Creato da sunshine1628 il 08/04/2008

realta' e illusione

il sogno

 

 

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Il Sogno

Post n°8 pubblicato il 08 Aprile 2008 da sunshine1628

Per nessuno altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu cosi' vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembro'
piu' giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.

Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi , non gia' il rumore, mi destarono.
Cosi' (poiche' tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venesti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.

Il venire, il restare ti rivelo': tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia piu' tu.
Debole quell'amore di cui piu' forte e' la paura,
e non e' tutto spirito limpido e valoroso
se e' misto di timore, di pudore, di onore.
Forse come le torce
sono prima accese poi spente, cosi' fai tu con me.

Venisti per accendermi, vai per venire. E io
sognero' nuovamente
quella speranza, ma per non morire.

(John Donne)

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Commenti al Post:
peperoncino699
peperoncino699 il 16/04/08 alle 14:30 via WEB
SEMPRE PIU’ DIFFICILE vederti una volta sola e poi mai più Ma io sono uno sciocco e voglio vederti ancora molte volte prima di non poterti vedere mai più. .......(Erich Fried
 
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JOHN DONNE

Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poichè tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.

Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce
sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
Venisti per accendermi, vai per venire. E io
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.

 

 
 

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RUBATO.......

Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia,
ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore,

ci sono giorni pieni di lacrime;
ma poi ci sono giorni pieni d'amore
che ci danno il coraggio
di andare avanti
per tutti gli altri giorni.
 

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QUANDO FINISCE UN AMORE

C'era un innamorato che amava senza speranza. Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d'amore l'avrebbe consumato. Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco, il torrente per lui non frusciava, l'arpa per lui non suonava, tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria. Ma il suo amore cresceva e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava. Sentì allora che il suo amore avrebbe bruciato in lui ogni altra cosa, e l'amore divenne potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire, venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé. Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata, e con un brivido egli sentì che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto. Era davanti a lui e gli si arrendeva, cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva in contro in nuovi colori, fresco e splendido, gli apparteneva, parlava il suo linguaggio. E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva tra le braccia il mondo intero, e ogni stella del cielo ardeva in lui e scintillava voluttà nella sua anima. – Aveva amato e amando aveva trovato se stesso. Ma i più amano per perdersi " (Hermann Hesse)

 
 

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