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« Un po' di storiaOccitania - I simboli »

Occitania

Post n°512 pubblicato il 06 Luglio 2016 da meninasallospecchio

Sarà meglio che non la faccia tanto lunga, perché se attacco a parlare di musica folk non finisco più, e invece voglio andare a parare da un’altra parte.

Insomma, eravamo rimasti al revival etnico degli anni ’90, che ci ha portato musiche da tutto il mondo, precedentemente note solo a qualche appassionato; e anche interessanti fenomeni di fusion. Qui in Italia la parte del leone l’hanno fatta i gruppi del sud, dove le tradizioni musicali sono sempre state più vive. Ma ci sono anche regioni del nord con una solida cultura locale: Lombardia, Liguria e buona parte del Piemonte.

C’è poi il fenomeno specifico della regione transnazionale che va sotto il nome di Occitania.

Da Wikipedia:

L'Occitania è un'area storico-geografica dell'Europa, non delimitata da confini politici, sviluppatasi in una larga parte della Francia meridionale, più alcune altre zone geografiche, limitrofe e no.

La sua caratteristica principale è linguistico-filologica, ovvero fondata sulla diffusione della lingua occitana, o lingua d'oc, evoluzione dell'occitano antico o provenzale. […]

Altre caratteristiche dell'Occitania risiedono in alcune tradizioni secolari come le musiche e le danze popolari.

L’area geografica è quella mostrata da questa cartina:

Carta dell'Occitania (Wikipedia)

Come si può notare, la regione indicata è quasi tutta francese. Sono incluse poche piccole aree della Spagna a ridosso dei Pirenei e della Catalogna. La parte italiana comprende alcune vallate fra le Alpi Cozie e Marittime, Valle Stura, Valle Maira, Valle Varaita, Valle Gesso, Valle Vermenagna, Valle Germanasca, qualche zona in Liguria e nelle valli del Torinese. L’intero territorio raccoglie circa 16,2 milioni di abitanti, ma solo un quarto parla occitano.

Quanti siano gli occitani in Italia non è chiarissimo, dipende anche dalla definizione che si vuole dare. Dal 1999 esiste una legge che tutela le minoranze linguistiche: questa legge ha stabilito un elenco di comuni che rientrano nell’area occitana, ma evidentemente non sono costituiti per intero da cittadini che parlano occitano. Ancora più evidentemente, tutti parlano anche italiano. Comunque si tratta di un gruppo che sta fra i 130 e i 200.000 abitanti. E che per la verità non hanno chissà che bisogno di essere tutelati. Ce l’avevano forse in passato, quando invece sono stati perseguitati dal fascismo anche nelle loro tradizioni, come la musica e i balli, oltre che per la lingua. Oggi la tutela che serve è culturale e filologica, per evitare che la tradizione occitana scompaia del tutto.

E questo non succederà, almeno fino a quando perdurerà l’interesse intorno alla danza.


(continua)

 
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