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Post n°52 pubblicato il 15 Febbraio 2013 da Talix76
Россия (Rassìa) 2011 viaggio senza spazio e senza tempo (e pure senza senso) Capitolo Senza Numero
Resa dei conti
“Ti avevo detto che ti chiamavo lunedì pomeriggio.... Ottobre 2011:forse dovrei……. Novembre 2011:……. Dicembre 2011:se solo capissi….. Gennaio 2012:non saprei…… Febbraio…Marzo..Aprile.. Maggio..Giugno… Luglio… Agosto..non so
Niente, niente e ancora niente! Non sono riuscito a trovare le parole da scriverti, nessun veleno da sputare…
E’ ora di trovare un senso alle cose. Punto.
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“Si direbbe che il quadro dei miei giorni come le regioni di montagna, si componga di materiali diversi agglomerati alla rinfusa. Vi ravviso la mia natura, già di per se stessa composita, formata in parti eguali di cultura e d’istinto. Affiorano qua e là i graniti dell’inevitabile; dappertutto, le frane del caso. Mi studio di ripercorrere la mia esistenza per ravvisarvi un piano, per individuare una vena di piombo o d’oro, il fluire d’un corso d’acqua sotterraneo, ma questo schema fittizio non è che un miraggio della memoria. Di tanto in tanto, credo di riconoscere la fatalità in un incontro, in un presagio, in un determinato susseguirsi di avvenimenti, ma vi sono troppe vie che non conducono in nessun luogo, troppe cifre che a sommarle non danno nessun totale. In questa difformità, in questo disordine, percepisco la presenza di un individuo, ma si direbbe che sia stata sempre la forza delle circostanze a tracciarne il profilo; e le sue fattezze si confondono come quelle di un’immagine che si riflette nell’acqua. Io non sono di quelli che dicono che le loro azioni non gli assomigliano, dato che esse costituiscono la sola misura dell’esser mio, il solo mezzo di cui dispongo per affidare me stesso alla memoria degli uomini, e persino alla mia; dato che forse l’impossibilità di continuare a esprimersi e a modificarsi con nuove azioni costituisce la sola differenza tra l’esser morti e l’esser vivi. Pure, tra me e queste azioni si apre uno iato indefinibile, e la prova ne è che sento senza posa il bisogno di soppesarle, di spiegarmele, di rendermene conto. Vi sono lavori di breve durata, senza dubbio trascurabili; ma altre occupazioni, che si prolungarono tutta la vita, non hanno maggior significato. Per esempio, nel momento in cui scrivo, mi sembra a malapena essenziale d’esser stato imperatore. [...] da M. Yourcenar, Memorie di Adriano
Le aure via via incontrate […] col tempo formano tra loro strane costellazioni e le intreccia un filo invisibile; la biografia di un uomo. Elèmire Zolla (appendice alle varie persone incontrate)
Perché il veramente innamorato chiede la continuità, la vitalità (lifelongness) dei rapporti? Perché la vita è dolore e l'amore goduto è un anestetico, e chi vorrebbe svegliarsi a metà operazione? Cesare Pavese I grandi amanti saranno sempre infelici, perché per loro l'amore è grande e quindi esigono dalla bien-aimée la stessa intensità di pensieri ch'essi hanno per lei – altrimenti si sentono traditi. Cesare pavese
Prendi un ragazzo e una ragazza e seguine per tutto il corso della loro vita gli spostamenti su di un’ipotetico schermo come due puntini rossi che si avvicinano, a volte si allontanano, senza un’apparente senso logico. Col senno di poi, avendo la certezza che i due verranno un giorno in contatto, ogni avvicinamento, ogni mancato incontro, ogni persona venuta in contatto con entrambi, anche a distanza di anni,assume un significato, come se un ordine fosse’ gia’ prestabilito.
Siccome le combinazioni diverse che ci uniscono a determinate persone non coincidono col periodo in cui le amiamo, ma sorpassandolo, possono prodursi prima che esso incominci e ripetersi dopo che è finito, così le prime apparizioni che fa nella nostra vita un essere destinato a piacerci più avanti, acquistano retrospettivamente ai nostri occhi il valore di un avvertimento, di un presagio. [...] Gl'interessi della nostra vita sono così molteplici, che non di rado, in una stessa circostanza, le basi di una felicità che ancora non esiste sono piantati accanto all'aggravarsi di un dispiacere di cui stiamo soffrendo. (II; 1990, p. 302) Marcel Proust
legge sulle probabilità (vedi libro la passeggiata dell’ubriaco, primi capitoli: non e’ che “A succede perche c’e’ B” ma perche’ “B accade se c’e’ A” – al contrario, insomma
No, ci rinuncio! Non riusciro’ mai a razionalizzare e spiegarmi quello che provo per te.
come doveva essere vuota la mia vita il giorno prima che tu decidessi di riempirla;
La verita’ e’ che vorrei tanto scriverti qualcosa di bello, qualcosa per farti sentire speciale, ma va tutto cosi’ tremendamente e noiosamente bene che non c’e’ mordente
Quando ti ho chiesto: “Perche mi ami?” tu mi hai risposto secca, nascondendoti gli occhi dietro la frangetta :”Perche mi ami!” ed allora ho capito che questo amore sarebbe durato in eterno autoalimentandosi e autosostenendosi da se: un loop perfetto! Il mio corteggiamento aveva funzionato da primo motore immobile. Se devi amarmi, per null'altro sia se non che per amore. Mai non dire: "L'amo per il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare così conforme al mio, che mi rese sereno un giorno". Queste son tutte cose che posson mutare, Amato, in sé o per te, un amore così sorto potrebbe poi morire. E non amarmi per pietà di lacrime che bagnino il mio volto. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perderti. Soltanto per amore amami - e per sempre, per l'eternità. Elizabeth Barrett Browning In realta’ a volte non sono sicuro di amarti; per questo vado alla ricerca di un confronto ma non riuscendo a trovare nessuna che mi susciti le stesse emozioni, gli stessi borbottii dello stomaco e gli stessi rigonfiamenti del cuore, allora provo a fare a pezzi l’amore: tenerezze di qui, sesso di la, compagnia gioiosa da quell’altra ecc.; E’ un’immagine impressami nella mente da qualche anno da quando, in auto sulla via del lavoro, decisi di infrangere in mille schegge quella sfera perfetta che rappresenta l’amore. Per questo capisco che potrai trovare strano questo mio comportamento, ma la verita’ e’ solo questa: poiche ‘ credo di amarti molto, cosi’ tanto da dubitare che cio’ sia possibile, allora ho pensato di confrontare questo amore con altre persone;
Ti amo perche’ questo sentimento verso di te e’ istinto puro e nessuna ragionevolezza; e ti amo perche’ tu sei estremamente razionale; ti amo perche’ sei lunatica, molto piu’ di me, Amo i tuoi difetti, che non hai piu’, diventati ormai pregi per me: ma come si fa?
vorrei tanto imparare da te quello che mi fa sentire cosi’ desiderato e mi ti fa amare cosi tanto, e se solo riuscissi a impiantarlo in qualunque ragazza volessi, io non avrei piu’ bisogno di te e sarei libero di ricrearmi tutto l’amore che voglio. perche’ sono convinto che l'amore e' un sentimento simulabile e ricreabile ma poi,una volta generatosi,si svincola e diventa qualcosa di completamente irrazionale ed autonomo (quando subentra la sua parte biologica)
Piste di volo per l’amore, quando non provi sentimenti veri ma puoi provocarli biologicamente, credo che per molti e’ quello l’amore.
Certe volte mi chiedo perche’ parto per questi viaggi se il desiderio e’ sempre poi quello di tornare da Te. Ma poi ci penso e credo che lo faccio proprio per desiderare di tornare da te! Forse mi piace partire, pur sapendo di voler ritornare da te, perche’ queste temporanee assenze della tua presenza mi liberano dal tuo amore per qualche settimana, riattivando certe parti di me sopite. E allo stesso istante, quando ne ho bisogno, mi da la forza di andare avanti
Tu sei la mia linea di equilibrio tra quello che ero e quello che sono Permeato di te, non ti penso ne molto ne poco ormai non posso piu’ dire di pensare sempre a te; sono in uno stato piu’ avanzato: la mia mente e’ pregna di te;
Torrenti di dopamina che intersecano ruscelli di feniletilammina e confluiscono in fiumi di adrenalina riversandosi in mari di endorfine, oceani di testosterone..stasera, la vita mi appartiene; mannaggia mannaggia..sempre Tu, mia estasi, mio spasimo! si, lo so, sono tutte droghe per il cervello, ma almeno e’ la natura.
Il tempo si sospende all’ombra di calde fiamme di candele danzanti nella penombra del nostro amore le ombre delle candele profumate che danzano,le nostre ombre che fanno l’amore
E dopo, la ricomposizione. I corpi riprendono i loro confini.
Queste gambe, ad esempio, sono le mie. Le tue braccia ti riportano in te.
I cucchiai delle nostre dita, le labbra riconoscono il loro possessore.
Le lenzuola sbadigliano, una porta insensatamente sbatte e nel cielo, cantilenando un aereo scende.
Niente è cambiato, se non che c’è stato un momento in cui il lupo, il lupo mercante che sta fuori dal sé si è sdraiato sereno, e si è messo a dormire.
Maxine Kumin, Dopo l’amore
tutto e’ senza senso, e’ per questo che ti lascio: mi ci abituero’. Come due eliche di dna che si avvitano tra di loro io e te ci incastriamo perfettamente
le voci si scambiavano i pensieri
I residui incombusti del nostro amore Sei un buco nero che attrae e assorbe ogni cosa di me.
Tu mi apprezzi per i miei pregi ma soprattutto per i miei difetti
(Amore A-mors)
Partiti - per il Giudizio - Emily Dickinson
Eterna presenza (di Pedro Salinas)
Non importa che non ti abbia, non importa che non ti veda. Prima ti abbracciavo, prima ti guardavo, ti cercavo tutta, ti desideravo intera. Oggi non chiedo più né alle mani, né agli occhi, le ultime prove. Di starmi accanto ti chiedevo prima, sì, vicino a me, sì, sì, però lì fuori. E mi accontentavo di sentire che le tue mani mi davano le tue mani, che ai miei occhi assicuravano presenza. Quello che ti chiedo adesso è di più, molto di più, che bacio o sguardo: è che tu stia più vicina a me, dentro. Come il vento è invisibile, pur dando la sua vita alla candela. Come la luce è quieta, fissa, immobile, fungendo da centro che non vacilla mai al tremulo corpo di fiamma che trema. Come è la stella, presente e sicura, senza voce e senza tatto, nel cuore aperto, sereno, del lago. Quello che ti chiedo è solo che tu sia anima della mia anima, sangue del mio sangue dentro le vene. Che tu stia in me come il cuore mio che mai vedrò, toccherò e i cui battiti non si stancano mai di darmi la mia vita fino a quando morirò. Come lo scheletro, il segreto profondo del mio essere, che solo mi vedrà la terra, però che in vita è quello che si incarica di sostenere il mio peso, di carne e di sogno, di gioia e di dolore misteriosamente senza che ci siano occhi che mai lo vedano. Quello che ti chiedo è che la corporea passeggera assenza, non sia per noi dimenticanza, né fuga, né mancanza: ma che sia per me possessione totale dell'anima lontana, eterna presenza. |
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