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Россия (Rasśa) 2011 viaggio senza spazio e senza tempo (e pure senza senso)

Post n°52 pubblicato il 15 Febbraio 2013 da Talix76

Россия (Rassìa) 2011 viaggio senza spazio e senza tempo (e pure senza senso) Capitolo Senza Numero

 

Resa dei conti

 

“Ti avevo detto che ti chiamavo lunedì pomeriggio....
ma tu non sei raggiungibile....
il tuo cell. è sicuramente scarico!!
E adesso??
Con chi parlo io?
Così impari a fare il viaggiatore eremita....che non ha bisogno di
caricabatteria! Asociale che non sei altro!!
Chissà dove ti trovi in questo momento....
e io che già pregustavo una tranquilla telefonata con te....
Avevo già scelto lo scenario....
avrei usato la poltrona più comoda per rilassarmi davanti ad una grande
finestra.....
e tra i tuoi racconti di un altro avventuroso viaggio e le tue dolci
lusinghe.... mi sarei persa tra le nuvole bianchissime di questo cielo
azzurro...per poi ritrovarmi lì al tuo fianco....dovunque tu sia...
e dove mi piacerebbe essere ogni volta che parti.
(paesi musulmani e sporchi si intendono esclusi)
Vabbé la vena poetica è gia finita!!!
Proverò a chiamarti fino alle 17, dopo me ne vado al cinema.
Baci baci....”



Settembre 2011: credo che…….

Ottobre 2011:forse dovrei…….

Novembre 2011:…….

Dicembre 2011:se solo capissi…..

Gennaio 2012:non saprei……

Febbraio…Marzo..Aprile..

Maggio..Giugno…

Luglio… Agosto..non so

 

Niente, niente e ancora niente!

Non sono riuscito a trovare le parole da scriverti, nessun veleno da sputare…


Semplicemente non ti scrivero’ piu’.
E’ troppo tardi
Credo che sia l’unico modo per uscire da questa impasse!

E’ ora di trovare un senso alle cose.

Punto.

 

 

 

 

 

 

__________________________________________________
note incomplete SENZA SENSO,magma informe al quale mai (e mai piu) daro’ una forma, appunti sparsi

 

 

“Si direbbe che il quadro dei miei giorni come le regioni di montagna, si componga di materiali diversi agglomerati alla rinfusa.

Vi ravviso la mia natura, già di per se stessa composita, formata in parti eguali di cultura e d’istinto.

Affiorano qua e là i graniti dell’inevitabile;

dappertutto, le frane del caso.

Mi studio di ripercorrere la mia esistenza per ravvisarvi un piano, per individuare una vena di piombo o d’oro, il fluire d’un corso d’acqua sotterraneo, ma questo schema fittizio non è che un miraggio della memoria.

Di tanto in tanto, credo di riconoscere la fatalità in un incontro, in un presagio, in un determinato susseguirsi di avvenimenti, ma vi sono troppe vie che non conducono in nessun luogo, troppe cifre che a sommarle non danno nessun totale.

In questa difformità, in questo disordine, percepisco la presenza di un individuo, ma si direbbe che sia stata sempre la forza delle circostanze a tracciarne il profilo;

e le sue fattezze si confondono come quelle di un’immagine che si riflette nell’acqua.

Io non sono di quelli che dicono che le loro azioni non gli assomigliano, dato che esse costituiscono la sola misura dell’esser mio, il solo mezzo di cui dispongo per affidare me stesso alla memoria degli uomini, e persino alla mia;

dato che forse l’impossibilità di continuare a esprimersi e a modificarsi con nuove azioni costituisce la sola differenza tra l’esser morti e l’esser vivi.

Pure, tra me e queste azioni si apre uno iato indefinibile, e la prova ne è che sento senza posa il bisogno di soppesarle, di spiegarmele, di rendermene conto.

 Vi sono lavori di breve durata, senza dubbio trascurabili;

ma altre occupazioni, che si prolungarono tutta la vita, non hanno maggior significato.

 Per esempio, nel momento in cui scrivo, mi sembra a malapena essenziale d’esser stato imperatore.  [...]

da M. Yourcenar, Memorie di Adriano

 

 

Le aure via via incontrate […] col tempo formano tra loro strane costellazioni e le intreccia un filo invisibile; la biografia di un uomo.

Elèmire Zolla

(appendice alle varie persone incontrate)

 

Perché il veramente innamorato chiede la continuità, la vitalità (lifelongness) dei rapporti? Perché la vita è dolore e l'amore goduto è un anestetico, e chi vorrebbe svegliarsi a metà operazione?

Cesare Pavese


I grandi amanti saranno sempre infelici, perché per loro l'amore è grande e quindi esigono dalla bien-aimée la stessa intensità di pensieri ch'essi hanno per lei – altrimenti si sentono traditi.

Cesare pavese

 

Prendi un ragazzo e una ragazza e seguine per tutto il corso della loro vita gli spostamenti su di un’ipotetico schermo come due puntini rossi che si avvicinano, a volte si allontanano, senza un’apparente senso logico.
Che probabilita’ avranno di venire in contatto tra di loro?
Quel loro incontro sara’ determinante per il loro futuro?

Col senno di poi, avendo la certezza che i due verranno un giorno in contatto, ogni avvicinamento, ogni mancato incontro, ogni persona venuta in contatto con entrambi, anche a distanza di anni,assume un significato, come se un ordine fosse’ gia’ prestabilito.
Ecco cos’e’ l’amore: qualcosa  capace di mettere ordine al caos, di donare un senso all’apparente insensatezza delle cose.

 

 

Siccome le combinazioni diverse che ci uniscono a determinate persone non coincidono col periodo in cui le amiamo, ma sorpassandolo, possono prodursi prima che esso incominci e ripetersi dopo che è finito, così le prime apparizioni che fa nella nostra vita un essere destinato a piacerci più avanti, acquistano retrospettivamente ai nostri occhi il valore di un avvertimento, di un presagio. [...] Gl'interessi della nostra vita sono così molteplici, che non di rado, in una stessa circostanza, le basi di una felicità che ancora non esiste sono piantati accanto all'aggravarsi di un dispiacere di cui stiamo soffrendo. (II; 1990, p. 302)

Marcel Proust

 

legge sulle probabilità (vedi libro la passeggiata dell’ubriaco, primi capitoli: non e’ che “A succede perche c’e’ B” ma perche’ “B accade se c’e’ A” – al contrario, insomma

 

No, ci rinuncio!

Non riusciro’ mai a razionalizzare e spiegarmi quello che provo per te.

 

come doveva essere vuota la mia vita il giorno prima che tu  decidessi di riempirla;

 

La verita’ e’ che vorrei tanto scriverti qualcosa di bello, qualcosa per farti sentire speciale, ma va tutto cosi’ tremendamente e noiosamente bene che non c’e’ mordente
Ti amo? Credo di si!

 

Quando ti ho chiesto: “Perche mi ami?” tu mi hai risposto secca, nascondendoti gli occhi dietro la frangetta :”Perche mi ami!” ed allora ho capito che questo amore sarebbe durato in eterno autoalimentandosi e autosostenendosi da se: un loop perfetto!

Il mio corteggiamento aveva funzionato da primo motore immobile.

Se devi amarmi, per null'altro sia

se non che per amore. Mai non dire:

"L'amo per il sorriso, per lo sguardo,

la gentilezza del parlare, il modo

di pensare così conforme al mio,

che mi rese sereno un giorno". Queste

son tutte cose che posson mutare,

Amato, in sé o per te, un amore

così sorto potrebbe poi morire.

E non amarmi per pietà di lacrime

che bagnino il mio volto. Può scordare

il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,

e perderti. Soltanto per amore

amami - e per sempre, per l'eternità.

Elizabeth Barrett Browning

In realta’ a volte non sono sicuro di amarti;

per questo vado alla ricerca di un confronto ma non riuscendo a trovare nessuna che mi susciti le stesse emozioni, gli stessi borbottii dello stomaco e gli stessi rigonfiamenti del cuore, allora provo a fare a pezzi l’amore: tenerezze di qui, sesso di la, compagnia gioiosa da quell’altra ecc.;
ma  non riesco  ancora a trovare una donna che riesca a darmi tutto quello che mi dai tu da sola.

E’ un’immagine impressami nella mente da qualche anno da quando, in auto sulla via del lavoro, decisi di infrangere in mille schegge quella sfera perfetta che rappresenta l’amore.

Per questo capisco che potrai trovare strano questo mio comportamento, ma la verita’ e’ solo questa: poiche ‘ credo di amarti molto, cosi’ tanto da dubitare che cio’ sia possibile, allora ho pensato di confrontare questo amore con altre persone;

 

 

Ti amo perche’ questo sentimento verso di te e’ istinto puro e nessuna ragionevolezza;

e ti amo perche’ tu sei estremamente razionale;
ma ti amo anche per quando riesci a buttare questa razionalita’ e soffocarmi con la tua passionalita’

ti amo perche’ sei lunatica, molto piu’ di me,

Amo i tuoi difetti, che non hai piu’, diventati ormai pregi per me: ma come si fa?

 

vorrei tanto  imparare da te quello che mi fa sentire cosi’ desiderato e mi ti fa amare cosi tanto, e se solo riuscissi a impiantarlo in qualunque ragazza volessi, io non avrei piu’ bisogno di te e sarei libero di ricrearmi tutto l’amore che voglio.

perche’ sono convinto che l'amore e' un sentimento simulabile e ricreabile

ma poi,una volta generatosi,si svincola e diventa qualcosa di completamente irrazionale ed autonomo (quando subentra la sua parte biologica)
insomma, una specie di colpo di stato organizzato a tavolino i cui effetti poi sfuggono di mano.

 

Piste di volo per l’amore, quando non provi sentimenti veri ma puoi provocarli biologicamente, credo che per molti e’ quello l’amore.

 

Certe volte mi chiedo perche’ parto per questi viaggi se il desiderio e’ sempre poi quello di tornare da Te.

Ma poi ci penso e credo che lo faccio proprio per desiderare di tornare da te!
La domanda e’ anche la risposta!

Forse mi piace partire, pur sapendo di voler ritornare da te, perche’ queste  temporanee assenze della tua presenza mi liberano dal tuo amore per qualche settimana,  riattivando certe parti di me sopite.

E allo stesso istante, quando ne ho bisogno, mi da la forza di andare avanti

 

Tu sei la mia linea di equilibrio tra quello che ero  e quello che sono

Permeato di te, non ti penso ne molto ne poco

ormai non posso piu’ dire di pensare sempre a te;

sono in uno stato piu’  avanzato: la mia mente e’ pregna di te;

 

Torrenti di dopamina che intersecano ruscelli di feniletilammina e confluiscono in fiumi di adrenalina riversandosi in mari di endorfine, oceani di testosterone..stasera, la vita mi appartiene;

mannaggia mannaggia..sempre Tu, mia estasi, mio spasimo!

si, lo so, sono tutte droghe per il cervello, ma almeno e’ la natura.

 

 Il tempo si sospende all’ombra di calde fiamme di candele danzanti nella penombra del nostro amore

le ombre delle candele profumate che danzano,le nostre ombre che fanno l’amore

 

 

E dopo, la ricomposizione.

I corpi riprendono i loro confini.

 

Queste gambe, ad esempio, sono le mie.

Le tue braccia ti riportano in te.

 

I cucchiai delle nostre dita, le labbra

riconoscono il loro possessore.

 

Le lenzuola sbadigliano, una porta

insensatamente sbatte

e nel cielo, cantilenando

un aereo scende.

 

Niente è cambiato, se non che

c’è stato un momento in cui

il lupo, il lupo mercante

che sta fuori dal sé

si è sdraiato sereno, e si è messo a dormire.

 

Maxine Kumin, Dopo l’amore

 

 

 

 

tutto e’ senza senso, e’ per questo che ti lascio: mi ci abituero’.

Come due eliche di dna che si avvitano tra di loro io e te ci incastriamo perfettamente

 

le voci si scambiavano i pensieri

 

I residui incombusti del nostro amore

Sei un buco nero che attrae e assorbe ogni cosa di me.

 

Tu mi apprezzi per i miei pregi ma soprattutto per i miei difetti

 

(Amore A-mors)

 

Partiti - per il Giudizio -
Un Possente - Pomeriggio -
Grandi Nubi - come Uscieri - s'inchinano -
La Creazione - sta a guardare -
La Carne - Arresa - Cancellata -
L'Incorporeo - è iniziato -
Due Mondi - come Spettatori - si disperdono -
E lasciano l'Anima - da sola -

Emily Dickinson

 

 

Eterna presenza

(di Pedro Salinas)

 

Non importa che non ti abbia,

non importa che non ti veda.

Prima ti abbracciavo,

prima ti guardavo,

ti cercavo tutta,

ti desideravo intera.

Oggi non chiedo più

né alle mani, né agli occhi,

le ultime prove.

Di starmi accanto

ti chiedevo prima,

sì, vicino a me, sì,

sì, però lì fuori.

E mi accontentavo

di sentire che le tue mani

mi davano le tue mani,

che ai miei occhi

assicuravano presenza.

Quello che ti chiedo adesso

è di più, molto di più,

che bacio o sguardo:

è che tu stia più vicina

a me, dentro.

Come il vento è invisibile, pur dando

la sua vita alla candela.

Come la luce è

quieta, fissa, immobile,

fungendo da centro

che non vacilla mai

al tremulo corpo

di fiamma che trema.

Come è la stella,

presente e sicura,

senza voce e senza tatto,

nel cuore aperto,

sereno, del lago.

Quello che ti chiedo

è solo che tu sia

anima della mia anima,

sangue del mio sangue

dentro le vene.

Che tu stia in me

come il cuore

mio che mai

vedrò, toccherò

e i cui battiti

non si stancano mai

di darmi la mia vita

fino a quando morirò.

Come lo scheletro,

il segreto profondo

del mio essere, che solo

mi vedrà la terra,

però che in vita

è quello che si incarica

di sostenere il mio peso,

di carne e di sogno,

di gioia e di dolore

misteriosamente

senza che ci siano occhi

che mai lo vedano.

Quello che ti chiedo

è che la corporea

passeggera assenza,

non sia per noi dimenticanza,

né fuga, né mancanza:

ma che sia per me

possessione totale

dell'anima lontana,

eterna presenza.

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