Creato da copilodistoniedamore il 23/01/2014

Sologiulia

Tra un grande sogno e la nostalgia

"Io penso che le persone non si dimenticano, non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva versare anche qualche lacrima.
Cambia il modo in cui le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita.
Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ne sono uscite esattamente nello stesso modo.
Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. 
Ci sono persone che, nonostante tutto, sono ancora parte della mia vita.
Io non dimentico nessuno. Non dimentico chi ha toccato con mano la mia vita.
Perchè se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti". 

 

Luciano Ligabue

 

 

 

AREA PERSONALE

 

 

Troppo ordine opprime le emozioni.
E' nel caos la vita... 

 

 

Vorrei un passato migliore da ricordare

Post n°94 pubblicato il 19 Luglio 2015 da copilodistoniedamore

 

Perchè al sud

ci lasci sempre

un pezzo di cuore.

 
 
 

Certezze

Post n°93 pubblicato il 16 Luglio 2015 da copilodistoniedamore

C'é solo una cosa peggiore di essere una donna...avere a che fare con altre donne.

Il masochismo riesce a manifestarsi nelle forme più imprevedibili.

 
 
 

Un vero uomo è colui che versa lacrime senza preoccuparsi di essere un "duro

Post n°92 pubblicato il 13 Luglio 2015 da copilodistoniedamore

Ieri ho provocato, ho insultato, ho esagerato e mi son presa due schiaffoni in piena faccia.
Forse me li sono un po' meritata, forse no...forse mi è servito starmene lì, tutta la notte, con la borsa del ghiaccio sulla guancia gonfia, la testa che mi rintronava per la botta e il naso che ogni tanto mi sanguinava.
Mi è servito a pensare che non ci si può svegliare una mattina e mettere, senza un motivo, in discussione tutto quello in cui si era sempre creduto, quella che era l'unica e sola cosa in cui si è sempre potuto fare affidamento.
Che sono solo le bambine che non sono mai contente, che una donna dovrebbe riuscire ad usare il cervello, a scindere i sogni di quella bambina da quella che invece è la verità e ad essere felice per quello che ha.
Dovrebbe, ok.
E se invece non ne è capace?
Se, invece, è ancora una bambina?
Se ha nela testa il sogno di un principe, del suo principe, che la prenda per mano e che la ami all'infinito...che cozza continuamente con quella che è la realtà, con la voglia di non saperne più niente, con la voglia di starsene sola ascoltando le vecchiette della panchina di fianco parlare dei nipoti e dei soldi che non bastano mai...sola, senza la voglia di chiamare un'amica a farle compagnia perchè non l'avrebbe sopportata lì.
Sola...con la voglia d'incontrare qualcuno...di scopare a destra e a manca chi le pare o anche chi non le pare, senza che poi la mattina dopo le interessi nemmeno se questo si è schiantato in macchina contro il primo muro.
Sola e libera di spegnere il cellulare perchè in questo momento, e da mesi ormai, non le frega nulla se c'è qualche principe  che le sta scrivendo, perchè adesso vuole solo stare in pace per i prossimi 30 anni e non dare a nessuno la possibilità di farle battere il cuore, di provocarle emozioni...quelle emozioni che lei non prova più da mesi, che è stato uno sbaglio provare perchè finalmente ha capito che si sta molto meglio così.
Perchè tanto...alla fine...chi se ne fraga!!! 

P. S. Ho ancora metà naso gonfia, il sinflex che sembra non fare effetto (forse perchè l'antidolorifico dovrebbero inventarlo per l'anima) e la guancia che pulsa.
Mamma he male!!! 

 
 
 

Credo alle persone che hanno paura

Post n°90 pubblicato il 10 Luglio 2015 da copilodistoniedamore

 

 

Se avessi saputo che un mio rifiuto avrebbe scatenato una reazione a tal punto nevrotica...sarei stata più delicata.


Ma si può dire un NO nel modo giusto??? 

 
 
 

Ai tempi di mia nonna non si buttava via niente...nemmeno l'esperienza...

Post n°89 pubblicato il 08 Luglio 2015 da copilodistoniedamore

Pausa caffè ed io ascolto De Gregori. Sono in fissa per lui da quando ero ragazzina.
Ascolto "Pezzi di vetro" ed evaporano nubi e pensieri in libertà.

"Ti potresti innamorare di lui
forse sei già innamorata di lui
cosa importa se ha vent'anni
e nelle pieghe della mano
una linea che gira
e lui risponde serio "é mia"
sottintende la vita
e la fine del discorso la conosci già
era acqua corrente un po' di tempo fa
che ora si è fermata qua."
A volte me lo chiedo...anzi me lo chiedo sempre. 
Come affrontare l''emozione "stolta" dell'innamoramento.
Cerco di sezionare la melagrana...buccia dura che mi avvolge...e di leggere in ogni goccia brillante e chiusa dei sui grani...la verità.
Ma quale verità?? La mia???
Forse è altrove la verità ed io non posso vederla.
Mi diceva mio padre, di fronte ai miei primi naufragi..."L'amore non è unico...non è uno solo nella vita. Non dar retta a tua madre. Lei ha amato solo me!"
E io guardavo e assentivo...e lo sapevo...chi altri avrebbe mai potuto amare mia madre? C'eri TU! E non riflettevo sul fatto che tu di amori ne avevi avuti tanti...sapessi quanto ti ho odiato pr questo...Adesso, no...adesso capisco e abbasso la testa. Quante inutili energie buttate al vento!
E poi continuava, soprattutto quando io tornavo in lacrime e mia madre mi  incalzava con domande cercando giustificazioni.
Ha sempre cercato un motivo "valido" mia madre...lo ha sempre cercato...ed io me ne sono sono sempre dissociata. Io che giro le spalle e corro...senza sentir ragioni.
"E allora? E lui che ha risposto'' E tu?"
E mio padre interveniva...alzava le spalle e diceva..."Che importanza vuoi che abbiano le parole?"
Sgranavo i dubbi bianchi e neri e dicevo "Papà!?...Ma come puoi??? Come puoi dire che le parole non hanno importanza? Tu scrivi poesie...tu vivi di libri...come puoi dire che le parole non hanno importanza? Sono il "traghetto" del nostro sentire!"
E allora lui sorrideva beffardo e rispondeva con voce saccente e affettuosa insieme..."No, le parole scelte, mia piccola stella...le parole SCELTE sono traghetto universale del sentire...le parole invece gettate al vento non sono altro che fori attraverso i quali transita l'emozione che di per sè è labile e transitoria!"
"Lui ti offre la sua ultima carta
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire
quando dice "é quattro giorni che ti amo
ti prego non andare via,
non lasciarmi ferito"
E non hai capito ancora come mai
mi hai asciato in un minuto tutto quel che hai".
E così ogni tanto, la mia lucida follia ha bisogno di spezzare vetri e di camminarci sopra.
Semplicemente tenere la scheggia tra le dita ferme e forare un velo...e guardare dentro.
A volte inciampo e cado e così anche le mani e il viso...e gli occhi...soprattutto gli occhi ne portano i segni. 
A volte, semplicemente, non trovo nulla...nulla di quello che volevo.
"Non conosce paura,
l'uomo che salta e vince sui vetri
e spezza bottiglie e ride, sorride
perchè ferirsi non è possibile
morire meno che mai e poi mai"

 
 
 

Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. 
Ci sarà il sole e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido.
Quello che prima ti sembrava impossibile ti sembrerà semplice, normale.
Non ci credi?
Io sono sicuro...e presto. Anche domani.

Fedor Dostoevskij 

 

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Ma perché non funziona tutto come nei film? 
Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo?
Perché dopo trent'anni, in un caffé del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato?
Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli?
Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato?
Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: 'non importa, l'importante è che sei qui'?
Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: 'non ti ho mai dimenticato'?
Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

 

David Grossman

 

 
 
 

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