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TASI 2014 IMU equivalente ma non troppo.

Post n°57 pubblicato il 22 Agosto 2014 da santino.gobbi
 

 

 

IUC-IMU-TASI.

 Aldilà dell'aumento, che c'è, non vedo gli effetti equivalenti sul carico TASI-IMU.

 

TASI 2014 Casalpusterlengo

 

L'IMU è rinata, come la fenice.

Freddata nel 2013, per mano del Governo Letta, non avrebbe potuto risorgere con l'imprimatur di Renzi, così, sotto mentite spoglie, è ritornata con il nome di TA.SI, colpendo ancora la prima casa, ad opera della nuova Amministrazione di Centrosinistra.

Il nome è rimasto lo stesso solo per case di lusso, attività commerciali e produttive, seconde case, ma con nuove aliquote, rispettivamente 0,35 %, 0,86% e 1,06% (il massimo consentito dalla legge).

Sono previste delle detrazioni per alcune categorie, ma della portata delle agevolazioni e della loro efficacia, visto che non impediscono al gettito complessivo di salire del 22%, rispetto al 2013, mi pare opportuno dedicare uno spazio specifico, per cui me ne occuperò in futuro.

Per il momento mi preme focalizzare l'attenzione su certi effetti redistributivi anomali della TASI, rispetto all'IMU.

Devo premettere che l'abolizione dell'IMU sulla prima casa aveva radici che condividevo, in quanto la prima casa, per la famiglia, è un bene primario non equiparabile ad un bene patrimoniale speculativo, ma dopo che Monti aveva definito la mancanza di una tassa sulla casa "un'anomalia", noto che anche i contrari, dalle parti del Parlamento, hanno fatto poco, da allora, per contraddirlo.

Ma la metempsicosi di ICI > IMU > TASI si sta dimostrando molto simile al gioco delle tre carte: girano, cambiamo di posto, ma vince sempre il banco.

S'è cercato forse di addolcire il più possibile la nuova tassa, infatti il gettito IMU/TASI del 2014 (euro 3.140.000) sarà inferiore, anche se di poco, a quello della sola IMU del 2012 (anche se la tassa a carico della sola categoria "possessori abitazione principale" salirà di poco meno di un milione di euro, se paragonata, invece, al 2013)

E' tutto a posto? A me pare di no.

Dato che l'aliquota TASI è 0,33%, (la massima consentita), rispetto all'IMU, che prevedeva l'aliquota dello 0,5%, si dovrebbe avere un risparmio teorico per le famiglie dello 0,17%.

In pratica però non è così: sull'IMU c'erano detrazioni di 200,00 euro per l'abitazione principale e di euro 50,00 per ogni figlio. Per la TASI, per via di barocche detrazioni a scaglioni, calcolate in base alla rendita catastale, i benefici per le famiglie che prima erano esenti vengono annullati.

Una casa piccola, di tipo economico, con rendita da 300,00 a 700,00 euro, avrà una detrazione da 100,00 a 15,00 euro, cui si somma la detrazione  di 30 euro per ogni figlio se a carico.

Ne risulta che chi prima era esente, ora versa in media 30,00 euro.

Fin qui poco male, si potrebbe pensare: c'è la crisi, tutti devono contribuire, si tratta di cifre basse! Ok, ma se osserviamo ciò che succede alle rendite catastali alte, quindi relative a case non proprio "popolari", scopriamo disparità rilevanti, frutto di calcoli che avranno avuto le loro motivazioni, ma che di certo non hanno nulla a che fare con l'equità e il sostegno alle famiglie meno agiate.

Facciamo due esempi:

- un pensionato proprietario della sua abitazione che ha una rendita catastale di euro 250,00, due anni fa era esente da IMU, ma di TASI paga 32,00 euro.

- un altro pensionato con abitazione la cui rendita risulta di euro 1.200,00, di IMU versava 760,00 euro, mentre di TASI paga 634,00 euro. Ben 126,00 in meno. Siamo tutti felici che ci sia qualcuno, in questi tempi difficili, che tiri un sospiro di sollievo, ma, scusate, chi paga questo sconto?

Ci fosse stato un incremento di gettito potremmo anche discutere della necessità o l'utilità dell'intervento, d'accordo, ma qui la situazione è diversa: Il gettito IMU è rimasto pressoché invariato e lo sconto ottenuto da categorie più abbienti è stato letteralmente caricato sulle spalle di chi ha una rendita  catastale bassa.

Verrebbe da pensare: ma tutto questo è legale? In realtà la Legge diceva un'altra cosa, infatti, il comunicato della Presidenza del Consiglio testualmente così riportava:" ...L'incremento (0,8 per mille) può essere deliberato dai Comuni a patto che il gettito relativo sia destinato a finanziare detrazioni o altre misure relative all'abitazione principale in modo tale che gli effetti  sul carico della TASI siano equivalenti a quelli dell'IMU prima casa".

Equivalenti per chi?

 

 

 
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