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A Modo Mio

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Io Leggo

Post n°430 pubblicato il 02 Novembre 2015 da Spiky03
 

“Bada poi che il fatto di leggere una massa di autori e libri

di ogni genere non sia un po’ segno di incostanza e di volubilità.

 Devi insistere su certi scrittori e nutrirti di loro, se vuoi ricavarne

un profitto spirituale duraturo. Chi è dappertutto, non è da nessuna parte.

Quando uno passa la vita a vagabondare, avrà molte relazioni ospitali,

ma nessun amico. Lo stesso capita inevitabilmente a chi

non si dedica a fondo a nessun autore, ma sfoglia tutto in fretta e alla svelta.
Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto.

Niente ostacola tanto la guarigione quanto il frequente

 cambiare medicina; non si cicatrizza una ferita curata

in modo sempre diverso. Una pianta, se viene spostata spesso,

 non si irrobustisce; niente è così efficace

da poter giovare in poco tempo.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere

tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
 “Ma,” ribatti, “a me piace sfogliare un po’

questo libro, un po’ quest’altro.”
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose:

 la varietà di cibi non nutre, intossica.
Leggi sempre, però autori di valore riconosciuto e se

di tanto in tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi.
Anch'io mi regolo così ; dal molto che leggo ricavo qualche cosa”.

 

 

Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio.

 
 
 
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