Versi da mare
Su un oceano di scampanellii repentina galleggia un'altra mattina
NELL'ACQUA BASSA
Riuscire con la pazienza
a non voler recuperare
il tempo perduto.
Allungare i piedi
anche, e l’acqua era bassa,
oltreché tempestosa.
Superare i conti
delle cose buone
bruciate
nel fuoco della purificazione
o no?
E ritrovarsi a giurare insieme
fede a qualche cosa,
o da soli,
ma resiste a condensarsi in una lacrima
poggia non i piedi, le ali,
sul mare, riflesse
l’albatro
che sta per ingoiarti, così come sei,
muta,
non più profonda.
Ringrazio Andrea per il bellissimo disegno sopra
e il mio Valerio, per avermi trovata
Sto qui, Aquí ("Aquí" RAZÓN DE AMOR, Pedro Salinas ) "RAGIONI D'AMORE" Pedro Salinas, Passigli Editori. Traduzione: Valerio Nardoni |
Mare! Anche a te io mi affido – capisco ciò che vuoi dirmi, Mare delle distese ondate, Partecipe di influssi e di efflussi, io che esalto l’odio e la conciliazione, Non sono solo il poeta della bontà, non mi rifiuto di essere al tempo stesso il poeta della malvagità. Che sciocchezze sono mai queste sulla virtù e sul vizio? Temete che la perenne fecondità produca una qualche scrofola? Io trovo che un lato fa da contrappeso e che il lato sugli antipodi fa da contrappeso, Questo minuto, che arriva fino a me dai decisioni trascorsi, Quanto si comportò bene nel passato, o si comporta bene oggi, non costituisce una tal meraviglia,
(“Il canto di me stesso” n. 22, in FOGLIE D’ERBA, Walt Whitman)
You sea! I resign myself to you also- I guess what you mean, I behold from the beach your crooked fingers, I believe you refuse to go back without feeling of me, We must have a turn together, I undress, hurry me out of sight of the land, Cushion me soft, rock me in billowy drowse, Dash me with amorous wet, I can repay you. Sea of stretch'd ground-swells, Sea breathing broad and convulsive breaths, Sea of the brine of life and of unshovell'd yet always-ready graves, Howler and scooper of storms, capricious and dainty sea, I am integral with you, I too am of one phase and of all phases. Partaker of influx and efflux I, extoller of hate and conciliation, Extoller of amies and those that sleep in each others' arms. I am he attesting sympathy, (Shall I make my list of things in the house and skip the house that supports them?) I am not the poet of goodness only, I do not decline to be the poet of wickedness also. What blurt is this about virtue and about vice? Evil propels me and reform of evil propels me, I stand indifferent, My gait is no fault-finder's or rejecter's gait, I moisten the roots of all that has grown. Did you fear some scrofula out of the unflagging pregnancy? Did you guess the celestial laws are yet to be work'd over and rectified? I find one side a balance and the antipedal side a balance, Soft doctrine as steady help as stable doctrine, Thoughts and deeds of the present our rouse and early start. This minute that comes to me over the past decillions, There is no better than it and now. What behaved well in the past or behaves well to-day is not such wonder, The wonder is always and always how there can be a mean man or an infidel. (“Song of myself” n. 22, LEAVES OF GRASS, Walt Whitman)
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Quanto tempo foste due! ("Quanto tempo foste due!" n. 15 di di RAGIONI D'AMORE , Pedro Salinas ) ¡Cuánto tiempo fuiste dos! ("¡Cuánto tiempo fuiste dos!" RAZÓN DE AMOR, Pedro Salinas ) "RAGIONI D'AMORE" Pedro Salinas, Passigli Editori. Traduzione: Valerio Nardoni |
Delle volte un no nega ("Delle volte un no nega" n. 11 di RAGIONI D'AMORE , Pedro Salinas ) A veces un no niega ("A veces un no niega" RAZÓN DE AMOR, Pedro Salinas ) "RAGIONI D'AMORE" Pedro Salinas, Passigli Editori. Traduzione: Valerio Nardoni |
Quando io sollevai gli occhi per guardarti Cuando yo alcé los ojos a mirarte Pedro Salinas. 18. "PRESAGI" Pedro Salinas, Passigli Editori. Traduzione: Valerio Nardoni |
Eterno autunno o stagione mia mentale ("Segno" Guillaume Apollinaire ) Je suis soumis au Chef du Signe de l'Automne Mon Automne éternelle ô ma saison mentale ("Signe" Alcools (1913) Guillaume Apollinaire ) |
Ecco i disdegni del rimpianto Les feux mouvants du bivouac ("Les feux du bivouac" Lueurs des tirs/Calligrammes Guillaume Apollinaire ) |
I «Dammi tu il mio sorso di felicità prima che sia tardi» II [...] Il carnevale senza follia sul lungomare Una luce salina incendia i coriandoli, * Non la pausa o l'omissione del male V Finchè una luce senza margini d'ombra Eh, il punto oltre di me, eppure ancora in mio potere VI Potrebbe non esistere - penso. Essere - Sono sempre stata qui, da quando? - mi rispondono VII A volte si tocca il punto fermo e impensabile Qui il filo si spezza.
Sul ciglio del sentiero del risveglio che si restringe, si fa precipizio per il salto nella giornata, istanti aggrappati con ebbra vitalità all'impenso del più libero e morbido spazio notturno. Tra l'orizzonte sconosciuto dell'oscurità e l'instabile evidenza della luce, filtra il liquido d'una dimensione sfuggente sul doppio versante della coscienza. Che è sapere la morte ma anche credere che essa non vincerà, perchè l'esistenza è riprodotta totalmente anche dalla sua minima vibrazione, nuova e consapevole prova del proprio perenne resistere. Ed è assurdo e miracoloso come un fiore sfuggito alla morsa del freddo, come un imperituro profumo di diamante: su fondamenti invisibili la poesia tende le mani alla rarefazione della logica e sopprime l'avanti o indietro nel tempo, il vero o il creduto tale o il mistero... e si espande. Il pensiero si fa nuvola di coriandoli che tremendamente resta sospesa sul divieto d'una fossa, e d'una croce, perchè è lì dove l'amore trova ogni ragione di permanenza. Non è memoria il persistere degli affetti sull'irreparabile, è vita, oltre la vita stessa, è testimonianza superiore a tutte le prove contrarie, e a qualunque tentativo di imporre una fine che non può essere, che non c'è stata. Non è luce improvvisa sul buio, non è un'ideale luce perfetta senz'ombra, è anima che infrange la giustizia della conoscenza, il ghetto della parola, e la eleva a reciprocità. (Commento di Valerio Nardoni su La ferita nell'essere Mario Luzi) |
Sarai, amore, ("Sarai, amore" da RAGIONI D'AMORE Pedro Salinas) ¿Serás, amor ("¿Serás, amor" da RAZÓN DE AMOR Pedro Salinas) "RAGIONI D'AMORE" Pedro Salinas, Passigli Editori. Traduzione: Valerio Nardoni |
( "La voz a ti debida" poema n. xxxv Pedro Salinas) (Traduzione di Valerio Nardoni) |
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Restano indietro i giorni del passato, Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto, Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido, |
La mattina è gonfia di tempesta Come bianchi fazzoletti d'addio viaggiano le nubi, Cuore infinito del vento E ronza tra gli alberi, orchestrale e divino, Vento che rapina fulmineo le foglie secche Vento che le travolge in onda senza spuma Si rompe e sommerge il suo volume di baci (LA MATTINA E' GONFIA DI TEMPESTA da "Venti poesie d'amore e una canzone disperata" Pablo Neruda) Es la mañana llena de tempestad Como pañuelos blancos de adiós viajan las nubes, Innumerable corazón del viento Zumbando entre los árboles, orquestal y divino, Viento que lleva en rápido robo la hojarasca Viento que la derriba en ola sin espuma Se rompe y se sumerge su volumen de besos (ES LA MAÑANA LLENA DE TEMPESTAD "Veinte poemas de amor y una canción desesperada", Plaza y Janés, Barcellona, 1998. Pablo Neruda) |
Post n°11 pubblicato il 13 Marzo 2008 da Tammare
Ahi, mia povera musa, che cos'hai stamattina? Il succubo verdastro e il diavoletto rosa Io voglio che il tuo petto odori di salute cadenzato, sonoro come nei ritmi antichi
Ma pauvre muse, hélas! qu'as-tu donc ce matin? Le succube verdâtre et le rose lutin Je voudrais qu'exhalant l'odeur de la santé Comme les sons nombreux des syllabes antiques, (LA MUSE MALADE - "Le fleurs du mal" Charles Baudelaire) |
Perchè tu possa ascoltarmi Collana, sonaglio ebbro E le vedo ormai lontane le mie parole. Così si aggrappano alle pareti umide. Stanno fuggendo dalla mia buia tana. Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi, Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle. Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole. E io le intreccio tutte in una collana infinita (PERCHE' TU POSSA ASCOLTARMI da "Venti poesie d'amore e una canzone disperata" Pablo Neruda)
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sorte. Avevo da fare tante cose là fuori. |
Il mese passa che porta un altro mese.
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Demoni e meraviglie Venti e maree Lontano di già si è ritirato il mare E tu Come alga dolcemente accarezzata dal vento Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando Demoni e meraviglie Venti e maree Lontano di già si è ritirato il mare Ma nei tuoi occhi socchiusi Due piccole onde son rimaste Demoni e meraviglie Venti e maree Due piccole onde per annegarmi.
Comme une algue doucement caressée par le vent (SABLE MOUVANTS da "Paroles" Jacques Prèvert) |
Ai vecchi
(Commento di Valerio Nardoni su La ferita nell'essere Mario Luzi) |
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