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« Un Pastrocchio in menoTASI 2014 IMU equivalent... »

Tariffe TARI utenze domentiche

Post n°56 pubblicato il 19 Agosto 2014 da santino.gobbi
 

 

 

 

La TARI utenze domestiche. La quota fissa e la quota variabile.

Il dibattito attuale è l'aumento delle tasse. Chi le ha imposte sostiene che non sono state aumentate e chi le sopporta parla di oppressione fiscale.  Probabilmente hanno ragione entrambi perché le leggi non sono chiare e semplici come dovrebbero essere e quindi ognuno interpreta  e osserva quello che ritiene giusto.

 Lasciamo stare ICI, IMU, IUC, TASI e guardiamo la TARI  utenze domestiche.

A Casalpusterlengo per il momento si paga, in due rate, il 70% di quello che si pagato nel 2013. La prima rata, il 50% del 70% era in scadenza il 31 luglio, la seconda rata si pagherà il 16 ottobre. Il saldo con le nuove tariffe entro febbraio 2015.  A questo punto qualcuno può chiedersi: ma come si determinano le tariffe da applicare all'utente che conferisce i rifiuti al concessionario dell'igiene pubblica? Prima era molto semplice: si moltiplicavano i metri quadrati dell'immobile per un'aliquota e il risultato era quanto si doveva pagare per il servizio rifiuti.  Oggi secondo il giusto principio, chi più sporca, più paga, si intende arrivare ad applicare una tariffa  volumetrica, ma non siamo ancora pronti e allora si scrivono delle belle formule matematiche per determinare come far pagare agli utenti, più equamente possibile, il servizio della raccolta dei rifiuti. Così si suddivide la tariffa in una parte fissa, che copre i costi di esercizio indivisibili, per esempio il costo degli  investimenti in opere e relativi ammortamenti, e in una parte variabile,  dipendente dalla quantità e qualità di rifiuti prodotta da ogni famiglia.

La Tariffa si compone quindi di due parti (Dlgs 5/2/97 n.22): £ T = £ TF + £ TV .
(£=sommatoria)

Per il calcolo della quota fissa della tariffa binomia per le utenze domestiche pertanto basterà sviluppare la seguente espressione: TFd(n, S) = Quf ï S• Ka(n).

Ecco cosa intendevo per leggi chiare e semplici. Il Decreto legislativo citato è pieno di equivalenze e di espressioni da svolgere per capire come e perché si paga un servizio.  Al cittadino che non sa risolvere le espressioni non rimane che verificare gli effetti dei risultati trovati dai tecnici.

Ripetiamo brevemente: la tariffa rifiuti  "dovrebbe" essere calcolata tanto sulla base della superficie dell'immobile posseduto quanto sulla base del principio "chi più inquina paga".

Non è completamente così. La base imponibile della Tari è calcolata dalla superficie degli immobili. I Comuni possono rimodularla, aumentare o ridurre le aliquote su basi diverse ma il metodo di calcolare resta legato alle superfici immobiliari.  E questo contrasta nettamente con il principio che stabilisce che chi produce più rifiuti indifferenziati paga di più di chi sceglie il recupero  e il riciclo degli stessi. Va da se che con il nome "tariffa"  l'obiettivo è quello di far pagare agli utenti esattamente  per il servizio fornito.

I grafici sottostanti dovrebbero evidenziare meglio gli effetti delle equivalenze e delle espressioni matematiche.

grafici tariffe Tari

I primi due confrontano le tariffe applicate ai diversi nuclei familiari che abitano un immobile di 100 mq; evidenziano che un aumento c'è stato e non proprio fisiologico. I singoli hanno una riduzione di circa 7%, mentre tutti hanno avuto aumenti che variano dal 5% al 14% proporzionalmente al numero dei componenti il nucleo familiare.  Le tariffe non hanno un aumento costante rispondente all'aumento dei componenti dei nuclei familiari. Infatti abbiamo i seguenti aumenti: da nucleo 1 a nucleo 2 + 67%, da nucleo 2 a nucleo 3  + 20%, da nucleo 3 a nucleo 4  +1,5% (praticamente uguale), da nucleo 4 a nucleo 5 + 23%, da nucleo 5 a nucleo 6 +12%.

Considerando che quando si tratta di aumentare le tasse o le tariffe ci si confronta con i  Comuni vicini (vedi aumento tariffe posteggi a pagamento) riporto il grafico della tariffa Tari di Codogno. Si nota l'aumento lineare e costante applicato ai nuclei familiari e la differenza notevole delle tariffe che sono inferiori del 50% di quelle praticate a Casalpusterlengo. Mi auguro di aver rilevato dati non corretti, altrimenti...

 

 

 

 
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