Creato da: meninasallospecchio il 28/04/2012
un concept blog (non so che voglia dire, ma mi sembra figo)

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

patrizia112orchideapois0ossimoraprefazione09Chico.arghcanduttinik.ga1Ste716cassetta2andrea1_20misteropaganoMilleGaranziePerTeamorino11Tonyspera0stoico.epicureo
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 43
 

 

 
« Come si dice sì?Quale italiano parliamo? »

Doppia negazione

Post n°477 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da meninasallospecchio

Riprendendo il discorso del mio post precedente, come tutti sappiamo in francese sì si dice "oui"; ma non è sempre vero. In realtà anche in francese si dice "si", quando serve per contraddire una domanda negativa.

Tu ne vas pas à l'école? Si, j'y vais. Non vai a scuola? Sì, ci vado. Non oui, in questo caso.

Strano, vero? Nelle lingue a me più o meno note per negare la negazione si afferma. Sembrerebbe più logico dire no. Almeno così funziona la logica matematica:

not (not (a)) = a

Eppure le lingue non si attengono alla logica. Il francese, nell'usare due modi diversi di dire sì tiene traccia di questo che potremmo definire un disagio logico. Per inciso, nonostante il mio curriculum dica che so il francese, a scrivere una frasetta come questa sono tutta sudata. Spero che apprezziate il mio sforzo.

Anche l'inglese in qualche modo evita la doppia negazione.

Non c'è nessuno. There isn't anyone. Anyone è positivo. Se dicessi: there isn't noone, a parte che è una minchiata, in teoria vorrebbe dire che c'è qualcuno. Insomma l'inglese ci prova; è solo l'italiano che della logica se ne batte l'anima.

Però tutte usano la forma positiva per negare la negazione nella domanda, come abbiamo visto prima. Che io sappia, una lingua in cui realmente la doppia negazione afferma è il vietnamita. Non so, probabilmente ce ne saranno anche altre, ma io conosco questo caso.

Tanti anni fa tenevo un corso ad Hanoi e facevo fare delle esercitazioni ai miei colleghi-allievi. Passando fra le loro postazioni e notando un certo fermento, dissi:

- It doesn't work – in una forma affermativa che però sottintendeva una domanda.

- Yes – mi risposero.

- So it works.

- No.

- Does it work or not?

- Yes.

Siccome non era la prima volta che avevo con loro conversazioni surreali di questo tipo, sbottai:

- Non si può parlare con voi! Uno vi chiede: è bianco o nero? E voi dite: Yes!

Ci fu un moto di sorpresa, seguito da una grande ilarità. La sorpresa era causata dal fatto che mi fossi alterata e avessi alzato la voce: una cosa del tutto incomprensibile per gli orientali, che non lo fanno MAI. L'ilarità invece era per l'equivoco generato dal fatto che loro parlavano l'inglese con lo stesso criterio della loro lingua, per cui l'affermazione convalida la domanda al negativo.

Ripercorro il dialogo sopra.

- Non funziona.

- Sì. (affermo la negazione, cioè è vero che non funziona)

- Quindi funziona.

- No. (e questo è come per noi, nego l'affermazione)

- Ma funziona o no?

- Sì. (risponde alla seconda parte della domanda, cioè è vero il no).

Cazzo, quanto mi divertirei a insegnare informatica a scuola. Altro che l'Office, questo insegnerei ai miei studenti, la logica, tanto l'Office se lo imparano da soli. Forse non dovrei dire cazzo, però.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963