedeiconsorti
Il 23 maggio 2012 si è svolta la conferenza organizzata dall'UAAR di Venezia, avente come argomento "STATO VEGETATIVO IN ITALIA". Dopo una breve introduzione da parte di Tiziana Agostini, Assessora Produz. Culturale del Comune di Venezia, Marina Maruzzi, coordinatrice UAAR di Venezia, ha brevemente illustrato i temi oggetto della conferenza, per poi passare la parola a Gianfranco Vazzoler, primario ospedaliero, nonché filosofo. La sua attenta analisi sul perché venga negato ad un paziente, il diritto di evitare lo stato vegetativo, è stata accompagnata da una serie di citazioni di Eraclito, aventi come filo conduttore la seguente domanda: diritto alla vita o diritto alla morte? Successivamente è stato proiettato parte del documentario sugli ultimi giorni di Eluana, proposto da Cinzia Gori (responsabile gruppo infermieristico) e Amato Del Monte (primario anestesista) che hanno assistito Eluana Englaro alla clinica "LA QUIETE" nell'ultima settimana di vita del suo corpo. Infine è stato aperto il dibattito sull'argomento al quale hanno partecipato rappresentanti di partiti e associazioni. Latitanti, seppur invitati, gli amministratori dei 44 comuni della provincia e gli esponenti religiosi. Intervenuto alla conferenza in rappresentanza di Democrazia Atea, ho ringraziato il Circolo UAAR di Venezia per l'invito, sottolineando l'immenso piacere che ha accompagnato l'adesione all'evento, e, fugando qualsiasi eventuale dubbio insinuatosi tra i presenti, ho precisato che Democrazia Atea non è il partito degli atei e non vuole l'ateismo di stato; diversamente - ho detto - vuole uno stato ateo, equidistante da tutte le religioni, ma al contempo rispettoso di tutte nella stessa misura. videnziando poi l'importanza che assumono i dibattiti politici su tematiche di questo genere, utili innanzitutto a sviscerare quell'etica cattolica che il sistema politico, sottomesso totalmente al potere clericale, ha fatto sua nel corso degli anni, riconvertendola pertanto in "etica di stato", ho posto l'accento sul rifiuto categorico di uno "stato etico" considerato un crimine verso l'umanità, ribadendo il concetto che l'unica etica condivisibile è quella derivante dalle convenzioni internazionali sui diritti della persona. Ho proseguito dichiarando che, proprio in ragione di ciò, e nel rispetto dei principi di pari dignità, pari condizioni e pari diritti, si ritiene necessario, perché rientrante tra i diritti della persona, assicurare a chi ne sente il bisogno, di scegliere un fine vita diverso dagli schemi convenzionali, di scegliere se sopravvivere grazie ad un macchinario o diversamente, rifiutarlo, perché contrario ad una esistenza allo stato vegetativo. Ho posto l'interrogativo sul perché in Italia ciò non è possibile, nonostante che, sulla carta, sia uno stato laico; ho successivamente fornito l'interpretazione secondo cui, sì, lo stato italiano è un paese formalmente laico, ma nella sostanza è un fedele suddito dello stato vaticano, stretto in una morsa di continue ingerenze che quotidianamente limitano e condizionano la sua vita sociale. Ho fatto presente che DA da sempre sensibile a queste tematiche, ha ritenuto di introdurre tra i suoi obiettivi fondamentali, l'adozione di leggi specifiche sulla persona - come il testamento biologico, l'eutanasia, le cellule staminali e la procreazione medicalmente assistita - scevre da limitazioni etico-religiose. Ho infine indicato l'unica cura efficace nella battaglia contro il cancro dell'ingerenza vaticana: la riconquista di quella fetta di sovranità ceduta da ormai troppo tempo alla monarchia vaticana, che dovrà necessariamente passare attraverso la consapevolezza - da condividere con l'elettorato cattolico - che la propria spiritualità deve essere coltivata nei luoghi privati, nei luoghi di culto, e non certo nelle aule del Parlamento o nei luoghi adibiti al confronto politico.
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DEMOCRAZIA ATEA aderisce all'invito del Circolo UAAR di Venezia - conferenza sui temi del fine vita.
Post n°155 pubblicato il 19 Maggio 2012 da maggiedeiconsorti
Oggetto: UAAR Venezia - Invito a Conferenza sui temi del fine vita |
Post n°154 pubblicato il 05 Maggio 2012 da maggiedeiconsorti
Non perdere tempo. Contattate Carla Corsetti su FB. Oltre ad essere il Segretario nazionale di DA è un avvocato che con la sua attività gratuita ha risolto moltissimi casi di "sbattezzi inceppati" con solo una lettera di sollecito. Quando vedono la lettera di un avvocato la Curia si mette in riga e non oppone resistenza. |
Post n°153 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da maggiedeiconsorti
Colgo l’occasione - leggendo l’articolo di Ilvo Diamanti, apparso sulla Repubblica di ierii - per esternare alcune riflessioni sull’argomento. L’autore dell’articolo si sofferma sul probabile rientro in politica del “cavaliere” specificando che - a suo giudizio - l’era berlusconiana è finita, principalmente perché l’elettore ha delegittimato il modello di politico “vuoto di contenuti” ma ricco “di valori estetici” e sopratutto fedele negli anni al suo padrone Berlusconi. L’elettore, a mio avviso, - purtroppo dopo 20 anni - ha capito che la pochezza di contenuti, di etica, di serietà, non paga e non colma i vuoti riempiti con l’immagine e la spettacolarità propinata dal Cavaliere in ogni campagna elettorale. L’elettore ha capito di avere bisogno di gente semplice, ma realmente interessata al bene della società, al miglioramento del benessere di ogni cittadino. Forse è per questo che Diamanti nella sua disamina, pone l’accento anche sulla potenziale difficoltà del centro-sinistra (identificabile soprattutto nel PD), che in tutti questi anni ha solo prodotto tanto anti-berlusconismo, e che quindi, ora, finito il berlusconismo, si trova alla resa dei conti, costretto ad esibire dei contenuti politici validi. L’articolo chiude dicendo che, in mancanza di partiti credibili, ma soprattutto in presenza di leader sfiduciati dall’elettorato, la democrazia rischia di scomparire.Tutto molto giusto, ma non coglie appieno tutte le variabili che mettono fortemente a rischio la democrazia. Un democrazia già colpita duramente dalle recenti iniziative poste in essere dal nostro amato Presidente della Repubblica che, con un colpo di stato, nemmeno tanto morbido, ha legittimato un governo che il popolo non ha mai votato, un governo sì tecnico, ma ancor di più “tiranno”, che ha occhi solo per la quadratura dei conti pubblici, infischiandosene delle esigenze del popolo, ed in primis, di quella fetta di popolazione che vive in una situazione economica al limite dell’indigenza.Ci può essere democrazia senza l’abbattimento delle discriminazioni che attualmente classificano i partiti “in serie A” e serie B”?Questa è la situazione attuale, che potrebbe diventare peggiore, con la prossima riforma elettorale. L’intenzione del centro-destra e del centro-sinistra, che in questa occasione vanno a braccetto, è quella di applicare una maggiore rigidità allo sbarramento per l’ingresso al parlamento. Chiaro, il loro bel castello di sabbia, costruito sulla totale mancanza di contenuti politici e di etica professionale (come ad esempio, il conflitto di interessi e i doppi incarichi), e di una evidente priorità ad acquisire privilegi rispetto al vero ed unico obiettivo che dovrebbe prefissarsi un partito, o meglio un politico (in qualità di rappresentante del popolo, ovvero gli interessi della popolazione), rischierebbe di crollare con l’ingresso in politica dei partiti “piccoli” vuoti di scenografie, ma ricchi di sostanza, come possono essere i programmi e gli obiettivi volti al miglioramento della vita politico-sociale-economica del cittadino. Ci può essere democrazia fino a che non viene permesso a qualsiasi partito di far parte del nostro sistema politico? Io penso di no. |
Post n°152 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da maggiedeiconsorti
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PROGRAMMA POLITICO DA
SBATTEZZO - 10 MOTIVI PER SBATTEZZARSI
Inviato da: erofumlongoang
il 18/11/2011 alle 14:08
Inviato da: lanterna.nera
il 24/12/2010 alle 18:07
Inviato da: maggiedeiconsorti
il 14/03/2010 alle 11:34
Inviato da: qwer10
il 28/02/2010 alle 12:37
Inviato da: Magistri Marini
il 19/09/2009 alle 17:23