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Post n°162 pubblicato il 20 Novembre 2009 da shockportatile
e di queste pietre stupide su cui ramifico
disperdendo ossigeno e acqua come fossero alveari
e non loculi dove le mie foglie regrediscono a nervi marroni.
e di questo limbo languido scolpito nel gesuitico messaggio
"ama l'altro tuo come te stesso" non trovar ragione
se non di lacrime di insicura e salmi di costernazione.
e tra l'amore che ogni giorno tento di accattonare alle porte del possesso
e l'amore che ogni giorno mi viene regalato sui gradini di eccesso
e.
E non datemi bicchieri ne vetri in mano certe sere
romperei anche colonne,
anche ossa.
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