Creato da tanganica0 il 25/12/2008

Il mio mondo

di tutto un po'

 

Egitto on the road

Post n°6 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da tanganica0



Milioni di luci sotto di noi, il Cairo ci accoglie in una notte di primavera.
Un silenzio assordante per le strade, è il rumore che solo un'umanità di 17 milioni di anime sa regalarti.
Strade buie, a volte illuminate, deserte, a volte affollate, ci
accompagnano verso Alessandria. Il rumore dell'asfalto, la stanchezza,
brevi soste tra preghiere e braci di sigarette che brillano al buio e
di nuovo in viaggio.
Alessandria ora ci circonda in un'alba di nuvole grigie già soffocata
da un traffico che sembra non avere né un inizio né una fine.
Il ricco museo, le catacombe incredibilmente conservate non bastano a
rinverdire i fasti di una città imperiale che desideriamo lasciarci
alle spalle perché è quel che verrà che desideriamo vedere e vivere.
Ancora sulla strada verso la storia recente, storia di eroismi e di
morte....è El Alamein che ci accoglie. E' d'istinto che ti inchini
davanti alla semplice maestosità del Sacrario e la commozione ti prende
davanti a tutti quei nomi stemperati sul bianco di quadrati di marmo e
sepolti per noi sotto quelle sabbie. Ti senti un nulla davanti a loro e
lo lasci alle spalle senza dimenticare.
La strada corre diritta, inesorabili passano i chilometri in mezzo a un
nulla di sabbia e ciotoli. Chiuso nei tuoi pensieri con gli occhi fissi
verso un orizzonte che sembra allontanarsi, ti senti perso e il deserto
ti prende, ti circonda con un fascino cui non puoi e non vuoi sottrarti.
Forme, colori, disegni di sabbia corrono sotto le ruote e ti rimangono
dentro e non sai dove guardare perché è un qualcosa più grande di te
che già sai non dimenticherai più e vorresti che non finisse mai quello
spettacolo della natura che attraverso il riverbero di un piccolo fuoco
fumoso vedi dolcemente sciogliersi verso una notte di stelle.
Siwa ti viene incontro, piccola, grande oasi persa tra le dune del gran
mare di sabbia. La vita scorre lenta, ritmata dall'andatura tranquilla
di magri asinelli che docili percorrono strade strette e polverose,
intatte da secoli. Uomini dalle barbe ispide, donne velate che sembrano
desiderare l'invisibilità, sapore di tè alla menta, un altro mondo o
forse un altro secolo.
Non siamo abituati al ritmo di una vita scandita dal sole ma quasi con
sollievo ci lasciamo trascinare da questo lento volgere del tempo.
La sabbia copre e nasconde tesori inestimabili, necropoli e tombe
egizie che sembrano aver visto appena uscire da quelle strette porte,
artisti, scriba e sacerdoti.
La sabbia cela i segreti di una civiltà forse troppo grande ed evoluta per essere interamente svelata e compresa da noi.
Notte di deserto, piccole tende appese alla sabbia, un'emozione
incontenibile guardando il fuoco che allunga le ombre, il silenzio
della notte fredda e milioni di stelle che ti guardano mentre aspetti
che un nuovo giorno ti sorprenda.
Si leva un'alba grigia di vento. Da lontano sembra nebbia che avvolge
le dune cambiandone l'aspetto, si avvicina fischiando tra le piccole
valli formate dalla sabbia e ci sorprende, ci avvolge. Spilli sulla
pelle, piccole stilettate che feriscono gli occhi, ora è lui che domina
il deserto e tu cerchi un riparo come i viandanti di un tempo ormai
perduto.
Una stanza spoglia in una piccola casa di un povero e polveroso paese,
il nostro rifugio. L'ospitalità della gente, il sorriso di una giovane
che porta del cibo, il riso grande e sincero di una bimba, la sua mano
che si agita quando ripartiamo nel vento che sembra aver esaurito la
sua forza.
Una strada che sembra senza fine, rotaie in mezzo al nulla, una
montagna di cristallo che nasce dalla terra e poi l'inimmaginabile.
Bianche di calcare, strane forme si innalzano dal deserto per
sorprenderti, sono ovunque, minuscole, piccole, grandi, gigantesche
formazioni che sembrano stare a guardia di questo fiabesco deserto
bianco.
La sera disegna forme strane sulla sabbia, cala veloce la notte nel
deserto, il fuoco raccoglie le nostre voci, è fredda la notte nel
deserto ma non per il nostro cuore che si riempie di queste bellezze.
Si alza il sole e lentamente scalda l'amicizia che si è creata fra noi
in questi luoghi fantastici, così lontani dal nostro vivere normale,
così diversi da restare indimenticabili.
Il nastro d'asfalto si perde verso la città dove un'orrenda periferia
ha circondato in modo sacrilego le piramidi di Giza, come sono lontane
Siwa e Baharia, le nostre oasi del silenzio, com'è lontano quel mare di
sabbia che ci ha avvolto nel suo fascino dolce e violento, com'è
lontana quella vita scandita dal sole e dalla natura ma come è forte e
vicino il desiderio di tornare e la certezza che ancora potremo sentire
soffiare il vento del deserto e vedere le nostre ombre appoggiarsi
dolcemente su quelle magiche dune di sabbia.

 
 
 

Il mio Canada

Post n°4 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da tanganica0



Pensavo che quel mondo esistesse solo nella mia immaginazione, nei miei sogni…

Era così chiara la visione nella mia mente che le avevo dato vita, pur sapendo che non poteva esistere.
Facevo vivere un sogno … che un sogno non era e continuava a sembrarmi
tale anche quando, lentamente e con stupore, mi sono reso conto che
stavo vivendo la realtà …
Dominava il verde, scuro ma non tenebroso e il colore andava dolcemente sfumando verso il cielo del mattino.
Era l’alta ed era freddo ma ero lì, immobile a guardare il sole che
iniziava a filtrare tra gli abeti, si incanalava tra i rami,
delineandone i contorni e illuminando un paesaggio che sembrava irreale
se non si fosse riflesso nei miei occhi.
L’acqua del lago era quasi immobile, un colore grigio chiaro chiazzato
d’oro dove il sole iniziava a riflettersi e l’ombra degli alberi si
dissolveva ..
Un filo di fumo si perdeva nel cielo, una traccia scura, dondolante nell’azzurro crescente ..
Il silenzio .. un silenzio che faceva quasi rumore e poi tanti piccoli
rumori quasi timorosi … i boschi si stavano svegliando nel freddo di
quel mattino d’autunno.
Una piccola increspatura dell’acqua, un movimento leggero, quasi
impercettibile .. una barca ferma nel cerchio di luce disegnato dal
sole … un pescatore curvo sulla lenza, immobile nei suoi contorni scuri
..
Foglie d’acero rosse e luminose di rugiada si affacciavano nel verde
degli abeti e poi altre macchie gialle e arancione si lasciavano
intravedere, timorose di rovinare l’uniformità di quel verde intenso,
quasi non volessero ferirlo.
Un volo di uccelli leggera ma .. quasi un tuono in quel silenzio magico.
Il sogno era diventato realtà ed era pace e serenità e soprattutto la
certezza che quel ricordo non mi avrebbe mai lasciato come l’amore di
chi ti vuole bene.



Quello era il mio Canada!!

 
 
 

Il mio primo blog

Post n°1 pubblicato il 25 Dicembre 2008 da tanganica0

Non sono un esperto, anzi .....

Ci provo e per prima cosa mando un saluto a tutti quanti.

 
 
 
« Precedenti
 

.

.

.

.

.

.

.

.

 

 

 

 

MUSICA






 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Trappolinaxcostanzatorrelli46ljnrosiello.antonio1955manu.rossanaunamamma1massimocopparosellapiroddagiramondo595CAPOBOSSabramo50long_legs.nilomatrix23_1983pietrochilelli
 

ULTIMI COMMENTI

E' davvero una foto straordinaria. Buonanotte e sogni...
Inviato da: giramondo595
il 10/07/2012 alle 21:50
 
Ciao Tanga:-)
Inviato da: ferrarazzo
il 30/07/2011 alle 12:49
 
Adoro la Provenza!
Inviato da: chiaracarboni90
il 27/05/2011 alle 12:50
 
Una foto veramente splendida.^_______^ e bacioni. Un...
Inviato da: giramondo595
il 13/05/2010 alle 23:17
 
bellissimaaa
Inviato da: KIRKIR
il 01/05/2010 alle 13:11
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963