Servo e padrone...

 
PRIMA O POI... (marzo 1987)

Che noia raccontare i miei problemi,
gli avvenimenti e le storie
tra le più tristi  
o gioiose! 

Vorrei adoperarmi  
per poter dare tantissimo
a ognuno,
senza aspettarmi alcun riconoscimento; 

ma l'unica cosa che potrei fare
per tutti,
è accontentare me stesso,
sempre e comunque... 

E invece come mai non inizio,
perchè mi colpisce così tanto
ogni inutile acrobazia,
perchè ancora non voglio? 

Ho attraversato ogni genere di palude onirica,
ed ho sempre fermato i miei sogni
quando questi furono spesso
indifferenti a tanti, troppi altri: 

le mie colpe più gravi, però,
non riguardano altra materia oltre curiosità quas'innata  
d'inventarmi nevrotico;  
ma che colpa è mai questa?

Anche se non ne parlo,
non sono affatto riuscito a dimenticare:
non avevo certo previsto le mie più fredde reazioni
a quegli esperimenti, 

ma forse è stato meglio così;
probabilmente ho sbagliato,
come forse tanti di noi abbiamo fatto,
ma soltanto col senno di poi lo sapremo! 

Però è giusto  
seppellire un rimorso
dove chiunque potrà poi  
capire, 

in quello stesso posto
dove forse ognuno di noi
ancora tenta e ritenta, ogni giorno,
di nascondersi... 

Uscivo nudo sul balcone,
inventando avventure da playboy
sol per sentirmi, magari,
almeno un poco più bello; 

ci riuscivo,
e solo così ritenevo
che avrei impressionato il mio specchio:
ma non era vero...

 
PERCHE'?

Ho bisogno di sofferenza
per poter capire,
ma perchè? 

Dovrei vederti piangere per niente
senza protestare,
davvero? 

No, non voglio!
Preferisco impacchettare per bene
tutti i giudizi negativistici al mondo, 

pieni di odi e di rancori ruggenti:
falsamente potenti,
in realtà così deboli; 

vorrei poi gettarli,
in fondo al baratro
della mia pazienza sconfinata... 

Ma perchè devo per forza
continuare a credere,
che certamente esista tutto questo? 

Sarebbe meglio abdicare forse,
in favore di chi
abbia ancora voglia di stupirsi,  

di aumentare il tono della propria voce
ed alzare il livello
di questa nostra comunicazione; 

non potrei stupirmi, però, un giorno
se non riuscissi più nemmeno a parlar d'amore:
niente di più facile, perchè avrei posto dei limiti... 

Ho così tanto bisogno di pensare
che sto facendo un mare di bene,
molto di più del normale, 

che dimentico poi di chiedermi,  
semplicemente:
ma perchè?...

 
COME TROVARTI

Sfoggio di fantasia,
innocente abilità;
la retromarcia è difficile,
indovina la mia età: 

irriconoscibile,
questa strada è a senso unico!
Cerco una traversa,
un passatempo ludico; 

ma il mio volante non sterza,
e se mi appoggiassi ai tuoi fianchi?
Sarebbe certo emozionante,
ma se invece siamo già stanchi? 

Sono un po' troppo incostante,
son meccanismi di difesa:
però non so da che cosa,  sto rallentando
in discesa...

 
PICCOLO DESIDERIO

Per te,
mi accontento di restare immobile
e di continuare; 

qualche parola di troppo
potrebbe farmi arrossire,
ma ci penserò.

Sono sicuro,
mi hai già pensato un po',
ma non mi accontento:

lo capisco
dai tuoi occhi grandissimi,
così profondi!

Splendidi atteggiamenti
mi conquistano l'attenzione, 
piccolissimo sentimento 

restami ancora accanto:
continua,  
a farla sorridere...

 
POTREI SMETTERE DI PENSARE

Che significa?
Potrei smettere di individuare
la reale natura,
la vera ragione degli errori; 
potrei crederti ad occhi chiusi,
potrei baciarti. 

Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene,
che ti vorrei tanto bene;
potrei smettere
di pensarti
senza parlare,
potrei amarti...

 
TUTTE LE VOLTE

Guardo i tuoi capelli così neri
e il tuo portamento affatto scuro,
la tua faccia è così attenta
e la tua espressione sempre divertita: 

usi parole accese
per dispensare i tuoi migliori sorrisi,
puoi pensare di guardare intorno
e prendere ogni volta le cose più belle; 

sai che c'è sempre qualcosa
che può farci ridere,
così spesso val la pena d'incontrare
un'altalena, sulla pista, che dondola. 

Giro dopo giro,
ti ritrovo lì:
io, già in pole-position,
sto provando a fare ancora meglio...

 
TIMIDEZZA PALLOSA (febbraio 1987)

Già,
emozioni in movimento;
vivacissime novità che confondono:
che notizie mi dai,
dall'azzurro dei tuoi occhi?

 
DOPOTUTTO

Limite
di questi meriti imperfetti,
vocaboli sporchi
e miserie scolpite di entusiamo;

eutanasia per noi,
commozione perversa
e iperbolica caratterizzazione
di quelle lettere strumentalizzate.

Noi decliniamo verbi come cucinassimo pranzi,
io invento ricette da dedicarti
e individuo il mio ideale fraseggio
nell'idioma più livido e riluttante!

Tu non apostrofi disponibilità:
arrossisci petali di cenere, invochi piramidi di genuinità
innaffiando le ipotesi tangenziali, e mi restituisci
nude asperità di prammatica...

Anelo ancora inscenare
le mie civiltà sottocutanee;
vorrei smascherare innocenza, depistando oscenità chiaroveggenti
e così spesso diffuse teatralità spettrali!

Intendo ribadire provocazioni,
gridare:
"Ancora pronto,
chi basta"?

Chi ormai si fregia solo di elucubrazioni,
chi di paradossi;
io forse in stasi,
forse un'inconscia lobotomia:

ma colgo tutte le inquietitudini
e le sotterro nei somatismi
talvolta sobri se carismatici, udite bene
quei cori targati ultima analisi, negativa...

Cospira contro divini delitti,
ibridi afflati in contemplazione; è un destino ruffiano
a proporre adulterio, ma sol neofiti parossismi
mi rappresentano apologetiche alternative.

Poi, se ascolto musica che sgorga sangue
sui fiati roventi scintilla il razzismo,
ed io non posso testimoniare
perchè ancora ospito oggi il rancore;

ti sperimento in perdita
e in guardia,
ti attendo al varco della passione:
non mi compiaccio!

T'immagino gravida di mistero, mi allineo al tuono della corona;
mi avvento ipocrita per pietà ed emarginazione,
ti guardo aliena, per alienazione:
m'infango presto, per riposare...

Mattino futuro
ricaccia in gola lacrime astute;
niente è di più, niente davvero peggiore:
quante aspirazioni, un domani ignoto?

Se stabilisco contatti ipercritici
e ignoro tante chances di guadagni,
bilancio attivi e solenni ottimismi
dei tempi astrusi che mi costringono
 
a galleggiare in mezzo a impeccabili
icebergs di silenzio,
testando la mia educazione politica
e quell'idea di rivoluzione civile, ex utopia;

nessuno paghi tangenti di sangue!
Libertà e giustizia
come uguaglianza e internazionalismo, vero progresso,
fraternità e pace, non hanno prezzo per avvenire...

Evoluzioni le percepiamo
inarrestabili valanghe,
a valle di animi innevati:
slalom fra menti come lastre di ghiaccio,

sciano al traguardo
le vecchie speranze
e scavano nuove,
migliori abitudini.

Io alleno predisposizioni psicologiche
e preparo attitudini cerebrali all'optimum,
non plus ultra: amore,
cuore, buone idee, sensibilità...

UN ANNO DIVERSO

Balliamo,
insieme
non è tanto veloce il ritmo,
ma solo all' inizio;

guardami,
la mia mano è aperta:
non sono sicuro,
ma è solo l' inizio...

UNA POESIA

Folle solitudine
distrae molti giovani poeti,
alcuni si svegliano in piena notte e scrivono
messaggi di utopia accattivante;
altri si svegliano all'alba, e li raccolgono...

Vorrei vedere
se ancora nessuno capirà
qui intorno,
quando brucerò tutto il resto
con quest'unico fuoco;

salirò sul palazzo,
e mostrerò alla città
la mia,
l'unica fiamma davvero innocua
in questo enorme quartiere:

una gran luce
abbellirà la mia casa
e tutti quanti si accorgeranno di ognuno,
vorrei bruciare il mio orgoglio
e guardarlo sparire!

Poi, però
la mia piccola storia
così chiara da vivere
non vorrei
ancora ucciderla,

la memoria del viaggio non vorrei cancellarla;
e non voglio bruciare in nessun altro racconto
che non sia una protesta,
ma piuttosto un richiamo
e un'incerta poesia...

VIAGGIO

Qui, dove sento
un cupo suono di nostalgia,
ho già tante volte provato
a costruire il mio spazio;

da allora in poi,
ciò che non piace a nessuno
sarebbe apparso magnifico a me,
per averlo curato:

ora so di che parla,
chi racconta fantastiche storie...
Adesso aspetto le prime notizie,
anche se già le conosco;

mi divertono
canzoni e allegria,
gli amici, le risa
e le nostre chances;

poi, nella solitudine
ricordo ancora battute e musica,
e penso solo per un momento
a qualche cosa di troppo normale.

Allora giuro
che io domani ti abbraccerò,
senza paura
per quei duemila giorni di meno:

tre volte tanti trascorsero presto,
nella mia mente; senza sorridere
forse per te, per i tuoi occhi,
questi mi sembrano quasi di più!

Era già ieri,
quando il mio grande amore lontano
mi ha commosso ancora un'altra volta,
ma questo deve spegarsi oltre questo mondo...

Ancora lacrime
dolci, vive, fortissime:
è un'emozione felice anche questa, non l'abbandonerò
tanto facilmente, neanche per sorridere sempre.

Noi siamo punti fermi,
nell'universo degli uomini confusi,
nel suo continente remoto
lei è vicina ai più deboli,

io nel mio
incontro il suo sguardo più intenso
un po' dappertutto, così rinforzo i positivi ottimismi
e le idee più grandiose e lungimiranti.

Forse una donna, soltanto un po' più piccola,
potrà amare come lei, la notte dell'ultimo dell'anno:
il nostro rincorrerci ancora
sarebbe, allora, un vero e proprio trionfo...

Forse un uomo
anche tanto più grande
potrà inseguire i miei stessi desideri,
finoltre l'oceano:

seimila miglia diventerebbero
un gran bel ponte illuminato a festa,
saremmo uniti dallo stesso sogno
e ci sentiremmo vicini, come volando!

Qui io mi sento triste quando voglio fermare
i momenti importanti,
e se riesco ad entrare nella mia giusta dimensione
posso restarci, per più di un attimo;

ma il futuro si muove veloce
tra le mie cose, e le scombussola;
allora torno indietro di un passo e penso
a ridiscendere in strada:

lo so bene che adesso faran più rumore i pensieri,
intercettando altre nuove relazioni ed intrecciandosi rapidamente
con le tante migliori età
già vissute da ognuno.

Sulla collina, il mare serve solo da sfondo
ad immagini romantiche;
poi, però, basta la luna e non troppa gente,
per incontrare un angolo ricercatissimo...

Molti ora mi seguono,
mentre arrivo dietro i palazzi
dove si scorge un'altura lontana,
dipinta in fondo al mio quadro appena finito:

è una finestra sul mondo lontanissimo,
un grande artista
sembra aver disegnato quel golfo,
nel mare più grigio della terra!

A nord, un vecchio sogno industriale
ammazza la baia,
giù continuano
tanti altri grandi sfaceli ambientali.

Ma dalle bianche scogliere del centro
arriva, ora, l'immagine più triste:
siamo davvero rassegnati
ai grandi topi sotto gli scogli?

E le mattine d'estate
tanti bambini si tuffano,
in quei divieti di balneazione:
dietro me, più nessuno...

SI!

Dolce possibilità,
passa in tempo sulla mia strada
e portami altri concorrenti: io sarò loro di esempio,
un vero campione di sportività!

Insegnerò come catalizzare il traffico ex aequo
sul gradino più alto delo podio,
come il pilota migliore della città
felice di essere uno dei tanti, tantissimi guidatori...

La mia politica grida più forte di tutto,
e la mia metropoli torna a risplendere di verde:
la  mia droga si trova già su tutti i marciapiedi, e la mia vergogna
getta via tutto il danaro della terra...

DOLCE POSSIBILITA'

Prendi queste mani spezzate
e conducimi nella tua esistenza,
fammi appartenere alla notte degli amanti:
di sicuro, io devo appartenere!

Non rinnegarti,
prima o poi avrai oltrepassato
tutte le nuvole della mente,
e ogni ricordo ti apparterrà.

Così, già mi appartiene ogni tua mossa;
già tanti nuovi propositi
mi raggiungono, ora,
sulla corsia di sorpasso:

ma non mi passeranno
perchè mi hanno solo affiancato in corsa,
tanto veloci quanto me
mentre guidavo da un'altra parte...

Non mi vedrai mai correre più veloce di tutti,
perchè non vorrei aumentare i  miei passi
senza che, dietro, qualcuno
non acceleri i suoi.

Ti aspetterò su un'altra strada, un altro giorno;
stavolta non seguirò la trama più logica
che spinge gli altri contro di me, in deisiderio di rivincita:
io, invece, avrei dovuto cercarne!

Già da quando un bel giorno
l'ho capito,
ho tagliato i miei traguardi;
adesso, mi restano solo i tuoi...

Ripeti pure le mie manovre,
passa radente migliaia di occhi,
e precipitati al comando;
osa superbia e temperamento, come in testa:

proprio come piace a me,
proprio come sei già tu per me, senza dire niente!
Prova a sentire oltre
questa voce calda e penetrante che ti usa, e ti canta...

Non racconto bugie soltanto per parlare d'amore,
ma ne parlo per poter non mentire;
non descrivo le idee, sol per non scrivere emozioni:
che colpa ne hai tu, se non ci sei ancora?

SCUSAMI

Tu sai che non son capace
di buttarti via,
grazie amico
per tutto ciò che pensi di me;

scusa, ma proprio non mi va di sentirmi diverso:
tu, invece, ti senti proprio così!
Io non sono sempre uguale,
forse non lo sei anche tu?...

SOGNO (agosto 1986)

Eravamo insieme una notte
e ci scambiavamo la mente ed il corpo,
ma dopo tanta dolcezza e passione,
mi ritrovai tutto solo
a pensarti così intensamente;

in quello stesso istante
mi riapparisti davanti:
eri tu,
più bella, più vera, più mia
di quel sogno...

Con un gran balzo
entrai nello specchio e ti strinsi la mano
cantando una canzone,
i tuoi occhi erano il mio specchio
e la mia anima era il tuo traguardo;

pensai a ritornare indietro per poi riportarti con me,
mi affacciai in un altro mondo, ma tu non c'eri!
Poi, la tua mano e il tuo caldo abbraccio mi raggiunsero,
il tuo cuore ed il mio s'innamorarono,
e da allora non si lasciarono più...

AMAMI

Vorrei toccarti:
stendere sul tuo cammino un tappeto di note,
guardare i tuoi occhi che luccicano
e sorridere...

Potrei amarti, in questi tempi difficili;
sarebbe un amore fortissimo, e tanto dolce
come un abbraccio che smette
solo per poi stringere ancora:

perchè accettare la solitudine?
Oh sì, certo: io non sento più niente!
Forse, però, vorrei continuare a seguirti
finchè non scompari del tutto, lentamente...

Amami, proverò ad allungare la notte:
vediamoci e conosciamoci sempre,
anche se sapremo già tutto;  portami un sorriso, ed io
ti regalerò la mia felicità!

ANCORA!

Che ne pensi del mio amore?
Che sia stupido, infantile,
inutile, oppure...
anche tu ci credi?

Cambio idea ogni giorno,
soltanto quello resta sempre ugale;
e nel tumulto della mia mente
molti ci vedono solo una gran confusione!

Anche tu mi supponi ancora
un altro, diverso?
Io non ho più paura di mostrare
quanta voglia ho di ricevere...

IL TEMPO E' PASSATO

Il tempo è passato,
presto:
realtà magnetiche mi attirarono
a proposito,
e ancora mi attirano:
esistono...                                                   >>>Transito di Venere<<<

ANCORA IL SOLE

Come un bel sogno,
immagino tutto convergere verso di me;
spero di non deludere
chi si aspetta qualcosa di diverso
da sè stesso, per continuare ad interessarlo.

La legge del contrappasso
mi richiama tantissimi errori,
ma essi scompaiono dall'attualità dei ricordi
per recuperare l'antica armonia
di quei tempi.

UTOPIA

Dev'essere bellissima,
per forza;
ci sarà proprio tutto, infine,
quel che vorrei trovarci;

non potrà essere breve
perchè ho tante cose da dire,
ma una serie di telefilm ora
mi sta confondendo la memoria!

Non ricordo se ho già parlato di gap,
bombardamenti d'informazione,
tentativi d'imitazione, e senso di colpa;
allora, dirò cosa penso in due parole:

il progresso ci ha regalato tante occasioni,
libri, cinema e adesso il computer.
questo ha cambiato ogni cosa,
proprio tutto.

Gli autoirrealizzati, ora, o si realizzano
oppure sperimentano i peccati,
sotto forma di stimoli ad evolversi
comunque...

Così mi sentii
durante tutta la mia vita,
ora basta!
Vorrei poter irrompere in ogni angolo di mondo

per installare tanti piccoli pezzi
di una memoria mondiale, gigantesca:
accessibile a tutti
senza la benchè minima limitazione!

Non ci vorrebbe poi molto
a costruire l'unico, immenso archivio
che ci interessa  e ci serve; finalmente
lo si potrebbe utilizzare per porre qualsiasi domanda...

E se già fosse così, invece,
ed io, magari, non me ne sono ancora accorto?
Abbiamo radio, televisione, telefoni; ma siamo diventati, amici?
Sono solo, allora ancora no evidentemente...

Eppure so che potrei volare,
o perlomeno correre, dove desidero;
quindi, adesso penserò al mio buon amico,
e mi affaccierò al balcone:

questa potrei finirla in tempo
per potergliela mostrare,
non sono per niente obbligato
a rimanere in casa!

Anzi sarò veramente Libero,
con la elle come più mi piace
e permetterò ad ognuno
di fare ciò che gli pare:

ad esempio,
atterrando
sull'ultima riga
per cambiar colore...