INFEDELTA’
Parlare dell’infedeltà è qualcosa di particolarmente delicato. Perché ogniqualvolta si tocca il tema del tradimento i sentimenti ad esso associati sono sentimenti di rabbia, di colpa, di delusione, di disillusione, di fallimento, di perdita, mescolati in vario modo a seconda del ruolo avuto nel tradimento. Naturalmente sono svariati gli ambiti dell’infedeltà e del tradimento, ma qui ci riferiremo solo alla infedeltà in campo amoroso.
È chiara una cosa: chi tradisce viene meno a un impegno preso. E gli altri due protagonisti della situazione saranno colui o colei che è stato tradito, e la persona con la quale si è tradito. Ognuno di loro sarà coinvolto, o travolto da sentimenti molto forti. Chi tradisce prova l’ebbrezza della passione, della trasgressione, ma anche sentimenti di colpa, di smarrimento, confuso tra passato presente e futuro, si chiederà “cosa voglio veramente?” (oppure metterà tutto questo desiderio interiore a tacere, godendosi il presente e rimandando ogni interrogativo e decisione, “ragioniere” del suo tempo e dei suoi sentimenti).
Chi è tradito proverà dolore, insieme a rabbia, rancore, a volte desiderio di vendetta, o, al contrario, rimarrà immobile, facendo finta di niente, negando l’evidenza: in entrambi i casi si sentirà derubato, svuotato di qualcosa che ormai considerava parte di sé, a volte senza neanche l’orgoglio e quel sano amore per sé tale da reagire. Ma anche la terza persona, colui o colei che si è inserito nella coppia, soffre: soffre per un bene che non è solo suo, anche lei o lui si sente tradito, come se non valesse abbastanza, come se non meritasse di più, nel limbo di una continua attesa. Bellissime le parole di M. Kundera ne “L’ignoranza”: “…non c’è niente da fare. Omero rese gloria alla nostalgia con una corona d’alloro e stabilì in tal modo una gerarchia morale dei sentimenti. Penelope sta in cima, molto al di sopra di Calipso. Oh Calipso! Penso spesso a lei. Ha amato Ulisse. Hanno vissuto insieme sette anni. Non sappiamo per quanto tempo Ulisse avesse condiviso il letto di Penelope, ma non così a lungo. Eppure tutti esaltano il dolore di Penelope e irridono le lacrime di Calipso”.
Di certo l’uomo, e la donna, sono esseri straordinariamente “umani”: e con questo si vuole sottolineare il fatto che ogni regola, ogni norma, ogni patto può correre il rischio di essere infranto, poiché non viviamo in una scatola chiusa, asettica, al riparo da ogni conflitto o interferenza. Ma tutto dipende da come vogliamo gestire ciò che ci capita, ciò che facciamo, ciò che proviamo, che senso vogliamo dare a tutto questo, in altre parole: quanto siamo consapevoli della nostra vita. Forse anche la situazione del tradimento, una volta accaduto, può diventare l’occasione per conoscere se stessi più profondamente. Di certo rappresenta un bivio, per ognuno di coloro che ne è coinvolto.
Inviato da: solitudine119
il 07/07/2006 alle 20:45
Inviato da: solitudine119
il 07/07/2006 alle 20:44
Inviato da: mia_forever
il 07/07/2006 alle 18:49
Inviato da: madferit_sy
il 07/07/2006 alle 18:35
Inviato da: solitudine119
il 07/07/2006 alle 17:34