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« Occitania - I simboliI balli »

Lou Dalfin

Post n°514 pubblicato il 09 Luglio 2016 da meninasallospecchio

Il più famoso fra i gruppi che suonano musica occitana si chiama Lou Dalfin. Attivi fin dai primi anni ’80 con un repertorio dapprima tradizionale, si sciolgono e si riformano negli anni ’90 come gruppo folk-rock. Negli ultimi anni, con il diffondersi del ballo, sono tornati un po’ alla tradizione, ma quando ho iniziato ad ascoltarli io, la loro musica non era tanto ballabile (troppo veloce), quanto gradevole da ascoltare, con un’impronta più rock e cantautorale.

Non si trova su youtube musica di quel periodo, ma per farvi un’idea guardate questo video, in cui sono in concerto con Davide Van de Sfroos, un cantautore folk comasco, anche lui poco conosciuto fuori dai giri locali.

Apro una parentesi per togliermi un sassolone dalla scarpa. Che il sud Italia abbia più musica folk di noi, sono io la prima a dirlo. Ma non si capisce perché a livello nazionale debbano essere noti soltanto i gruppi meridionali. Perché i Lou Dalfin, che pure fanno musica migliore di tanti gruppetti avventizi della Campania o della Puglia non sono mai andati per esempio a un concertone del Primo maggio? Lasciatemelo dire, questo fa parte di una sostanziale discriminazione culturale che colpisce da sempre il settentrione. A noi nordici si impone di capire Troisi o il romanesco stretto di film come Romanzo criminale o Suburra, mentre i dialetti settentrionali vengono regolarmente sottotitolati. Così come fra Piemonte e Liguria (anche Lombardia, ma il lombardo è già un po’ più accettato) abbiamo dei cabarettisti strepitosi che nessuno conosce perché il dialetto è considerato troppo ostico: ma sono ostici solo i nostri, di dialetti?

Chiusa parentesi e torno ai Lou Dalfin. Il loro leader si chiama Sergio Berardo e, anche se sembra un fattone, è in realtà un musicista serissimo e ha fatto importanti ricerche sulle musiche tradizionali anche in Francia. Lo strumento più caratteristico della tradizione occitana è la ghironda. In questo video Sergio Berardo ne illustra il funzionamento.

 

(continua)

 
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arw3n63
arw3n63 il 11/07/16 alle 16:55 via WEB
Ah ecco la ghironda l'ho vista per la prima volta nei musei civici di Milano adesso ne vedo anche l'uso, prima manco sapevo cosa fosse, strumenti particolari.Anch'io non capisco perchè questa discriminazione,non mi ricordo se "l'Albero degli zoccoli" ad esempio era girato interamente in dialetto bergamasco non ricordo se fosse sottotitolata ma sembra che fu doppiata in italiano per la versione italiana.
 
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