Cava ManaraCOMITATO A TUTELA DEL TERRITORIO CAVESE |
CHI SIAMO
Il COMITATO A TUTELA DEL TERRIRORIO CAVESE nasce dalla necessità di salvaguardare il territorio di Cava Manara dalla costruzione dell'Autostrada Broni-Pavia-Mortara e dell'annessa tangenziale che racchiuderebbe la nostra cittadina in una morsa di asfalto e inquinamento.
“Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini:” G. Falcone
09/07/2007
IL COMITATO A TUTELA DEL TERRITORIO CAVESE
ha partecipato alle spese legali
per i ricorsi al TAR della Lombardia
con € 3.300,00
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO!
MICROPOLVERI
A noi manca solo l'autostrada! Noi quell'aria la respiriamo!
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IN EVIDENZA!!!
TANTE MACCHIE ROSSO FUOCO
E' LI’ CHE LA TERRA E' MALATA, C'E' ANCHE LA PIANURA PADANA.
LA FOTOGRAFIA RACCOLTA DAL SATELLITE “ENVISAT” DELL'AGENZIA SPAZIALE EUROPEA CI MOSTRA LA DISTRIBUZIONE E LA CONCENTRAZIONE DI BIOSSIDO D'AZOTO. QUESTO GAS E' GENERATO, DALLE ATTIVITA' INDUSTRIALI, DAI MOTORI DELLE AUTOMOBILI, DALLE CENTRALI CHE PRODUCONO ENERGIA…
UNA DELLE MAGGIORI CONCENTRAZIONI DI BIOSSIDO DI CARBONIO SI TROVANO SULLA VALLE PADANA.
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Post n°32 pubblicato il 01 Agosto 2007 da TerritorioCavese
Approvati dal Consiglio Regionale gli indirizzi per la valutazione ambientale di piani e programmi (VAS)
Approfondimenti su www.territorio.regione.lombardia.it Il Consiglio Regionale, nella seduta del 13 marzo 2007, ha approvato gli "Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi (VAS)", ai sensi dell'articolo 4 della l.r. 12/2005 per il Governo del Territorio. Il documento costituisce l'attuazione della Direttiva 2001/42/CE relativa alla valutazione degli effetti sull'ambiente di piani e programmi che determinano significative trasformazioni territoriali. "Uno strumento fondamentale, insieme al Sistema Informativo Territoriale integrato e all'Osservatorio Permanente della Pianificazione Territoriale - commenta l'Assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni - per assicurare una migliore qualità al sistema della pianificazione territoriale. Un documento molto atteso dagli amministratori, dai progettisti e anche dai cittadini che oggi possono disporre di un nuovo strumento di partecipazione alle scelte che riguardano la qualità della loro vita". Gli Indirizzi generali per la Valutazione Ambientale Strategica affrontano le seguenti tematiche: integrazione tra percorso di formazione del piano e attività di valutazione - il percorso delineato prevede una stretta collaborazione tra chi elabora il piano e chi si occupa della sua valutazione, per costruire uno strumento di pianificazione partecipato e valutato in ogni sua fase, valorizzando la positiva esperienza già realizzata nell'ambito del progetto europeo Enplan (Interreg IIIB Medocc); ambito di applicazione della valutazione ambientale - sono considerati i piani di livello regionale (Piano Territoriale regionale e piani d'area, ma anche piani di settore quali energetico, rifiuti, acque), provinciale (Piano Territoriale di coordinamento provinciale, piani di settore), comunale (Documento di piano e altri piani se in variante al Documento di piano), che dovranno essere accompagnati dalla VAS nella loro formazione; percorso procedurale metodologico - è stato definito un percorso che razionalizza le diverse azioni già previste dagli strumenti di piano e individua i soggetti competenti in materia ambientale da coinvolgere fin dall'inizio del percorso; processo di partecipazione dei cittadini - la costruzione di piani e programmi è accompagnata da modalità definite di consultazione, comunicazione e informazione, articolati per le diverse fasi; raccordo con altre procedure - il coordinamento con le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Valutazione di Incidenza su Zone di Protezione Speciale (ZPS) e sui Siti di Importanza Comunitaria (SIC) garantirà l'ottimizzazione e la semplificazione dei procedimenti; sistema informativo lombardo per la valutazione ambientale di piani e programmi - sarà sviluppato un portale dello strumento VAS, in cui raccogliere i riferimenti legislativi, metodologici e le buone pratiche. La Giunta Regionale provvederà ora agli ulteriori adempimenti di disciplina così come previsto al comma 1 - art. 4 della l.r. 12/2005. |
Post n°31 pubblicato il 01 Agosto 2007 da TerritorioCavese
ATTO CAMERAINTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04024Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 15 Primo firmatario: REALACCI ERMETE Ministero destinatario:
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE delegato in data 14/06/2007 Stato iter:IN CORSO
Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: |
Post n°30 pubblicato il 11 Luglio 2007 da TerritorioCavese
La
Legambiente Provincia di Pavia - via Cardano 84 -Pavia 0382/33320 tel e fax- legambientepavia@libero.it Venerdì 13 luglio ore 21 Sala Polivalente
Via SS.
Convegno di Studio: LOMELLINA: Introdurranno la
Alessandro Fea e Massimiliano Giani (Politecnico Di Milano - Facoltà di architettura
2 Scenari per la Lomellina: Andrea Patrucco, Riccardo Pennati e Paolo Sala (Politecnico Di Milano - Pianificazione Territoriale
Programma integrato di sviluppo locale: Lomellina. Un corridoio fra tradizione e tecnologia Interverranno Giorgio Boatti (giornalista e scrittore) Damiano Di Simine (Presidente Legambiente Lombardia) Sono stati invitati tutti gli Amministratori, i
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Post n°28 pubblicato il 10 Luglio 2007 da TerritorioCavese
Tratto da : http://eddyburg.it/article/articleview/9161/0/127/ Lo Share dello Sprawl
Autore: Bottini, Fabrizio Data di pubblicazione: 17.06.2007 18:54 Sembra incredibile, ma anche con un tema come “Quale modello di sviluppo per il nostro territorio?”, si attirano grandi folle a una serata di dibattito. Certo, anche saper parlare qualche volta aiuta … Lo sprawl fa share: in tutti e due i sensi. Il primo, più allarmante e letterale, è che i confini amministrativi di Scatolonia, dell’insediamento diffuso selvaggio, si allargano a ogni minuto che passa, e si prendono uno “share” crescente della vita di ognuno: di spazio, di tempo, di respiro. Il secondo, declinando il verbo “ to share” nel senso pubblicitario-mediatico più in voga oggi, è la possibile buona notizia: anche parlare di sprawl può attirare l’interesse della gente, di tanta gente. Della maggior parte dei politici pare ancora di no, ma della gente che poi li dovrebbe eleggere sicuramente. |
Post n°27 pubblicato il 10 Luglio 2007 da TerritorioCavese
Comunicato stampa
Pavia, 09-06-2007
Oggetto: iter progettuale dell'autostrada Broni-Pavia-Mortara e Valutazione Ambientale Strategica
In occasione della Conferenza di servizi del 7 Febbraio scorso, che approvò a maggioranza il progetto preliminare dell'autostrada Broni-Pavia-Mortara, fu votato all'unanimità un ordine del giorno (allegato A) in cui si legge:
"…la conferenza di servizi [...] ritiene che la predisposizione del progetto definitivo debba essere subordinata:
- all'esito positivo della Valutazione Ambientale Strategica, che stimi la sostenibilità dell'insieme dei progetti alla luce del carico ambientale già presente;….."
Come abbiamo già sottolineato: a) la direttiva comunitaria che istituisce la V.A.S. all'art.4 stabilisce che "La Valutazione ambientale deve essere effettuata durante la fase di preparazione dei piani e dei programmi e prima della loro adozione o del loro inserimento in una procedura legislativa" . Non è stato serio perciò votare un progetto per cui non era stata effettuata la V.A.S. sulla sola base di una promessa che essa sarebbe stata posta in atto in seguito. b) Alla luce della direttiva citata ci chiedevamo anche che validità possa avere una Valutazione Ambientale Strategica da avviarsi dopo il voto in conferenza dei servizi.
Oggi dobbiamo però rilevare un'ulteriore distorsione in una procedura che si sta facendo via via sempre più cervellotica e scorretta. In risposta a un'interpellanza presentata in occasione del Consiglio Provinciale di Venerdì 8 Giugno scorso il Presidente della Provincia Vittorio Poma ha confermato quanto già scritto da Infrastrutture Lombarde (allegato B) in risposta alle osservazioni presentate dalle Associazioni ambientaliste e dai cittadini: non ci sarà un'autentica Valutazione Ambientale Strategica, ma una fantomatica "valutazione ambientale sintetica" "che segua i principi della V.A.S." Ci domandiamo dunque quale legittimità possa conservare il voto favorevole espresso a maggioranza dalla conferenza di servizi dello scorso febbraio se Infrastrutture Lombarde ha deciso che la procedura a cui era subordinato l'assenso (la V.A.S. appunto) non verrà attuata secondo quanto promesso ai 36 soggetti presenti in conferenza. Chiediamo al Presidente Poma (che in un incontro con le associazioni del 31 gennaio scorso aveva confermato l'intenzione di avviare la V.A.S.) e a tutti i soggetti che hanno votato sì al progetto - Comune di Pavia e Parco del Ticino in testa - di spiegare pubblicamente sulla base di quali motivazioni ritengano ancora valido il loro voto favorevole dal momento che Infrastrutture Lombarde ha estratto dal cappello a cilindro l'illusionistica novità di una valutazione ambientale sintetica, strumento che non risulta contemplato in alcuna norma di diritto ambientale e che rappresenta un curioso e maldestro esempio di "ecologia creativa" pensato per evitare di sottoporre il progetto a una procedura seria e rigorosa come la V.A.S.
Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
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Post n°26 pubblicato il 10 Luglio 2007 da TerritorioCavese
Da il Corriere della Sera : http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/06_Giugno/18/opere.shtml Le 50 priorità di Di Pietro non mettono in crisi i costruttori. Ma non bastano Chi vince e chi perde con le «piccole opere» Il governo mette sul piatto solo 30-35 miliardi in cinque anni. A fare il pieno sono le Ferrovie e la Tav. A secco le autostrade Vincoli di bilancio sempre più stringenti, mancanza di consenso da parte delle popolazioni locali, carenza di strumenti legislativi efficaci. Rimettere in moto il motore dei grandi investimenti infrastrutturali in Italia appare impresa improba persino in tempi di crescita economica soddisfacente come quelli attuali. Che la coperta sia corta, anzi cortissima, non è una novità. Ma per i prossimi 5 anni verranno messi in campo appena 30-35 miliardi di euro sui 180 che sarebbero necessari. Lo ha annunciato la scorsa settimana il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, sottolineando che i fondi verranno ripartiti tra 50 priorità, le opere «più urgenti tra le urgenti». La lista dei progetti da finanziare ha lasciato l’amaro in bocca a molti, prima fra tutti Genova che si è vista privata del progetto del Terzo Valico dei Giovi, infrastruttura ritenuta indispensabile per collegare il porto e la città alle grandi arterie del Nord Europa. Ma a vincere o a perdere non sono solo i territori e le comunità (peraltro spesso ostili alle grandi opere). Dal gioco della torre sulle grandi opere c’è chi esce a testa alta, come le Ferrovie guidate da Mauro Moretti che assorbiranno oltre il 50% degli investimenti infrastrutturali per il quinquennio 2007-2011 e le regioni Campania e Puglia con lo stanziamento dei fondi per la realizzazione della tratta ferroviaria ad alta capacità Napoli- Bari, caso unico in Italia in cui gli ecologisti hanno istituito i comitati «Sì-Tav». A uscirne malconcia è invece la rete autostradale che ha visto una volta di più frustrata la sua fame d’investimenti, inappagata dagli anni ’80. Dei circa 10 miliardi previsti per lo sviluppo stradale, quasi la metà verrà impiegato su quattro progetti ritenuti strategici: il completamento della Salerno- Reggio Calabria, l’adeguamento della statale Jonica, la costruzione della nuova Romea (Mestre-Cesena) e l’avvio della Pedemontana lombarda. Da questo giro invece è rimasto fuori tra gli altri il corridoio tirrenico, vale a dire l’autostrada Cecina- Civitavecchia e la Cisa-Verona (Tibre). Un gioco, quello della torre, che a prima vista va a penalizzare le grandi concessionarie autostradali (Autostrade e il gruppo Gavio) e che favorisce Trenitalia e le grandi imprese di costruzioni impegnate nella realizzazione dell’alta velocità ferroviaria. Abolita a gennaio, via decreto Bersani, la figura del general contractor per le tratte ancora da realizzare sono venute meno alcune rendite di posizione. In particolare quella del consorzio Cepav Due (Saipem, SnamProgetti, Condotte d’Acqua, gruppo Pizzarotti e altri) che era stato incaricato della realizzazione della tratta Milano-Verona. Progettazione e realizzazione delle opere verranno rimesse in gara — salvo ritardi — a inizio 2008. La torta si è ridotta rispetto alla legge obiettivo del 2001 e, nelle previsioni del governo, la riassegnazione tramite il meccanismo della gara dovrebbe consentire risparmi fino al 20% sui costi complessivi delle opere. Tuttavia si aprono le porte a un grande rimescolamento di carte i cui protagonisti indiscussi saranno i big delle costruzioni già impegnati sul fronte dell’alta velocità ferroviaria e del sistema Mose di Venezia (che a questo giro, pure, ha fatto il pieno di finanziamenti). Parliamo di Astaldi, Impregilo, Condotte d’acqua, Maire Engineering, Vianini, Snam, Pizzarotti, Fintecna e delle cooperative che tra Napoli-Bari, Torino-Lione (finanziata con un meccanismo ad hoc, extra Legge Obiettivo), Milano-Verona e Ronchi-Trieste — per non parlare del raddoppio della Fortezza- Verona e delle altre opere ferroviarie — conquisteranno tutte un posto al sole. E nei giochi potrebbe rientrare anche il gruppo Gavio che peraltro beneficia indirettamente dell’avvio della Pedemontana lombarda in virtù della quota detenuta nella Milano Serravalle e direttamente dell’avvio dell’autostrada regionale Broni-Mortara, per limitarsi alle opere principali. Il gioco, insomma, non è somma zero ma quasi se si guarda al business delle costruzioni. Diverso invece il discorso se si puntano i riflettori sulle esigenze di mobilità e sul gap infrastrutturale rispetto al resto d’Europa. La Lombardia, come sottolinea l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, conta appena 64 chilometri di autostrade per ogni milione di abitanti contro i 113 dell’Italia e i 177 della media dei principali Paesi Ue. Un gap che la Regione sta cercando di colmare con un modello che non ha mancato di suscitare polemiche, ma che permette di reperire le risorse necessarie alla realizzazione delle opere laddove l’autofinanziamento tramite i pedaggi risulta largamente insufficiente. Si tratta di sfruttare la rendita urbanistica generata dai servizi in prossimità degli svincoli. Sulle prime il modello lombardo è stato accusato di «istituzionalizzare la speculazione edilizia», ma poi ha trovato il consenso sia della Provincia di Milano sia del ministero delle Infrastrutture che — almeno a parole — vorrebbe fosse replicabile su scala più larga, visti i vincoli di bilancio e l’assoluta necessità di salvaguardare la competitività del Paese. Il gap nei confronti dell’Europa, stando ai dati diffusi da At Kearney nel corso di un convegno a Roma, è di circa 3mila chilometri di autostrade e il costo del non realizzarli è crescente: basti pensare che tra il 1995 e il 2005 il numero di utenti autostradali è cresciuto del 152% (da 80 a 220 milioni di utenti per chilometro) e la quota di merci trasportata via autostrada è passata dal 58 all’ 82%. Tutto ciò a parità di rete, visto che nel periodo considerato sono stati costruiti solo 100 chilometri addizionali. Il problema — sentito a tutti i livelli — è dunque quello di reperire risorse addizionali e rompere il recinto dei 30-35 miliardi di investimenti che verrà sancito dal prossimo Dpef. Una road map da «piccole opere» del tutto inadeguata allo sviluppo infrastrutturale del Paese. È anche questa la ragione dei recenti tentativi di apertura di Di Pietro all’operazione Autostrade Abertis, alla disponibilità a rivedere la formula tariffaria e, soprattutto, a transar e a zero euro il contenzioso. È possibile che le parti presto si siedano al tavolo, ma di qui a trovare un’intesa la strada è lunga e irta d’ostacoli. PAOLO FIOR 18 giugno 2007 |
Post n°24 pubblicato il 10 Luglio 2007 da TerritorioCavese
Spett. Sig. Sindaco di Cava Manara Oggetto: ruolo e partecipazione del Comitato dei Cittadini di Cava Manara, denominato “COMITATO A TUTELA DEL TERRITORIO CAVESE”, in qualità di portatore di interessi diffusi, con riferimento alla Legge Regionale per il Governo del Territorio 12/2005 Con la presente segnaliamo l’interesse del “Comitato a tutela del territorio Cavese”, promotore della Petizione Popolare contro l’attraversamento del territorio comunale da parte dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara, a partecipare attivamente alla predisposizione del PGT ed in generale a quelle scelte dell’Amministrazione Comunale, anticipatorie e susseguenti al PGT stesso, che determinano il futuro sviluppo del nostro territorio comunale. A norma della legge regionale in oggetto Le chiediamo che il Comitato, per il tramite di uno o più rappresentanti, sia messo concretamente nella possibilità di presentare suggerimenti e proposte e di poter partecipare attivamente, non solo come utente finale di decisioni già definite, al processo di costruzione del piano e di valutazione della sua sostenibilità. La nostra richiesta di partecipazione ci impegna ad un contributo costruttivo, nelle proposte di sviluppo urbanistico e politiche ambientali in genere, a favore di una migliore qualità di vita sul nostro territorio comunale. Certi che la presente verrà tenuta in debita considerazione sia da Lei sia dall’Amministrazione Comunale, in attesa di cortese cenno di riscontro, inviamo distinti saluti. Cava Manara 05/2007 Comitato a tutela del territorio Cavese Il Presidente |
Post n°23 pubblicato il 10 Luglio 2007 da TerritorioCavese
Interrogazione su Broni-Pavia-Mortara 15/05/2007 Interrogazione a risposta scritta Atto n. 4-01946 DONATI, RIPAMONTI, SILVESTRI – Ai Ministri delle infrastrutture, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei trasporti – Premesso che: l'autostrada Broni/Stradella-Pavia-Mortara è un'autostrada che interessa il territorio della regione Lombardia, per 23 chilometri, e della regione Piemonte, per 16 chilometri, che rientra nella categoria "A" delle autostrade in ambito extraurbano, con soluzione base a 2+2 corsie di marcia, banchine e spartitraffico, per una sezione complessiva di 25,00 metri; il progetto interessa il Parco della Valle Lombarda del Ticino, patrimonio mondiale dell'UNESCO, oltre a quattro SIC e tre ZPS, 4 riserve regionali, tre garzaie (definite dalla Regione monumento naturale), e s'inserisce in un territorio prevalentemente agricolo caratterizzato dalle grandi estensioni delle risaie della Lomellina, con contesti ambientali fortemente connotati per la permanenza dei caratteri storici agricoli e da un reticolo viario e irriguo storico costituito dal corso del fiume Po e dal sistema idrico di fiumi e torrenti (fiume Sesia, torrenti Terdoppio e Agogna) che hanno come recapito finale lo stesso Po; Considerato che: l'autostrada Broni/Stradella-Pavia-Mortara, quale nuovo corridoio alternativo alla A4, è stata inserita tra le opere viabilistiche prioritarie della Regione Lombardia, le "autostraderegionali", unitamente alla Cremona-Mantova ed all'interconnessione Pedemontana-BreBeMi (deliberazione della Giunta regionale n. VII/9865 del 19 luglio 2002) in relazione alla legge regionale 9/2001 "Programmazione e sviluppo della rete viaria di interesse regionale"; il Comitato promotore della tratta autostradale regionale Broni-Pavia-Mortara, costituito su iniziativa della Provincia di Pavia, ha fatto predisporre uno studio di fattibilità, trasmesso alla Regione Lombardia il 10 giugno 2005 a seguito del quale la Regione Lombardia ha conferito il ruolo di concedente dell'autostrada regionale alla società Infrastrutture Lombarde con il compito di verificare lo studio e confermarne la rispondenza ai criteri indicati nell'art. 3 del Regolamento regionale 8 luglio 2002, n. 4 (Regolamento regionale 4/2002), relativo alle "Procedure di concessione delle autostrade regionali" e alla legge regionale 9/2001; la Regione Lombardia con delibera n° VIII/001789 del 25 gennaio 2006 ha successivamente approvato lo studio e conferito ad Infrastrutture lombarde il mandato di procedere all'individuazione del soggetto promotore individuato, a seguito di gara, nella società SA.Bro.M. S.p.A. incaricata di redigere la progettazione preliminare dell'autostrada regionale per il tratto Broni-Mortara interno alla Regione Lombardia; inoltre il promotore ha sviluppato il progetto preliminare anche per il tratto piemontese di completamento con il raccordo A26/4 (da Mortara a Stroppiana);
una segnalazione del WWF Italia del 16 novembre 2006 il direttore generale della Direzione salvaguardia ambientale del Ministero dell'ambiente ha inviato il 18 dicembre 2006 una lettera al Presidente della Giunta regionale della Lombardia, alla Regione Piemonte, al Ministero delle infrastrutture, all'ANAS e all'Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici in cui: 1. rileva come la procedura seguita per la Broni-Pavia-Mortara dalla Regione Lombardia sia in contrasto con la stessa normativa regionale in quanto l'autostrada non si sviluppa nel solo territorio regionale, ma riguarda il territorio di due regioni, chiedendo su quest'ultimo aspetto anche alla Regione Piemonte chiarimenti; 2. informa tutte le amministrazioni che il Ministero ha posto un quesito al proprio Ufficio legislativo sulla legittimità della legge regionale 9/2001, ritenendo che la legge citata sia palesemente in contrasto con le norme nazionali e comunitarie; il Direttore generale della Salvaguardia ambientale del Ministero dell'ambiente nella lettera citata del 18 dicembre 2006 ha chiesto inoltre specificamente ad ANAS e al Ministero delle infrastrutture e all'autorità sui lavori pubblici se possano essere svolte autonomamente dalla Regione Lombardia le procedure di assegnazione delle concessioni autostradali e di definizione dei pedaggi; uno studio critico elaborato dalla società Polinomia in collaborazione con il WWF, basato su modelli e simulazioni multimodali del sistema di trasporto, ha evidenziato: questi risultati assolutamente mediocri si potranno raggiungere, però, solo in assenza di interventi futuri di potenziamento delle reti autostradali che circondano i capoluoghi di Milano e Pavia (quali la quarta corsia nella tratte Novara-Milano e Milano-Bergamo, la realizzazione della tangenziale ovest esterna di Milano e/o del raccordo Buffalora-Abbiategrasso-Cusago, la Pedemontana Lombarda e la Bre-Be-Mi); assumendo una vita utile pari a 30 anni, ed un tasso di attualizzazione pari al 5,50% l'anno, e tenendo conto che il costo totale attualizzato dell'opera (comprensivo delle somme non quantificate e dei costi forfetari di esercizio e di manutenzione ordinaria) è attorno a 1,3 miliardi di euro, e assumendo come data di entrata in esercizio il 2011, risulta che il cash flow annuale e cumulato è del tutto insufficiente ad assicurare l'autofinanziamento dell'opera (con un Valore Attualizzato Netto-VAN pari a -920 milioni di euro) e che nei primi 8-10 di esercizio i ricavi risultano persino inferiori ai costi correnti (esercizio e manutenzione), con un conseguente mantenimento di un flusso di cassa negativi sino al 2018; la realizzazione dell'intervento risulta dunque possibile (in assenza degli altri interventi sopra descritti) soltanto a fronte di un contributo a fondo perduto da parte dello Stato pari a circa l'85-90% del costo complessivo, pari ad oltre 800 milioni di euro;
se i Ministri in indirizzo ritengano che l'autostrada in questione che interessa due regioni, la Lombardia e il Piemonte, sia contrasto con la legge 340/2000 e al tempo stesso sia in contrasto con la stessa normativa legge regionale 9/2001 della Lombardia, come evidenziato dal Ministero dell'ambiente; se ritengano, con riferimento al decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 377/1988, in relazione alle caratteristiche della autostrada, che nel caso in questione si debba applicare la Valutazione di impatto ambientale statale; |
Post n°22 pubblicato il 10 Luglio 2007 da TerritorioCavese
Comunicato stampa
Pavia, 09-06-2007
Oggetto: iter progettuale dell'autostrada Broni-Pavia-Mortara e Valutazione Ambientale Strategica
In occasione della Conferenza di servizi del 7 Febbraio scorso, che approvò a maggioranza il progetto preliminare dell'autostrada Broni-Pavia-Mortara, fu votato all'unanimità un ordine del giorno (allegato A) in cui si legge:
"…la conferenza di servizi [...] ritiene che la predisposizione del progetto definitivo debba essere subordinata:
- all'esito positivo della Valutazione Ambientale Strategica, che stimi la sostenibilità dell'insieme dei progetti alla luce del carico ambientale già presente;….."
Come abbiamo già sottolineato: a) la direttiva comunitaria che istituisce la V.A.S. all'art.4 stabilisce che "La Valutazione ambientale deve essere effettuata durante la fase di preparazione dei piani e dei programmi e prima della loro adozione o del loro inserimento in una procedura legislativa" . Non è stato serio perciò votare un progetto per cui non era stata effettuata la V.A.S. sulla sola base di una promessa che essa sarebbe stata posta in atto in seguito. b) Alla luce della direttiva citata ci chiedevamo anche che validità possa avere una Valutazione Ambientale Strategica da avviarsi dopo il voto in conferenza dei servizi.
Oggi dobbiamo però rilevare un'ulteriore distorsione in una procedura che si sta facendo via via sempre più cervellotica e scorretta. In risposta a un'interpellanza presentata in occasione del Consiglio Provinciale di Venerdì 8 Giugno scorso il Presidente della Provincia Vittorio Poma ha confermato quanto già scritto da Infrastrutture Lombarde (allegato B) in risposta alle osservazioni presentate dalle Associazioni ambientaliste e dai cittadini: non ci sarà un'autentica Valutazione Ambientale Strategica, ma una fantomatica "valutazione ambientale sintetica" "che segua i principi della V.A.S." Ci domandiamo dunque quale legittimità possa conservare il voto favorevole espresso a maggioranza dalla conferenza di servizi dello scorso febbraio se Infrastrutture Lombarde ha deciso che la procedura a cui era subordinato l'assenso (la V.A.S. appunto) non verrà attuata secondo quanto promesso ai 36 soggetti presenti in conferenza. Chiediamo al Presidente Poma (che in un incontro con le associazioni del 31 gennaio scorso aveva confermato l'intenzione di avviare la V.A.S.) e a tutti i soggetti che hanno votato sì al progetto - Comune di Pavia e Parco del Ticino in testa - di spiegare pubblicamente sulla base di quali motivazioni ritengano ancora valido il loro voto favorevole dal momento che Infrastrutture Lombarde ha estratto dal cappello a cilindro l'illusionistica novità di una valutazione ambientale sintetica, strumento che non risulta contemplato in alcuna norma di diritto ambientale e che rappresenta un curioso e maldestro esempio di "ecologia creativa" pensato per evitare di sottoporre il progetto a una procedura seria e rigorosa come la V.A.S.
Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
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Da “Il Lunedì” del 14/05/2007
Sabato 19 maggio il presidente della Provincia di Pavia Poma in Piemonte. La Broni-Mortara diventa Vercelli-PaviaVillani (Ds) denuncia: "Ad oggi, di quanto deciso all'unanimità in Conferenza di Servizi, non si è fatto ancora nulla", Due"strade"parallele, che prima o poi dovranno incrociarsi, circondano il progetto dell'autostrada Broni-Pavia-Mortara: da una parte la proposta di una Valutazione Ambientale Strategica, "sintetica” da parte di Infrastrutture Lombarde soluzione caldeggiata da un improvvisamente frettoloso assessore regionale Gian Carlo Abelli – in modo da accelerare i tempi e arrivare alla progettazione esecutiva ed avvio dei lavori 'verosimilmente, entro il 2009; dall'altra l'incontro fissato per sabato 19 maggio in quel di Vercelli, territorio coinvolto per un tragitto di 7 km, organizzato dalla Provincia di Vercelli prossima alle elezioni, Ndt – dove interverrà il presidente della Provincia di Pavia Vittorio Poma e al quale sono stati invitati tutti i Sindaci pavesi coinvolti nel tracciato. Emblematico il tema: dell'incontro, "Autostrada Vercelli-Pavia" diverse le posizioni pre-incontro:da un lato i Sindaci che in Conferenza di Servizi si Sono detti contrari al tracciato dell'autostrada, approvato in fase preliminare, che attendono,di sentire le ragioni della convocazione, dall'altro i Sindaci convinti dell'utilità dell'infrastruttura che salutano con positività l'evento. Uno fra tutti, Enzo Spialtini, sindaco di Garlasco che dice "si risolve così un nodo che aveva rallentato i lavori. In qualunque modo si chiamerà l'autostrada è un passo avanti nella realizzazione di un'infrastruttura fondamentale per il territorio, soprattutto della Lomellina. Si tratta di non perdere l'ennesimo "treno" per lo sviluppo". Contemporaneamente a tutto questo al Consiglio Regionale del Piemonte è stato finalmente "calendarizzato" l' ordine del giorno,per fare chiarezza riguardo ad un eventuale accordo con la Regione Lombardia, accordo "sbandierato" dai sostenitori dell'autostrada ma mai ufficializzato con un atto formale - mentre il prossimo 29 maggio in Consiglio Provinciale l'opposizione presenterà un interpellanza che non lascia dubbi ad interpretazioni errate: "Dopo l'ultima Conferenza dei Servizi sottolinea Giuseppe Villani, segretario provinciale Ds e consigliere provinciale nella quale, è stato approvato all'unanimità un "Ordine del Giorno che poneva precise condizioni prima fra tutte la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) preliminare e una serie di altre cose importanti, a tutt' oggi, di tutto questo non si vede nulla. Anzi, ci viene proposta un'ipotesi diVAS sintetica che non ci sta affatto bene. Noi e inteso come Unione - solleveremo la questione nelle sedi opportune, iniziando dalla Provincia di Pavia "per arrivare alla Regione Lombardia".
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INFO
IN COLLABORAZIONE CON:
LIBRI: SAPERE PER SAPER ESSERE
- Sprofondo Nord, Giovanni Giovannetti, Ed. Effigie, 2011
- Gotica, Giovanni Tizian, Ed. Round Robin
- 'ndrangheta Padana, Enzo Ciconte, Ed. Rubettino, 2010
- Nomi, cognomi e infami, Giulio Cavalli, Ed. Verdenero
- La parola contro la camorra, Roberto Saviano, Einaudi
- La bellezza e l’inferno, Scritti 2004 — 2009, Roberto Saviano, Mondadori
- Il contrario della morte, Roberto Saviano, Einaudi
- Sei fuori posto, Roberto Saviano, Einaudi
- Gomorra, Roberto Saviano,
- Cecenia. Il disonore russo, Anna Politkovskaja, 2009, Fandango Libri
- Per questo. Alle radici di una morte annunciata. Articoli 1999-2006, Anna Politkovskaja, 2009, Adelphi
- Un piccolo angolo d'inferno, Anna Politkovskaja, 2008, Rizzoli
- Diario russo 2003-2005, Anna Politkovskaja, 2007, Adelphi
a cura di Zonghetti C.
- Proibito parlare. Cecenia, Beslan, Teatro Dubrovka: le verità scomode della Russia di Putin, Anna Politkovskaja, 2007, Mondadori
- Russia di Putin, Anna Politkovskaja, 2005, Adelphi
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il 20/12/2013 alle 08:27
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il 23/03/2008 alle 15:52
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il 25/12/2007 alle 22:04
Inviato da: Anonimo
il 14/12/2007 alle 08:03
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il 30/09/2007 alle 16:24