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« A MIO FRATELLO TOTO' | "I BARUNI" » |
Post n°512 pubblicato il 08 Aprile 2015 da ultimomohicano1902
" TU NON CI SARAI "
L'alba sorgera' non piu' del nostro amore perche' so che in chiesa tu non ci sarai me ne andro' solo e piangero' , la' nell'altare maggiore in mezzo ai fiori , ricorderò , si ricordero' tutte le promesse ed i nostri sogni che non si uniranno piu' nel dolce si con questa solitudine mi illudero ! Forse un miracolo ti fara' tornare qui , ma, se al tacer dell'organo tu non sarai accanto a me , preghero' , pregherò per te affinche' tu sia felice ANGELO MIO
ultimomohicano
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Affettuosamente,Lidia(click)
Tutte le cose sono belle in sé, e più belle ancora diventano quando l'uomo le apprende.
La conoscenza è vita con le ali. (Kahlil Gibran)
buona serata,Ingrid
Luca
Ti auguro una bella giornata
Affettuosamente Lidia
Cliccami !
Buon fine settimana
Indrid@
Smack,buon fine settimana,quì piove !!!!!!
Luca
Un caldo sole è alto nel cielo
e io ti invio l'augurio mio più sincero!
Buon onomastico carissimo Letterio!
Il tuonome mi ha incuriosito e sono andata alla ricerca delle sue origini:
Secondo la tradizione (non suffragata però da documenti storici sufficientemente attendibili), san Paolo, giunto a Messina per predicare il Vangelo, trovò la popolazione ben disposta a lasciarsi convertire. Ben presto molti cittadini aderirono all'invito convertendosi al Cristianesimo, e nel 42, quando Paolo si accingeva a tornare in Palestina, alcuni messinesi chiesero di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona. Così una delegazione di messinesi si recò in Palestina con una missiva, nella quale i molti concittadini convertiti alla fede di Cristo professavano la loro fede e chiedevano la protezione di Maria. Maria li accolse e, in risposta alla missiva, inviò indietro una sua lettera, scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli. La delegazione tornò a Messina l’8 settembre del 42 recando l'importante missiva: in essa Maria lodava la loro fede, diceva di gradire la loro devozione ed assicurava loro la sua perpetua protezione. La ciocca di capelli è custodita presso il Duomo di Messina ed esposta nel giorno del Corpus Domini incastonata nell'albero di un piccolo galeone costruito in argento, che rappresenta uno degli esempi della protezione della Madonna per Messina. Il culto della Madonna della Lettera, comunque, si affermò solo nel 1716, anno in cui il monaco Gregorio Arena portò a Messina una traduzione dall'arabo della lettera di Maria. Da allora la città di Messina celebra la festa il 3 giugno, con una affollata processione del fercolo argenteo della Madonna.[1] Dal culto della Madonna della Lettera viene la tradizione, diffusa soprattutto a Messina e Provincia, dei nomi Letterio e Letteria (abbreviazioni, rispettivamente Lillo e Lilla).
« Umilissima serva di Dio,
Madre di Gesù crocifisso,
della tribù di Giuda,
della stirpe di Davide,
salute a tutti i messinesi
e Benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Ci consta per pubblico strumento
che voi tutti con fede grande
avete a noi spedito Legati e Ambasciatori,
confessando che il Nostro Figlio,
generato da Dio sia Dio e uomo
e che dopo la sua resurrezione salì al cielo:
avendo voi conosciuta la via della verità
per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto
per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città
della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.
Da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII »